Partendo dalla considerazione che il comune di Iglesias, ad oggi, con grave difficoltà risponde alle esigenze dei cittadini, anche a causa di evidenti sacche di inefficienza dell’organizzazione amministrativa, il gruppo consiliare #Cas@ Iglesias ritiene necessario e indispensabile sottolineare la necessità di rivedere la struttura organizzativa comunale, tenuto conto, da un lato, delle limitazioni generali in materia di assunzioni, nonché delle specifiche disposizioni normative in materia di personale dirigenziale all’interno degli Enti locali, dall’altro della soppressione delle province con il possibile passaggio dei dipendenti agli enti locali.
«Tale “ristrutturazione” – spiega Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias – dovrà, necessariamente essere supportata da un programma o piano della formazione del personale. La gestione dell’ente locale, nel nuovo quadro normativo dell’anticorruzione e della trasparenza deve tenere conto dello sviluppo delle competenze dei titolari di posizione organizzativa, di alta professionalità e dei responsabili di servizi. Un comune di discrete dimensioni, come quello di Iglesias, deve avere al suo interno dei funzionari in grado di affrontare le problematiche e di risolverle in modo risoluto e definitivo.»
«Cas@ Iglesias – aggiunge Valentina Pistis – ritiene doveroso e strategico dare inizio ad un nuovo approccio tenendo conto della fondamentale tematica della formazione del personale. Occorre privilegiare la programmazione e l’individuazione dei fabbisogni formativi in sintonia con le esigenze di aggiornamento, crescita e sviluppo del personale con l’obiettivo di avere dipendenti professionalmente preparati al cambiamento ed in grado di fornire servizi qualitativamente elevati ai cittadini utenti. Cas@ Iglesias chiede, ancora una volta, la rotazione dei dipendenti e dei dirigenti per evitare abusi di posizione e ridurre di conseguenza i rischi di corruzione, così come previsto dalla normativa vigente di riferimento.»
«Come noto – sottolinea ancora il capogruppo di #Cas@ Iglesias – le amministrazioni devono adottare criteri per un’effettiva rotazione, che coinvolga non solo i dirigenti ma anche i responsabili del procedimento, nelle aree a più elevato rischio di corruzione. Tutte le amministrazioni devono garantire la rotazione, “salvo motivati impedimenti connessi alle caratteristiche organizzative”, da specificare nel piano triennale da adottare entro il 31 gennaio 2014 e trasmettere al Dipartimento della funzione.
Organizzazione e formazione devono necessariamente andare di pari passo.
La formazione, così come deve essere intesa, è un processo complesso che si articola in tre fasi differenti.
La prima – l’analisi dei fabbisogni formativi: si tratta di una delle attività strategiche, che sta alla base della corretta redazione del Piano della Formazione. La lettura e l’interpretazione dei fabbisogni formativi dell’Ente deve essere svolta con la collaborazione dei dirigenti in coordinamento con il Segretario.
La seconda – prevede l’elaborazione del Piano della Formazione nel quale sono dettagliatamente programmati gli interventi formativi che devono essere realizzati, con le connesse valutazioni di costo e di beneficio in termini di crescita della cultura amministrativa all’interno dell’ente.
La terza – la gestione operativa del piano prevede l’organizzazione dei corsi, attraverso l’individuazione e l’incarico del docente interno oppure l’analisi del mercato per l’individuazione del miglior corso esterno.»
«La gestione dell’ente locale, nel nuovo quadro normativo dell’anticorruzione e della trasparenza deve tenere conto dello sviluppo delle competenze dei dirigenti, dei responsabili di servizi e dei dipendenti. Un comune di discrete dimensioni, come quello di Iglesias – conclude Valentina Pistis – deve avere al suo interno dei funzionari in grado di affrontare le problematiche e di risolverle in modo risoluto e definitivo.»