La Quinta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto (Pd), ha esaminato oggi le proposte di legge 58 (Crisponi e più) sulla classificazione delle aziende agrituristiche e 79 (Lotto e più) sulle modifiche alla legge 23 giugno 1998, n. 18 “Nuove norme per l’esercizio dell’agriturismo”. Il presidente Lotto ha evidenziato che le due proposte di legge puntano a semplificare la vita degli agriturismi eliminando i blocchi e le criticità che si sono manifestate finora, valorizzando la multifunzionalità delle aziende agricole.
Tra i problemi fondamentali evidenziati dalle associazioni di categoria ed allo studio della Commissione, quello della piccola macellazione da eseguire negli agriturismi per gli animali di proprietà e la loro trasformazione, ma anche la revisione dell’elenco dei fornitori che vincola eccessivamente le strutture nell’acquisto delle materie prime per la ristorazione. La Commissione ha sentito in audizione le associazioni di categoria (Cia, Copagri, Confagricoltura, Coldiretti) i consorzi degli agriturismi, Confcoperative, Legacoop e Agci per valutare con loro la bontà delle iniziative legislative e le criticità riscontrate nella loro attività. Oltre il problema dell’elenco fornitori e della macellazione, da parte delle associazioni di categoria è arrivata forte la richiesta di caratterizzare l’agriturismo dalla semplice attività di ristorazione, valorizzando la tutela della cultura e delle tradizioni del territorio, ma anche la richiesta di semplificare il sistema di controlli oggi gestiti da troppi enti.
La Commissione ha sentito in audizione anche il direttore generale dell’Agenzia #Laore, Maria Ibba, la quale ha condiviso la necessità di semplificare e rilanciare il settore, rilevando che a oggi su 816 agriturismi, presenti nell’albo, soltanto 416 hanno risposto alla richiesta del documento di aggiornamento e questo è un dato preoccupante. La Ibba ha condiviso la necessità di snellire i controlli dando anche la disponibilità dell’agenzia, su domanda posta dal presidente Lotto, a prendere in carico i controlli regionali sugli agriturismi in un’ottica di accompagnamento delle aziende verso il rispetto delle normative e non in un’ottica punitiva. Il direttore generale ha anche condiviso la volontà della Commissione di rivedere l’elenco dei fornitori per rendere più semplice l’approvvigionamento delle materie prime regionali da parte delle aziende, ma ha esortato la Commissione a non eliminare l’albo, che comprende 1125 aziende, e a vederlo come un importante punto di partenza.
La commissione ha poi affrontato con il dirigente di Igiene degli alimenti dell’assessorato della Sanità, Giovanna Irranca, la problematica della macellazione di piccole quantità di animali e la trasformazione da eseguire direttamente nell’agriturismo. Il problema è complesso, perché prevede l’ottemperanza delle norme europee oltre che nazionali. Allo studio della Commissione diverse ipotesi che saranno approfondite con i tecnici dell’assessorato della Sanità.
Si è dichiarato soddisfatto anche il vice presidente della Commissione, Luigi Crisponi (Riformatori sardi), primo firmatario di una delle proposte di legge: «La proposta di legge sulla classificazione degli agriturismi va decisamente nella giusta direzione vista l’attenzione e la condivisione mostrata dalle associazioni di categoria, udite dalla Quinta commissione. E’ quanto mai necessario – ha proseguito Crisponi – modernizzare il delicato settore con una classificazione che dia trasparenza sui servizi offerti e semplificazione agli operatori».