23 December, 2024
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Morandi - Maninchedda 1 copia
Dopo 15 anni di attesa, la Regione domani pubblicherà l’appalto da 70 milioni per completare la strada statale 125.
«Governare – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru commentando un traguardo storico per le strade sarde – significa dimostrare giorno dopo giorno che si può trasformare la realtà. Noi lo stiamo facendo e l’aver sbloccato un bando fermo da più di tre legislature è la prova che con un impegno serio e quotidiano si raggiungono risultati importanti.» 
L’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha sottolineato che si tratta della «prima, concreta attuazione dell’Accordo di programma quadro Viabilità rinforzato. Abbiamo sbloccato il bando e i lavori saranno appaltati entro dicembre: stiamo completando un’altra infrastruttura strategica per la nostra regione – ha aggiunto Paolo Maninchedda – e voglio ringraziare per aver contribuito con un lavoro corale a raggiungere questo importante risultato i consiglieri regionali, i nostri deputati, il ministro Lupi e il presidente dell’Anas Ciucci».
I lotti che saranno appaltati sono il #Tertenia-San Priamo (primo lotto, primo stralcio dal km 0+000 al km 5+665 per un importo a base d’appalto di 42.222.189,31 euro) ed il #Tertenia-Tortolì (quarto lotto, secondo stralcio, importo a base d’appalto di 28.680.175,80 euro).

 

Paci-Pigliaru-Mura 2 copia

Le politiche per il lavoro della #Giunta Pigliaru non hanno prodotto finora risultati apprezzabili. Il giudizio negativo sull’operato dell’esecutivo regionale non arriva dall’opposizione di centrodestra ma da #Sinistra Sarda, partito della maggioranza di centrosinistra: «La nostra vuole essere una critica costruttiva – precisa il segretario regionale Giovannino Deriu – il tema del lavoro è stato al centro della nostra campagna elettorale e, in questo momento di forte difficoltà per la Sardegna,  deve essere la priorità dell’azione della Giunta». Sinistra Sarda rileva “un forte ritardo” da parte dell’assessorato competente: «In questi mesi abbiamo assistito a qualche annuncio ma – prosegue Deriu – i risultati sono davvero pochi».  

Per la responsabile del Dipartimento Lavoro di Sinistra Sarda, Lorena Cordeddu, ciò che manca è una programmazione seria che permetta di avere un efficiente sistema di governance delle politiche per il lavoro. Il partito della sinistra contesta la mancata istituzione della Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro (organismo previsto dalla legge n.20 del 2005).

«Si tratta di uno strumento fondamentale – ha spiegato Lorena Cordeddu – per la definizione delle scelte strategiche e di indirizzo della Regione.»

Secondo Sinistra Sarda, le iniziative portate avanti dalla Giunta in questi mesi per rilanciare l’occupazione sono insoddisfacenti. In qualche caso, come per il microcredito ed il bando “Lunga estate”, si tratta della conferma di misure già adottate dalla precedente Giunta di centrodestra; in altri, si è assistito ad un autentico flop. Il riferimento è al piano “Garanzia Giovani”, ancora al palo per la mancata attuazione dei programmi e la mancanza di coordinamento tre le strutture incaricate di mandare avanti le iniziative.

«Il risultato è che oggi i servizi per il lavoro si trovano a dover dare risposte a centinaia di persone su un piano che si è rivelato un contenitore vuoto: mancano infatti gli avvisi e i bandi necessari alla sua operatività.» Critiche anche sul fronte degli ammortizzatori sociali («serve un intervento urgente per impedire che 12mila sardi perdano gli indennizzi della mobilità in deroga come previsto dal Decreto Poletti») e sulla mancata riprogrammazione dei fondi #Por.

Sinistra Sarda chiede dunque una cambio di rotta al presidente, Francesco Pigliaru, e all’assessore del lavoro, Virginia Mura. «E’ necessaria un’iniziativa forte per ridare fiato alle piccole e medie imprese – afferma il consigliere regionale dei Comunisti Italiani, Fabrizio Anedda – con il congelamento dei loro debiti con l’erario e l’abbattimento del costo del lavoro attraverso un bonus occupazionale finanziato con le risorse destinate agli ammortizzatori sociali e quelle recuperate grazie all’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità.»

Più collegialità nelle scelte chiede, infine, il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Alessandro Unali: «Il lavoro deve essere la priorità assoluta di questa Giunta. All’impegno preso in campagna elettorale devono seguire i fatti. Abbiamo il dovere di dare risposte ai giovani senza lavoro e a chi il lavoro lo ha perso. Su questo versante notiamo una certa lentezza da parte dell’esecutivo e dell’assessorato competente.»

Miniera Serbariu 7 copia

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha diffuso una nota, a seguito di alcune anticipazioni, diffuse a mezzo stampa, sulle considerazioni di una delle più importanti associazioni, il Touring Club Italiano, che da oltre un secolo si occupa di cultura, turismo e ambiente. Proprio questa Associazione, in una delle sue riviste, riserva un giudizio molto critico per il Sulcis Iglesiente, in particolare per il settore dell’archeologia industriale, con un chiaro riferimento ai tanti siti minerari non accessibili ai visitatori.

Così come fatto in passato, quando sulla stampa si parlava di chiusura o possibile chiusura di vari siti minerari del territorio, l’Amministrazione comunale sottolinea che, «non soltanto il Museo del Carbone, ospitato dalla Grande Miniera di Serbariu, non è chiuso o a rischio di chiusura, ma anzi sta ottenendo, anche in questa stagione, risultati più che positivi. I dati parziali registrati nel 2014, parlano di oltre 15mila visitatori, contro i 13mila registrati più o meno nello stesso periodo nel 2013. Questo dato permette di prevedere che sarà superato il numero complessivo dei visitatori del 2013, attestatosi intorno ai 16 mila accessi».

«Questi numeri – aggiunge ancora l’Amministrazione comunale di Carbonia – sono il risultato dell’importante lavoro svolto dal CICC (Centro Italiano della Cultura del Carbone) che grazie alle innumerevoli attività organizzate nel corso degli anni, si sta qualificando sempre d più come “laboratorio permanente” per la promozione culturale e turistica di Carbonia e dell’intero Sulcis Iglesiente.»

Sino al 20 settembre il #Museo del Carbone sarà aperto tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle ore 19.00. La biglietteria chiude alle ore 18.00.

A partire dal 21 settembre, invece, entreranno in vigore gli orari invernali: dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 – chiuso lunedì (non festivo), Natale e Capodanno. La biglietteria chiuderà alle ore 17.00.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Commissioni al lavoro da questo pomeriggio. La Seconda (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca (Pd), si riunirà giovedì, 18 settembre, alle 10.00. All’ordine del giorno: l’esame del disegno di legge n. 94 (misure urgenti per II funzionamento del Centri Servizi per il Lavoro (CSL), Centri servizi inserimento lavorativo (Cesil) e dell’Agenzia di sviluppo locale. Riforma dei servizi e delle politiche del lavoro e superamento del precariato nel CSL, nel CESIL e nelle Agenzie di sviluppo locale) approvazione finale, del disegno di legge n. 97 (interventi urgenti per le spese di funzionamento e manutenzione delle sedi della formazione professionale e il completamento dei plani di formazione professionale) audizione dell’assessore del Lavoro e della proposta di legge n. 76 (norme per l’Istituzione di un servizio pubblico regionale per l’Informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, detta cultura e della Identità sarda).

Questo pomeriggio, si riunisce, alle 16.00, la Quarta commissione (governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità), presieduta da Antonio Solinas (Pd). All’ordine del giorno: l’esame del disegno di legge n. 38 (istituzione del #Parco naturale regionale di Gutturu Mannu) e del disegno di legge n. 38 (Istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora). L’esame proseguirà mercoledì, 17 settembre, alle 10.00 con l’esame del disegno di legge n. 99 (disposizioni transitorie in materia di riordino dell’Ente foreste della Sardegna) e del disegno di legge n. 100 (norma di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo). Se necessario, i lavori proseguiranno nel pomeriggio alle 16.30.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd), si riunisce questo pomeriggio, alle 16,30. All’ordine del giorno l’audizione Audizione delle associazioni di categoria sulle proposte di legge  n. 58 (classificazione delle aziende agrituristiche) e n. 79 (modifiche alle norme in vigore sull’agriturismo). I lavori proseguiranno mercoledì, 17 settembre, alle 10,30. All’ordine del giorno: l’audizione del Direttore generale dell’Agenzia #Laore sulle problematiche legate all’elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche, l’audizione del Direttore generale dell’assessorato regionale dell’Igiene, sanità e dell’assistenza sociale sulle problematiche sanitarie legate alle attività agrituristiche, con particolare riferimento all’attività di macellazione. Terminate le audizioni, la Commissione esaminerà la proposta di legge n. 60 (norme per il funzionamento dei consorzi industriali).

La Sesta commissione (Sanità e politiche sociali), presieduta da Raimondo Perra (Psi), si martedì, 16 settembre, alle 16. All’ordine del giorno l’esame della poposta di legge 71 (norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale). I lavori proseguiranno anche mercoledì.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, nell’ambito del #PLUS, il Servizio Affidi Distrettuali e la Società Umanitaria presentano, presso il #salone Velio Spano a Carbonia, in via della Vittoria 56, una serie di proiezioni cinematografiche sul tema dell’Affidamento familiare.

Il prossimo incontro si terrà questa sera, dalle ore 21.00 alle ore 22.30.

In occasione delle proiezioni saranno presenti gli operatori del #Servizio Affidi Distrettuale, che hanno organizzato la rassegna, per ogni eventuale richiesta di informazioni e/o contatti.

Il #Servizio affidi, inserito nel PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona) e gestito in forma associata, promuove e sostiene la cultura dell’affido dei bambini e dei ragazzi. Il servizio oltre a seguire e accompagnare i minori in affidamento, sostiene le famiglie naturali e le famiglie ospitanti, svolgendo attività di promozione e formazione tramite un’equipe multidisciplinare.

Il Servizio affidi distrettuale interessa i sedici comuni del distretto socio-sanitario di Carbonia. Partecipano attivamente le altre istituzioni del territorio: l’ASL n. 7, la ex #Provincia di Carbonia Iglesias, le istituzioni scolastiche e gli operatori del privato sociale.

La sede del #Servizio affidi si trova in via Catania 5 a Carbonia.

E’ stato pubblicato sul sito del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo il primo dei bandi previsti per il riconoscimento giuridico delle qualifiche professionali operanti nel settore del restauro.

Questo consentirà ad artigiani ed operatori del restauro l’acquisizione della qualifica di “Collaboratore restauratore di beni culturali – tecnico del restauro”, cui si accompagnerà quella di “Restauratore di beni culturali”, per la quale occorrerà attendere la pubblicazione di un successivo bando.

«E’ con soddisfazione – sottolinea #Confartigianato Imprese Sardegna – che apprendiamo della pubblicazione del primo bando, dopo 4 anni dalla sospensione della precedente procedura di selezione pubblica che aveva bloccato il riconoscimento delle figure professionali. Da oggi sarà possibile tutelare con professionisti abilitati il ricco patrimonio culturale esistente in Italia:»

«Tutti gli artigiani restauratori – ha aggiunto l’associazione artigiana – interessati al restauro di beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici sono chiamati a partecipare ai bandi, i cui requisiti di partecipazione sono stati ampiamente estesi grazie agli interventi svolti in questi anni da #Confartigianato e dalle altre organizzazioni di rappresentanza.»

Il prossimo mese di ottobre, riprendono i corsi teatrali annuali (2014-2015) diretti da Monica Porcedda, direttore artistico de #La Cernita Teatro.

I corsi inizieranno lunedì 13 ottobre alle ore 19.00 al Teatro di Bacu Abis in Piazza Santa Barbara, dove la compagnia ha la sua sede artistica, con la 6ª edizione del laboratorio permanente di ricerca teatrale realizzato con il sostegno del comune di Carbonia.

A Sant’Anna Arresi inizieranno, invece, giovedì 16 ottobre alle ore 19.30, presso il centro di aggregazione sociale con la 5ª edizione del laboratorio permanente che rientra nel progetto “Festival Sant’Anna Arresi Teatro” realizzato con il sostegno del comune di Sant’Anna Arresi.

I gruppi di lavoro saranno impegnati in un percorso formativo finalizzato all’utilizzo delle tecniche del lavoro dell’attore: uso della voce e della parola, linguaggio gestuale e motorio, improvvisazione, scrittura collettiva, messa in scena. I corsi sono rivolti a persone dai 16 anni di età in su.

Per info e iscrizioni: www.lacernita.it – info@lacernita.it – cell. 329 3143009.

WEB loc.  6° ed. laboratorio Bacu Abis WEB loc. 5°ed. laboratorioSant'Anna Arresi

Sabato 20 settembre, alle 20.00, la #Casa baronale di Teulada ospiterà il convegno “#Genti Beccia – Il fenomeno teuladino”, organizzato dalla #Comunità Mondiale della longevità, dal comune di Teulada e dallo SPI-CGIL.

Interverranno, Daniele Serra, sindaco di Teulada; Gloria Addis, assessore della Cultura del comune di Teulada; Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della longevità; Salvatore Loi, del sindacato Pensionati Italiani SPI-CGIL; Donatella Petretto, dell’Università di Cagliari; Luca Gaviano, dell’Università di Cagliari; Bonaria Lai, dell’Università di Cagliari. L’iniziativa, organizzata anche un anno fa, come documentano le fotografie allegate, rientra nell’ambito del progetto A.Te.Ne., Ageing in Teulada’s Neurocognition – Longevità a Teulada.

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Buggerru 1 copia

I consiglieri regionali Michele Azara, Efisio Arbau, Gaetano Ledda e Raimondo Perra, del gruppo Sardegna Vera, preso atto dell’intollerabile situazione in cui versa il territorio di Buggerru, con un patrimonio ambientale unico al mondo compromesso dalla mancanza di un impianto di depurazione e con una popolazione che ancora oggi si trova senza acqua potabile, hanno presentato un’interpellanza al l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, sollecitandolo a porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di dotare il territorio di Buggerru degli adeguati sistemi di depurazione delle acque reflue e di potabilizzazione delle acque per uso domestico.
I consiglieri del gruppo Sardegna Vera, hanno chiesto inoltre all’assessore:
1. quali azioni intenda avviare anche per arginare i rischi derivanti dall’apertura di nuovi procedimenti giudiziari nei confronti di Abbanoa, che andrebbero inevitabilmente a pesare sui bilanci dell’Ente, accrescendone i pesanti passivi;
2. se non ritenga altresì opportuno attivarsi presso il Governo nazionale onde evitare di incorrere nelle procedure di infrazione dell’Unione Europea, per non aver adempiuto alla messa in regola dei sistemi di depurazione delle acque reflue entro il 2015;
3. quali provvedimenti intenda pertanto assumere, anche nei confronti di #Abbanoa, al fine di sanare una situazione non più sostenibile sia per le ripercussioni igienico ambientali che gravano sul territorio di Buggerru, che per le ricadute economico sociali estremamente negative inferte alla sua popolazione.

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L'arrivo di Modesto a Mauthausen 2

Sì è concluso, per Modesto Melis, il ritorno nei luoghi della deportazione subita 69 anni fa, a Mauthausen e Gusen. Come era accaduto in quella sera del 7 agosto del 1944, il 13 settembre 2014 Modesto ha visto comparire lentamente in cima al pianoro erboso, alla sommità della collina, il profilo grigio ed inquietante della costruzione che, allora, gli parve come un castello riemerso dalle tenebre del passato. Ora come allora alte mura grigie immerse in un pulviscolo di pioggia finissima ed avvolgente, illuminate da potenti riflettori, con la corrusca aquila di bronzo, inquadrata da sciabole di luce che trasformavano la costruzione in una impressionante immagine di minacciosa potenza, quasi sospesa nel nulla di una notte oscura.

Oggi quell’aquila minacciosa che stringeva tra gli artigli il superbo simbolo della croce uncinata, non esiste più. Travolta dalla furia di rivalsa dei deportati liberati, è crollata per sempre, al suo posto due tristi spuntoni di ferro arrugginito, rimangono a testimoniare quella presenza ma, un’aria di sinistra malvagità, continua ad emanare da quella mura, dai profili dei camini e delle torrette, da cui spuntavano, un tempo, le canne delle mitragliatrici.

Come allora, Modesto ha superato quel portone per scendere nelle tenebre delle docce dove, nudo ed umiliato fu completamente depilato e venne lavata via, oltre al sudore del viaggio nei vagoni bestiame, anche la sua dignità d’uomo.

Per contro, la mattina del 13 settembre Modesto è stato accolto dal rispetto e dal sorriso delle guide del Memoriale di Mauthausen che lo hanno come avvolto in un abbraccio di simpatia, stringendoglisi intorno per sentire dalla viva voce il suo racconto, come a voler trovare la conferma vivente di quanto, essi stessi, raccontano ai visitatori che accompagnano ogni giorno con la narrazione dell’orrore.

Modesto, insieme all’autore della sua biografia “L’animo degli offesi”, Giuseppe Mura e all’editore, Giampaolo Cirronis, è stato sottoposto, se pur bonariamente, dal ricercatore che, da circa 40 anni studia il sistema concentrazionario di Gusen, ad un vero fuoco di fila di domande, per cercare eventuali, possibili notizie ancora non note, su metodi e tecniche usate per portare avanti il loro piano di costruzione di armamenti nell’imponente galleria.

Le risposte di Modesto sono state sempre accurate e puntuali, per quanto possibile dopo 69 anni, ma sempre accompagnate da un sorriso tranquillo e dalla consueta arguzia. La visita è proseguita domenica 14 settembre, al Memoriale di Gusen, il campo dove Modesto languì per quasi un anno, fino al fatidico 5 maggio del 1945. Poteva essere una mattina come tante altre vissute da Modesto nei suoi novantaquattro anni di vita, invece si preparava per lui un avvenimento speciale, unico, quello in cui avrebbe rivisto i luoghi dove aveva trascorso la gran parte della sua prigionia: il lager di Gusen.

Fino al 1940, il nome Gusen era stato solamente quello di un modesto affluente del Danubio, sconosciuto a chiunque non abitasse in quel circondario ma, quando gli alti ufficiali delle SS, si accorsero che era prevedibile un rapido incremento del numero di deportati, si diede inizio alla costruzione di decine di grandi baracche in legno, insieme a qualche edificio in pietra e all’utilizzazione di poche costruzioni preesistenti. Fu poi eretto un muro perimetrale, alla cui sommità vennero stese tre linee di filo spinato, sostenute da isolatori di porcellana; infine, furono elevate, ad ogni angolo e al centro di ciascun lato del perimetro, le torrette di guardia. Era sorto il nuovo lager, appendice di quello principale di Mauthausen, divenuto ormai il centro direzionale di un vasto sistema concentrazionario, composto di ben 49 campi satelliti, tra i quali, quello di Gusen sarebbe stato il maggiore, arrivando a contenere fino a 26.000 deportati. Vi avrebbero trovato la morte oltre 3.500 italiani.

Modesto Melis, matricola 82441, vi sopportò ogni genere di sofferenza. La prima sorpresa arriva per Modesto subito all’arrivo: nessuna traccia è più presente di quanto aveva conosciuto; i chilometri di filo spinato percorso da corrente e la lunga teoria di baracche di legno sono stati sostituiti da linde ed eleganti villette dai tetti spioventi per resistere al carico della neve, circondate da allegri giardini cinti da siepi verdi, intersecati da vialetti lastricati. Di tutto quanto Modesto aveva conosciuto e vissuto, rimane uno dei doppi forni crematori, racchiuso da un muro di cemento armato, costruito a seguito di una raccolta volontaria di denaro da parte di ex deportati italiani. Furono sempre le stesse associazioni a comprare il terreno per erigere il monumento, per poi cederlo al comune di Langenstein, di cui la novella frazione divenne parte.

Modesto appare ora un poco perplesso, ma i ricordi riaffiorano non appena, affiancati da un’affabile guida, entriamo nel memoriale e, appesi alle pareti, osserviamo i pannelli luminosi che rappresentano le foto originali del campo e le diverse piantine. Modesto aguzza gli occhi, si avvicina e dà il via ad un inarrestabile flusso di parole. Racconta e racconta…, le sue esperienze, la composizione del campo, le diverse vicissitudini affrontate, i kapos, le frustate, i compagni morti, i più, i sopravvissuti, pochissimi… Una mattinata dedicata interamente alla memoria. Poi, sempre accompagnati dalla giovane ed interessatissima guida, ripercorriamo i sentieri del cammino passato.

Ecco il percorso della ferrovia che trasportò i deportati, un giorno dopo l’altro, ecco il ponte ed il cavalcavia che attraversò Modesto nella sua fuga verso la libertà. Terminiamo, infine, la visita esausti per le emozioni contrastanti che saturano le nostre menti: orrore, stupore, sconcerto…pena..

Modesto è forse l’unico ad apparire sereno, quasi…

Giuseppe Mura

Autore del libro “L’animo degli offesi”

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