23 December, 2024
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Mauro Pili 06 copia

Nuova denuncia del deputato di Unidos Mauro Pili, sulla situazione esistente all’interno della base militare di Teulada. Nel corso di una conferenza stampa, l’ex presidente della Regione ha presentato la “devastazione ambientale ed archeologica” con fotografie e video.

«Non pensavo che la situazione a Teulada fosse così grave – ha denunciato Mauro Pili –  così diametralmente opposta a come è stata descritta dall’azione di propaganda del ministero della Difesa. Non pensavo assolutamente che ci fosse una devastazione a tal punto da non poter consentire a nessuno di accedere a determinate aree. Nelle immagini che abbiamo presentato qualche mese fa di Punta Tonnara – ha aggiunto Mauro Pili – dei missili incastonati che allora mostrai, aprendo il varco e facendo cadere l’omertà su quell’area, in realtà su quella penisola è vietato da decenni l’accesso a chiunque, perché non c’è stato nessun tipo di bonifica, in cinquant’anni non è stato tolto un missile.»

«Nel nuraghe Maxinas, che ha dimensioni pari a quello di Barumini – ha sottolineato ancora il deputato di Unidos – le ruspe hanno totalmente spianato la parte circostante al primo corpo, devastato. Su un villaggio nuragico come quello di Barumini, a Teulada, è stato fatto un parcheggio.»

«Non esistono bonifiche, è un falso di Stato aver detto che sono iniziate le bonifiche – ha concluso Mauro Pili -. L’unico punto bonificato, delle dimensioni di un metro per un metro e mezzo, opera del Reggimento difesa Nucleare Biologica e Chimica (NBC), è l’accesso all’area interdetta dove ci sono migliaia di missili, moltissimi dei quali non esplosi.»

Palazzo della Regione 1 copia

Questa mattina, nel palazzo di viale Trento, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato i rappresentanti sindacali per illustrare l’esito dell’interlocuzione con la proprietà di #Akhela, la società del #gruppo Solgenia con sede a #Macchiareddu, specializzata nella fornitura di servizi informatici, che ha avviato la procedura di mobilità per 49 dipendenti su 160 unità lavorative. 
L’azienda ha assicurato che nei prossimi giorni presenterà il Piano industriale, come richiesto dalla Regione. In attesa del Piano, che andrà verificato e discusso con le parti sociali, l’amministrazione regionale ha chiesto ad #Akhela di sospendere le procedure di licenziamento. 
«Nel contempo, la Regione – ha detto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras – conferma la disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti istituzionali possibili per trovare una soluzione rapida della vertenza e per la salvaguardia di un’importante realtà produttiva isolana.»
I sindacati, che hanno condiviso il percorso delineato dall’assessore, hanno annunciato che un prossimo incontro nell’ambito della procedura di mobilità è stato convocato per il 18 settembre nella sede della #Provincia di Cagliari.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, nell’ambito del #PLUS, il servizio affidi distrettuali e la Società Umanitaria presentano, per il mese di settembre, una serie di proiezioni cinematografiche sul tema dell’#Affidamento familiare presso il Salone Velio Spano a Carbonia, in via della Vittoria 56.

I prossimi incontri sono previsti per:

– giovedì 11 settembre dalle ore 21.00 alle ore 22.30

– martedì 16 settembre dalle ore 21.00 alle ore 22.30

In occasione delle proiezioni, saranno presenti gli operatori del Servizio Affidi Distrettuale, che hanno organizzato la rassegna, per ogni eventuale richiesta di informazioni e/o contatti.

Il #Servizio Affidi, inserito nel #PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona) e gestito in forma associata, promuove e sostiene la cultura dell’affido dei bambini e dei ragazzi. Il servizio oltre a seguire e accompagnare i minori in affidamento, sostiene le famiglie naturali e le famiglie ospitanti, svolgendo attività di promozione e formazione tramite un’equipe multidisciplinare.

Il Servizio affidi distrettuale interessa i sedici comuni del distretto socio-sanitario di Carbonia. Partecipano attivamente le altre istituzioni del territorio: l’ASL n.7, la ex Provincia di Carbonia-Iglesias, le istituzioni scolastiche e gli operatori del privato sociale.

La sede del Servizio Affidi si trova in via Catania 5, a Carbonia.

I consiglieri regionali di Sel, Lai, Cocco, Pizzuto ed Agus, hanno presentato una proposta di legge per una nuova normativa sulle esercitazioni militari.

«Nell’ambito della revisione e del progressivo superamento delle servitù militari la Regione Sarda – secondo i proponenti – deve dotarsi di una nuova normativa che disciplini le attività addestrative sul territorio, esercitando le competenze previste dallo Statuto Speciale e dalla Costituzione.»

La nuova disciplina è contenuta nella proposta di legge che ha come primo firmatario il vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, sottoscritta anche dai colleghi di Sel Daniele Cocco, Luca Pizzuto e Francesco Agus. Il testo, agli articoli 5, 6, 7 e 8 contiene alcune innovazioni particolarmente significative riguardanti la “cornice” dei rapporti fra Regione e Stato in materia di esercitazioni militari. L’art. 5, in primo luogo, prevede che tutte le decisioni inerenti l’utilizzo del territorio regionale per lo svolgimento di attività militari dovranno essere contenute in una specifica intesa con la Regione «che esprimerà la sua posizione attraverso un deliberato del Consiglio regionale». Il provvedimento della Regione inoltre, come recita l’art. 6, avrà valore “vincolante” ai fini dello svolgimento delle attività militari.

Con l’art. 7 i consiglieri regionali di Sel si propongono poi l’obiettivo di armonizzare con il diritto internazionale in materia di diritti umanitari e civili l’ordinamento nazionale e regionale che disciplina le attività addestrative militari. Ogni tipo di esercitazione, infatti, sarà “precluso” a quegli Stati stranieri che “utilizzano” lo strumento militare «per offendere la vita, la dignità ed il rispetto dei popoli», mutuando la definizione condivisa di tali concetti dalla normativa vigente elaborata dai principali organismi internazionali.

L’impatto delle servitù militari sul territorio sardo, infine, sarà non solo analizzato sotto diversi profili (ambiente, salute, sviluppo economico) ma costantemente monitorato da una Commissione speciale del #Consiglio regionale, di cui faranno parte anche esponenti della società civile. Fra i compiti della Commissione, come prevede l’art. 8, quello di riferire al Consiglio «con periodicità semestrale».

Con la proposta di legge, in definitiva, i consiglieri del gruppo consiliare di #Sinistra Ecologia Libertà, intende restituire centralità al ruolo della Regione in un corretto ambito di leale collaborazione con lo Stato in una materia particolarmente “sensibile”, assicurando nello tempo stesso controlli ambientali penetranti e rigorosi sulle attività militari, in modo da renderle effettivamente compatibili con i programmi di sviluppo sostenibile della Sardegna che rappresentano una precisa priorità della Giunta e del #Consiglio regionale.

Esercitazioni militari copiaPalazzo del Consiglio regionale 3 copia

«Con il supporto della Regione e della #Film Commission, che sostengono la trasferta in Australia del regista cinematografico Giovanni Coda, selezionato per la quindicesima edizione del “Melbourne Underground Film Festival” l’assessore della Cultura attribuisce un chiaro riconoscimento alla determinazione e alla caparbietà di un artista che con le sue opere sta dando lustro alla Sardegna nel mondo. Vogliamo lanciare un segnale agli artisti e ai talenti della nostra isola: malgrado le difficoltà finanziarie, questa Regione intende intervenire fornendo supporto non solo economico ma anche organizzativo, programmatico e logistico al settore del cinema e più in generali agli ambiti della creatività artistica.»
Lo ha detto questa mattina nel corso di una conferenza stampa, l’assessore Claudia Firino che si è soffermata anche sul tipo di apporto che Regione e #Film Commission intendono garantire: «Certezza di fondi e dei servizi, sostegno all’internazionalizzazione e capacità di programmazione rimangono punti centrali dell’impegno di questo assessorato». 
Era presente, con tutto il cast del film “Il rosa nudo”, il regista Giovanni Coda, che ha apprezzato gli sforzi dell’ente pubblico, ripercorrendo le vicende legate alla creazione del lungometraggio, completamente indipendente e realizzato con un budget ridottissimo. Ispirato alla vita di Pierre Seel, omosessuale imprigionato durante la seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Schirmeck, “Il rosa nudo” è già stato selezionato in ben 15 festival internazionali. Inoltre, sarà a breve al #Queer festival di Hannover ed alla #Biennale di Videoarte di Milano e debutterà alla televisione americana nello show “The Minneapolis Television Network” (MTN), all’interno della programmazione del #Minneapolis Independent Film.

 

Luigi Arru 3 copiaMaurizio Calamida 9 copiaFranco Porcu 3 copiaAntonello Pirosu 2 copia

Non si placano le polemiche sulla riorganizzazione del #CUP della #Asl 7 che sta creando gravissimi disagi tra gli utenti. Ieri i sindaci di Villamassargia, Franco Porcu, e di Villaperuccio, Antonello Pirosu, rispettivamente presidenti dei #distretti di Iglesias e Carbonia, hanno incontrato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al quale hanno presentato il quadro della situazione e chiesto interventi immediati per trovare una soluzione ai disagi cui sono costrette le popolazioni del #Sulcis Iglesiente; oggi ad incontrare l’assessore della Sanità ad il direttore generale dello stesso assessorato, Giuseppe Maria Sechi, sono stati il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, ed il direttore amministrativo, Claudio Ferri.
«L’incontro si è svolto in un clima di cordialità nel corso del quale sono state esaminate tutte le criticità emerse nei giorni scorsi riportate dalla stampa e da alcuni sindaci del territorio – scrive in una nota Maurizio Calamida, direttore generale della Asl 7 -. L’assessore ha dato ampia disponibilità a trovare idonee soluzioni per portare i servizi ai livelli adeguati alle necessità dei cittadini. E’ stata quindi tracciata un’ipotesi di intervento condiviso tra Regione ed  ASL, i cui dettagli verranno messi a punto in un apposito incontro già fissato per venerdì 12 settembre:»
«Nell’occasione – conclude Maurizio Calamida – l’Azienda intende ringraziare pubblicamente i rappresentanti regionali per la sensibilità dimostrata nel comune intento di offrire ai cittadini i migliori servizi.»

Gianmario Demuro 2 copia

Delegificazione delle procedure per l’istituzione delle direzioni generali, via libera alle unità di progetto per il raggiungimento di obiettivi strategici, semplificazione normativa per garantire la mobilità del personale negli enti pubblici. Sono i principali obiettivi del disegno di legge di riorganizzazione dell’amministrazione regionale predisposto dalla Giunta. Il testo è stato illustrato ieri mattina alla #Prima Commissione del Consiglio regionale dall’assessore agli Affari generali e alle Riforme, Gianmario Demuro.

«Puntiamo a un livello alto di qualità istituzionale – ha detto Demuro – per presentarci in Europa con tutte le carte in regola. L’obiettivo è duplice: migliorare le performance dell’azione amministrativa e favorire i flussi finanziari dall’#Unione Europea verso la Sardegna. Nella programmazione dei fondi Por 2014-2020 la qualità amministrativa è infatti uno di principali elementi di premialità riconosciuti da #Bruxelles.»

L’assessore è poi entrato nel dettaglio del provvedimento, un testo snello (solo 17 articoli) che  incide prevalentemente sulla modifica della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 “Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione”.

«Il disegno di legge – ha precisato Demuro – non comporterà maggiori oneri per le casse regionali. La novità più importante è la delegificazione delle procedure per l’istituzione o la soppressione delle direzioni generali che saranno di competenza della Giunta senza più la necessità di un intervento normativo del Consiglio. Sarà invece il direttore generale competente a decidere sulla istituzione e soppressione dei Servizi degli assessorati. Altra novità è la riduzione del numero delle direzioni generali: saranno al massimo 24, con almeno una direzione per assessorato. Anche le dotazioni organiche dirigenziali saranno definite dalla Giunta in base agli obiettivi. Il testo introduce inoltre la possibilità di istituire Unità di progetto (strutture interassessoriali temporanee) per il raggiungimento di obiettivi strategici e istituisce il Comitato di coordinamento delle direzioni regionali che – ha detto l’assessore – favorirà il coordinamento tra le strutture e garantirà maggiore unità nell’azione amministrativa.»

Altro punto fondante del disegno di legge è la semplificazione delle procedure di mobilità del personale degli enti pubblici. Gli articoli 10, 11, 12 e 13 introducono infatti il “sistema Regione”, costituito dall’Amministrazione, dalle agenzie e dagli enti pubblici regionali. Le disposizioni rendono più semplice la mobilità interna dei dirigenti e del personale della Regione e quella tra la Regione e le altre pubbliche amministrazioni. L’articolo 10 attribuisce infatti alla Giunta regionale il potere di autorizzare le procedure di mobilità da realizzarsi senza incremento della spesa complessiva per il personale.

Il disegno di legge sarà esaminato a partire da domani dalla Prima Commissione. «L’obiettivo – ha detto il presidente Francesco Agus – è arrivare in tempi rapidi alla sua approvazione per poi sottoporlo all’esame dell’Aula».

Si è spento ieri #Nicolino Sanna, il nonnino di Portoscuso. Aveva festeggiato i 100 anni il 1/02/2013, circondato dall’amore dei familiari e dall’affetto di un’intera comunità, con una cerimonia nella chiesetta di Sant’Antonio ed un ricevimento nei locali della vecchia tonnara “Su Pranu”, al termine del quale aveva cantato alcune canzoni in sardo.

Per ricordare quello che è stato un uomo esemplare per la famiglia e per quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne le qualità professionali ed umane, riportiamo il testo integrale dell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, il n° 255 del 16 febbraio 2013, a firma di Ernesto Valdés.

Nicolino Sanna, nato a Portoscuso il 1° febbraio del 1913 ha festeggiato nei locali della tonnara “Su Pranu” cento primavere e così salgono di numero i centenari a Portoscuso. I suoi familiari hanno organizzato una grande festa in onore del nostro caro concittadino conosciuto da tutti per essere anche sempre presente a dare il suo contributo nelle manifestazioni dei gruppi cambattentistici. Per l’occasione, una solenne celebrazione ha dato il via alla giornata di festa tenutasi nella splendida cornice della chiesetta all’interno dell’arsenale e presieduta dal parroco don Antonio Carta.

Il sindaco, Giorgio Alimonda, ha portato il saluto del paese ma ha altresì ricordato la nobile figura da combattente di Nicolino, esempio di rettitudine morale nella famiglia, nella professione e nella vita in generale. Al termine del discorso gli è stata consegnata una targa-ricordo da parte dell’Amministrazione comunale, segno di riconoscenza per la sua vita militare e civile trascorsa con laboriosità, dignità ed onestà. Erano presenti tutte le associazioni culturali e di volontariato, le associazioni dei minatori ed il coro polifonico che ha regalato stupende emozioni con brani rigorosamente sardi e diverse sezioni di Marinai d’Italia per onorare e festeggiare il nostro beneamato, circondato dall’affetto dei figli Maria Rosa, Demetrio e Antonella, i generi Vito e Bruno, i nipoti, gli amici e tutti quanti gli vogliono bene.

L’intensa partecipazione, la vicinanza di parenti, amici e paesani, stretti affettuosamente a Nicolino a conferma della grande stima e sincero affetto, ha commosso tutti. Maria Rosa, a nome della famiglia Sanna, ha ringraziato infinitamente tutti per la calorosa e convinta partecipazione e per aver reso straordinario un giorno ancora più speciale e sicuramente indimenticabile.

Alla fine della celebrazione, per ringraziare i presenti è stato offerto un ricco buffet che spaziava dagli antipasti ai dolci, fino alla mega torta. Nulla è stato dimenticato, nemmeno l’allegria del gruppo folk che ha intonato per tutta la serata i tradizionali canti portoscusesi.

Nicolino si è forgiato attraverso il lavoro, l’educazione invece è arrivata dai nobili esempi trasmessi dalla famiglia. Ha imparato per gradi, una tappa dopo l’altra, durante la difesa dei confini della Patria, per ben nove durissimi anni. Una vita di lavoro e di amore per la famiglia e il suo paese, dalla quale si allontanò solo per compiere il suo dovere di soldato.

Era il 10 settembre del 1933 quando fu arruolato per la ferma di ventotto mesi. Dal 10 gennaio 1936 (fine ferma) venne trattenuto alle armi sino al 10 febbraio 1937 per l’occupazione dell’Africa Orientale Italiana.

Il 4 settembre del 1939 fu richiamato alle armi per i noti eventi bellici e per combattere una guerra che ha sempre ritenuto ingiusta. Imbarcato in diversi mezzi navali, Nicolino fu impegnato in operazioni di protezione del traffico del #Mediterraneo e di difesa mobile, impiegato nei treni armati della Marina Militare.

Nel 1943, dopo l’armistizio, le truppe tedesche misero in esecuzione il piano che prevedeva “arresto esercito” e successiva deportazione. Molti ufficiali e soldati riuscirono a fuggire nelle montagne e diventare partigiani. La #Marina Militare cercò di portare la flotta nei porti alleati per sottrarla alla rappresaglia tedesca e salvare il personale dipendente. L’informazione non arrivò a tutti i comandi periferici e molti militari italiani caddero prigionieri dei tedeschi.

Anche Nicolino fu fatto prigioniero dai nemici a #Patrasso e deportato a #Waidofen (città di prigionia) in Austria, patendo la fame e il freddo. Nel marzo 1945 giunsero la liberazione ed il rimpatrio.

La sua tempra gli consentì di sopravvivere a quella brutta esperienza che egli ha messo per iscritto in un libro semplice ma intenso: “Vento in Poppa e Piume al Vento”. I ricordi di esperienze umilianti sono indelebilmente fissati nella sua mente. Trasmettere una testimonianza della sua vita da prigioniero è assolutamente necessario affinché le nuove generazioni possano comprendere il dolore fisico e la perdita della dignità che sono indimenticabili turbamenti di chi ha vissuto le atrocità della guerra. Per questo, la seconda guerra mondiale, senza le testimonianze dirette di quel periodo, senza gli aspetti quotidiani, senza la conoscenza delle ore tragiche vissute soggettivamente, appaiono solo cenni di una conoscenza storica oggettiva. Cogliere nell’insieme le complesse e contrastanti vicende significa conoscere le emozioni e i turbamenti dei soldati che hanno partecipato a missioni di guerra fra insidie, pericoli e offese alla dignità umana, accanto a date, armi, strategie e alleanze.

Un libro di storia e di storie, viste con gli occhi e la forza di chi vi ha partecipato.

A Nicolino per il suo valore sono state riconosciute diverse medaglie e croci al merito.

Cent’annus!

Una lunga vita vissuta con grande fede e dedizione alla famiglia, momenti non sempre facili, alcuni veramente difficili come la perdita della cara moglie Brigida. Oggi è ricambiato dall’amore e dalle cure dei suoi cari e da tutta la comunità; orgoglioso di trasmettere ai giovani un patrimonio di tradizioni e di valori culturali e religiosi che sono stati e restano ben radicati alla base della sua vita.

Nicolino non è solo questo, è la “memoria storica” vivente del nostro paese. Ricorda ancora oggi ogni minimo particolare della storia di Portoscuso e dei personaggi che l’hanno fatto crescere, mettendo sempre a disposizione il suo patrimonio di conoscenze e per ciò lo ringraziamo.

A Nicolino, per tutti Lino, cittadino esemplare e speciale, che ha trasmesso a ciascuno di noi i suoi saldi valori sulla famiglia e sull’onestà, auguriamo un sereno cammino.

Un saluto e ancora avanti tutta caro “giovane” Lino, la comunità ti onora e spera in cento di questi giorni e un mondo di questi uomini!

Ernesto Valdés

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