22 November, 2024
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Il consigliere regionale Alessandro Unali, del gruppo PRC – Sinistra Sarda, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, con la quale chiede che vengano rese note le motivazioni che hanno portato alla mancata istituzione della Consulta per l’Emigrazione entro i tempi (90 giorni dall’insediamento della Giunta) previsti dalla legge regionale. «Non è più tempo di rinvii – spiega Unali – occorre programmare gli interventi in materia di emigrazione.»

«I Circoli degli emigrati sardi costituiscono una realtà importantissima – aggiunge Unali -. Svolgono da sempre un ruolo insostituibile per la diffusione di conoscenze e testimonianze sulle tradizioni, sulla storia e sulle peculiarità della Sardegna; altrettanto importante è la funzione che rivestono nel favorire l’integrazione dei nostri conterranei con le comunità in cui lavorano e vivono. I Circoli sardi nel mondo sono associazioni no profit animate dalle attività dei nostri emigrati che non vogliono abbandonare il legame a doppio filo con la propria terra e che operano con fierezza per far conoscere la Sardegna oltre i confini.  Anche in considerazione dell’evoluzione e delle complessità del mondo attuale, è più che mai opportuno e necessario che la realtà dell’emigrazione con le sue organizzazioni abbia il massimo del riconoscimento da parte delle Istituzioni sarde. Le poche iniziative intraprese da chi ha governato la Regione negli scorsi cinque anni si son mostrate inadeguate e nocive; i circoli hanno dovuto subire una diminuzione dei già limitati fondi a loro disposizione e oggi vivono una situazione ai limiti della sostenibilità.»
«Oggi dalla Giunta Pigliaru – conclude Alessando Unali – è lecito attendersi una netta e positiva controtendenza; a sei mesi dall’inizio della legislatura, son maturi i tempi per agire concretamente in sostegno delle Associazioni di tutela, dei Circoli e delle Federazioni per lo svolgimento della loro attività.»

Sabato 27 settembre, alle ore 17.00, la Biblioteca comunale di Carbonia, in viale Arsia, ospiterà un nuovo appuntamento della rassegna “Carbonia Scrive”, con la presentazione del libro di Susanna Trossero e Antonella Serrenti: “Il pane carasau – Storie e ricette di un’antica tradizione isolana”. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis).

Protagonista del libro è il #pane carasau, un antico pane tipico sardo, conosciuto anche con il nome di carta da musica.

Susanna Trossero è nata a Cagliari ed ha fatto della scrittura la sua principale occupazione. È un’appassionata di racconti brevi.

Antonella Serrenti è nata nell’isola di Sant’Antioco, in Sardegna.  È un’appassionata di cucina e di antiche tradizioni della sua terra.

Interverrà alla presentazione, oltre alle autrici, l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis.

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Durissimo attacco di Anna Maria Busia, consigliera regionale e responsabile nazionale Giustizia per il #Centro Democratico, nei confronti del direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, che nei giorni scorsi ha affidato ad un avvocato esterno l’incarico di intraprendere un’azione legale contro la Regione Sardegna, contestando all’amministrazione regionale la bocciatura di una parte del Bilancio 2012 della stessa azienda sanitaria.

«Fare causa alla Regione per aver bocciato il bilancio 2012 della Asl n° 7 – attacca Anna Maria Busia – è l’ennesimo atto sconsiderato del manager dell’Azienda sanitaria di Carbonia. Ci auguriamo che sia anche l’ultimo, e chiediamo le immediate dimissioni di Maurizio Calamida.»

 «Questo atto, in linea con i provvedimenti assunti in questi anni da Calamida, è un palese spreco di denaro pubblico, che poteva e doveva essere evitato – spiega Anna Maria Busia -. Il manager della Asl di Carbonia conferma con i fatti la cattiva gestione della Sanità che ha contraddistinto il suo mandato alla guida dell’azienda sanitaria sulcitana. Considerando che, come è risaputo, sta per avvenire un cambio di gestione, l’attuale direttore generale ha adottato un atto quantomeno inopportuno, tra l’altro agendo in totale dispregio delle indicazione dell’assessorato regionale alla Sanità, che ha più volte invitato i manager in carica a limitarsi a svolgere l’ordinaria amministrazione delle Aziende – aggiunge la consigliera regionale -. Come già denunciato dai rappresentanti di #Centro Democratico Sardegna del Sulcis, in passato Calamida si è distinto per avere assunto decisioni tutt’altro che condivise, come il trasferimento di strutture sanitarie importanti da Iglesias a Carbonia, dimostrando una totale indifferenza nei confronti delle esigenze del territorio e dei cittadini. Ora si permette di sprecare soldi pubblici per fare causa alla Regione. Ci sembra che sia arrivato davvero il momento per Calamida di presentare le sue dimissioni, rimettendo la gestione della Asl 7, e quindi della Sanità pubblica, nelle mani di persone più capaci e scrupolose.»

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Massimo Zedda 1

Il 1° ottobre verrà presentato a Carbonia, alle ore 17.00, nella Sala convegni della #Grande Miniera di Serbariu, il progetto #“Cagliari Sardegna Capitale europea della Cultura – candidatura 2019”.

Saranno presenti i rappresentati del comune di Cagliari: il sindaco Massimo Zedda; il vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Luisanna Marras; l’assessore della Cultura, Enrica Puggioni; il Direttore dei Musei Civici di Cagliari, Anna Maria Montaldo; il Direttore artistico della candidatura, Massimo Mancini.

La candidatura di #Cagliari è anche la “nostra” candidatura e rappresenta un’opportunità per tutta la Sardegna e in particolare per l nostri territori. Il progetto è basato e si sviluppa grazie alla rete di partenariato che coinvolge anche Carbonia e diversi comuni del Sulcis Iglesiente.

Ormai sta per compiersi la scelta sulla città che rappresenterà l’Italia alla candidatura europea. Il prossimo 3 ottobre, la Commissione responsabile della nomina effettuerà un sopralluogo sul territorio candidato.

L’incontro del primo ottobre consentirà di conoscere meglio le opportunità che questo importante progetto può offrire ai nostri territori e sarà un utile scambio di informazioni sulle attività comuni che si stanno mettendo in campo, al fine di coinvolgere cittadini, associazioni, operatori culturali e turistici.

Il progetto, infatti, è un’occasione unica per aprire il nostro territorio alla dimensione internazionale, ottenere visibilità, incrementare il turismo locale e dare nuovo slancio alla vita culturale. Dai prossimi mesi saranno avviati programmi di eventi, workshop e laboratori.

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Si conclude domani, al teatro Massimo di Cagliari, la conferenza “Learning Mobility for Youth, Education and Employment”, appuntamento che riunisce ogni anno esperti dell’istruzione, della formazione professionale e superiore, ed è occasione per approfondire le misure a sostegno dei giovani, con il contributo della #Commissione Europea, di #Eurofund, del Ministero del lavoro italiano e tedesco, dell’ISFOL, delle agenzie #Erasmus+ finlandese e italiana, e dei governi regionali dei Paesi Baschi e della Catalogna. All’incontro partecipano esperti in rappresentanza di 16 paesi: Italia, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. 

In Sardegna un giovane su cinque non studia e non lavora; la dispersione scolastica è pari al 25.8 per cento e, al primo trimestre 2014, risultavano iscritti ai servizi per il lavoro oltre 53 mila giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. «Sono numeri che non devono spaventarci ma, al contrario, indurci a uno sforzo collettivo per invertire la rotta». Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo a Cagliari alla giornata inaugurale della conferenza.

«In un contesto di deboli prospettive economiche nel breve periodo – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – la disoccupazione giovanile, in molti paesi d’Europa, ha raggiunto livelli senza precedenti. La Regione, con senso di responsabilità e con determinazione, sta mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per affrontare e risolvere il problema.» 

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di “Una Garanzia per i Giovani” ha tracciato un percorso chiaro. «Su quelle premesse – ha detto l’assessore Mura – stiamo costruendo e implementando il modello #Garanzia Giovani in Sardegna».

 Entro la fine dell’anno, i primi iscritti al programma avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di impiego. A oggi sono oltre 11mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritti a “Garanzia Giovani”. Quasi la metà (poco più di 4.500) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati. 

“Garanzia Giovani” non è tuttavia l’unica misura messa in campo dalla Regione. «Il Programma Operativo Regionale del Fondo sociale europeo, presentato alla commissione nel luglio scorso, integra e completa l’offerta delle politiche attive e dei servizi rivolti ai giovani. In più – ha sottolineato l’assessore Mura – la Regione è impegnata nell’investimento sulle scuole, sulla riduzione della dispersione scolastica, sull’integrazione dei percorsi di formazione di istruzione e di formazione professionale, sul sostegno all’autoimpiego e alla formazione imprenditoriale». Per quanto riguarda invece la mobilità giovanile, Virginia Mura ha ricordato che «la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad aprire uno sportello pubblico dedicato al settore e, per quanto riguarda la promozione della cultura dello scambio e del confronto, grazie al programma Master & Back, tra il 2007 e il 2013 oltre tremila giovani hanno avviato percorsi di studio e di specializzazione all’estero». 

Nuoro 71 copia

«Un organico ridotto all’osso, 9 insegnanti per circa 300 scrutinati all’anno, non può più garantire un’adeguata attività didattica del Centro Territoriale Permanente di Nuoro che opera stabilmente anche nelle strutture detentive di Badu ‘e Carros, Mamone, Macomer. Occorre un immediato intervento dei vertici istituzionali provinciali e regionali per dare promuovere l’educazione degli adulti.» Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso che «nonostante la #Direzione della Casa Circondariale di Nuoro abbia indicato da poco meno di due mesi le richieste di poter frequentare le lezioni da parte dei ristretti, circa una cinquantina, non è stato possibile avviare la scuola».

«Le disposizioni statali riguardanti l’educazione permanente, secondo quanto stabilito dalla più recente normativa, tendono – sottolinea Maria Grazia Caligaris – a valorizzare i CTP che, addirittura proprio a partire dall’anno scolastico appena avviato, devono assumere il ruolo di Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Un’organizzazione cioè con personalità giuridica e autonomia, dotata di dirigenza, che fornisce un servizio nel territorio e attua la formazione permanente anche nelle strutture penitenziarie non solo con corsi di primo livello per il conseguimento della terza media e di alfabetizzazione della lingua italiana ma anche per il raggiungimento del diploma con la collaborazione degli Istituti Tecnici e Professionali.»

«E’ dunque indispensabile innanzitutto incrementare l’organico dei docenti e quindi avviate le procedure per attivare il CPIA. Risulterebbe infatti assurdo che un’istituzione scolastica statale, con un proprio assetto didattico e organizzativo, non potesse operare per gravi carenze nell’organico. Inqualificabile inoltre il mancato rispetto del diritto allo studio che per i cittadini privati della libertà significa acquisizione di strumenti culturali, emancipazione e opportunità per cambiare il corso di un’esistenza – conclude la presidente di SDR – in cui, purtroppo, l’ambiente umano e sociale hanno prodotto effetti negativi. Una parentesi rieducativa formidabile, attualmente garantita dal Ctp, prima di riassaporare appieno la libertà e conservarla.»

Edoardo Tocco copia

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), componente della Sesta Commissione, ha proposto all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, l’istituzione di un numero verde per dare informazioni alle famiglie sui fondi a disposizione per la non autosufficienza.

«Oggi la Commissione si è espressa in modo favorevole, all’unanimità, sulla legge 7 del 2014 sul Fondo per la non autosufficienza. E’ importante – ha detto Tocco – che l’assessorato della Sanità si attivi, con urgenza, per comunicare ai servizi sociali dei singoli Comuni i tempi per l’erogazione e le finalità delle risorse. La situazione delle famiglie è disperata e hanno bisogno di risposte immediate. Per questo motivo ho proposto all’assessore Arru di istituire il numero verde e, devo dire, che ha accolto favorevolmente la mia proposta.»

Piazza Roma - Il Portico copiaIelmo Cara copia

Il 27 settembre, alle ore 18.00, presso la Saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale in Piazza Roma, sarà inaugurata la mostra “Dopo il duemila-motivo ancestrale”, del pittore Ielmo Cara.

Dopo 50 anni di attività l’artista ha voluto segnare un nuovo corso della propria carriera, utilizzando tecniche miste sperimentali con lo stile dell’espressionismo astratto.

La Mostra sarà visitabile sino a venerdì 3 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.30.

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La Federazione dei dipendenti regionali organizzati S.A.Di.R.S. ha inviato una nota all’Agenzia regionale del Lavoro, ai responsabili delle Province, al presidente della Regione, all’assessore regionale del Lavoro, all’assessore regionale degli Affari generali, ai capigruppo del Consiglio regionale e a tutti i consiglieri regionali, sulla legge appena approvata sui contratti a tempo determinato Agenzia del Lavoro del 19 settembre 2014, non ancora pubblicata nel BURAS Regionale, segnalando alcune criticità.

La Federazione sostiene, tra l’altro, che l’affermazione secondo la quale, «la legge intende fondare le proprie ragioni sulla necessità di garantire l’attuazione del “Progetto Garanzia Giovani”, che, senza la proroga dei contratti a tempo determinato, i dipendenti in servizio a tempo indeterminato presso i CSL-CESIL non sarebbero in grado di portare avanti», a nostro avviso, scrive la federazione sindacale, è alquanto lesiva della professionalità degli attuali lavoratori dei Centri Servizi per il Lavoro.

«Nel caso i cui le competenze dei CSL CESIL vengano poste in capo all’Agenzia del Lavoro – si legge ancora nella nota -, si dovrebbe ripartire dagli attuali dipendenti in servizio a tempo indeterminato dei Centri, non con quelli a tempo determinato. Sembrerebbe che l’unico intento della legge, per noi palese, in realtà sia il tentativo ancora una volta di aggirare il concorso pubblico con l’assunzione di personale che, alla base dell’assunzione a tempo determinato presso l’Agenzia del Lavoro, non ha nessuna procedura concorsuale pubblica.»

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione intende costituire un elenco di operatori economici ai quali affidare, mediante procedura negoziata o affidamento diretto, lavori pubblici concernenti beni mobili e immobili e interventi sugli elementi architettonici e sulle superfici decorate di beni del patrimonio culturale sottoposti alle disposizioni di tutela. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di realizzazione dei musei regionali e degli interventi programmati in relazione alle attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali di competenza del Servizio beni culturali.

Questi i settori di attività: 
– restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali; 
– superfici decorate di beni immobili del patrimonio culturale e beni culturali mobili di interesse storico, artistico, archeologico ed etnoantropologico; 
– beni culturali mobili di interesse archivistico e librario; 
– scavi archeologici. 

Gli operatori economici interessati all’inserimento nell’elenco dovranno far pervenire le domande entro il 29 settembre tramite servizio postale o consegna a mano all’ufficio protocollo al seguente indirizzo: 

Assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport 
Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport 
Servizio dei beni culturali, 
Viale Trieste, 186 – 09123 Cagliari.