22 November, 2024
HomePoliticaRiformeRiforma della Regione: audizione dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, in commissione “Autonomia”.

Riforma della Regione: audizione dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, in commissione “Autonomia”.

Gianmario Demuro 2 copia

Delegificazione delle procedure per l’istituzione delle direzioni generali, via libera alle unità di progetto per il raggiungimento di obiettivi strategici, semplificazione normativa per garantire la mobilità del personale negli enti pubblici. Sono i principali obiettivi del disegno di legge di riorganizzazione dell’amministrazione regionale predisposto dalla Giunta. Il testo è stato illustrato ieri mattina alla #Prima Commissione del Consiglio regionale dall’assessore agli Affari generali e alle Riforme, Gianmario Demuro.

«Puntiamo a un livello alto di qualità istituzionale – ha detto Demuro – per presentarci in Europa con tutte le carte in regola. L’obiettivo è duplice: migliorare le performance dell’azione amministrativa e favorire i flussi finanziari dall’#Unione Europea verso la Sardegna. Nella programmazione dei fondi Por 2014-2020 la qualità amministrativa è infatti uno di principali elementi di premialità riconosciuti da #Bruxelles.»

L’assessore è poi entrato nel dettaglio del provvedimento, un testo snello (solo 17 articoli) che  incide prevalentemente sulla modifica della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 “Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione”.

«Il disegno di legge – ha precisato Demuro – non comporterà maggiori oneri per le casse regionali. La novità più importante è la delegificazione delle procedure per l’istituzione o la soppressione delle direzioni generali che saranno di competenza della Giunta senza più la necessità di un intervento normativo del Consiglio. Sarà invece il direttore generale competente a decidere sulla istituzione e soppressione dei Servizi degli assessorati. Altra novità è la riduzione del numero delle direzioni generali: saranno al massimo 24, con almeno una direzione per assessorato. Anche le dotazioni organiche dirigenziali saranno definite dalla Giunta in base agli obiettivi. Il testo introduce inoltre la possibilità di istituire Unità di progetto (strutture interassessoriali temporanee) per il raggiungimento di obiettivi strategici e istituisce il Comitato di coordinamento delle direzioni regionali che – ha detto l’assessore – favorirà il coordinamento tra le strutture e garantirà maggiore unità nell’azione amministrativa.»

Altro punto fondante del disegno di legge è la semplificazione delle procedure di mobilità del personale degli enti pubblici. Gli articoli 10, 11, 12 e 13 introducono infatti il “sistema Regione”, costituito dall’Amministrazione, dalle agenzie e dagli enti pubblici regionali. Le disposizioni rendono più semplice la mobilità interna dei dirigenti e del personale della Regione e quella tra la Regione e le altre pubbliche amministrazioni. L’articolo 10 attribuisce infatti alla Giunta regionale il potere di autorizzare le procedure di mobilità da realizzarsi senza incremento della spesa complessiva per il personale.

Il disegno di legge sarà esaminato a partire da domani dalla Prima Commissione. «L’obiettivo – ha detto il presidente Francesco Agus – è arrivare in tempi rapidi alla sua approvazione per poi sottoporlo all’esame dell’Aula».

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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