Giacomo Meloni (Confartigianato): «Occorre migliorare il patrimonio edilizio con un giusto equilibrio fra ambiente e sviluppo».
Giacomo Meloni, rappresentante di Confartigianato Imprese Sardegna, interviene suò disegno di legge regionale presentato pochi giorni fa, e consultabile solo da pochi giorni sulle “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia“.
«Il comparto edile della Sardegna – dice Meloni – necessita di uno strumento che dia stabilità e certezza ai cittadini e alle imprese. Questa richiesta, più volta manifestata dalla nostra Associazione, è stata presa subito in considerazione dalla Giunta regionale che ha iniziato a mettere mano a una materia veramente importante, quale è la normativa relativa al patrimonio edilizio. Siamo soddisfatti di questo approccio iniziale anche se riteniamo che alcuni elementi contenuti, che stiamo analizzando con cura, siano da modificare e migliorare.»
«Apprezziamo il fatto che l’Esecutivo abbia fatto un passo avanti nella direzione di una tutela “ragionata” dell’ambiente, tesa a salvaguardarne la ricchezza e le potenzialità ma senza alcun atteggiamento condizionato da pregiudizi – continua Meloni – tuttavia se l’intento è quello di tutelare l’ambiente e di migliorare il patrimonio edilizio esistente, occorrerebbe che il provvedimento regolamentasse anche gli interventi nelle zone al momento escluse:»
A questo riguardo Confartigianato Sardegna fa l’esempio, «delle zone classificate come insediamenti turistici (zone F); un intervento anche in quelle zone potrebbe generare una riqualificazione del contesto paesaggistico, compromesso dai molteplici interventi scriteriati succedutisi nel tempo».
«È di importanza vitale che alle imprese e ai cittadini – conclude Giacomo Meloni – sia messo a disposizione uno strumento che dia certezza di regole e tempi. Il nostro compito, nelle prossime settimane, sarà volto a stimolare il l’Assemblea regionale affinché con un atto di responsabilità arrivi ad approvare il provvedimento con le nuove regole prima del 29 novembre prossimo, data dalla quale, scadendo i termini del precedente “Piano Casa” senza che vi siano le nuove regole varate, cittadini ed imprese si ritroverebbero in un poco auspicabile limbo fatto di assenza di regole.»
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