I Riformatori sardi attaccano la maggioranza sulla proposta di riforma degli enti locali.
I Riformatori sardi attaccano la maggioranza sulla proposta di riforma degli enti locali.
«Anci e associazioni degli enti locali – dice Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardii – smascherano la finta riforma della maggioranza: cambiano il nome alle Province che per non cambiare assolutamente nulla e resuscitare le Province abolite dai sardi. Quello presentato è un bluff clamoroso i distretti non sono altro che Province mascherate, con gli stessi inutili compiti e gli stessi poteri delle Province che 525mila sardi, due anni e mezzo fa hanno abolito con i referendum. Insomma, un cambio di nome e basta, ma resta tutto il resto: con una confusione di poteri e di compiti che anziché semplificare la vita a cittadini e imprese la complica ulteriormente.»
Michele Cossa spiega che in realtà, «l’unica strada da percorrere è quella enunciata dalle associazioni autonomistiche e che noi da anni stiamo portando avanti, irrisi dalla parte reazionaria del Pd, il partito delle tasse e della spesa pubblica senza fondo. Ridisegnare l’intera architettura istituzionale della Sardegna, togliere alla regione le competenze gestionali e trasferite le competenze delle ex Province in base al principio di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza partendo dall’ente più vicino al cittadino, il Comune. Istituzioni moderne e funzionali sono essenziali, in un mutamento epocale come quello che stiamo vivendo, caratterizzato per di più da una crisi devastante: i cittadini e le imprese percepiscono le istituzioni come soggetti ostili proposti a disturbare piuttosto che a sostenere lo sviluppo».
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