19 July, 2024
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«Giunge la notizia, non inaspettata per la verità, che la riduzione del numero delle ASL è slittata alla legge sul riassetto degli Enti locali che la Giunta, non si sa bene in base a quale ottimistica previsione, prevede di esitare per fine dicembre. Per il momento si va avanti con la proposta del Partito Democratico, fatta evidentemente solo per sostituire i direttori delle ASL nominati dal Centro destra. Quindi per ora le aziende non diminuiscono, i sardi possono stare tranquilli anzi il centro sinistra gli vuole così bene che aggiunge la dodicesima azienda, inutile come molte delle altre: l’AREU, che gestirà l’emergenza. Alzi la mano chi ne sentiva l’esigenza. E alzi la mano chi davvero crede che alla fine ridurranno le ASL.»

Lo dice il coordinatore del Centro Studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni, ex consigliere regionale ed ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Brotzu” di Cagliari.

«Ci dicono che l’AREU costerà solo 600.000 euro l’anno – aggiunge Franco Meloni – monitorizzeremo con attenzione la faccenda e ne chiederemo conto alla Giunta perché- facile previsione- non sarà così. Così come, una volta liberatisi dall’ossessione di occupare le poltrone ai vertici delle ASL e nominati i loro amici, chiederemo conto alla Giunta e alla maggioranza delle previsioni di risparmi (hanno parlato anche di 400 milioni) di questi giorni. Il 31 dicembre 2015 vedremo gli effetti della politica del centrosinistra che – un’altra facile previsione – sarà come al solito disastrosa : ci saranno meno assistenza e più costi perché l’appetito dopo cinque lunghi anni di digiuno è evidentemente straripante.»

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Tenuto conto delle attuali condizioni meteorologiche, la Direzione generale della protezione civile ha ritenuto opportuno posticipare, inoltre, al 22 ottobre il periodo per gli abbruciamenti di stoppie, di residui colturali e selvicolturali, di pascoli nudi, cespugliati o alberati, nonché di terreni agricoli temporaneamente improduttivi, su autorizzazione dei Servizi territoriali ispettorati del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
La Direzione generale della Protezione civile comunica, inoltre, che fino al 22 ottobre, garantirà l’elaborazione quotidiana del Bollettino di previsione di pericolo di incendio, consultabile ordinariamente entro le ore 14 sul sito istituzionale della protezione civile regionale www.sardegnaprotezionecivile.it, nell’apposita sezione dedicata ai “Bollettini di previsione di pericolo di incendio”. 

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha approvato i risultati dell’istruttoria delle domande posizionate dal n. 454 al n. 658 e della domanda posizionata al n. 451 della graduatoria del bando 2008 per la concessione dei contributi in conto capitale alle piccole e medie imprese e ai centri commerciali naturali.
Questi gli esiti per le 206 domande esaminate:
– 8 sono state ammesse a beneficiare degli incentivi;
– 11 sono risultate non ammissibili;
– 178 non sono state istruite per totale assenza della documentazione richiesta;
– 9 sono state rimodulate a causa del venir meno dei requisiti di priorità previsti dal bando.
L’erogazione del contributo agli 8 beneficiari avverrà in base agli stati di avanzamento dei lavori, per un numero non superiore a quattro. 

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Anche in Sardegna la manovra finanziaria presentata dal Governo Renzi sta facendo discutere.

«I tagli decisi dal governo centrale per finanziare condivisibili manovre espansive – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru sui tagli voluti dalla legge di stabilità – rischiano di avere conseguenze così gravi da annullare l’effetto positivo che si vuole raggiungere. In questo modo rischiamo noi l’effetto paradossale di dover rinunciare al taglio dell’Irap, che in Sardegna è una realtà già da anni e non vogliamo che questo accada.»

«Così come non dobbiamo essere messi nelle condizioni di non poter prolungare la fiscalità di vantaggio in un’area come il Sulcis, che sappiamo bene quanto ne abbia bisogno. Questa Giunta lavora incessantemente da 7 mesi a tutti i tagli possibili. Lavora per aumentare l’efficacia della macchina regionale, azzerare gli sprechi, centralizzare gli acquisti: una severa spending review del nostro bilancio – conclude Francesco Pigliaru -. Ma ulteriori diminuzioni delle nostre entrate rischiano di rendere impossibile finanziare manovre per lo sviluppo, incluso il taglio delle tasse nelle aree più svantaggiate e questo non è ammissibile. Dal governo ci aspettiamo ora un confronto leale». Sull’ipotesi, infine, di aumento delle tasse regionali per compensare i tagli, il presidente assicura: «Faremo di tutto per evitarlo, cercheremo ogni strada alternativa»

Secondo l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, «il Governo ha approvato una manovra per rilanciare l’economia e tagliare le tasse, e questo, in teoria, va bene. Ma se i tagli per le Regioni saranno così corposi, è chiaro che anche la Sardegna avrà notevoli problemi con il suo bilancio. Il governo ci deve garantire intanto la certezza delle entrate, perché solo così possiamo programmare la spesa e non far ricadere i tagli sullo stato sociale, sulle famiglie e sulle imprese. Stiamo lavorando alla Finanziaria e dobbiamo tener conto della situazione che non è semplice».

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Venerdì 17 ottobre,dalle 19.30, fino alle 23.00 e domenica 19 ottobre dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 24.00, via Mazzini, nel tratto compreso tra via Sella e via della Vittoria, sarà chiusa al traffico. La disposizione (ordinanza 221 del 15 ottobre 2014), non si applica ai residenti.

Per il giorno 19 ottobre 2014, dalle ore 18.00 in poi, è stabilita la chiusura al traffico, al momento del passaggio della processione, delle seguenti strade: via Mazzini, via Della Vittoria, viale Trento, via Cannas, via Millelire, via della Vittoria, via Mazzini (rientro in Parrocchia).

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Presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it (sezione Servizi Comunali –  Servizio Pubblica Istruzione – Contributi Pubblica Istruzione – Contributi a titolo di rimborso spese viaggio agli studenti pendolari), è in  pubblicazione il bando pubblico per l’erogazione di contributi per il rimborso delle spese di viaggio sostenute dagli studenti pendolari che hanno frequentato le scuole superiori e artistiche nell’anno scolastico 2013/2014.

Le domande devono essere presentate improrogabilmente entro il 14 novembre 2014al Comune di Carbonia, presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68  o presso le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68. Tel. 0781 663858.

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Il programma dell’Ottobrata Iglesiente prosegue con la due giorni dedicata al XVI Premio Nazionale di Poesia “Città di Iglesias”, importante evento culturale organizzato dall’Associazione Culturale Logos. Ospite d’onore dell’edizione 2014 è l’artista Piero Marras.

Sarà proprio il noto cantautore ad aprire il fine settimana dedicato al Premio Nazionale di poesia “Città di Iglesias” con un concerto in programma venerdì 17 ottobre alle ore 21.00, al Teatro Electra. La manifestazione proseguirà sabato mattina con l’incontro dibattito tra Piero Marras e gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Pietro Allori”. Appuntamento all’Electra, alle ore 10.30.

La cerimonia di premiazione del Premio Nazionale di Poesia “Città di Iglesias” si svolgerà sabato 18, alle ore 17.00, al Teatro Electra. Anche in questa edizione, il premio di poesia è suddiviso in due sezioni: lingua italiana e lingua sarda. Il “Premio speciale” è quest’anno intitolato allo scrittore Salvatore Niffoi e al musicista Piero Marras.

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Chiusa ieri la discussione generale sul D.L 111 “Assestamento alla manovra finanziaria per gli anni 2014-2016”, il Consiglio esamina oggi l’articolato del disegno di legge approvato dalla Giunta. Subito dopo le formalità di rito, il presidente Gianfranco Ganau ha dato la parola al primo iscritto a parlare, il consigliere di Forza Italia Marco Tedde.

Secondo l’esponente azzurro, l’assestamento di bilancio arriva in un momento difficile per l’Isola, alle prese con crisi epocale, aggravata dai problemi nei collegamenti aerei e marittimi e dal gap infrastrutturale. «Nel provvedimento ci sono scelte obbligate – ha detto Tedde – comprendiamo le difficoltà della Giunta ma non possiamo non rilevare un neo: la necessità di contribuire al bonus da 80 euro che Renzi ha concesso agli italiani. Il bonus ha fatto ottenere ottimi risultati elettorali al premier ma comporterà un deficit per le casse dello Stato di 6,7 miliardi di euro per quest’anno e  di 10 miliardi per il 2015».

Tedde ha poi puntato l’indice contro l’azione dell’esecutivo regionale che «in sette mesi non è riuscito a spendere risorse ma è stato impegnato in trattative estenuanti con il Governo Nazionale». «Di fatto – secondo il consigliere della minoranza – la Giunta ha firmato la resa nei confronti dello Stato: la prova è il famigerato decreto del 16 settembre sulle riserve erariali che comporterà un mancato introito di 130 milioni di euro per le casse regionali». L’aspetto più negativo dell’assestamento in discussione è però un altro: «L’impresa è scomparsa dai programmi della Giunta Pigliaru – ha concluso Tedde – i tagli più pesanti riguardano l’economia e il lavoro (circa il 22%). Le difficoltà economiche si stanno trasformando in disagio sociale».

Mario Floris (Uds) ha definito “singolare” l’enfasi con la quale la Giunta ha presentato il Dl di assestamento di bilancio. «Si tratta di un intervento di poco più di 216 milioni di euro – ha detto Floris – ciò che colpisce è piuttosto la linea adottata dall’esecutivo che non  coglie le istanze provenienti da tutte le componenti della società sarda». Il decano del Consiglio regionale ha citato in Aula la preoccupazione manifestata dalla Quinta Commissione per la scelta di tagliare gli incentivi alle imprese artigiane e commerciali. «E’ un segnale allarmante – ha aggiunto Floris – così come la decisione di tagliare gli stanziamenti per i “cantieri verdi”, unico sbocco per i disoccupati dei piccoli Comuni». Floris ha poi denunciato l’incremento degli stanziamenti per le spese di funzionamento della Giunta (+500mila euro) e per quelle di rappresentanza (+600mila euro). Dal leader dell’Uds, infine, un attacco alla “debole” azione della Giunta nei confronti del Governo: «Paci ha annunciato che al bilancio 2014 mancheranno 130 milioni di euro per le riduzioni delle entrate erariali. A questo si aggiunge il concorso della Regione alla riduzione del deficit statale (550 milioni di euro) e la copertura del debito della sanità (110 milioni). Serve un nuovo patto con lo Stato e un’azione più forte della Giunta per rilanciare i temi dell’insularità e della zona franca». 

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha invocato “un’operazione verità” sui conti della Regione. L’ex assessore al Bilancio della Giunta di Ugo Cappellacci, ha invitato l’attuale esecutivo ad assumersi le proprie responsabilità sulle scelte effettuate. «Ognuno di noi quando è andato a governare ha ereditato situazioni problematiche e ha provato a risolverle secondo la propria capacità e coscienza politica. Comprendiamo che alcune decisioni sono obbligate ma in ogni caso ognuno si deve assumere la responsabilità delle scelte».

Zedda è poi tornata sugli 80 euro deliberati dal Governo Renzi a favore dei redditi bassi. «Operazione – ha affermato l’esponente dell’opposizione – che costerà 65 milioni di euro alle casse regionali». Dubbi anche sui 103 milioni di euro per sanare il deficit della sanità: «Quanti serviranno per gli ammortamenti “non sterilizzati” e quanti per i debiti commerciali? – si è chiesta Zedda – questo non è ancora chiaro». Un accenno, infine al Fondo Unico per gli enti locali («Bene l’incremento di 35 milioni di euro, meglio sarebbe stato arrivare a 49 milioni») e al fondo di perenzione («la cifra indicata non è significativa, occorre verificare meglio le somme».

Il consigliere Salvatore Demontis (Pd) ha annunciato un emendamento all’art. 1 a costo zero che tende a superare un contrasto normativo in materia di cultura fra due leggi regionali. L’Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari così come altre realtà del settore, ha spiegato Demontis, «è rimasto vittima di un corto circuito fra diverse leggi regionali che, da una parte, vincolavano la possibilità di ottenere finanziamenti alla definizione della programmazione strategica del Consiglio regionale e, dall’altra, il Consiglio regionale che dal 2008 non ha approvato la sua programmazione strategica», di fatto impedendo a molte realtà di operare. La proposta di Demontis, quindi, «consiste nelle possibilità che nelle more della nuova programmazione possano essere finanziate le diverse attività, con particolare riferimento al De Carolis di Sassari che, forte di una antichissima tradizione, dispone di due teatri, il Politeama ed il nuovo Auditorium, strutture che grazie alla stagione lirica potrebbero generare anche un interessante indotto economico».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha ricordato in apertura «i quaderni delle libertà del professor Paolo Maninchedda caratterizzati da grandi contenuti per il rilancio dell’autonomia, mentre invece siamo ancora qui a discutere di sudditanza rispetto al governo centrale e alle sue politiche, che comportano ulteriori sacrifici per le Regioni». L’assestamento, ha sottolineato, «arriva in aula in un clima non troppo sereno per l’insofferenza di qualcuno al dibattito democratico, ma non abbiamo nemmeno i testi delle modifiche proposte dalla Giunta in commissione e andiamo al buio». Sul piano generale, Locci ha osservato che «si tenta di intervenire su settori che non meriterebbero neanche un euro a favore di enti non virtuosi che non fanno nemmeno parte della Regione; secondo noi si poteva avere uno scatto di orgoglio e impegnare risorse per motivi diversi evitando regalie immeritate, bisognava puntare sul lavoro e giovani, categorie verso le quali questa Regione non vuole guardare, al di là delle solite prediche sul cambio di passo».

Il consigliere Franco Sabatini (Pd), riprendendo l’osservazione di un autorevole funzionario della Regione che rilevava l’irritualità di un relatore di maggioranza che non intervene sull’assestamento, ha detto di condividere il rilievo. «In realtà – ha aggiunto – il mio intento era quello di dare un segnale di accelerazione, perché c’è la necessità di fare velocemente e c’è anche poco da discutere, tralasciando le polemiche inutili». Nessuno, ha precisato, «avrebbe voluto questa manovra, men che meno la Giunta, la maggioranza e i sardi, è una strada obbligata per dare copertura al fondo perenzioni per pagare i debiti con le imprese, al fondo per i Comuni per garantire i servizi essenziali, al sistema sanitario, anche qui, per pagare debiti e appalti, oltre al taglio che deriva dallo Stato». Il resto, per Sabatini, «è insignificante, è chiaro che ci devono essere tagli per 216 milioni, esattamente come è stato fatto nella legislatura precedente proprio per ripianare nel 2013 i debiti delle Asl». Anche allora, ha concluso il consigliere del Pd, «si è tagliato su programmazione negoziata, politiche attive del lavoro, trasferimenti ai comuni, biblioteche, lingua sarda, sistema idrogeologico, protezione ambientale, aree urbane, piani urbanistici, volontariato, disabilità, famiglia, sport, cinema, categorie produttive e tanto altro: i tagli sono gli stessi, il vero banco di prova per il quale auspichiamo un metodo collaborativo con l’opposizione sarà la Finanziaria».

Il presidente ha dato, poi, la parola al consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, per il quale dare sempre le colpe a chi ha governato precedentemente è puerile. «Anziché essere propositivi ci si scaglia contro gli altri». Per Cherchi: «E’ una manovra che non dà respiro all’economia della Sardegna» e ha ricordato che i 35 milioni di euro per il Fondo unico non erano stati stanziati perché era in corso la trattativa con lo Stato per ottenere più risorse. «Sull’articolo 1 ci siano alcune considerazioni positive ma che non danno risposte come i sardi si attendono». E ha aggiunto: «Non si deve però tagliare in modo indiscriminato, in particolare serviva più attenzione verso il sistema agricolo». Cherchi ha poi concluso: «Dimentichiamoci del passato e ragioniamo sul futuro».

«Accolgo l’invito del presidente Sabatini e, per primo, avrei avuto il piacere di affrontare in maniera più serena la discussione sull’assestamento – ha affermato il consigliere di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu – se non siamo arrivati a una soluzione è perché la logica è quella dei blitz e della prevaricazione della maggioranza nei confronti dell’opposizione». E ha aggiunto: «Noi vogliamo dare soltanto il nostro contributo». Secondo Truzzu i tagli di oggi sono dovuti ai 300 milioni in meno di cui ha parlato il consigliere Alessandra Zedda, «perché la Giunta ha supinamente accettato le scelte del governo Renzi». Secondo l’esponente dell’opposizione «questo assestamento manifesta confusione» e ha citato il taglio effettuato al progetto Iscol@, cavallo di battaglia della maggioranza.

Il presidente Ganau ha dato la parola al consigliere di Forza Italia, Antonello Peru: «Caro assessore non è il gioco delle parti. La minoranza è preoccupata, ma accettiamo volentieri la richiesta di collaborazione dell’on. Sabatini». Peru ha affermato che in tutti i territori della Sardegna i sindaci sono fortemente preoccupati per i tagli che il governo centrale sta facendo e ha esortato l’Aula a «non proseguire su questa linea». Per l’esponente della minoranza la Giunta e la maggioranza non hanno “un’idea di Sardegna”. «Vorremo si proseguisse su iniziative prese dell’altra Giunta per il sostegno alle imprese». Per Peru la Sardegna sta pagando l’accordo con Prodi che ha portato l’onere dei trasporti e della sanità in capo alla Regione. «Oggi c’è la scadenza della Tasi, fra qualche settimana la Tari e i Comuni non riescono a sostenere le famiglie e le imprese». Il consigliere azzurro ha annunciato che la Provincia di Sassari, a cuusa dei tagli dei trasferimenti dei fondi agli enti locali, ha dovuto tagliare alcuni servizi e i presidi del Sassarese hanno minacciato la chiusura degli istituti per la mancanza del servizio di manutenzione. «Oggi ha chiuso i battenti un istituto di Ozieri». Peru ha proposto all’Aula di intervenire su questa emergenza: «Spogliamoci della casacca di partito».

Giorgio Oppi (Udc), in apertura del suo intervento, ha offerto la propria disponibilità a dare un contributo costruttivo alla discussione purché fatta “su basi serie”.

Il consigliere di minoranza è poi entrato nel merito  delle disposizioni finanziarie e di settore disciplinate dall’art.1 del Dl 111 avanzando alcune proposte operative. «Il comma 5 – ha detto Oppi – consente alla Regione di assumere impegni anche in mancanza della presentazione dei programmi triennali da parte dei comuni. Ci sono amministrazioni che non hanno programmato, sarebbe utile orientare le risorse disponibili su interventi immediatamente realizzabili».

Giorgio Oppi ha poi espresso perplessità sull’incremento del Fondo Unico degli Enti locali: «Anche i Comuni devono contribuire alla riduzione del deficit. Meglio prima verificare i bilanci. Necessario – secondo il leader dell’Udc – istituire l’Osservatorio degli Enti Locali per definire il quadro delle risorse da destinare alle amministrazioni civiche ed evitare che piccolissimi comuni abbiamo avanzi di amministrazione di 600mila euro». Da rivedere, infine, anche lo stanziamento di 6,3 milioni di euro per il miglioramento dell’offerta turistica: «Somme – ha concluso Oppi – che difficilmente potranno essere erogate entro l’anno».

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha invece segnalato la mancanza di interventi per limitare il rischio idrogeologico della Sardegna. «La situazione in molte aree dell’Isola rimane grave, il pericolo alluvioni è sempre presente». Dedoni si è poi soffermato sulle politiche economiche del Governo Renzi che rischiano di penalizzare ulteriormente la Sardegna: «E’ stata presentata una manovra che prevede una spending review di 15 miliardi di euro per finanziare la riduzione delle tasse. In queste condizioni sarà davvero difficile per la Giunta presentare una manovra di bilancio seria per il 2015». 

Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, ha contestato le dichiarazioni dell’assessore al bilancio Raffaele Paci sulle cause del deficit regionale. «E’ ingeneroso addossare all’ex assessore alla programmazione della Giunta Cappellacci, Giorgio La Spisa, l’origine del buco di bilancio – ha detto Pittalis – La Spisa, in maniera seria e responsabile, ha ritenuto di dover fare qualcosa, in un momento di crisi, per sostenere lo sviluppo, finanziando il de minimis, gli ammortizzatori sociali in deroga e gli interventi per le calamità naturali. Tutto questo è servito ad evitare ulteriori danni al sistema economico e sociale della Sardegna». Rivolgendosi poi al presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale, Franco Sabatini, che aveva definito “fisiologico” l’assestamento di bilancio, Pittalis ha ricordato la dura opposizione fatta dal centrosinistra nella passata legislatura: «Se noi abbiamo sbagliato perché voi perseverate? – ha chiesto Pittalis – Noi cerchiamo di riportarvi alla realtà e di rappresentare il profondo disagio vissuto dalla società sarda che oggi chiede alla politica soluzioni urgenti per limitare gli effetti devastanti della crisi. Siamo comunque pronti a dare il nostro contributo perché abbiamo a cuore le sorti dei nostri cittadini. Sarà la Finanziaria il vostro vero biglietto da visita – ha concluso il capogruppo di Forza Italia – ci confronteremo anche su questo. Oggi sarebbe stato utile non mettere in discussione i fondi per contrastare il disagio sociale».

Il presidente ha dato la parola all’assessore della Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, il quale ha subito preso atto delle precisazione fatte nel corso della discussione. L’esponente della Giunta, auspicando una collaborazione con l’opposizione,  ha chiarito di non avere detto che i residui passivi sono il risultato della cattiva volontà dei precedenti amministratori, ma che sono stati dovuti ai vincoli. Paci ha ribadito che si tratta di «una manovra tecnica perché siamo obbligati a dare una serie di risposte» e ha aggiunto rispondendo al consigliere Floris: «Abbiamo ridotto tutte le spese di rappresentanza, le abbiamo azzarate completamente». Rispondendo al consigliere Alessandra Zedda ha aggiunto: «C’era un obbligo di legge per i fondi sterilizzati della Sanità», sottolinenando che se non avessero provveduto la Regione sarebbe stata commissariata. «So bene – ha proseguito Paci – che non deriva dalla precedente amministrazione ma è un problema che la Regione si trascina dal 2000». «Ho apprezzato intervento dell’on. Oppi – ha affermato Paci – sugli enti locali su chi dobbiamo ragionare nella manovra del 2015. Si tratta di un intervento importante che però va razionalizzato e messo a sistema». L’assessore ha ribadito che la Giunta ha tentato di rendere minimo l’impatto negativo sui cittadini e ha affermato che, sicuramente, in alcune parti, con la collaborazione di tutti, il testo possa essere migliorato.

Il presidente del Consiglio Ganau, terminato il dibattito generale, ha dato la parola al presidente della Terza commissione Franco Sabatini che ha elencato i 20 emendamenti su cui l’organismo consiliare ha dato parere favorevole. Questi emendamenti sono: 9, 2, 5, 6, 7, 1, 8, 11, 13, 10, 17. Sul 12 e sul 16 il parere è negativo con richiesta di ritiro. Sul 32 la commissione si è rimessa all’aula.

L’aula ha bocciato tutti gli emendamenti, su cui c’era il parere negativo della commissione e della giunta, fino al 110.

Sull’articolo 1 e sugli emendamenti sono intervenuti i consiglieri:  Michele Cossa Cossa (Riformatori sarda) che ha fatto rilevare il problema dell’uso della carta. «Bisogna sostituire l’uso della carta – ha detto – con degli e book». Il presidente Ganau ha risposto che si sta procedendo verso una informatizzazione del Palazzo e che presto il problema dell’uso della carta sarà superato. Sono intervenuti, inoltre, anche più volte:  Stefano Tunis (Forza Italia Sardegna), Paolo Truzzu (Sardegna), Oscar Cherchi (Forza Italia Sardegna), Efisio Arbau (Sardegna Vera), Alessandra Zedda (Forza Italia Sardegna), Gigi Ruggeri (Pd), Giorgio Oppi (Udc), Pietro Pittalis (Forza Italia Sardegna), Pietro Cocco (Pd), Gianluigi Rubiu (Udc), Michele Cossa (Riformatori sardi), Ignazio Locci (Forza Italia Sardegna), Alberto Randazzo (Forza Italia Sardegna).

I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16. In votazione l’emendamento 54 all’articolo 1.

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è intervenuta al convegno organizzato dall’Agenzia regionale Laore sulla “Filiera del riccio di mare in Sardegna”.

«Per il comparto ittico del riccio di mare – ha detto l’assessore Falchi – l’assessorato regionale dell’Agricoltura sta lavorando per mettere a punto un quadro di regole che, da un lato, definiranno i tempi della raccolta e, dall’altro, permetteranno di valorizzare il prodotto soprattutto nell’ottica di incrementare i redditi e migliorare le professionalità.»

«Con questo obiettivo verranno presto avviati tavoli di concertazione con gli operatori – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – per rilevare innanzitutto le difficoltà del settore. Tracciabilità del prodotto, certificazione e marchio di qualità saranno quindi i punti cardine entro cui costruire il nuovo percorso fatto di norme certe e garanzie, senza le quali non si può costruire quel rilancio atteso.»

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L’assessore regionale ell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha preso posizione sul ricorso presentato al Consiglio di Stato dalla Regione Sardegna sull’impianto di serre fotovoltaiche in fase di realizzazione nel territorio di Narbolia. «Non condivido il principio che si faccia business utilizzando l’agricoltura come paravento e già in passato, quando ancora non ero assessore, avevo sollevato dei dubbi su questa operazione – spiega Elisabetta Falchi -. L’unico fotovoltaico da sostenere nelle campagne è quello per i nostri agricoltori e pastori così da abbattere i costi energetici per le aziende e mettere la Sardegna al riparo da eventuali speculazioni. Quindi se avessimo potuto scegliere, nel merito, avremmo detto fermamente di no, ma dal punto di vista giuridico eravamo tenuti a fare ricorso per integrare ed esplicitare le motivazioni dei documenti di convalida, redatti per il progetto da chi ci ha preceduto».

«Non si può ignorare che il progetto della s.r.l. Enervitabio Santa Reparata Società Agricola non sia stato voluto da questa Giunta, visto che il suo iter è cominciato il 4 novembre 2008 con la richiesta di autorizzazione unica al Suap del Comune di Narbolia. Non solo: questo Esecutivo non esisteva nemmeno ai tempi del ricorso 245/2012, presentato al Tar dall’Adiconsum Sardegna e sul quale lo stesso Tribunale amministrativo regionale si è espresso il 9 aprile scorso – ha osservato Elisabetta Falchi -. La nostra decisione di impugnare la sentenza è nata proprio dal fatto che non avevamo più il potere di sindacare sull’investimento, ma solo quello di valutare la congruità e la correttezza degli atti amministrativi prodotti dalla Regione in tutti questi anni.» 

«Come amministrazione pubblica – sottolinea ancora l’assessore dell’Agricoltura – dobbiamo svolgere diversi ruoli. La Regione deve garantire la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e della salute dei cittadini, al contempo deve assicurare la tutela del cittadino e dei suoi investimenti, dimostrando affidabilità nel garantire la certezza del diritto, presupposto indispensabile per attrarre nuovi capitali. È necessario inoltre tutelare l’amministrazione stessa dal dover pagare altissimi risarcimenti agli imprenditori che hanno realizzato progetti in Sardegna e che potrebbero rivalersi sulla Regione per eventuali carenze di carattere amministrativo. Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro la sospensiva del TAR, presentato dalla Enervitabio, rendendo a questo punto irricevibile la richiesta della Regione”. Tra le ragioni espresse nell’ordinanza del Consiglio di Stato si parla di “interesse pubblico attribuito per legge in materia di energie rinnovabili.»

«In questa come purtroppo in altre questioni, ci troviamo a dover gestire il retaggio di un passato confuso – ha concluso l’assessore Falchi -. Per quanto ci riguarda, il nuovo piano energetico a cui stiamo lavorando con l’intera giunta sarà realizzato dialogando con i territori, tenendo conto delle esigenze e delle proposte dei sardi.»