19 November, 2024
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San Giovanni Suergiu 2 copia

L’Amministrazione Comunale di San Giovanni Suergiu, in collaborazione con Legambiente e l’Istituto Comprensivo Scolastico di San Giovanni Suergiu, aderisce alla campagna ambientale di Puliamo il Mondo!!!
Puliamo il Mondo nasce per rendere l’Italia un paese più pulito, libero dai rifiuti e dal degrado e consapevole della bellezza che possiede, tratto distintivo del Paese ma anche formula vincente per uscire dalla crisi economica. Una bellezza, quella dei luoghi e del patrimonio ambientale-storico-culturale, troppo spesso dimenticata e non tutelata a dovere. Per invertire questa tendenza, serve la collaborazione e l’aiuto di tutti, perché ciascun cittadino è il protagonista di Puliamo il Mondo. Da 21 anni la campagna coinvolge cittadini di tutte le età, enti, scuole ed aziende, attraverso progetti di cittadinanza attiva per valorizzare e tutelare il territorio, preservare gli ambienti naturali.

Per questo motivo gli organizzatori chiedono la collaborazione di tutta la cittadinanza per una tema che riguarda il nostro territorio…AMA E VIVI IL TUO PAESE!

L’Iniziativa si terrà domani, venerdì 17 ottobre, in piazza IV Novembre, dove si raduneranno i volontari e gli studenti dell’Istituto Comprensivo G. Marconi e dove verranno distribuite le attrezzature necessarie.

Maria Antonietta Mongiu 1 copia

Il FAI Sardegna ha accolto con preoccupazione la notizia, appresa a mezzo stampa, del ricorso attuato dalla Giunta Regionale avverso il provvedimento del TAR (Sentenza 1599 11 luglio 2014) che lo scorso 12 luglio ha bloccato i procedimenti autorizzativi l’impianto di serre fotovoltaiche in comune di Narbolia.

Stupisce che ciò accada a poche settimane dai Convegni organizzati dal FAI Sardegna di Cagliari, di Villasor e, soprattutto, da quello di Milis (OR) “Quale Energia per quale Sardegna?” durante il quale sono emersi dati preoccupanti circa l’installazione di ulteriori impianti produttivi di energia rinnovabile nell’isola. La Sardegna produce un’eccedenza energetica pari al 40% del fabbisogno annuo; a questo dato si somma, come affermato dal Procuratore Capo di Cagliari Mauro Mura, l’inquietante presenza, dietro la progettazione e produzione di energia cosiddetta “pulita“, di zone grigie in cui multinazionali e malavita organizzata hanno la possibilità di investire denaro traendo profitti sicuri, veloci e che lasciano i territori spogli dell’unico bene rimasto in tante aree della Sardegna, ossia la possibilità di fare agricoltura.

Villasor e Narbolia sono il simbolo della grande illusione e del malo modo in cui è stato usato il termodinamico solare e fotovoltaico: le serre, come si è potuto constatare nei convegni sopra citati, non sono in grado di garantire livelli produttivi tali da giustificarne l’esistenza, Né, alla luce di quanto accaduto in altre regioni della Sardegna, l’indotto in termini occupazionali è tale da legittimare la scelta di erodere centinaia di preziosi ettari di terra agricola in favole di strutture che nel giro di pochi anni saranno lasciate al loro destino e che diventano le ennesime cattedrali nel deserto che non si riuscirà a smaltire o a bonificare.

La Giunta Regionale, col suo ultimo atto, rischia di giustificare le azioni di gruppi di potere interessati esclusivamente a intercettare profitti grazie agli enormi capitali pubblici che ruotano attorno alle energie rinnovabili. Il FAI Sardegna ritiene che una simile operazione, dettata dalla buona fede e dall’attrattiva che può avere, in tempi di crisi, l’offerta di pochi posti di lavoro, sia da interrompere perché metterebbe l’Isola nelle mani di speculatori che priverebbero, in alcuni casi definitivamente, molte comunità locali del proprio territorio e, quindi, del proprio futuro. Quest’atto vanifica inoltre la revoca del PPS della giunta Cappellacci che il FAI ha tanto encomiato. Si spera che  la Giunta Regionale sospenda il ricorso in essere e che finalmente metta mano al Piano Energetico Regionale fugando ogni dubbio sull’estemporaneità a cui si assiste.

Maria Antonietta Mongiu

Presidente Regionale Fai Sardegna

Renzo Cappellaro 2Carbonia 1980-81

Se n’è andato due giorni fa, all’età di 77 anni, Renzo Cappellaro, centravanti del Cagliari dal 1963 al 1966 e tecnico di diverse squadre, tra le quali il Carbonia, che guidò per due stagioni in serie D, nel campionato 1980/81 e in serie C2, nel campionato 1984/85.

Nato a Vicenza il 12 maggio 1937, iniziò a giocare al calcio nelle giovanili del Lanerossi Vicenza, con la quale vinse il prestigioso Torneo di Viareggio per due anni consecutivi, nel 1954 e 1955, aggiudicandosi anche la classifica dei marcatori (conserva quel primato, raggiunto qualche anno fa dall’attuale centravanti della Nazionale, Ciro Immobile). Giunse alla prima squadra nel campionato di serie A 1957/58 e in cinque stagioni collezionò con la maglia biancorossa 56 presenze e 21 reti.

Lasciò il “suo” Vicenza nell’estate del 1961 per vestire la maglia grigia dell’Alessandria, con la quale vinse la classifica dei cannonieri del campionato di serie B, con 21 reti (36 presenze). L’anno successivo passò al Lecco, poi al Cagliari, nell’estate del 1963. Con la maglia rossoblù, al primo anno, conquistò una storica promozione in Serie A, al termine del campionato 1963/64, realizzando 9 reti. Dopo due stagioni in serie A (complessivamente, in tre campionati, collezionò 63 presenze e 16 reti), ritornò in serie B con il Genoa, per poi passare al Potenza. Appese le scarpette al chiodo quando era ancora giovane, a 32 anni.

niziò subito la carriera di allenatore, nella giovanili della Sambonifacese e dello Schio, ma è in Sardegna che riuscì a togliersi le migliori soddisfazioni. Il debutto alla Nuorese (1974/75), poi a Latina (1975/76), ancora a Nuoro (1978/79), Quartu Sant’Elena (1979/80), quindi a Carbonia, in serie D, nella stagione 1980/81, presidente Elvio Verniani. Fu quello, nella prima parte, il miglior campionato della sua carriera. Era il Carbonia di Adriano Novellini, Giampaolo Zaccheddu, Guido Accardi, Floriano e Marco Congiu, Aldo Scopa, Carlo Pusceddu, Giuseppe Mura, Marco Manconi e Mondo Mameli, Pierino Aresu, Roberto Sequi, Marco Fenu, Luciano Gambula, Rino Pianta, Pino Tocco, e ancora di Ugo Corda, Egidio Cossu, il compianto Sandro Piras, Mauro Virdis e Walter Lindiri, che nel catino di Bacu Abis, dove giocava per l’indisponibilità dello stadio comunale, per l’intero girone d’andata e la prima giornata del ritorno, incantò tutti, dominando letteralmente il campionato. Chiuse il girone d’andata in testa alla classifica con 28 punti (13 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte). L’inizio fu scoppiettante: 1 a 0 a Santa Maria degli Angeli con goal di Guido Accardi, primo ko a Viterbo per 0 a 1, riscattato con tre vittorie consecutive: 4 a 0 all’Audax Rufina con goal di Zaccheddu, Floriano Congiu, Adriano Novellini e Pierino Aresu; 2 a 1 a Terracina con doppietta di Adriano Novellini e 1 a 0 al Calangianus con goal di Floriano Congiu.

Dopo la sconfitta di Olbia, 0 a 1, il 2 novembre 1980, goal di Gianni Muresu, il Carbonia di Renzo Cappellaro infilò una splendida serie positiva, con sei vittorie e un pareggio in sette giornate, iniziata una bella vittoria per 3 a 1 nel derby interno con l’Iglesias, un’impresa per 3 a 0 a Cecina, il 5 a 1 all’Isili, l’1 a 1 sul campo del Frosinone (oggi in serie A), l’1 a 0 al Foligno, l’impresa all’Acquedotto di Sassari contro la Torres, battuta 1 a 0 con uno splendido goal di Marco Congiu e la vittoria con la Romulea, al ritorno allo stadio Comunale, 1 a 0. Il 4 gennaio giunse la sconfitta di Velletri, 2 a 1, riscattata con le vittorie sulla Lodigiani, 3 a 1 (doppietta di Adriano Novellini) e sull’Angelana, 3 a 2 (doppietta di Pino Tocco). Fu a quel punto che la squadra cominciò a balbettare e, giornata dopo giornata, a perdere terreno rispetto alle principali concorrenti, Frosinone e Torres, che era riuscita a fermare rispettivamente con un pari ed una vittoria sui loro campi, nel corso del girone d’andata. Renzo Cappellaro non riuscì a capacitarsi dell’involuzione della sua creatura ed il girone di ritorno si tramutò in un’autentica sofferenza per i tanti tifosi che si erano esaltati per quattro mesi: 6 sole vittorie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte, per complessivi 13 punti ed il quarto posto finale, alle spalle delle promosse Torres e Frosinone e del Terracina.

La grande amarezza lasciò il segno e la società mineraria l’anno successivo affidò la guida della squadra a Checco Fele, che con la conferma dei migliori giocatori ed alcuni inserimenti (Pietro Pillosu, Gianni Tronci, Sergio Bodano, Riccardo Erriu e Leopoldo Pardini) riuscì a scrivere una delle pagine più belle della storia calcistica del Carbonia, centrando la promozione in serie C2, nella primavera del 1982.

L’esperienza di Renzo Cappellaro alla guida del Carbonia ricominciò due anni più tardi, in C2, presidente Benigno Atzori. Con un organico completamente rivoluzionato, dopo un buon avvio (2 a 0 a Montevarchi con goal di Fabrizio Rizzola e Giovanni Leone e pari interno con la Massese, 2 a 2, con goal di Giovanni Leone e Floriano Congiu) e tre vittorie interne consecutive (alla 7ª giornata 1 a 0 all’Olbia, con goal di Sandro Zaccolo; alla 9ª 1 a 0 allo Spezia con goal di Luca Rivetta; all’11ª 1 a 0 alla Torres con goal di Giuseppe Innella), la squadra biancoblù iniziò a balbettare e nell’ultimo scorcio di stagione, con una classifica allarmante, i dirigenti decisero di esonerare Renzo Cappellaro e di affidare la guida tecnica della squadra a Ugo Corda. Il cambio sortì l’effetto desiderato, il gruppo reagì e riuscì a centrare il traguardo della salvezza con 29 punti, grazie alla miglior classifica avulsa rispetto allo Spezia, alla Vogherese e, soprattutto, all’Olbia, alla Nuorese e all’Imperia, che finirono nel campionato Interregionale.

La carriera di Renzo Cappellaro, di fatto, si concluse lì, perché nelle stagioni successive il tecnico vicentino si dedicò alla cura dei giovani. Lascia un bellissimo ricordo tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo, sia per le qualità tecniche sia per quelle umane.

Inizia la nuova stagione di Teatro Ragazzi “Io teatro, tu teatri, noi teatranti” de Il Crogiuolo, organizzata tra i teatri Alkestis e Sant’Eulalia a Cagliari, con frequenza la mattina per gli studenti di tutti gli ordini, dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori.

Il primo appuntamento è in programma domani, giovedì 16 ottobre 2014, alle ore 11.00, al Teatro Alkestis di via Loru, a Cagliari, con “Cammina… cammina… Lucertolina”, da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu, Drammaturgia, scene e regia Giampietro Orrù, interpreti Maura Grussu, Nanni Melis. Musiche di e con Ottavio Farci, Veronica Maccioni, una produzione: Fueddu e Gestu.

La storia

Quando le lucertole si crogiolano al sole, le lumache dormono al riparo di alberi e cespugli o sotto terra. Lucertole e lumache non si incontreranno mai?

Lucertolina, di pietra in pietra gioca e danza, ma ecco all’improvviso il tempo muta d’umore, il cielo si oscura e la pioggia battente costringe lucertolina a cercare riparo. Intanto una lenta lumaca ride sorniona lasciando una scia brillante lungo la strada, lei è al riparo nella sua casa ambulante. Una tana fra i sassi offre riparo alla lucertolina bagnata, che però ha paura. Si trova forse nella casa di un topo o di un pericoloso serpente?

Poi in fondo al riparo una voce lontana, come un richiamo la attira e lucertolina curiosa si lascia guidare, laggiù c’è un segreto che non vogliamo rivelare ma…

Lo spettacolo

Nella metafora sulla vita e l’arte contenuta in “Cammina…Cammina…Lucertolina”, vi è una proposta e una possibilità di incontro tra mondi diversi, (simbolicamente quello della lucertola e quello della lumaca). Attraverso il linguaggio dell’arte e della poesia, Fueddu e Gestu con la drammaturgia di Giampietro Orrù trasporta la fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu sulla scena ed è gioco, magia di parole, gestualità e musica dal vivo.

Nella rappresentazione indirizzata ai bambini vi è l’utilizzo della lingua sarda insieme a quella italiana e riferimenti alla cultura popolare della Sardegna; suoni e parole che danno un carattere specifico a contenuti universali.

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Giorgio Oppi vota 1 copia

Si profila un duro scontro, in Consiglio regionale, tra maggioranza e opposizione, sull’assestamento di bilancio. Il leader dell’Udc, Giorgio Oppi, ha annunciato l’avvenuta presentazione di alcune alcune centinaia di emendamenti all’assestamento della manovra finanziaria 2014-2016 «fatta prevalentemente di tagli a spese che il bilancio regionale a suo tempo aveva cercato di ridurre».

«L’impegno del gruppo consiliare – ha aggiunto Giorgio Oppi – è stato rivolto non solamente ad arginare l’atteggiamento di chiusura e oserei dire quasi prevaricativo avuto dalla maggioranza che spesso sembra voler fare dei blitz veri e propri. In ogni modo, per formazione culturale e politica abbiamo cercato di presentare anche degli emendamenti che costituiscono un’apertura al ragionamento con l’attuale maggioranza. Parlo in particolare di alcuni modificativi rispetto all’impostazione data dalla Giunta col DL 111. Cito, per esempio, quello che abbiamo presentato per ripristinare i 10 milioni di euro per gli agricoltori colpiti dall’alluvione, piuttosto che quelli per ripristinare i tagli alle borse di studio delle scuole di specializzazione in materie sanitarie. Non ultimo vorrei citare l’emendamento che prevede il ripristino degli  8 milioni di euro tagliati dalla giunta all’Ente foreste.»

«Proponiamo inoltre il reintegro delle risorse ai comuni per i cantieri verdi  che hanno creato concrete possibilità di lavoro, così come stiamo presentando un emendamento che preveda l’aumento di risorse per il servizio 118  con uno stanziamento di 7 milioni di euro. Ultimo ma non per importanza, siamo contro il taglio di 1.300.000 euro ai Parchi ed aree naturalistiche: io stesso, da assessore regionale dell’Ambiente, avevo istituito e concordato con le comunità locali il “Parco de Su Sercone”. Questo ha svolto un ruolo importante soprattutto per l’occupazione giovanile di quel territorio. Ritengo inoltre, che queste iniziative servano anche ad arginare i massivi fenomeni di spopolamento delle zone interne. La nostra posizione – ha concluso il leader dell’Udc – non sarà preconcetta e ben comprendiamo l’esigenza della Giunta e del Centrosinistra di dare una sua impostazione ma riteniamo che praticare tagli su settori nevralgici come salute, trasporti ed agricoltura sia penalizzante soprattutto per le fasce più deboli della società sarda.»        

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e i rappresentanti dei gruppi consiliari, hanno incontrato oggi gli ex dipendenti della Nuova Scaini. I lavoratori, dal 2010, sono stati inseriti nei piani di utilizzo nelle amministrazioni pubbliche, Asl e Comuni, come strumento di reinserimento nel mondo del lavoro, accompagnamento alla pensione e a garanzia della dignità personale. Dal primo settembre sono regrediti a lavoratori beneficiari del sussidio, equiparato al servizio civico, senza contributi pensionistici e per un massimo di 8 mesi per il 2014 e 4 per il 2015. L’età media dei circa 50 lavoratori è superiore ai 50 anni e percepivano circa 700 euro al mese. I rappresentanti degli ex dipendenti Nuova Scaini non hanno chiesto un sussidio ma lavorare e conservare la propria dignità.

Il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, ha raccontato la grande importanza che hanno avuto questi lavoratori nel suo comune e negli altri. Figure fondamentali che hanno garantito servizi importanti per l’amministrazione guadagnando anche da parte dei Comuni la quinta giornata per poter raggiungere il numero di contributi necessari ai fini pensionistici. Lavoratori ormai grandi, ma non ancora in età pensionabile.

Il presidente ha ascoltato le loro richieste e ha affermato che tutto il Consiglio ha la volontà di trovare una soluzione per la prosecuzione di questi rapporti di lavoro e per un’eventuale stabilizzazione. Il presidente Ganau ha però ricordato che le norme di legge nazionali sono molto rigide e non lasciano molti spazi di manovra. Il consigliere del Pd, Rossella Pinna, ha confermato, come ex sindaco di Guspini, l’importanza dei dipendenti ex Nuova Scaini inseriti nelle Amministrazioni e ha annunciato che oggi si è tenuto un incontro a Roma con il Governo a cui ha partecipato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura. L’esponente della Giunta ha già convocato per domani, alle 16,30, lavoratori e sindaci, per fare il punto sulla situazione. Il consigliere Pinna ha anche affermato di aver chiesto agli uffici di verificare la fattibilità di una stabilizzazione di questi lavoratori assimilandoli agli Lsu.

I consiglieri Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) e Ignazio Locci (FI) hanno proposto di trovare un sostegno per i quattro mesi mancanti, nel frattempo, trovare una soluzione definitiva. Solidarietà e pieno appoggio sono stati espressi dal vicepresidente del Consiglio, Eugenio Lai (Sel), dai capigruppo di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula, e del Centro democratico, Roberto Desini, dai consiglieri del Pd Roberto Deriu e Mario Tendas.

«Un milione di euro per salvaguardare il sito di Mont’e Prama. E’ quanto l’Udc ha chiesto oggi nel corso della discussione generale dell’assestamento di bilancio in Consiglio regionale».

Lo ha affermato il consigliere regionale dell’Udc, Gianni Tatti, che ha aggiunto: «Ho presentato un emendamento assieme ai colleghi Oscar Cherchi e Attilio Dedoni per la valorizzazione di questo importantissimo sito archeologico, bene della Sardegna e del mondo intero».

I lavori del Consiglio regionale convocata per le 18.00, per l’esame del disegno di legge di assestamento del bilancio sono stati rinviati a domani mattina, alle 9.30. La seduta è durata pochi minuti. Il presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto i lavori e deciso di rinviare a domani mattina la discussione sull’articolato del disegno di legge di assestamento di bilancio, per consentire alla Terza Commissione di esaminare gli oltre mille emendamenti presentati.

Gianfranco Ganau 1 copia

Attendati Alcoa 2

Ci sarebbe la firma sul MoU, di un importante operatore internazionale (firma condizionata ad alcune garanzie e non formale). Ne dà comunicazione, con una breve nota, Stefano Lai, delegato del sindacato UGL.

«La vertenza Alcoa, oramai viene considerata, dati i notevoli passi in avanti fatti in questi ultimi mesi, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo – aggiunge Stefano Lai -, in diversi ambienti, viene definita “avviata ad una conclusione positiva”. Le riserve sulla firma “condizionata e non ufficiale” dell’operatore internazionale, sarebbero legate al “parere” della Unione Europea, che sta valutando il tutto (soprattutto sugli aspetti legati all’Interconnector Virtuale/Fisico). La richiesta sembra però molto ben istruita (rispecchia il modello attuato da altri paesi europei, vedi Spagna) e anche dalla UE, ci si aspetta un parere favorevole. Si prevedono notizie ufficiali entro i prossimi 10 giorni e, comunque, la definizione entro il mese di ottobre. Il MoU, contiene condizioni per la fornitura di energia elettrica a tariffa concorrenziale, che varranno a carattere generale, ma solo per operatori energivori. L’interconnessione virtuale/fisico, sarà applicato per acquisire energia da un paese europeo (francese o tedesco).»

«La notizia che Klesch avrebbe abbandonato il tavolo al MiSE è priva di ogni fondamento – sottolinea ancora Stefano Lai -. E’ certo invece, che il MiSE ha richiesto a Klesch ancora ulteriore documentazione, che attesti e garantisca inequivocabilmente, la sostenibilità economica nella fase di riavvio. Klesch resta in attesa dei risultati della perizia commissionata a Pechinei, per conoscere da un operatore terzo, l’importo ipotizzato e necessario per il riavvio, che resta a carico di Alcoa. Pertanto – conclude il delegato UGL – sembrerebbe che la firma non formale e condizionata, sia quella di Glencore.»

Agea (organismo pagatore), con circolare n. 30 del 14 ottobre, ha provveduto a rettificare le istruzioni operative in merito alle misure di sostegno eccezionale a carattere temporaneo per i produttori di alcuni ortofrutticoli. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale dell’Agricoltura.
La rettifica, in particolare, riguarda la parte relativa alle operazioni di mancata raccolta e raccolta prima della maturazione effettuate da produttori in proprio.
L’aiuto verrà concesso alle organizzazioni di produttori e ai produttori che non appartengono a tali organizzazioni. Le misure riguardano le operazioni di ritiro, mancata raccolta e raccolta prima della maturazione svolte nel periodo dal 30 settembre sino al 31 dicembre 2014.
Le comunicazioni dovranno essere fatte dalle organizzazioni di produttori/produttori non soci, con le modalità di notifica indicate nelle circolari, ai Servizi territoriali dell’Agenzia Argea Sardegna, mentre per eventuali informazioni è possibile rivolgersi all’Area coordinamento istruttorie dell’Agenzia ai numeri 07060262275 – 07060262274.