19 November, 2024
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Si svolgerà mercoledì 15 ottobre 2014 nella Sala Centro di Formazione Professionale Regionale “ex CISAPI” (via Caravaggio), dalle 9.30 alle 13.30, l’incontro intitolato “La qualità nel mercato elettronico della PA”.

L’evento fa parte delle attività di animazione 2014 dello Sportello Appalti Imprese (www.sportelloappaltimprese.it): un servizio gratuito a sostegno degli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici, ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo PA Fondazione.

Il seminario, a partecipazione gratuita, vuole essere un’interessante occasione di confronto e dibattito tra gli operatori del settore degli appalti pubblici sulle gare con offerta economicamente più vantaggiosa, realizzate attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione di Consip.

Attualmente, infatti, il MEPA è utilizzato poco per presentare offerte con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dove cioè si premia la qualità dei progetti,sostituito piuttosto dal criterio del massimo ribasso. Succede così che le imprese si trovino in difficoltà a fornire prodotti di qualità a costi competitivi, con conseguenti problemi  di utilizzo del MEPA, seppure lo strumento sia strutturato e in grado di funzionare perfettamente anche per veicolare procedure con criteri diversi da quello del massimo ribasso.

Proprio alla luce di questo contesto e vista la diffusione che il MEPA ha avuto negli ultimi anni è necessario, dunque, che le imprese e le stazioni appaltanti vengano sensibilizzate sulla necessità di promuovere la qualità anche attraverso il mercato telematico. Tanto più che proprio in Sardegna, nel giugno 2014, grazie anche all’attività dello Sportello, sono ben 1153 le imprese sarde online sul MEPA con un fatturato di circa 35,6 milioni di euro. Un dato davvero importante se si pensa che solo nel 2012 erano appena 200.

Quasi 700 sono invece i fornitori sardi “transanti” sul MEPA, cioè le aziende non semplicemente iscritte, ma attive e operanti dal punto di vista commerciale: qui la crescita è stata ancora maggiore: + 520% rispetto al 2012, a fronte di una media Italia che segna un + 380%.

Non meno significativo inoltre il dato delle PA sarde, che a fine 2012 facevano acquisti per appena 10 milioni di euro e sono arrivati ad oltre 58 milioni a giugno 2014. Anche in questo caso la performance della Sardegna è superiore a quella del dato medio nazionale (+ 475% contro un + 289%) e testimonia della dinamicità e consapevolezza con cui il mondo sardo, anche grazie ad una proficua collaborazione con Consip, si sta avvicinando al tema della centralizzazione degli acquisti.

Mercoledì la giornata di lavori prenderà il via alle 10.15, con gli esperti di Consip Massimiliano Barba e Silvia Pibiri si parlerà del funzionamento della  piattaforma di Consip con un focus sull’offerta economicamente più vantaggiosa. Dalle 11.30 poi si succederanno gli interventi di imprese e stazioni appaltanti che vedrà alternarsi Pierpaolo Fisichella di Graficstudio Sas, Roberto Muller di Veltios  Srl, Gianfranco Piroddi di Agenzia Laore. Concluderanno l’incontro Maria Carmela Folchetti, Vice Presidente Confartigianato Imprese Sardegna e Vincenzo Francesco Perra dello Sportello Appalti Imprese.

La partecipazione è gratuita ma è obbligatoria l’iscrizione al sito.

E’ stata avviata la presentazione delle domande per il programma “Sostegno economico e progetti personalizzati di aiuto”. Ne dà comunicazione l’assessorato delle Politiche sociali del comune di Carbonia. L’intervento prevede un contributo economico mensile per i nuclei familiari che si trovano in condizioni di povertà.

La concessione del contributo è legata all’assunzione e al rispetto degli impegni da parte del beneficiario, concordati con il Servizio Sociale Professionale nell’ambito del “Progetto personalizzato di aiuto”, definito con ciascuna persona che viene ammessa al beneficio. Il contributo sarà concesso per un periodo di sei mesi, eventualmente rinnovabile fino ad un massimo di 12 mesi.

Possono presentare domanda i cittadini residenti nel comune di Carbonia che abbiano compiuto il 18° anno di età e che si trovano in stato di indigenza economica, verificabile dal possesso di una certificazione I.S.E.E, comprensiva dei redditi esenti IRPEF, inferiore o uguale a 4.500 euro all’anno (5.500 euro annui in caso di particolari e complesse situazioni di bisogno).

L’ammissione al beneficio sarà disposta sulla base dell’ordine della graduatoria dei richiedenti, elaborata secondo i punteggi stabiliti nella Tabella 1 del “Regolamento comunale interventi di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito” (delibera del Consiglio comunale n. 50/2014).

Le domande devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, o trasmessa all’indirizzo di PEC dell’Ente comcarbonia@pec.comcarbonia.org, entro e non oltre le ore 12.00 del 3 novembre 2014.

Il modulo di domanda e la documentazione necessaria sono disponibili presso le sede del Servizio Sociale (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00), in via XVIII Dicembre (ex tribunale); presso le sedi delle ex circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis; sul sito internet del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Servizi Comunali – Servizi Sociali e Politiche Giovanili.

«Il nostro obiettivo – spiegano il sindaco, Giuseppe Casti, e l’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu – è garantire che le risorse, purtroppo sempre più scarse, per la lotta alla povertà arrivino veramente a chi ha più bisogno. L’applicazione del nuovo Regolamento, approvato dal Consiglio comunale il 24 luglio scorso, tenendo conto delle mutate condizioni socio-economiche della Città e confermando la volontà politica di indirizzare le risorse prioritariamente alla tutela e al sostegno dei più deboli, mette a disposizione degli operatori strumenti finalizzati ad individuare il bisogno in modo ancora più preciso. La sottoscrizione e l’impegno al rispetto del progetto di aiuto, finalizzato alla costruzione di percorsi di uscita dalla condizione di povertà e di responsabilizzazione a fronte del contributo economico ricevuto, rappresenta un indubbio passo avanti in termini di equità e di giustizia sociale.»

Casti-Marongiu

Il 16 ottobre scattano le nuove regole per tutti gli impianti di climatizzazione: dovranno essere aggiornati il libretto e il rapporto di efficienza energetica.

Confartigianato Imprese Sardegna ricorda che fra qualche giorno, nella case degli italiani, arriverà una piccola-grande rivoluzione. Il decreto del 10 febbraio scorso, infatti, ha introdotto l’obbligo, per gli impianti di climatizzazione invernale o estiva vecchi o nuovi che siano, di munirsi di un libretto di impianto conforme al modello riportato nel decreto stesso, oltre che di effettuare un controllo e stendere un rapporto sull’efficienza energetica.

Per questo, tutti i possessori di un impianto termico di climatizzazione estivo o invernale come caldaia e condizionatore dovranno adeguare i modelli di libretto e i rapporti di efficienza energetica, in conformità alla nuova normativa di manutenzione. Per la verità il decreto stabiliva come il 15 ottobre 2014 fosse il termine ultimo entro il quale effettuare l’adeguamento.

Il nuovo libretto sarà unico e composto da varie schede, che riguarderanno sia gli impianti di riscaldamento, sia quelli di raffreddamento, vecchi o nuovi.

In caso di nuova installazione, sarà l’installatore stesso a fornire e compilare il libretto, mentre per gli impianti già esistenti l’incombenza ricadrà sul soggetto responsabile, quindi il proprietario o chi occupa l’immobile ad altro titolo, che dovrà preoccuparsi di demandare al tecnico manutentore la compilazione dei dati tecnici.

Lo stesso decreto sancisce anche il rinnovamento dei moduli per i rapporti di controllo dell’efficienza energetica su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria. Questi vengono rilasciati dai tecnici dopo ogni intervento di manutenzione ordinaria o di controllo, con periodicità indicata per la manutenzione dal manuale tecnico dell’impianto,

Le sanzioni, in caso di mancato adeguamento alle norme, potrebbero arrivare ai proprietari o agli occupanti ad altro titolo degli immobili, sia in caso di mancati controlli (in questo caso con multe variabili da 500 a 3.000 euro) sia in caso di mancata autocertificazione degli stessi al Comune.

La mancata compilazione dei rapporti di controllo, sanzionata con una multa che va da 1.000 a 6.000 euro, è invece responsabilità del tecnico che li effettua.

Per informazioni gli uffici territoriali di Confartigianato sono a disposizione in tutta la Sardegna.

Miniera Serbariu 2 copia

Dal 12 al 19 ottobre 2014 il Museo del Carbone e il Museo PaleoAmbienti Sulcitani (PAS) aderiscono alla Settimana del Pianeta Terra – l’Italia alla scoperta delle Geoscienze.

L’iniziativa, promossa da Geoitalia-Federazione Italiana Scienze della Terra Onlus, si svolge ogni due anni in tutta Italia con il fine di diffondere tra il grande pubblico la cultura geologica, il rispetto per l’ambiente e la cura per il territorio. Obiettivo dell’iniziativa è divulgare l’inestimabile patrimonio che l’Italia possiede, non soltanto dal punto di vista artistico e monumentale, ma anche ambientale e geologico, come strumento di promozione turistico-culturale.

Per l’occasione, il Museo del Carbone presenta la mostra “Documentare il buio. Grotte e grotte di miniera attraverso gli archivi del tempo”. La mostra propone un percorso all’interno del mondo sotterraneo isolano. Terre misteriose per eccellenza, le grotte, per la particolarità dei loro ambienti, si comportano come archivi del tempo, conservando al loro interno le tracce della loro formazione ed evoluzione e quelle dell’evoluzione delle specie che le abitano e le frequentano, compreso l’Homo sapiens.

Dopo l’inaugurazione dia domenica 12 ottobre, la mostra è visitabile fino al 16 novembre, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00, con ingresso gratuito. L’allestimento è a cura del Centro Italiano della Cultura del Carbone, del Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A.Martel” Carbonia e della Federazione Speleologica Sarda.

Mercoledì 15 ottobre, alle ore 17.00, si terrà la conferenza su “Il ruolo dei Geo-Musei e dei Geositi nella diffusione e conservazione del patrimonio Geologico”. La conferenza avrà luogo presso il Museo PAS-Martel di Carbonia, all’interno della “Grande Miniera di Serbariu”, e sarà tenuta da Gian Luigi Pillola, Direttore Scientifico del Museo.

L’evento sarà seguito dal dibattito, dalla visita guidata alle sale espositive e alle attività pratiche nel laboratorio didattico. Il Museo sarà aperto per le visite abituali.

L’elenco completo dei Geoeventi è disponibile sul sito web www.settimanaterra.org

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Teulada, intendono promuovere la creazione di un Gruppo comunale di volontari di Protezione Civile. A tal fine, giovedì 16 ottobre, alle ore 18.00, presso la casa baronale di Piazza Parrocchia, a Teulada, si terrà un incontro informativo. Introdurrà i lavori il sindaco, Daniele Serra.

Sergio Carrus, responsabile del settore volontariato della Direzione Generale di Protezione Civile Regionale, fornirà informazioni sui gruppi di volontari di Protezione Civile, la costituzione, la gestione e l’ambito di operatività.

Piazza Teulada 1

Ottavia Salidu

Ottavia Salidu, la più longeva nonnina di Sant’Antioco e del Sulcis, nata il 12 ottobre 1909, ha compiuto 105 anni. A festeggiarla, domenica, nella sua casa di piazza Parrocchia, i suoi tre figli, di cui due risiedono a Sant’Antioco, sei nipoti e due pronipoti insieme ai parenti e conoscenti che le hanno fatto visita per tutta la giornata.

Nonna Ottavia vive da sola, è arzilla e ancora autosufficiente. Solo da qualche anno, i figli le hanno affiancato una badante che le fa compagnia e alla quale vuole bene come una figlia. Sempre lucida e con una memoria di ferro, Ottavia Salidu, prima di tagliare la torta sulla quale spiccava il numero 105, ha ricordato tra tanti fiori e regali momenti importanti della sua vita. Nonna Ottavia da oltre un secolo, infatti, è testimone e memoria storica dei tanti avvenimenti succedutesi in città. Ricorda ancora persino le poesie imparate a scuola che ha iniziato a frequentare nel periodo della grande guerra. Ama raccontare quando, ancora giovinetta, si recava nella campagna del padre appena fuori città, per innaffiare l’orto e raccogliere la frutta. «C’era di tutto -ricorda – aranci, mele e limoni». Tra i suoi ricordi più belli, la vita vissuta col marito Nicolino, che l’ha lasciata vedova trent’anni fa, i viaggi fatti dopo l’ultima guerra. E’ stata a Torino, Roma e due volte in Algeria, dove si è recata a trovare il figlio Mario che lavorava nel paese del nord Africa.

«E’ una gioia che sia ancora con noi – dice il figlio Mario – speriamo possa continuare ancora per molti altri anni.»

Tito Siddi

L’attore Francesco Pannofino, protagonista del film Patria, di Felice Farina, trasmesso sabato sera nell’ambito della quarta serata del 7° Mediterraneo Film Festival, noto soprattutto per essere il doppiatore ufficiale di George Clooney e per aver prestato la propria voce a grandissimi attori quali Kurt Russel, Antonio Banderas, Denzel Washington, Jean Claude Van Damme e Mickey Rourke, ha fatto visita ai lavoratori ex Alcoa che ormai da cinque mesi e mezzo presidiano lo stabilimento di Portovesme per sollecitare Governo e Regione a creare le condizioni per la vendita dello stesso e la ripresa dell’attività produttiva.

L’attore ha seguito con grande attenzione la testimonianza dei lavoratori che lo hanno aggiornato sullo stato delle trattative che dovrebbero essere prossime ad un punto di svolta, mostrando una grande sensibilità ai problemi del lavoro.

Le fotografie allegate sono di Gianfranco Nurra.

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«Accorciare i tempi di attesa e migliorare le prestazioni delle Commissioni Invalidi Civili in Sardegna grazie a una costante e proficua collaborazione fra Asl e Inps, per snellire le procedure riducendo la burocrazia a favore dei cittadini più bisognosi.» Sono gli obiettivi fissati in un incontro fra l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il Direttore Generale della Sanità Giuseppe Sechi, e il Direttore regionale INPS per la Sardegna, Maurizio Emanuele Pizzicaroli. Nel corso dell’incontro, sono state analizzate dettagliatamente le principali criticità relative ai procedimenti di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità in Sardegna e sono state delineate le strategie per razionalizzare e migliorare l’efficienza e la qualità di un servizio che incide su una fascia particolarmente debole della popolazione. Si è concordato di avviare un percorso per incrociare le procedure informatiche e i dati fra Regione e Inps e definire apposite linee guida, con specifiche indicazioni che la Regione fornirà alle Asl della Sardegna sul funzionamento delle Commissioni Invalidi Civili. Gli obiettivi sono: ottimizzare le attività, ridurre i tempi di attesa, e favorire un’omogenea applicazione della metodologia medico legale. Il percorso di collaborazione fra Asl e INPS sarà costantemente monitorato per verificarne l’efficacia. 

E’ un giudizio agrodolce quello che Confartigianato Imprese Sardegna da al Programma Regionale di Sviluppo, presentato dall’Assessore Regionale alla Programmazione, Raffaele Paci.

«E’ un Piano voluminoso, con tanti spunti interessanti, ambizioso per certi versi e le sei strategie sulle quali ruota sono condivisibili – afferma Confartigianato Imprese Sardegna – anche perché si punta sulle competenze della persona e sulla competitività dell’impresa. Interessanti alcune parti che vedono un’attenzione per le piccole imprese, come i voucher per l’innovazione, o gli interventi sull’internazionalizzazione in riferimento all’agroalimentare.»

Confartigianato, «seppure, come ha evidenziato l’assessore Paci nella sua presentazione, l’approccio del Programma non sia per singolo settore (ad esclusione dell’agricoltura)» evidenzia una non chiara visione strategica per un mondo, quello delle imprese artigiane, che oggi è in prima linea su tutti i territori della nostra regione per resistere alla crisi.

«Nei meandri delle schede allegate al Programma – precisa Confartigianato Sardegna – gli unici riferimenti riguardano l’artigianato artistico che viene visto sempre come corollario del turismo. Sull’artigianato artistico, peraltro, non si fa cenno al marchio Isola e ai relativi disciplinari di qualità che sono già pronti da tempo ma non ancora operativi.»

E ancora: «Nel Prs non vengono prese in considerazione le peculiarità dell’impresa artigiana come modalità di esercizio di qualsiasi mestiere che, al di là di un inesistente romanticismo nostalgico, partono dalla consapevolezza che svolgere una attività in forma “artigiana” non è quasi mai una scelta individuale ma frutto delle oggettive e soggettive modalità  con cui si esercita l’attività, che in molti casi implica il coinvolgimento delle stesse famiglie.«

Per questo, alla luce di quanto analizzato, l’associazione artigiana chiederà che nel principale documento strategico che la Regione è chiamata ad elaborare nei suoi 5 anni di legislatura, si dia dignità al ruolo dell’impresa artigiana che, si ricorda, ha particolari ed espresse tutele normative, a cominciare dall’art. 45 della Costituzione.

«Probabilmente sarà utile un momento di confronto sui temi dell’artigianato – sottolineano Confartigianato – se l’Amministrazione regionale organizzerà, come pare, una conferenza regionale del settore alla quale sarebbe importante partecipassero tutti gli esponenti dell’esecutivo regionale.»

Confartigianato chiude la sua analisi con una osservazione sulla proposta, contenuta nel Prs, attraverso la quale la Regione si impegna a diffondere in modalità open tutte le informazioni e i dati utili a valutare le politiche regionali: «Se, come Confartigianato ha chiesto da tempo, anche attraverso il progetto, “Rating Sardegna”, l’Amministrazione renderà fruibili e valutabili tutti i documenti e gli atti, le imprese saranno in grado di valutare in maniera oggettiva l’impatto delle politiche sulla propria attività e sulle priorità di sviluppo definite da tempo».