18 July, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia

Il Tar della Sardegna ha accolto la richiesta di sospensiva del ministero della Difesa sulla delibera della Giunta regionale n. 36/14 del 16 settembre 2014, «con la quale sono state integrate le prescrizioni regionali antincendio approvate con la deliberazione n. 14/41 del 18 aprile 2014 con l’art. 16 bis ed è stato dato mandato al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, nelle more della predisposizione da parte delle Forze Armate del Piano Antincendi, di rafforzare la vigilanza sulle aree contermini ai poligoni militari, in modo da garantire un pronto intervento qualora le circostanze lo richiedessero».

Il Tar ha ritenuto che «da un primo esame della controversia non appare priva di fondamento la censura con cui si contesta la possibilità di un intervento unilaterale della Regione Sardegna in materia di esercitazioni militari» e «ritenuto che il ministero della Difesa ha evidenziato i gravissimi danni di natura operativa ed economica che deriverebbero dall’esecuzione della delibera impugnata nella parte in cui, prevedendo la sospensione delle attività terrestri e aeree nel periodo in cui vige lo stato di elevato pericolo di incendio boschivo, di fatto dispone la sospensione delle esercitazioni in corso; considerato che, nel corso dell’audizione informale delle parti, è stato precisato da parte dei rappresentanti del Ministero della Difesa che sono stati apprestati mezzi idonei per far fronte prontamente ad eventuali pericoli di incendio», ha accolto «la domanda di misura cautelare monocratica e, per l’effetto, sospende il provvedimento impugnato nella parte di cui in motivazione» ed ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 5 novembre 2014.

Piras-Pigliaru 1 copia

L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha partecipato all’International Open Day, organizzato a Porto Torres dalla società nata dall’incontro tra Versalis, uno dei maggiori produttori di petrolchimico italiano, 
e Novamont, leader nel mercato delle bioplastiche.

«Abbiamo in mente un sistema produttivo in cui vari settori economici possano coesistere: industria, chimica, turismo, manifattura, commercio, agricoltura e agroalimentare. Matrica è un tassello essenziale di questo progetto – ha detto l’assessore dell’Industria -, il modello di sviluppo della Sardegna che questa giunta sta costruendo è basato su due concetti: la creazione delle condizioni di competitività per le imprese e la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle iniziative imprenditoriali. Matrica rappresenta un tassello essenziale nella fase di reindustrializzazione di Porto Torres da perfezionare anche con un’attività di ricerca che si collochi nella dimensione europea del settore bioindustriale. Il completamento degli investimenti dovrà inoltre portare all’uso dei prodotti di Matrica da parte di un tessuto di piccole e medie imprese regionali specializzato nel settore dei biomateriali.»

Per accelerare questo processo, l’assessore Piras ha invitato Matrica a un tavolo di confronto con la Regione.

La #blue tongue in Sardegna è sotto controllo. I dati aggiornati a ieri, 9 ottobre, registrano 7 focolai di malattia con 13 animali morti. L’anno scorso, nello stesso giorno, si registravano 5.054 focolai con 47.527 capi morti. I dati sono stati resi noti oggi dall’Assessorato della Sanità. Al momento sono stati somministrati 3 milioni e mezzo di vaccini, per una copertura che sfora il 75%.
«Il vaccino risponde bene ed è sicuro, la malattia è sotto controllo, la profilassi sta andando avanti benissimo e procedendo così eradicheremo completamente la malattia», ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru. Una settimana fa Giovanni Savini, responsabile nazionale per la blue tongue (LOIE), direttore dell’istituto zooprofilattico Molise-Teramo e referente delle malattie esotiche IZS Abruzzo-Molise, a Cagliari per un incontro interistituzionale sulla febbre catarrale degli ovini. «La Sardegna – aveva detto Giovanni Savini – è un esempio positivo per tutta Italia per diversi motivi.»
PecoreLuigi Arru 2 copia

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Un emendamento al codice della strada, in discussione in Parlamento, propone «l’opportunità di esentare per almeno tre anni dal pagamento della tassa di possesso quei veicoli che vengono trasformati a combustione mista gasolio/metano, dato che questa modifica consente di avere emissioni equiparabili alle categorie più ecologiche e più avanzate».

«E’ un’idea assolutamente valida – sottolinea Giovanni Mellino, vicepresidente nazionale di Confartigianato Trasporti – soprattutto perché permetterebbe alle imprese, che in questo momento non riescono ad acquistare nuovi mezzi ecologici, di trasformare i loro vecchi “Euro 2” nei più moderni “Euro 6”. Tutto bene tranne per il fatto che in Sardegna c’è il “piccolo problema” che non esiste una rete di distribuzione metanifera.»

«E’ l’ennesimo atto di discriminazione da parte del Governo – aggiunge Giovanni Mellino – sia a livello regionale, sia al livello nazionale. Siamo pronti a spegnere i motori per l’ennesima volta per farci sentire: per questo abbiamo convocato le Assemblee territoriali per discutere e decidere sul da farsi. La necessità di essere rispettati è irrinunciabile anche se siamo sempre disponibili al confronto per tentare di risolvere insieme le problematiche.»

Gli incontri territoriali saranno l’occasione per dialogare con gli autotrasportatori della Sardegna degli aspetti legati all’inerzia del Governo, dopo la sentenza della #Corte Europea sui “costi minimi” che attribuisce all’Esecutivo il potere di determinarne l’ammontare; questo, infatti, non si è ancora espresso su tale argomento e soprattutto non ha ancora pubblicato le tabelle relative ai costi minimi della sicurezza sociale.

Altro argomento di discussione sarà quello relativo agli incentivi che erano stati accordati al settore nel novembre 2013: sempre il Governo sta mettendo in discussione il sostegno al settore legato alle accise, ai costi non documentati, alle trasferte e a tutti gli altri oneri.

«E’ impossibile continuare a lavorare così – conclude Giovanni Mellino – chiamiamo a raccolta tutte le imprese affinché la nostra voce possa sentirsi nell’Isola e, soprattutto, più forte a Roma.»

Chiesa Masainas 8 copia

Sabato nei locali del centro di aggregazione sociale di Masainas, verrà inaugurato il Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità, denominato CEAS “Atlante”, una struttura che punta ad essere accreditata e quindi inserita nella rete regionale dei nodi IN.F.E.A. Il programma #INFEA (INFormazione Educazione Ambientale), nato su iniziativa del ministero dell’Ambiente, è finalizzato a diffondere sul territorio i #Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità.

I #CEAS sono strumenti fondamentali per sensibilizzare i cittadini a una maggiore responsabilità verso i problemi ambientali e alla consapevolezza della necessità di essere coinvolti nelle politiche di governo del territorio e promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi

Il #CEAS “Atlante” nasce da un’idea della cooperativa sociale “Sant’Anna” raccolta dall’amministrazione comunale di Masainas. Tra il comune di Masainas, ente titolare del CEAS, e la coop. Sant’Anna, ente gestore, è stata stipulata il 7 marzo 2014 una convenzione triennale che ha sancito, di fatto, la nascita del nuovo centro.

I destinatari principali delle attività del CEAS saranno: scuole, comunità locali, professionisti, amministratori pubblici, associazioni di categoria, imprese, università, etc.

Attualmente in Sardegna operano 11 CEAS accreditati ma di questi neanche uno si trova nell’ex provincia di Carbonia Iglesias; il nuovo CEAS sarà quindi di importanza fondamentale per fornire il Sulcis di un punto di riferimento per l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.

«È opportuno ricordare – spiega Andrea Ibba, assessore alla Difesa dell’ambiente del comune di Masainas – che l’educazione allo sviluppo sostenibile non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società  (diritti, pace, salute, diversità culturali). L’educazione allo sviluppo sostenibile è un processo che ha un approccio olistico e incoraggia l’uso della riflessione e del pensiero sistemico. L’educazione allo sviluppo sostenibile tocca tutti gli aspetti della vita e i valori, al centro dei quali vi è il rispetto  per gli altri, inclusi quelli delle generazioni presenti e future, per la diversità, per l’ambiente, per le risorse della Terra. Partendo dal concetto centrale della sostenibilità, il nuovo CEAS sarà orientato verso la famiglia, intesa come centro delle principali decisioni comportamentali, che, di fatto, indirizzano o condizionano gli atteggiamenti e i comportamenti collettivi nei confronti dell’ambiente. L’obiettivo principale sarà portare dentro la famiglia la consapevolezza che il nostro modo di vivere, ed in genere tutto ciò che facciamo provocano delle ferite all’ambiente che non sono facilmente rimarginabili, certi cambiamenti in particolare come il riscaldamento globale, possono diventare irreversibili.»

L’elemento caratterizzante e distintivo del CEAS “Atlante” sarà quindi l’orientamento delle varie attività verso la famiglia, intesa come obiettivo principale delle varie attività. Gli strumenti principali per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno: interventi formativi; attività ludico-ricreative; laboratori didattici; attività di sensibilizzazione; progetti di educazione ambientale per le scuole; campagne di comunicazione.

«L’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Masainas – conclude Andrea Ibba – è che il CEAS diventi il CEAS di tutto il Sulcis, perché diventi una realtà utile al territorio, contribuendo nel suo piccolo a far ritrovare al nostro territorio, oppresso da una devastante crisi economica, le risorse da cui ripartire.»

 

Presso l’Albo pretorio comunale, l’Ufficio Pubblica Istruzione in via Mazzini 68, le sedi delle ex Circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana e sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it (sezione Servizi Comunali – Servizio Pubblica Istruzione –  Contributi Pubblica Istruzione – Contributi a titolo di rimborso spese viaggio agli studenti pendolari), è in pubblicazione la graduatoria provvisoria relativa ai ”contributi per gli studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado, per i servizi di trasporto urbano ed extraurbano e servizi di assistenza specialistica. Anno Scolastico 2013- 2014”. Ne dà comunicazione l’assessorato all’Istruzione e formazione del comune di Carbonia.

Eventuali ricorsi o osservazioni possono essere presentati entro e non oltre il 9 novembre 2014.

Questa mattina si è svolto a Pula, presso l’auditorium di Sardegna Ricerche, nel Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna di Piscina Manna, un workshop su un tema strategico per la Sardegna, da sempre alle prese con gli elevati costi legati all’approvvigionamento e all’utilizzo dell’energia. L’evento è stato organizzato da: RSE, società per la ricerca nel settore elettro-energetico controllata dal Gestore dei Servizi Energetici;  Sardegna Ricerche; e  Confindustria Sardegna.

Ad aprire il workshop è stato l’intervento del presidente ed Amministratore Delegato di RSE, Stefano Besseghini, che ha voluto sottolineare il ruolo che ricerca e innovazione in campo energetico possono svolgere per lo sviluppo del sistema delle PMI italiane. «Ricerca sviluppo e innovazione – ha detto – vengono indicati da più parti come gli strumenti con cui spingere il nostro Paese fuori da un periodo di crisi strutturale che richiede di recuperare la grande capacità manifatturiera che lo ha sempre contraddistinto. Perché questo avvenga – ha continuato – è necessario che tutti coloro che operano nel settore dell’innovazione stringano solide alleanze che portino, attraverso un confronto serrato, all’individuazione delle iniziative, delle finalità e dei modi che possano massimizzare il ritorno sulle poche risorse a disposizione. RSE ha da tempo intrapreso un percorso duplice, di diffusione mirata dei propri risultati di ricerca e di ascolto delle necessità di ricerca che derivano dal sistema industriale italiano. L’incontro di oggi è un’ottima dimostrazione di come la costruzione di reti corte e lunghe nel sistema ricerca offra una sorta di fil rouge in grado di guidare le aziende, startup e non, sia nell’identificazione di nuove opportunità di mercato sia nel collegamento con un ambito internazionale che è il naturale ecosistema delle attività di ricerca. Tutto ciò è vero in generale, ma lo è a maggior ragione per il settore dell’energia che si trova esso stesso in una importante fase di transizione che, come sempre, offre nuove opportunità a chi meglio e per primo saprà leggere le dinamiche del nuovo».

La presidente di #Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, nell’illustrare le molteplici attività dell’Ente messe in atto attraverso la Piattaforma Energie rinnovabili e lo #Sportello Energia, ha voluto sottolineare quanto sia importante agevolare e sostenere non solo la ricerca, ma soprattutto la diffusione culturale e scientifica sul territorio delle buone pratiche connesse al risparmio energetico e ai conseguenti vantaggi ambientali.

«Lo Sportello Energia di Sardegna Ricerche coniuga proprio questa esigenza – ha aggiunto la presidente Corona – da un lato organizza gratuitamente percorsi di formazione e divulgazione nel settore dell’energia e dall’altro fornisce consulenza sia on line, sia in loco a tutti i soggetti pubblici e imprenditoriali della Sardegna che ne facciano richiesta. Attualmente, inoltre, non sarebbe possibile prescindere, soprattutto nella nostra realtà regionale, dalle attività di sperimentazione e trasferimento tecnologico a favore di imprese e altri enti messe in campo da Sardegna Ricerche attraverso la sua Piattaforma Energie Rinnovabili. Dai programmi di analisi e valutazione delle potenzialità economiche e tecniche della mobilità sostenibile (Smart Mobility), al supporto delle amministrazioni comunali per la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Smart City), passando per le sperimentazioni degli impianti termodinamici di Ottana, Tortolì e Villacidro, Sardegna Ricerche risulta essere protagonista indiscussa proprio in un campo così strategico per la crescita economica della nostra regione come quello delle energie rinnovabili.»

L’Università di Cagliari, è stata presente al workshop con il prof. Alfonso Damiano, docente del #Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE), che, nell’illustrare lo stato del sistema energetico elettrico in Sardegna e le attività di ricerca di settore svolte e in corso di svolgimento, ha annunciato l’approvazione del progetto europeo da 11 milioni di euro (finanziato nell’ambito del nuovo programma quadro per la ricerca Horizon 2020) dal titolo “NETFFICIENT: Energy and economic efficiency for today’s smart communities through integrated multi storage technologies”, che coinvolge, oltre al DIEE, il CRS4 e altri 11 partner europei.

«Il progetto – sostiene Damiano – ha l’obiettivo di modellare, realizzare e dimostrare la fattibilità tecnico economica di utilizzo delle tecnologie di accumulo distribuito, dal livello domestico al livello di rete di distribuzione, per la realizzazione di reti intelligenti e per l’uso razionale dell’energia a livello locale. Inoltre, è prevista la promozione del concetto di comunità intelligente e, in tale contesto, saranno validati nuovi modelli di business e proposte modifiche nelle norme di regolamentazione del sistema elettrico. Le attività di sperimentazione si svolgeranno in diverse sedi distribuite in tutta Europa.»

«Il #CRS4 e l’Università di Cagliari – aggiunge Damiano – si occuperanno di una delle parti più delicate del progetto, ossia lo sviluppo del sistema di gestione dell’accumulo elettrico per ottimizzare l’utilizzo nei consumi locali della produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, verranno sviluppati nuovi sistemi per la previsione di produzione e consumo elettrico destinati a consentire ai gestori di reti di distribuzione locali di partecipare attivamente al mercato dell’energia.»

Il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, ha ribadito la posizione degli Industriali sardi in tema di ricerca e innovazione in campo energetico. Per Scanu «gli investimenti in ricerca e innovazione devono diventare il pilastro della nuova politica economica e industriale, sia a livello locale che nazionale ed europeo. Ricerca e innovazione costituiscono infatti un processo che non ha fine ma ripaga sempre. Per questo – ha detto – Confindustria chiede una scelta politica vera e concreta per la ricerca nel nostro Paese. In particolare, per quanto riguarda la Sardegna, nel campo energetico, da sempre uno dei nodi che impediscono uno sviluppo duraturo del sistema economico regionale. Gli obiettivi principali da raggiungere sono l’allineamento dei prezzi ai livelli europei per tutte le fonti energetiche (elettricità, gas e carburanti) e la riduzione della fattura energetica estera con una maggiore produzione di risorse nazionali».

L’incontro si è concluso con l’intervento di Giuseppe Tripoli, Direttore Generale Internazionalizzazione del #ministero dello Sviluppo economico – SME’s ENVOY, che ha sottolineato «il valore strategico della ricerca nel settore dell’energia anche come opportunità per favorire l’apertura delle PMI ai mercati esteri».

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Si parla della riapertura del carcere de L’Asinara, insorge la presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, Maria Grazia Caligaris. «Suscita viva preoccupazione – denuncia Maria Grazia Caligaris – la riapertura del carcere dell’Asinara per ospitare i detenuti in regime di 41bis proposta dal Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, incaricato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, insieme agli altri magistrati Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita, di formulare un progetto di riforma del sistema penitenziario. Un nuovo programma assurdo che paradossalmente rischia di acquisire fondatezza proprio per il problema dei detenuti mafiosi destinati alla Sardegna».

«Di tanto in tanto – aggiunge la Caligaris – viene prospettata l’idea di riaprire il carcere dell’Asinara con l’intento di risolvere i problemi del regime di massima sicurezza. L volontà di far prevalere la forza sulla ragionevolezza e il buon senso, purtroppo, rischia di travolgere e annullare un percorso di emancipazione in cui l’isola dell’Asinara è inserita da tempo. Sarebbe infatti inqualificabile se lo Stato, dopo aver ceduto alla Regione l’area demaniale, destinasse i detenuti in regime di massima sicurezza a un’isola-Parco di straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica e dove il turismo sta assumendo finalmente un ruolo importante.»

«Lo Stato ha mantenuto sull’Asinara alcune porzioni di territorio ma questo non può significare che possa in alcun modo riattivare le sezioni detentive di Fornelli o Cala d’Oliva. Non è la prima volta però che si ritorni su decisioni “storiche”. La Sardegna appare sempre più esposta a subire scelte dall’alto. Speriamo che stavolta – conclude la presidente di SDR – si tratti solo di un esercizio letterario senza conseguenze, anche se è meglio vigilare.»

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La sala stampa della federazione gioco calcio di Cagliari, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’elenco telefonico ElencoSi 2014/2015 di Cagliari e provincia.

Un appuntamento particolarmente sentito che ha visto la presenza, oltre al presidente di PagineSi spa Sauro Pellerucci; Barbara Argiolas, assessore allo sviluppo economico e turistico del comune di Cagliari; di Francesco Marroccu direttore sportivo del Cagliari calcio; di Marco Ferri presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Cagliari e provincia, di Ferdinando Secchi e Giovanni Dore, consiglieri comunali che si sono fatti promotori dell’iniziativa volta a dedicare una via ai #Campioni d’Italia.

La copertina dell’elenco di Cagliari 2014/2015, infatti, è dedicata alla squadra del Cagliari che vinse lo scudetto nel campionato 1969/1970.

A testimoniare quel momento, particolarmente sentito, cinque calciatori che all’epoca facevano parte della rosa della squadra: Giuseppe Tomasini, Cesare Poli, Adriano Reginato, Ricciotti Greatti e Luigi Piras.

E Giuseppe Tomasini, nel ringraziare PagineSi spa, ed il presidente Sauro Pellerucci, nonché il coordinatore di Cagliari, Renzo Masala, per questa scelta, ha detto a nome degli altri calciatori presenti «di essere fieri ed orgogliosi perché è stata una squadra che rappresentava la Sardegna, la sua storia, la sua cultura e la sua riscossa».

Anche Francesco Marroccu, in qualità di direttore sportivo del Cagliari Calcio, si è unito ai ringraziamenti sia a #PagineSi spa per questa scelta, sottolineando come quei calciatori abbiano fatto la storia del Cagliari e del calcio Italiano.

Da sinistra Cesare Poli, Luigi Piras, Ricciotti Greatti, Giuseppe Tomasini e Adriano Reginato.

Da sinistra Cesare Poli, Luigi Piras, Ricciotti Greatti, Giuseppe Tomasini e Adriano Reginato.

La conferenza stampa.

La conferenza stampa.

 

Francesco Marroccu e Sauro Pellerucci.

Francesco Marroccu e Sauro Pellerucci.

 

L'elenco telefonico Cagliari e provincia 2014/2015 autografato dai campioni d'Italia 1969/1970.

L’elenco telefonico Cagliari e provincia 2014/2015 autografato dai campioni d’Italia 1969/1970.

Militari impegnati in un'esercitazione a Teulada.
È scontro tra ministero della Difesa e Giunta regionale della Sardegna sulla delibera che estende le norme antincendi ai poligoni militari. Ieri è stato notificato alla Regione, il ricorso al TAR da parte del ministero della #Difesa e del #Comando Militare Autonomo della Sardegna per l’annullamento della delibera di Giunta datata 16 settembre, che stabilisce l’estensione delle prescrizioni regionali antincendio anche all’interno dei poligoni. Già oggi i legali della Regione sosterranno davanti alla prima sezione del TAR le motivazioni che stanno alla base della delibera, adottata in seguito agli incendi di Capo Frasca. Quei gravi episodi, infatti, – sostiene la Giunta regionale – avevano reso ancora più evidente la pericolosità delle esercitazioni nel periodo estivo e la conseguente necessità di provvedimenti urgenti per la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente, così come per l’incolumità di chi lavora nei poligoni. Si tratta di diritti sanciti dalla Carta Costituzionale, diritti che la Giunta ritiene preminenti rispetto all’interesse tutelato costituzionalmente dell’esercizio della difesa e rispetto ai quali la Regione Sardegna ha il dovere di garantire e vigilare. La Giunta ha deciso di difendere in ogni sede le scelte fatte, con la stessa convinzione con cui ha adottato la delibera, in quanto «non è pensabile che la Regione a fronte delle esigenze di sicurezza nazionali abdichi alle proprie competenze stabilite dallo Statuto, consentendo che intere aree siano sottratte alla normativa nazionale e regionale di tutela della salute e del territorio».