19 November, 2024
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Pietro Cocco 6 copia

La VI commissione del Consiglio regionale ha approvato poco fa, nonostante il voto contrario della minoranza e due astensioni tra le fila della maggioranza (Roberto Desini del Centro Democratico e Augusto Cherchi del Partito dei Sardi). il progetto di legge n. 71  sul riordino della sanità in Sardegna. Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, primo firmatario della proposta di legge, esprime soddisfazione per la sua approvazione e ringrazia la commissione Sanità, «per la capacità di avere portato a sintesi in tempi brevi le innumerevoli istanze ricevute».

«La proposta di legge – dice Pietro Cocco – si propone di introdurre nell’ordinamento regionale norme urgenti di riforma del sistema sanitario regionale. Il contesto in cui esse sono situate è quello di un sistema che non è stato in grado, negli ultimi anni, di contenere entro i parametri previsti i costi del sistema sanitario senza peraltro produrre un miglioramento delle performance nei confronti dei cittadini, né migliori condizioni di lavoro per gli operatori o l’applicazione piena di quelle riforme previste con la legge regionale n. 10 del 2006 o n. 23 del 2005 sul sistema dei servizi alla persona nella parte relativa all’integrazione dei servizi socio-sanitari. Dopo un serio e leale confronto di idee e di discussione con tutte le parti politiche, sociali e degli addetti del settore, l’approvazione del testo è arrivata in tempi abbastanza brevi. L’articolato del testo, detta regole certe per l’assistenza e la rete ospedaliera, riduce le spese e offre ai cittadini dei territori possibilità di avere risposte che oggi trovano solo recandosi negli ospedali.»

Il provvedimento introduce importanti novità nel sistema della salute pubblica: a) la creazione della Centrale regionale di committenza che consentirà di razionalizzare la spesa sanitaria e di standardizzare la domanda delle Asl nei confronti dei fornitori; b) l’istituzione dell’Agenzia regionale per le emergenze e le urgenze che avrà autonomia patrimoniale e gestionale e svolgerà i compiti attualmente in capo alle centrali operative del 118; c) la nuova disciplina dei distretti socio-sanitari che saranno ridisegnati tenendo conto della scomparsa delle province; d) il rafforzamento dei servizi nel territorio con la costituzione delle Case della salute (destinate a raccogliere in un unico spazio l’offerta extraospedaliera integrata con il servizio sociale) e gli ospedali di comunità (per le cure ai pazienti che non abbiano necessità di ricovero in strutture per acuti).

Ha espresso soddisfazione anche il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi): «Si tratta di un passo molto importante per ridisegnare il sistema sanitario isolano – ha detto Perra subito dopo l’approvazione del provvedimento – c’è la necessità di razionalizzare la spesa, ormai fuori controllo, delle Asl. Il disavanzo, nell’ultimo biennio, è di circa mezzo miliardo di euro. L’obiettivo della legge –  ha concluso il presidente – è quello di eliminare gli sprechi e, allo stesso tempo, garantire servizi migliori ai cittadini con il potenziamento dei presidi territoriali.»

La proposta di legge licenziata dalla commissione Sanità, dovrà ottenere adesso il via libera definitivo dal Consiglio regionale. Il testo entrerà in Aula nell’ultima decade di ottobre.

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Sono ben 234 i comuni montani, e parzialmente montani, della Sardegna, i cui abitanti superano le 863mila unità, che ospitano 87.690 imprese, di cui oltre 22mila artigiane, con 44.237 addetti. Sono questi i dati sulla Sardegna forniti da Confartigianato attraverso il #Rapporto “Montagna, territorio strategico per le PMI”, che ha analizzato la struttura e la dinamica delle imprese artigiane nei comuni montani e nelle aree interne dell’isola, attraverso l’elaborazione dei dati ISTAT al 20 gennaio di quest’anno.

Dall’analisi emerge come più della metà della popolazione sarda (ben il 52,7%) risieda nei comuni interni e come la stessa percentuale di imprese (52,3%) operi negli medesimi territori. L’analisi dice anche che, tra il 2012 e 2013, le imprese dell’interno sono calate del 3,3% (-747 unità) mentre quelle dei territori “costieri” sono diminuite solo del 3% (-531 unità). Da non dimenticare che ogni 1000 abitanti delle zone interne, ci sono ben 26 imprese.

«Le zone interne dell’Isola custodiscono la qualità manifatturiera made in Sardegna e, se adeguatamente valorizzate, rappresentano un territorio strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi. E necessario, per questo, utilizzare i Fondi europei 2014-2020 per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani.»

Questa è la proposta alla Giunta regionale di Maria Carmela Folchetti, vicepresidente di Confartigianato Imprese Sardegna, a commento dei dati che raccontano di una vocazione imprenditoriale molto importante nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati nel prossimo nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea (2014-2020), che pone al centro dell’agenda le PMI e l’ambiente.

Secondo #Confartigianato Imprese Sardegna le problematiche più importanti che si riscontano a livello locale sono la “rarefazione” delle Istituzioni, lo spopolamento e il conseguente calo della domanda, la scarsa infrastrutturazione viaria e tecnologica (come l’assenza di “banda larga”) per non parlare dei pagamenti e della burocrazia.

«Le imprese delle zone interne – prosegue la vicepresidente di Confartigianato Sardegna – nonostante siano assai integrate con i territori, tanto da agire come una“rete” naturale, allo stesso tempo soffrono la trama istituzionale frammentata (è l’annoso problema dei Comuni piccoli), la scarsa dotazione infrastrutturale e di banda larga, maggiori oneri burocratici, maggiori costi fisici (trasporti, dispersione abitativa, bolletta energetica), carenza di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico anche per la distanza con i centri universitari e i parchi tecnologici.»

«Queste inoltre subiscono le carenze dei Comuni ormai quasi impossibilitati a svolgere le proprie funzioni, per carenze di organico e finanziarie – aggiunge la Folchetti – e, in questo contesto, dove l’assenza dello Stato si sente in ogni singola azione quotidiana, l’ultimo “avamposto istituzionale” è rappresentato dalle associazioni imprenditoriali, o sindacali, che conoscono pregi, carenze e necessità dei territori, delle imprese e delle persone e che, sempre più, si stanno sostituendo, con grandissime difficoltà, alle Istituzioni

Per Confartigianato Imprese Sardegna, quindi è necessaria una strategia di sviluppo che lavori ed investa su tutte le aree interne a rischio spopolamento, che possa porre le imprese al centro dello sviluppo e della creazione del lavoro, che le faccia migliorare. Sono necessarie le risorse pubbliche, ma è ancora più necessario, anzi fondamentale, conoscere le vere esigenze di imprenditori e comunità.

«Da qui – conclude la vicepresidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per la nostra Isola, alla Giunta regionale lanciamo le nostre proposte: promuovere la perequazione territoriale (evitare, quindi, le discriminazioni territoriali ovvero una distribuzione più equa delle risorse); favorire l’autogoverno dei territori; investire in capitale umano; fare rete; far crescere la competitività del sistema.»

I Riformatori sardi lanciano l’allarme sul taglio dei fondi al trasporto pubblico locale.

«La Giunta regionale – scrive in una nota Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – con l’assestamento che sta per approdare in Consiglio regionale cancella i 500mila euro all’anno stanziati per il potenziamento dei trasporti nelle aree sulle quali insistono sedi universitarie. Questa decisione, unitamente a quanto si legge sulla stampa in relazione alle difficoltà finanziarie dell’ARST suscita grande preoccupazione per il sistema del trasporto pubblico locale nell’area vasta. Da una parte si tengono in piedi tratte inutili, con un numero di passeggeri ridicolo, dall’altra vengono ignorate le esigenze di realtà densamente abbiate e con una forte domanda di mobilità pubblica. A ciò si somma il grave ritardo nell’avvio della nuova tratta di metropolitana (San) Gottardo-Policlinico, che che dovrà aprire la strada per la “chiusura” dell’anello dei trasporti nella parte nordest dell’area vasta, Sestu, incomprensibilmente e anacronisticamente servita ancora da un servizio di tipo extraurbano e non urbano.»

«In attesa di un riassetto complessivo, con l’eventuale individuazione di un gestore unico del trasporto pubblico locale nell’area vasta di Cagliari – conclude Michele Cossa – è necessario che l’ARST si organizzi per attivare, all’avvio della nuova tratta di metropolitana, un collegamento frequente Sestu-Policlinico e potenzi la tratta di autobus Sestu-Piazza Matteotti.»

Autobus ARST 1

Una forte preoccupazione per la situazione finanziaria delle #province sarde e, nello specifico, della provincia di Nuoro, è stata espressa oggi dal consigliere regionale Daniela Forma, del #Partito Democratico.

«Negli ultimi anni – dichiara Daniela Forma – ho sempre sostenuto che si stava procedendo all’eliminazione delle Province mediante il taglio dei trasferimenti erariali e regionali. Un’eliminazione finanziaria ancor prima di una eliminazione giuridica e costituzionale.»

Le province riescono ad erogare i servizi che sono stati loro attribuiti dallo Stato e dalla Regione solo mediante i trasferimenti che ricevono. Se tali trasferimenti vengono ridotti o azzerati, come nel caso dei trasferimenti dello Stato alle province, queste ultime non sono più in grado di mantenere un livello adeguato dei servizi o, addirittura, a pregiudicarne la stessa erogazione. Da qui l’esigenza e l’impegno, da parte dell’Amministrazione regionale, ad integrare  le assegnazioni del Fondo unico per l’anno 2014 di 35 milioni di euro – come da accordi sottoscritti l’8 agosto con l’Anci ed il #Consiglio delle Autonomie locali – e a procedere speditamente verso una Riforma degli Enti locali che ridisegni il ruolo dell’ente intermedio, le proprie competenze e le attribuzioni finanziarie.

«Risulta buona prassi per un amministratore gestire al meglio le risorse a sua disposizione – rileva Daniela Forma -. La Provincia di Nuoro non può “scoprire” nel mese di ottobre di avere meno risorse da programmare e gestire per l’anno in corso e gridare contro tagli che porterebbero alla sospensione dei servizi pubblici essenziali. Fino a questo momento non ha fatto altro che nascondere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, fino a quando il problema non è scoppiato in tutta la sua drammaticità.»

Cagliari e la Sardegna, ospitano per la prima volta, un congresso di neurologia. Da sabato 11 a martedì 14 ottobre, la Fiera Internazionale – viale Diaz – accoglie circa duemila studiosi. La cerimonia di inaugurazione del XLV congresso della Società Italiana di Neurologia si tiene alle 17.30 di sabato 11 ottobre. Con i massimi esperti nazionali ed europei, ai lavori prendono parte i ricercatori e i docenti dell’ateneo di Cagliari.

Dall’epilessia all’Alzheimer passando per sclerosi multipla, cellule staminali, ictus e malattie cerebrovascolari. Sono questi alcuni dei macro capitoli delle malattie neurologiche che vengono dibattuti al congresso della Sin. Ai lavori vengono illustrate in anteprima mondiale diagnosi e le terapie precoci, metodiche e linee guida della disciplina accademica e scientifica. Ai lavori – presieduti da Marisa Marrosu, presidente del congresso e direttore del Centro sclerosi multipla dell’ateneo di Cagliari –  prendono parte eminenze internazionali del settore quali Aldo Quattrone (presidente Società italiana neurologia – rettore università di Catanzaro), Giancarlo Comi (direttore clinica neurologica San Raffaele, università Vita e Salute, Milano), Maria Troiano (direttore clinica neurologica Bari – presidente Società internazionale studi sclerosi multipla). Il congresso è stato presentato ieri al Circolo della Stampa, Milano.

«È la prima volta che la Sardegna ospita il congresso ufficiale della Società italiana di neurologia – spiega Marisa Marrosu -. Nel corso degli anni le università di Cagliari e Sassari hanno avuto quali professori ordinari di Neurologia illustri nomi che hanno costituito scuole di notevole caratura scientifica, contribuendo in modo qualificante ad arricchire l’ambiente scientifico e culturale dell’accademia sarda. La loro eredità non è stata dispersa e il loro insegnamento viene portato avanti con passione, sia pure con gli affanni che tutta l’Università italiana vive negli ultimi decenni.»

»La #Società italiana di Neurologia – rimarca la professoressa Marrosu – si sente coinvolta nella trasformazione profonda del ruolo della medicina nell’attuale società e chiede di essere ascoltata dalle istituzioni preposte all’erogazione del “bene salute”, per contribuire a costruire un ponte fra l’innovazione della scienza e la sostenibilità economica. La Sin ha da tempo una particolare attenzione per la formazione scientifica dei giovani neurologi e si impegna nella costruzione del ruolo delle nuove generazioni di colleghi non soltanto nel sistema sanitario ma anche nel mondo accademico. Su questo piano, la formazione di una nuova classe di giovani ricercatori trova nella Società il suo naturale terreno, nella continuazione di una tradizione scientifica riconosciuta a livello internazionale

La Seconda Commissione del Consiglio regionale, nella tarda serata di ieri ha concluso il ciclo delle audizioni con i rappresentati dei settori del cinema e della musica, in difficoltà a causa delle poche risorse pubbliche a disposizione e dei ritardi nella programmazione.

I primi ad essere sentiti sono stati i responsabili della Consulta regionale delle scuole civiche di musica che hanno illustrato al presidente della Commissione Gavino Manca (Pd) e ai commissari la drammatica situazione in cui si trovano ad operare. «I ritardi nella erogazione dei finanziamenti regionali stanno paralizzando l’attività didattica – ha detto il presidente della Consulta, Antonio Puglia – le scuole civiche devono ancora ricevere il saldo dei contributi regionali del 2013 e l’intera anticipazione del 2014. L’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, previsto per novembre, è a rischio».

Leonardo Sarigu, direttore della Scuola civica di musica di Capoterra, ha invece segnalato l’esiguità delle risorse messe a disposizione della Regione per un settore nel quale operano circa 700 insegnanti. «Da oltre dieci anni, nonostante l’aumento del numero degli iscritti e le tante attività portate avanti, il finanziamento regionale è fermo a 1,5 milioni di euro – ha detto Sarigu – risorse ulteriormente ridotte di circa 400mila euro (un taglio del 25%) con l’assestamento di bilancio». Dai rappresentanti delle scuole civiche, infine, è arrivata la richiesta alla Commissione di una modifica radicale del Regolamento che disciplina la loro attività «serve un nuovo strumento, fatto con il contributo di persone competenti, che consenta di programmare e distribuire le risorse con criteri trasparenti e di premiare le scuole attraverso parametri meritocratici – ha detto Francesco Pilia, direttore della Scuola di San Sperate -. L’attuale Regolamento lascia troppi spazi alla discrezionalità».

Il presidente della Commissione, Gavino Manca, ha spiegato ai rappresentanti della Consulta che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano, purtroppo, tutti i settori dello spettacolo e della cultura. Manca ha però assicurato la volontà di confermare i finanziamenti anche per il  2015 e di procedere a una verifica sui ritardi nei pagamenti. Il presidente ha infine garantito che «sarà attentamente valutata l’opportunità di procedere a una modifica del Regolamento delle Scuole civiche di musica di concerto con l’assessore della Cultura.»

I lavori della Commissione sono poi proseguiti con l’audizione dei  rappresentanti dell’Associazione “Moviementu” #Rete Cinema Sardegna da tempo impegnata in una battaglia per sollecitare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di sostenere l’industria cinematografica e di trasformarla in un’opportunità di sviluppo per l’Isola, così come avviene in altre regioni dell’Italia e dell’Europa. Marco Benoni ha denunciato il pesante taglio per il settore previsto dall’assestamento di bilancio (da 2,9 a 1,4 milioni di euro) e spiegato le difficoltà a spendere i pochi soldi a disposizione. «Se non vengono fatti i bandi previsti dalla legge – ha sottolineato Benoni – le risorse sono inutilizzabili». Aspetto, quest’ultimo, evidenziato anche da Antioco Floris: “Di fatto – ha detto Floris – le produzioni cinematografiche stanno andando avanti senza soldi pubblici. L’ultimo lungometraggio del regista Giovanni Coda “Il rosa nudo”, vincitore del film festival di Melbourne, è stato realizzato grazie a contributi privati. In questi giorni, inoltre, si gira a Cagliari il film di Enrico Pau che ha ricevuto un contributo regionale di soli 60mila euro contro i 600mila investiti dalla #Film Commission dell’Irlanda. Manca una programmazione seria – ha concluso Floris – ogni anno si deve ripartire da zero». 

Carlo Dessì, invece, ha segnalato la necessità di ridistribuire le risorse: «I tagli operati con l’assestamento di bilancio hanno cancellato i fondi per tutte le attività collaterali o complementari allo sviluppo del cinema. Rimangono solo le voci relative alla spese di funzionamento della Film Commission e i contributi per la coproduzione di cortometraggi». Dessì ha evidenziato la paradossale situazione in cui si trovano alcune associazioni che hanno organizzato diversi festival cinematografici e che oggi rischiano di perdere i contributi.

Dai rappresentanti di Moviementu, infine, anche una critica alla #Film Commission: «I soldi messi a disposizione dell’organismo sono stati spesi rapidamente ma in modo del tutto discrezionale».

Il presidente della Commissione Cultura Gavino Manca, concordando sulla necessità di intervenire sulla legge del cinema per rendere più agili i canali di finanziamento e più trasparenti le procedure di assegnazione delle risorse, ha spiegato che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano soldi difficilmente spendibili entro la fine dell’anno. «Da parte nostra – ha sottolineato Manca – c’è la volontà di reperire con la prossima finanziaria regionale, finalmente libera dai vincoli del Patto di stabilità, più risorse per il cinema, settore che potrebbe offrire, se ben governato, grandi opportunità di lavoro e di sviluppo».

Ufficio Stampa

Piscina Comunale Carbonia

Ieri, mercoledì 8 ottobre 2014, è avvenuta l’aggiudicazione definitiva della gestione della piscina comunale di via delle Cernitrici, a Carbonia. La società aggiudicatrice dell’appalto è la Antares di Iglesias, che, sulla base del capitolato, ha trenta giorni di tempo per prendere in consegna l’impianto. Con la conclusione della procedura, finiranno i disagi per l’utenza che si trascinano ormai da mesi.

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha approvato la graduatoria definitiva dei candidati vincitori del concorso per l’ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale valido per il triennio 2014-2017.
Ai 30 candidati vincitori del concorso, sarà data comunicazione scritta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Entro 7 giorni dal ricevimento della comunicazione, il candidato dovrà far pervenire l’accettazione o il rifiuto all’inserimento al corso.
In caso di accettazione, il vincitore dovrà indicare la sede didattica prescelta per la frequenza del corso, tra le due sedi regionali di Cagliari e Sassari.

E’ stato pubblicato un bando per il finanziamento diretto a coprire i costi e le spese, relativi ai progetti ammissibili sostenuti direttamente dal produttore beneficiario esclusivamente all’interno del territorio del comune di Cagliari tra il 12 luglio e il 31 dicembre 2014, i cui importi siano stati corrisposti a soggetti, persone fisiche o giuridiche, con domicilio fiscale nel comune di Cagliari ed iscritti, ove previsto in relazione all’attività esercitata, presso la Camera di Commercio di Cagliari, per i seguenti titoli: 
– costumi; 
– scenografie, teatri e costruzioni, interni e esterni dal vero; 
– noleggio mezzi tecnici e trasporti; 
– edizione, post produzione, assicurazioni, pellicole, lavorazioni pellicola; 
– noleggi di varia natura; 
– personale residente a Cagliari: (regia, attori e attrici, personale artistico: scenografo, costumista, ecc.); 
– produzione, personale tecnico, maestranze; 
– affittacamere, catering, alberghi, ristoranti. 
Le risorse finanziarie, pari a 128mila euro saranno così ripartite: 
– 100mila euro per i progetti di lungometraggio di finzione ; 
– 28mila euro per i progetti di cortometraggio 
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 10 novembre 2014 con le seguenti modalità: 
– tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo filmcommission@pec.regione.sardegna.it 
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o corriere, all’indirizzo: #Fondazione Sardegna Film Commission – Via Malta 63 – 09124 Cagliari – Italia. 

Copertina libro Il serpente e la farfalla

E’ in libreria da qualche settimana “Il serpente e la farfalla”, il nuovo libro di Livy Former, scrittrice originaria di Sant’Antioco, Edizioni Leucotea. Livy Former (il suo vero cognome è Usai), ha già pubblicato testi con il Gruppo Mursia, Edizioni Paoline ed altri editori.

Il testo, sebbene tratti il tema scottante della pedofilia è, nel contempo, un romanzo molto delicato e fresco nella scrittura e di piacevole lettura. L’autrice, che ha vissuto per molto tempo a Milano, ha scelto di vivere proprio nel Sulcis, terra che adora, ed è residente da oltre un anno a Sant’Antioco.

«Ti ho detto di guardarmi…» ora il tono dell’uomo ha un che di minaccioso.

Solleva lo sguardo lentamente per incontrare quello di lui lucido e fisso, tutt’altro che rassicurante. Avverte una sottile paura, lo stomaco si contrae, il sangue pare perdere impulso e calore, il respiro le si blocca in gola. Ma è l’anima a restringersi, ad accartocciarsi ancora un po’ su se stessa.

Alice ha quasi quattordici anni, una mamma in carriera e una vita apparentemente serena. In realtà da quando tre anni prima è entrato nella sua vita Federico, il nuovo compagno della donna, le cose sono cambiate prima in meglio, lei ha un papà da amare come ha sempre sognato, poi in peggio perché quest’uomo meraviglioso e divertente inizia a insidiarla.