Virginia Mura al convegno organizzato dall’ISFOL a Roma: «La gravità e la durata della crisi impongono di migliorare i sistemi educativi».
L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha partecipato ai lavori del convegno organizzato dall’ISFOL, a Roma, sul tema “I mille volti dell’orientatore: verso la definizione di una specifica area professionale”.
«La gravità e la durata della crisi impongono di migliorare i sistemi educativi – ha detto Virginia Mura nel corso del suo intervento – moltiplicare i modi d’intreccio tra formazione e lavoro e sviluppare ulteriormente i percorsi di transizione dalla scuola all’occupazione. Negli ultimi quindici anni lo sforzo in tal senso è stato notevole, ma non basta.»
L’esponente della Giunta Pigliaru ha richiamato i contenuti dell’accordo del 2012 tra Governo, Regioni ed Enti locali sull’orientamento permanente nel quale, tra l’altro, si evidenzia la necessità di superare la frammentazione degli interventi dei diversi soggetti istituzionali, definendo standard di servizi comuni cui riferirsi. «Bisogna migliorare tutti i livelli di governance dell’orientamento – ha detto l’assessore Mura – c’è, soprattutto, da superare un ostacolo di natura “culturale”. L’istruzione tecnica e la formazione professionale hanno sempre sofferto di debolezze strutturali e di una distribuzione disomogenea sul territorio. Serve allora un impegno di tutti i soggetti attivi del settore per avviare il cambiamento. Gli strumenti a disposizione ci sono il quadro normativo è ricco di novità e di azioni di sostegno». Sul tema dell’orientamento, il tempo concesso per avvicinare l’apprendimento teorico alla pratica professionale è poco. Ma non solo. «È poco il tempo per costringere i docenti a confrontarsi con gli operatori del mondo economico e del lavoro ed è poco anche il tempo per agevolare l’immissione “anticipata” al lavoro di quote rilevanti di giovani».
In questo scenario, la figura professionale del “consulente d’orientamento” non è ancora disciplinata e non conosce ancora un percorso di studi universitario finalizzato. «È una contraddizione che richiede un rapido intervento risolutivo – ha commentato Virginia Mura – se l’orientamento ha assunto la centralità nei processi di valorizzazione del capitale umano, allora la figura professionale dell’orientatore è, e sarà sempre di più, l’elemento-cardine di questo centro».
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