E’ operativo l’accordo tra Sotacarbo e Shen Hua, il più grande gruppo industriale energetico cinese.
«Noi abbiamo grande interesse per l’energia pulita e per le società impegnate in questo campo». Così la professoressa Yu Zhufeng, vicedirettore Shenhua Science and Technology, ha spiegato le ragioni della presenza del grande gruppo industriale cinese nel Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia. «Noi vogliamo sviluppare tecnologie che consentano un utilizzo pulito delle fonti di energia, per questo abbiamo avviato contatti in Europa e nel resto del mondo con le società più avanzate in questo settore: grazie a realtà come Sotacarbo possiamo sapere lo stato dell’arte della ricerca in questo campo in Europa.»
L’arrivo in Sardegna di Shen Hua, il più grande gruppo industriale cinese nel settore dell’energia e prima società al mondo nell’estrazione del carbone, rappresenta il primo risultato concreto dell’accordo stipulato due settimane fa tra Sotacarbo e Cers (China Energy Research Society) e approvato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna e dall’Ambasciata cinese in Italia.
La delegazione cinese, composta da quattro dirigenti di Shen Hua e tre rappresentanti del governo di Pechino, ha visitato il Centro Ricerche Sotacarbo e incontrato i rappresentanti della società per un confronto e una collaborazione sui temi di interesse comune. Al termine della visita degli impianti, si è svolta una riunione che ha visto anche la partecipazione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.
«Per il Polo tecnologico per l’energia pulita del Sulcis l’incontro con Shen Hua rappresenta il primo atto concreto in attuazione dell’accordo siglato col consorzio Cers – dice il presidente Sotacarbo, Mario Porcu -. Stiamo operando affinché l’attenzione nei nostri confronti di uno dei più grandi gruppi del mondo nel settore energetico si traduca in progetti operativi.»
L’interesse del colosso cinese per il mercato europeo al momento è indirizzata verso Regno Unito e Italia, i Paesi dove sono in corso di attuazione i progetti più innovativi sulle tecnologie “low carbon” (a basse emissioni di anidride carbonica).
Sia il governo britannico che quello italiano nei mesi scorsi hanno infatti dato il via libera alla realizzazione di centrali con tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2, con finanziamenti rispettivamente di un miliardo di sterline per gli impianti di Selby in Inghilterra e di Peterhead in Scozia; e di 1,2 miliardi di euro per la centrale da 350 megawatt da costruirsi nel Sulcis Iglesiente.
Dopo aver voluto toccare con mano la realtà inglese – visitando la centrale Drax nello Yorkshire – i dirigenti di Shen Hua e la rappresentanza del governo cinese al seguito hanno voluto conoscere le opzioni low Carbon allo studio nel Centro ricerche Sotacarbo.
Tra queste grande interesse è stato manifestato sia per la tecnologia di ossicombustione senza fiamma, sia per la centrale Ccs da 350 megawatt che verrà realizzata nel Sulcis. Shen Hua potrebbe avere un ruolo di primo piano anche nel mercato europeo, prendendo parte alle fasi esecutive e commerciali di tecnologie dal potenziale commerciale enorme.
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