E’ stato ufficializzato ieri, in occasione della rassegna “La montagna produce”, il gemellaggio tra Desulo e Iglesias.
E’ stato ufficializzato ieri, a Desulo, in occasione della giornata conclusiva della 23ª edizione della rassegna “La montagna produce”, appuntamento di “Autunno in Barbagia”, organizzato dal comune di Desulo e dal Centro commerciale naturale Gennargentu, il gemellaggio tra Desulo e Iglesias. Al mattino, in attesa del gemellaggio, l’unione delle due comunità è stata suggellata dalle esibizioni per la via principale del paese, di alcuni gruppi arrivati da Iglesias: il Gruppo Musici Villa Ecclesiae, i Musici sbandieratori Iglesias, Musici e sbandieratori Santa Lucia del Quartiere Fontana e il gruppo folkloristico città di Iglesias. Con loro, fin dal primo mattino, l’assessore della Cultura e vicesindaco di Iglesias, Simone Franceschi e, dal primo pomeriggio, anche il sindaco, Emilio Gariazzo. Iglesias e Desulo sono unite dalla presenza nella città mineraria, ormai da decenni, di una vasta comunità desulese ed il gemellaggio sancisce un legame che, nei fatti, era già in atto.
“La montagna produce” ha avuto un successo straordinario. Il paese è stato letteralmente invaso da un mare di gente giunta da ogni parte della Sardegna, sia con viaggi organizzati sia con mezzi privati. Numerosi i gruppi arrivati anche dal Sulcis. Le presenze hanno superato ogni previsione ed ogni limite di capienza, al punto che sono stati tanti coloro che, non trovando spazio per parcheggiare lungo i chilometri di strada che conduce a Desulo, hanno dovuto rinunciare. L’organizzazione era molto curata, con bus navetta che hanno fatto la spola per tutta la giornata per trasferire in paese i visitatori che parcheggiavano i loro mezzi lungo la strada, ma nel pomeriggio, quando è iniziato il viaggio di ritorno, la situazione del traffico ha finito con il creare, inevitabilmente, non pochi problemi.
Alcune centinaia, oltre 300, gli espositori che hanno sistemato i loro prodotti in ogni angolo del paese, ma il vero clou della festa, sono state le visite nel centro storico del paese, dove sono stati allestiti una ventina di siti, nei quali è stata ricostruita la vita nei due secoli scorsi. Abitazioni private, botteghe artigiane, chiese, sono state letteralmente prese d’assalto da migliaia di visitatori e centinaia di macchine fotografiche, con le quali sono stati fissati e raccolti momenti che faranno parte a lungo degli album dei ricordi di una giornata bellissima, accompagnata, particolare tutt’altro che secondario, da una giornata meteorologicamente straordinaria, quasi estiva.
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