Ignazio Locci (FI): «In Sardegna l’aumento della tassazione rischia di mettere in ginocchio le aziende produttrici di birra».
«In Sardegna l’aumento della tassazione rischia di mettere in ginocchio le aziende produttrici di birra». La denuncia viene da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.
«Nel gennaio del 2015 è previsto un ulteriore incremento del 13% delle accise sulla birra che, sommato ai precedenti – spiega Ignazio Locci -, porta a un aumento totale del 30% in soli 16 mesi. In più, sul fronte dell’Iva, nonostante l’aliquota sia già salita dal 20 al 22%, dal primo gennaio 2016 al 2018 dovrebbe raggiungere il 25.5%. Da qui, il rischio che in Sardegna (prima regione italiana per consumo di birra pro capite), gli ulteriori aumenti della tassazione possano portare duri contraccolpi alle aziende isolane. La birra, del resto, di questo passo rischia di trasformarsi in una bevanda per ricchi».
«Soltanto nello stabilimento Heineken di Assemini che produce la prestigiosa Ichnusa, sono impiegati circa cento lavoratori. Si pensi, poi, ai birrifici artigianali della Sardegna, che portano il marchio isolano in giro per Italia e l’estero, riscuotendo un importante successo di pubblico e critica. Vere e proprie eccellenze (circa una trentina, con numeroso personale occupato) che ogni anno garantiscono all’isola svariati riconoscimenti e premi, a testimonianza dell’alta qualità della birra “made in Sardinia”, prodotta con ingredienti scelti con assoluta cura. Realtà floride che si stanno sviluppando anche grazie al confronto con i produttori internazionali, che non meritano di essere lasciate sole a lottare con una tassazione che rischia di metterle in croce. La Giunta regionale – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – deve prendere seriamente in considerazione il problema e mettersi al lavoro per studiare una serie di misure volte a mitigare la tassazione che grava sulle imprese isolane. Si pensi, a esempio, alla ulteriore riduzione dell’Irap.»
«In Sardegna – come in Italia – approdano birre europee di bassa qualità e a prezzi decisamente contenuti. Questo perché le accise non vengono pagate in Italia ma nello Stato membro dove sono più basse. Risultato: si bevono sempre più birre economiche e straniere. È doveroso da parte della Regione – conclude Ignazio Locci – impegnarsi per tutelare la birra artigianale sarda, creando le condizioni per non licenziare il personale e mantenere il prezzo di vendita ai livelli attuali.»
Ignazio Locci
Consigliere regionale Forza Italia Sardegna
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