Il centrodestra attacca: «La grande riforma sanitaria del centrosinistra? Solo spese in più e occupazione di posti di potere».
Battaglia in Consiglio e battaglia fuori dall’Aula dopo il via libera definitivo alla legge di riforma del sistema sanitario regionale. Quella che per la maggioranza è una grande riforma «è solo un concentrato di annunci e principi che, nel merito, prevede per ora una Azienda in più con l’aggiunta di altre poltrone per i gruppi di opposizione».
«Vedremo a partire dalla finanziaria come andranno i conti – ha detto Pietro Pittalis (FI) -, di sicuro il centro sinistra non può chiamarsi fuori dalla spesa sanitaria del 2014 e dovrà anche spiegare da dove saranno tagliati i posti letto da assegnare al San Raffaele.»
Pietro Pittalis si è poi soffermato sull’episodio che, questa mattina, ha portato alla “correzione” di un testo già approvato dall’Aula, cui sono state aggiunte le Aziende sanitarie ad un testo che si riferiva solo a quelle Ospedaliero-universitarie, un semplice “errore materiale” per il presidente del Consiglio. Secondo il capogruppo di Fi, invece, «è stato fatto un blitz con un rattoppo peggiore del buco, mettendo a rischio le regole istituzionali più elementari; rifletteremo insieme su ciò che è accaduto ma certamente non rinunceremo a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi, comprese quelle giurisdizionali, non a tutela dell’opposizione ma delle stesse istituzioni».
Dopo aver ribadito che non c’è nessuna opinione contraria al commissariamento delle Asl, il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha osservato, «che prima bisogna avere la coscienza a posto, invece siamo davanti ad una riforma pasticciata con cui si vuole occupare posti di potere non solo nella sanità ma anche negli Enti locali, con la singolare reiterazione dei commissariamenti dei commissari». Attilio Dedoni, tornando sul quanto accaduto stamani in Consiglio, ha criticato il presidente dell’Assemblea «che forse crede ancora di essere il Sindaco di Sassari, cambiando in corsa ciò che il Consiglio aveva già votato».
Secondo il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu «la maggioranza ha dimostrato di essere molto brava a moltiplicare le poltrone, come vedremo anche quando si darà vita ai distretti sanitari e con lo stesso Dl 72 della Giunta, in cui si annunciano promozioni e rimozioni a catena dell’alta dirigenza».
Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia, ha messo l’accento sul fatto che «con questa sorta di riforma sanitaria la maggioranza ha scaricato sui sardi le sue tensioni interne; se si voleva arrivare al commissariamento delle Asl non c’era bisogno di perdere cinque mesi».
Per il vice capogruppo di Forza italia Alessandra Zedda l’episodio più grave «è senz’altro quello accaduto stamattina quando agli uffici hanno corretto un testo appena votato dall’Aula all’insaputa dei consiglieri regionali, un modo di procedere senza precedenti».
Ancora per i Riformatori sardi, il consigliere Michele Cossa ha sostenuto che «i fatti gravissimi di stamani non possono essere derubricati a questione di lana caprina ed il presidente si è assunto la responsabilità di creare un precedente dalla portata devastante».
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