Lettera aperta di Ignazio Locci (FI) all’Amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti.
Lettera aperta all’Amministratore unico di Abbanoa dr. Alessandro Ramazzotti.
Innanzitutto, vorrei sottolineare che prendo atto dei programmi di salvataggio e consolidamento della società di gestione del sistema idrico isolano di cui il dr. Ramazzotti è amministratore unico.
Ricoprire l’incarico di amministratore di Abbanoa è un compito certamente non facile che tuttavia non può limitarsi alla sola attività di gestione dei conti, che il Dottore vanta di avere sistemato e rimesso in ordine. Quello che i cittadini hanno a cuore, infatti, non sono i conti in ordine, bensì un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese.
Sono molteplici gli obiettivi da raggiungere per garantire agli utenti un servizio accettabile e far sì che Abbanoa non venga percepita come un “mostro” a cui non consegnare i propri soldi.
In Sardegna c’è infatti bisogno di servizi territoriali degni di essere chiamati tali, di uffici puliti ed accoglienti, di risposte agli utenti corrette e certe. Ma al di là dei conti che l’amministratore unico afferma essere in ordine, per ora abbiamo assistito all’inarrestabile chiusura di uffici periferici, a costanti slacci delle utenze, a fatturazioni irregolari responsabili di cifre esorbitanti nelle bollette. E l’insieme di questi fattori concorre a delineare il quadro di un ente dalla struttura confusa e smisurata, incapace di essere vicino agli utenti e alle loro esigenze e colpevole della gestione di un servizio inefficiente e costoso (complice il prezzo fissato dall’Ato).
Una sfida, decisiva, cui garantire quanto prima piena attuazione per la gestione dell’acqua è la fatturazione bimestrale: questa opzione consentirebbe rate più “umane” e sostenibili. E rappresenterebbe un passo decisivo per riavvicinare Abbanoa ai sardi.
Il dr. Ramazzotti proviene da una realtà del nord Italia in cui – viene da pensare – tutto funzionava per il meglio e nessuno si lamentava. Ma qui in Sardegna le cose stanno diversamente e Abbanoa è degna di un paese sottosviluppato.
I sardi hanno diritto a un servizio idrico normale. Diversamente, non si può biasimare chi contesta la società e malvolentieri paga bollette per un servizio considerato tra i peggiori erogati in Sardegna. Semmai, scandalizza chi difende l’indifendibile, essendo peraltro in parte responsabile del disastro.
Auguro, infine, all’amministratore unico, di raggiungere gli obiettivi che interessano i sardi. E non quelli delle cosiddette “cricche”.
Ignazio Locci
Consigliere regionale Forza Italia Sardegna
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