Michele Cossa (Riformatori sardi): «Difenderemo la Scuola di polizia penitenziaria di Monastir ad ogni costo».
«Le notizie che arrivano sulla sorte della scuola di polizia penitenziaria non sono affatto buone. Ribadiamo ancora una volta la nostra assoluta contrarietà a questo piano di smantellamento: gli agenti hanno il diritto di formarsi e addestrarsi in Sardegna al pari di altre forze di polizia.»
Lo ha detto ieri il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.
«La politica sarda – aggiunge il coordinatore dei Riformatori – deve tenere alta la guardia. La Regione non può stare in silenzio, ma deve impegnarsi per costringere il governo a tornare indietro sul l’ennesimo scippo ai danni della Sardegna.»
Michele Cossa esprime, inoltre, «grande preoccupazione per la situazione dei lavori del nuovo carcere di Uta. Si trasferiscono i detenuti con un cantiere ere ancora aperto. Altra questione su cui la politica sarda deve tenere alta la guardia. Sarebbe inaccettabile che rimanesse un’altra grande incompiuta, per di più con dentro i detenuti».
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