18 November, 2024
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Donne Igea in miniera 1

Solidarietà alle lavoratrici Igea che da ieri mattina occupano la Galleria Villamarina di Monteponi e ai lavoratori che occupano il pozzo di Campo Pisano arriva anche da Rifondazione Comunista Sardegna – Sinistra Sarda.

«La Giunta Pigliaru – dice Enrico Lai – prosegue nel percorso impietoso di liquidazione di Igea spa, scordando l’esigenza non più derogabile di una programmazione degli interventi di bonifica e di messa in sicurezza del patrimonio geominerario. I dipendenti Igea non sono nuovi alla mobilitazione, non ultima quella di Lula. Poche settimane fa è stato steso un verbale d’incontro tra sindacati e assessorato all’Industria che impegnava la Regione allo sblocco degli stipendi e alla garanzia di assegnare adeguate risorse per l’immediato rilancio della società.»

«Oltre ad aver disatteso questi impegni assunti coi lavoratori – aggiunge Enrico Lai – si sottolinea una più celata volontà di non abbandonare il processo fallimentare, confermato dalla nomina del nuovo commissario liquidatore, e di intraprendere la strada della privatizzazione dell’azienda e di svendita del territorio. Per questo affermiamo convintamente che la Regione Sardegna continui a rimanere l’unico azionista e gestore della società Igea spa e che individui convintamente nella valorizzazione del nostro territorio, una linea di sviluppo imprescindibile che non dev’essere mercè degli speculatori.»

Il consigliere regionale Gianluigi Rubiu chiede al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo per assumere decisioni utili a trovare soluzioni alla vertenza Igea.

«Ho inviato una richiesta scritta al presidente Gianfranco Ganau per la convocazione immediata, sin da lunedì, della conferenza dei capigruppo per trovare una soluzione immediata e coraggiosa sul caso Igea – dice Gianluigi Rubiu -. La situazione è arrivata ad punto di non ritorno. E’ in gioco il destino di 260 operai, con famiglie che si ritrovano sul lastrico, senza un centesimo per poter sostenere la famiglia.»

«Basta – ammonisce il capogruppo Udc -, è giunto il momento di dire la verità ai lavoratori, che soffrono per la mancanza di certezze sul futuro del’azienda. In questi anni abbiamo assistito alla firma di inutili memorandum, diventati poi carta da stracciare. Moltissime promesse. Inconcludenti e inefficaci. E’ ora di chiudere anche con la solidarietà fine a se stessa, che non ha prodotto nulla. L’Igea e il territorio del Sulcis sono messi nel ridicolo dagli osservatori della Penisola e non solo, per l’evidente incapacità di trovare soluzioni alla vertenza. Vedere donne, madri, compagne, mogli e lavoratrici occupare la galleria, simbolo della protesta e delle lotte degli operai, è una vergogna nazionale e, soprattutto, – conclude Gianluigi Rubiu – certifica il fallimento di una politica incapace e inconcludente.»

Donne Igea in miniera 1

Le lavoratrici dell’Igea che da ieri mattina occupano la Galleria Villamarina di Monteponi, continuano a ricevere attestati di solidarietà. L’Associazione Mineraria Sarda – in una breve nota – «esprime partecipazione e vicinanza alle lavoratrici che hanno assunto un’azione diretta nella rappresentazione del disagio economico personale e nelle difficoltà finanziarie della Società, allo stesso tempo rimarcando le prerogative aziendali nel settore della bonifica delle aree minerarie dismesse».

«L’Associazione – si legge ancora nella nota -, nel considerare come il dissesto finanziario di Igea S.p.A. sia chiara conseguenza di una gestione poco oculata delle risorse economiche e delle maestranze da parte della Società, auspica che la Giunta regionale e l’azionista di riferimento, in particolare, vogliano quanto prima ristorare le difficoltà economiche dei lavoratori e contestualmente evitare il depauperamento delle competenze professionali ed operative che in Igea tutt’ora permangono e che la Società è ancora in grado di esprimere.»

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Alla vigilia del termine ultimo per l’approvazione del Disegno di legge regionale n° 130 sull’edilizia e l’urbanistica, ieri le associazioni imprenditoriali e sindacali del mondo delle costruzioni hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Il capo dell’Esecutivo – si legge in una nota – deve dare risposte alle migliaia di imprese e alle decine di migliaia di lavoratori sardi che sono alla deriva, completamente abbandonati dalla politica.»

Secondo notizie ufficiose – si legge ancora nella nota -, il testo normativo sarebbe stato totalmente stravolto e snaturato, notevolmente peggiorato rispetto a quello approvato dalla Giunta regionale. Numerose norme, indispensabili per ridare vitalità al settore delle costruzioni, sarebbero state cassate.

«Siamo ai limiti dell’assurdo – sottolineano le associazioni imprenditoriali e sindacali – non possiamo permettere che questo testo così rivoluzionato nei contenuti essenziali venga esitato dalla Commissione regionale perché sarebbe un disastro annunciato per una categoria ormai in ginocchio. Basta con le promesse, ragioniamo su temi concreti: il lavoro prima di tutto. Siamo fuori tempo massimo: è un paradosso che chi urla di più possa prevalere sulla ragione e lo sviluppo.»

E’ in programma il 7 e 8 dicembre, a San Giovanni Suergiu, la commemorazione del 65° anniversario della tragedia di Superga, nella quale scomparve il Grande Torino, una delle squadre più grandi e prestigiose della storia del calcio italiano e mondiale.

Il programma dell’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio, con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu e delle società Fermassenti, Sant’Antioco calcio, Torino e delle associazioni ex Calciatori Granata ed ex Rossoblù del Cagliari, verrà aperto domenica 7 dicembre, alle 17.30, nella sala consiliare di Via Roma, con la proiezione del film “Il Grande Torino”, del regista Claudio Bonivento.

Lunedì 8 dicembre, alle 9.30, la commemorazione nel cimitero comunale e alle 11.00 l’inizio delle celebrazioni allo stadio Comunale con la partita amichevole tra le Vecchie Glorie del Torino Calcio e quelle del Cagliari Calcio. Alle 13.30, infine, il pranzo con i calciatori all’agriturismo Agrifoglio.

La cartolina allegata, stampata dopo la sciagura, è stata fornita al nostro giornale da un amico ungherese, György Pálinkás.

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In occasione della Giornata Nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro del 7 dicembre 2014, il Deposito-laboratorio del Museo Archeologico Villa Sulcis di Carbonia apre le porte al pubblico per raccontare il percorso di un monumento, il Tophet di Monte Sirai, e dei suoi reperti, dalla scoperta alla presentazione al pubblico, attraverso le immagini, gli oggetti e le attività di studio e ricerca. Si potrà visitare il Deposito-laboratorio, presso il Parco Villa Sulcis, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

L’evento è organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano – Progetto Archeomedsites, in collaborazione con Comune di Carbonia, ATI Ifras e Parco Geominerario, storico e ambientale della Sardegna.

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Archiviata anche la seconda sosta di questo primo scorcio di stagione, la VBA/Olimpia Sant’Antioco torna in campo questo pomeriggio, alle 15.00, contro la Caloni Agnelli Bergamo, alla caccia della seconda vittoria consecutiva, per scavalcare la squadra lombarda e guadagnare una più tranquilla posizione di centro classifica.

La squadra di Adrian Pablo Pasquali a Cagliari, due settimane fa, è apparsa in crescita, sia sul piano tecnico sia su quello della convinzione nei propri mezzi, fondamentale in un torneo difficile come quello di B1. Sulla scia dell’entusiasmo ritrovato, cercherà di acquisire continuità di rendimento e di regalare la prima gioia interna ai suoi impagabili tifosi.

Il Volley Iglesias, fin qui spettatore in un campionato apparso completamente fuori dalle sue possibilità (4 partite, 4 sconfitte, nessun set all’attivo), alle 21.00 giocherà ad Alba, sul campo di una Benassi che pare fuori dalla sua portata.

Il Volley Cagliari, ancora scosso dal pesante ko interno subito nel derby con la VBA/Olimpia, è chiusa dal pronostico a Chiusi, contro la capolista Emma Villas, squadra che finora ha lasciato per strada un solo punto, all’esordio, a Sant’Antioco, dove si è imposta per 3 a 2.

Sandro Madeddu tessera PD

«Bugiardi… Questa è la mia tessera…
Ancora una volta sostituite le chiacchiere alle cose concrete…
Il treno con certi manovratori non ci interessa…»

Sandro Madeddu, assessore dell’Ambiente, Turismo, Sport, Spettacolo e Tempo Libero del comune di San Giovanni Suergiu, replica così, esibendo la sua tessera del Partito Democratico, circolo di San Giovanni Suergiu, struttura territoriale di Carbonia Iglesias, firmata dal segretario nazionale Matteo Renzi, alla nota del segretario del circolo Antonio Fanni che qualche ora fa aveva smentito la presenza di tesserati PD nella maggioranza consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, che faceva riferimento alla dichiarazione fatta dall’assessore Pulisci durante l’ultimo Consiglio comunale, «il quale dichiarava di essere tesserato con il Partito Democratico». «Gli assessori Pulisci, Madeddu e Solinas appartenenti al gruppo consiliare, Impegno Civico – aveva aggiunto Antonio Fanni -, erano, sono e saranno, insieme agli altri componenti dell’attuale maggioranza, nostri avversari politici, in quanto responsabili del disastro amministrativo della Giunta Palmas, alla quale noi, insieme ad altri gruppi politici locali, stiamo lavorando per costruire un’alternativa seria e competente che possa risollevare le sorti del nostro paese.»

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Prima notte in miniera per le lavoratrici dell’Igea che stamane hanno occupato la galleria VIllamarina di Monteponi, per denunciare il mancato rispetto degli accordi raggiunti per il pagamento degli stipendi arretrati e l’avvio dei progetti di bonifica che dovrebbero rilanciare l’attività della società che cura il mantenimento, la manutenzione e la messa in sicurezza mineraria e gestisce siti di elevato interesse turistico dal punto di vista archeoindustriale, valorizzando in maniera sostenibile, il patrimonio immobiliare di sua proprietà e custodisce un prezioso patrimonio documentale storico minerario.

L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, intanto, ha convocato un incontro per martedì prossimo, 2 dicembre. «La Regione, dall’insediamento della Giunta Pigliaru, è impegnata con tenacia e coraggio a disegnare un nuovo futuro per le lavoratrici e i lavoratori di Igea. Questo è il nostro obiettivo – sottolinea l’assessore Piras – trasformare Igea in una società con costi e ricavi in equilibrio. Qualche mese fa l’azienda era morta a seguito di una mancata gestione che negli anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad azzerare il capitale sociale. Questa Giunta, che ha ereditato quella situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa: tenere in vita l’azienda e ridarle un ruolo.» 

«La Regione – si legge in una nota – si è impegnata a garantire risorse adeguate nel bilancio 2015 che consentano di sostenere la procedura concordataria e la futura riorganizzazione societaria. Per raggiungere l’obiettivo, il nuovo commissario liquidatore, Michele Caria, che sarà presto pienamente operativo, elaborerà un piano concordatario che porti l’azienda a un equilibrio finanziario. Il piano dovrà consentire a Igea di svolgere l’attività prevista: in primo luogo, la messa in sicurezza delle miniere e, progressivamente, anche le attività di bonifica. Il risanamento di Igea, come condiviso con i sindacati, passa anche attraverso il percorso d’incentivo all’esodo che dovrà concludersi entro il 2014. Intanto andrà avanti l’analisi organizzativa per migliorare l’assetto complessivo della società con il coinvolgimento di nuovi tecnici e manager e il ricorso a percorsi di formazione e riqualificazione dei dipendenti. Assessorato e azienda stanno nel frattempo accelerando le procedure che rendano possibile il pagamento di lavori già effettuati per permettere a Igea di corrispondere le retribuzioni. L’assessorato dell’Industria, infine, ascolta con attenzione la protesta delle lavoratrici che occupano la miniera di Monteponi ma condanna con decisione ogni ricorso all’uso della violenza.»

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L’ANAP, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato ha denunciato oggi che «la legge di stabilità 2015 non tiene in alcuna considerazione le esigenze dei pensionati, soprattutto di quelli che versano in gravi difficoltà economiche, nonostante sia sotto gli occhi di tutti l’impoverimento progressivo che hanno subito i trattamenti pensionistici e il rischio povertà al quale è soggetta una larga parte dei pensionati» e inoltre , reputa inoltre l’incremento del Fondo per la non autosufficienza a 400 milioni “del tutto insufficiente a coprire le esigenze delle persone che si trovano in tali condizioni, in maggioranza anziane».

«Il Governo deve prendere atto come la situazione non sia più sostenibile – ha detto Paola Montis, presidente Regionale dell’ANAP Sardegna – per questo chiediamo ai parlamentari, soprattutto quelli sardi, che la Legge venga migliorata. Occorre ridare fiducia ai pensionati e agli anziani che non hanno mancato e non mancano tutt’ora di svolgere un ruolo di sussidiarietà rispetto al welfare statale.»