Fino al prossimo 27 novembre sarà possibile guardare e votare on line il film Lost Citizens, di Sebastiana e Carla Etzo.
Fino al prossimo 27 novembre sarà possibile guardare e votare on line il film Lost Citizens, di Sebastiana e Carla Etzo. Il documentario partecipa infatti a #VOFF4 un festival internazionale on line promosso su www.viewster.com, sito che offre la visione di numerosi film e serie tv, gratuitamente o on demand, anche su smartphone.
Guardare il film, condividerlo su facebook, su twitter, sugli altri social network, o commentarlo, sono i modi per votarlo. Infatti vincerà il concorso chi ottiene maggiori accessi e interazioni con la pagina. «L’organizzazione ha stabilito che il premio in palio per il vincitore, 20.000 dollari, sarà devoluto a una organizzazione non governativa, la Urban Light, che lavora con i ragazzi vittime di sfruttamento – spiega Sebastiana Etzo e aggiunge -: il nostro lavoro nasce da una campagna di finanziamento “dal basso”: hanno contribuito alla sua realizzazione, anche con piccole somme, le persone realmente interessate al nostro lavoro. Con questo concorso tutti hanno la possibilità di vedere il film e dire quello che pensano. Una modalità di fruizione molto democratica in linea con il nostro progetto».
Ecco le istruzioni per votare:
• Collegarsi al sito www.viewster.com e digitare Lost Citizens sul motore di ricerca oppure accedere al video direttamente dal link: http://www.viewster.com/movie/1286-18977-000/lost-citizens/;
• Guardare il video di Lost Citizens;
• Condividerlo su Facebook o su Twitter:
• Commentarlo;
• Invitare i propri contatti a votarlo
«In questi giorni le lotte per il lavoro in Sardegna sono tornate alla ribalta e Lost Citizens appare purtroppo ancora attuale, nonostante le riprese siano stare realizzate ormai quasi due anni fa», sottolinea Carla Etzo. Al centro del film c’è, infatti, la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro.