18 July, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia
Conferenza stampa del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e degli assessori dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e della Sanità, Luigi Arru, per la presentazione del piano di investimenti per il 2015.
Da ultima della classe a prima sul podio delle Regioni. Da 584 milioni in meno a giugno a 656 in più per viabilità e sanità in soli cinque mesi: la Sardegna è la prima a ottenere il via libera alla rimodulazione dei progetti chiesta dal governo e approvata con una delibera Cipe che mette a correre 255 milioni per la viabilità e 129 per la sanità, soldi del Fondo sviluppo e coesione che sbloccheranno ulteriori progetti fino a 656 milioni ai quali vanno aggiunti i 200 dello Sblocca Italia. Ovvero, circa 900 milioni da spendere entro il 2015.
«Si tratta di moltissime risorse che arrivano in Sardegna per la Sardegna, e che sono destinate a interventi importantissimi. A maggio 2014, quando eravamo appena arrivati, ci è stato chiesto dal Governo di riprogrammare il Fondo di sviluppo e coesione, quello che in pratica era un libro dei sogni, perché si diceva cosa si voleva fare ma non in quali tempi – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. A giugno abbiamo rischiato di perdere tutto, perché la programmazione che abbiamo trovato, elaborata in questo modo, era del tutto inadeguata. Quindi siamo ripartiti da zero con una riprogrammazione immediata di cui oggi il Governo certifica la qualità, sbloccando le risorse. A luglio eravamo gli ultimi e oggi siamo la prima regione d’Italia che raggiunge questo grande risultato, superando il severo esame ministeriale, grazie all’impegno della Giunta e all’ottimo lavoro svolto dagli uffici, procedendo in leale collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri. 656 milioni, cui si aggiungono i 200 dello Sblocca Italia, sono un passo in avanti straordinario – ha sottolineato il capo del governo regionale – che nel momento in cui viviamo la crisi più profonda, ci consente di compiere alcune azioni fondamentali per il nostro futuro». Per non perdere i finanziamenti, tutte le gare devono essere aggiudicate entro il 31 dicembre del 2015.
Per quanto riguarda la viabilità, i lavori riguarderanno l’ammodernamento della Statale 131 Carlo Felice nella parte nord da Tramatza (Oristano) a Bonorva (Sassari), il completamento di alcuni lotti della Statale 125 Orientale Sarda e l’ammodernamento della Statale 554 intorno all’aera vasta di Cagliari. «Ai fondi CIPE bisogna aggiungere i 143 milioni dell’asse nord della statale 131 (gli svincoli di Sassari e Ghilarza) e i 92 milioni già appaltati per il lotto delle statale 125 vicino a Tortolì – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. In questo modo muoviamo risorse importanti: in 5 mesi abbiamo raggiunto un grado di appaltabilità pari a quello dei cinque anni precedenti con la Sassari-Olbia».
Per le infrastrutture in sanità arrivano alla Sardegna 152 milioni per realizzare infrastrutture e messa a norma di presidi e 129,5 milioni per le aziende ospedaliero universitarie per il settore innovazione e ricerca. Altri 40 milioni saranno disponibili per il nuovo blocco R del Policlinico universitario di Monserrato, che permetterà di spostare alcuni reparti oggi ospitati negli ospedali Marino, Santissima Trinità e Binaghi, di realizzare l’elisuperficie e la nuova hall che sarà orientata verso la fermata della MetroCagliari. Poi ci sono i 95 milioni per l’Aou di Sassari (ampliamento del complesso ospedaliero) e 68 milioni alla Asl di Sanluri per il nuovo ospedale di San Gavino.

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Consiglio, Christian Solinas (Psd’Az): «Una fondazione per Marianna Bussalai e per l’economia della cultura in Sardegna»

«Istituire la Fondazione Marianna Bussalai per riconoscere un modello di emancipazione femminile in Sardegna e compiere un passo decisivo nel verso di una economia della cultura, alternativa a quella dei settori tradizionali». E’ la proposta avanzata dal capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, Christian Solinas, nel corso della conferenza stampa per l’illustrazione della Pl 118 “istituzione della Fondazione Marianna Bussalai”. Scopo dell’iniziativa legislativa è quello di istituire una fondazione che insieme alle opere e all’archivio della Bussalai valorizzi la sua casa di Orani, dove la “combattente sardista” ha trascorso tutti suoi 43 anni di vita (1904-1947) e dove è stato ospitato Emilio Lussu quando era un ricercato della polizia fascista.  Una casa che lo scomparso leader dei Quattro Mori, Michele Columbu, definì nel suo libro “La grotta della vipera”: «Un microcosmo, una remota cellula di resistenza al fascismo, in cui si accendono dibattiti, si affacciano dubbi e dissensi, serpeggiano insidie come nelle grandi città».

«Mi auguro di poter ringraziare presto la Regione sarda per l’istituzione della Fondazione Bussalai», ha dichiarato Marta Brundu, biografa ufficiale della discendente della casata che diede i natali a Giovanni Maria Angioy e curatrice del sito internet: www.mariannabussalai.org. La dottoressa Brundu ha sottolineato l’importanza dei documenti custoditi nella casa di Marianna Bussalai, ad incominciare da quelli relativi alla fitta corrispondenza che la donna teneva con Emilio Lussu e gli altri padri fondatori il Psd’Az, ma ha denunciato il rischio che l’intero archivio possa essere compromesso senza un progetto di digitalizzazione che ne assicuri l’integrità.

Tonino Chironi ha invece mostrato la bandiera dei Quattro Mori che, cucita a mano da Marianna Bussalai, è divenuta il primo simbolo ufficiale del Partito Sardo d’Azione nel 1921. Chironi, la cui famiglia custodisce lo storico vessillo che è stato nascosto e murato nel periodo delle persecuzioni fasciste, ha ricordato l’impegno culturale e di “autentica combattente” di “Marianedda de sos Battor Moros”.

Ha partecipato all’incontro con i giornalisti anche Carla Puligheddu (figlia del già consigliere regionale del Psd’Az, Francesco Puligheddu) e promotrice della sezione sardista di recente costituzione a Sassari, intitolata a Marianna Bussalai. «Marianna – ha dichiarato la Puligheddu nell’annunciare l’imminente nascita dell’associazione delle donne sardiste – è la figura più significativa per le donne sarde e per le donne sardiste in particolare».

L’auspicio che la fondazione Marianna Bussalai possa presto registrare l’approvazione della Regione è stato espresso anche da Valentina Casalena, moglie del cantante Andrea Parodi e promotrice della fondazione a lui intitolata: «E’ tempo per la Sardegna di scommettere sull’economia della cultura – ha dichiarato la Casalena – è posso testimoniare che l’esperienza delle fondazioni è un percorso straordinario per la valorizzazione dell’identità e per far crescere l’impegno culturale e politico». 

Piazza Roma 3

Il comune di Carbonia e la Banca d’Italia (Sede di Cagliari), in occasione dell’uscita del rapporto semestrale 2014 sull’economia regionale, promuovono l’incontro “Economia della Sardegna”.

L’incontro si terrà presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, a partire dalle ore 16.00.

Dopo i saluti del Sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del Direttore della Banca d’Italia – sede di Cagliari, Luigi Bettoni, Andrea Sechi e Giovanni Soggia (Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale, Banca d’Italia – sede di Cagliari) presenteranno lo scenario economico internazionale e italiano e il Rapporto Semestrale 2014 sull’economia della Sardegna.

Interverranno Luciano Fecondini, Presidente Sar Med e Gruppo Medica SpA, Salvatore Cherchi, Coordinatore per il Piano Sulcis e Luca Deidda, professore dell’Università di Sassari e CRENoS.

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Iglesias ha vissuto una giornata di festa come non se ne ricordava da anni per l’inaugurazione dello stadio Monteponi. Circa 5.000 persone hanno gremito l’impianto restituito alla città dopo una lunga attesa, con uno sfavillante manto erboso, per l’amichevole tra la squadra rossoblù di Vittorio Corsini, capolista solitaria e imbattuta del girone A del campionato di Promozione regionale, e il Cagliari di Zdenek Zeman.
La partita è stata preceduta da una serie di premiazioni, alle quali hanno partecipato il sindaco, Emilio Gariazzo, ed il vicesindaco, Simone Franceschi. Grande entusiasmo sulle tribune ed emozione per i meno giovani che tra quelle mura hanno vissuto giornate di gloria per la vecchia Monteponi ma anche, in epoche più recenti, per l’Iglesias e la Fersulcis. Il calcio iglesiente ha vissuto un lungo periodo buio ma ha saputo rialzare la testa e, grazie all’impegno profuso dalla nuova dirigenza guidata dal presidente Sandro Foti, nella scorsa stagione, la nuova squadra, nonostante l’esilio forzato a Sant’Antioco, ha dominato il campionato di Prima categoria ed ha iniziato con lo stesso entusiasmo il campionato di Promozione che la vede guidare la classifica con tre punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici.
Il Cagliari ha accettato con entusiasmo l’invito della società iglesiente per un’amichevole di lusso nella giornata d’inaugurazione dello stadio rinnovato, nella settimana di pausa del campionato di serie A determinata dagli impegni della Nazionale di Antonio Conte.

Il primo tempo si è concluso con il Cagliari in vantaggio per 4 a 0, con reti di Ibarbo, Joao Pedro, Caio Rangel e Avelar. Caio Rangel ha colpito un palo.

Nel secondo tempo, come era prevedibile, con i ragazzi di Vittorio Corsini stanchi e forse già con la testa all’impegno di campionato in programma dopo sole 48 ore, sullo stesso manto erboso del Monteponi contro il Sant’Elena, il Cagliari ha dilagato, mettendo a segno altre 7 reti, con Ibarbo (su assist di Cossu), Pisano (di testa), ancora Ibarbo, Avelar su calcio di rigore, Cossu, ancora Avelar e, infine, Capello, per l’11 a 0 definitivo.

Alla fine un bagno di folla intorno ai calciatori, presi d’assalto per autografi e foto ricordo.

Iglesias ha superato l’esame alla grande ed è pronta ad ospitare altri eventi, anche di livello internazionale.

Le formazioni.

Cagliari: Colombi, Pisano, Rossettini, Benedetti, Avelar, Dessena, Conti, Joao Pedro, Farias, Ibarbo, Caio Rangel. A disposizione: Carboni, Balzano, Cappitelli, Capuano, Donsah, Capello, Cossu.

Monteponi: Marongiu, Puddu, Pittau, Piras G., Loddo, Cotza, Marci, Foti Mat., Moti Marco, Ferraro, Sanna. A disposizione: Blancu, Murru, Cuccu, Piras L., Granella, VIvarelli, Fois.

Arbitro: Cherchi di Carbonia.

Assistenti di linea: Porcu e Lai di Carbonia.

Marcatori:

1° tempo: Ibarbo, Joao Pedro, Caio Rangel, Avelar;

2° tempo: Ibarbo, Pisano, Ibarbo, Avelar (rig.), Cossu, Avelar, Capello.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato, nella sezione Bandi e concorsi – Esiti, convocazioni e graduatorie Bandi del sito www.comune.carbonia.ci.it, l’elenco degli ammessi alla Selezione per il profilo professionale di Istruttore Amministrativo/Contabile – Cat. C – Posizione economica C1, per le esigenze del PLUS – Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona, Distretto Socio Sanitario di Carbonia.

Nell’elenco si trovano i nominativi di tutti coloro che avevano i requisiti per partecipare e che non sono stati esclusi per carenza dei requisiti richiesti dal bando.

La Commissione esaminatrice pubblicherà in seguito la graduatoria con l’elenco dei candidati ammessi al colloquio.

I Riformatori sardi sono scesi in piazza accanto agli abitanti in via Dell’Autonomia, a Quartu, la strada ormai tristemente famosa per gli innumerevoli incidenti e investimenti causati dalla scarsissima visibilità nelle ore notturne. Questa sera in 300 hanno manifestato illuminando con i ceri la strada dove dovrebbero esserci i lampioni che, invece, il comune di Quartu ancora non ha sistemato.

«Una fiaccolata suggestiva – dice Danilo Pillitu del coordinamento cittadino – per chiedere alla Giunta di intervenire subito e non con piccoli ritocchi solo quando ci scappa il morto. Gli abitanti di questa zona sono stanchi di contare le croci.»

Quella di oggi, spiega Pillitu a nome del coordinamento, «è solo la prima di una lunga serie. Questa questione per noi diventa una battaglia fondamentale. Nelle prossime settimane organizzeremo nuove eclatanti iniziative assieme alla popolazione e faremo anche una grande assemblea popolare».

Si è svolto presso il Convento San Giuseppe di Cagliari il workshop “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, l’iniziativa di Sardegna Ricerche che si è affermata come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

I lavori sono stati aperti dalla presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, che ha evidenziato come lo Sportello Energia, insieme agli altri “sportelli” attivati in questi anni dall’Ente ‑ Sportello Appalti Imprese, Sportello Proprietà intellettuale, Sportello Ricerca europea e Sportello Startup ‑ costituisca un sistema unico a disposizione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni.

La parola è passata quindi a Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo P.A. Fondazione, che ha dichiarato: «L’attività informativa e di consulenza svolta a favore delle imprese e delle PP.AA. è di grande importanza per la Sardegna. Basti pensare che secondo un recente rapporto pubblicato da Terna, l’Isola ha una sovrapproduzione energetica del 42,9%, mentre a causa della frammentazione della domanda, l’energia viene a costare circa il 50% in più rispetto al resto d’Italia. È quindi importante diffondere la cultura dell’aggregazione anche tra gli enti pubblici: mettersi insieme per acquistare, infatti permette di ottenere i prezzi migliori».

Circa il ruolo svolto da Promo PA Fondazione quale capofila dell’ATI che ha affiancato lo Sportello Energia, Scognamiglio ha affermato: «Siamo molto contenti del lavoro svolto insieme a Sardegna Ricerche e agli altri soggetti e speriamo che questa esperienza possa essere offerta ad altre imprese e Pubbliche amministrazioni».

Un resoconto più puntuale delle attività svolte è stato esposto dalla responsabile dello Sportello, Marina Masala, che ne ha evidenziato la coerenza strategica con gli obiettivi della Regione Sardegna, in particolare nel campo della sostenibilità ambientale e del Green Public Procurement, con l’adesione alla campagna “Sardegna Compraverde”.

Francesca Velani (Promo PA), coordinatrice tecnica dell’ATI, nel sottolineare le opportunità del settore per le imprese sarde, ha affermato che «il 32% delle imprese italiane ritiene strategico per il proprio business il passaggio a sistemi di approvvigionamento energetico più ‘verde’. Questa percentuale rappresenta uno straordinario mercato di riferimento per chi vuole fare impresa nel settore». Velani ha quindi concluso: «Lo Sportello Energia ha dunque centrato il bersaglio, sostenendo le imprese sarde nel dotarsi degli strumenti e delle competenze per raggiungere questo obiettivo, e costruendo contestualmente una comunità formata, a vario titolo, da 2.500 soggetti».

I lavori sono proseguiti con la sessione “Buone pratiche dalle imprese” in cui sono stati presentati alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

L’architetto Rainer Toshikazu Winter, esperto di bioedilizia, ha presentato l’esperienza di Abitare Mediterraneo, una metodologia che coniuga le più attuali tecnologie della bioedilizia e del risparmio energetico con la cultura e i saperi tradizionali, e con l’uso prevalente di materie prime locali.

Davide Poli, dell’Università di Pisa, ha quindi illustrato l’audit energetico commissionato da Sardegna Ricerche ed eseguito sull’Edificio 2 del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula.

Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali – Soprintendenza di Firenze, e all’ing. Antonio Cabras, hanno descritto gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento, un bene culturale sottoposto a vincolo, con tutti i limiti che ciò comporta.

La mattinata è stata chiusa dalla presentazione del caso di Archelao, una piccola azienda dell’Oristanese che affianca alla produzione agricola e all’allevamento un’attività di agriturismo e che progetta di abbattere gli elevati costi dell’energia con un impianto a biomasse alimentato dalla “cippatura” degli eucalipti.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con il caso del Tanca Hotel Resort e con una visita guidata alle strutture del Convento San Giuseppe in cui sono stati posti in evidenza le criticità esistenti dal punto di vista energetico e architettonico e le soluzioni proposte.

Iglesias è in festa per l’inaugurazione dello stadio Monteponi. Circa 5.000 persone hanno gremito l’impianto restituito alla città dopo un paio d’anni, con uno sfavillante manto erboso,  per l’amichevole tra la squadra rossoblu di Vittorio Corsini, capolista solitaria e imbattuta del girone A del campionato di Promozione regionale, e il Cagliari di Zednek Zeman.
La partita è stata preceduta da una serie di premiazioni, alle quali hanno partecipato il sindaco, Emilio Gariazzo, ed il vicesindaco, Simone Franceschi.
Il primo tempo si è concluso con il Cagliari in vantaggio per 4 a 0, con reti di Ibarbo, Joao Pedro, Caio Rangel e Avelar. Caio Rangel ha colpito un palo.

Scadono il prossimo 21 novembre, alle ore 14.00, i termini per la presentazione delle domande del bando per la concessione alle organizzazioni iscritte al registro generale del volontariato di un contributo per l’abbattimento dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari.
Il contributo per ciascuna organizzazione non potrà superare l’importo massimo di 10.000 euro, mentre l’importo minimo non potrà essere inferiore a 50 euro, fatto salvo, ovviamente, il non superamento delle spese effettivamente sostenute e ritenute ammissibili.
Le organizzazioni interessate dovranno inviare le domande con le seguenti modalità:
– tramite raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna – Presidenza – Servizio elettorale, volontariato e pari opportunità – Viale Trento 69 – 09123 Cagliari
– tramite consegna a mano presso l’ufficio protocollo all’ottavo piano della torre;
– tramite posta elettronica certificata (pec) dell’associazione all’indirizzo: pres.volontariato@pec.sardegna.it
Ulteriori informazioni possono essere richieste contattando i numeri telefonici: 070 606 6374 – 2174.

Cristiano Erriu
L’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu, risponde alle critiche e ai dubbi sollevati da più parti sulla procedura e sui tempi della riforma degli Enti locali, con particolare riferimento alla cancellazione di quattro province e alla ventilata cancellazione di tutte le province, al centro del dibattito politico anche a livello nazionale.
«La legge di Riforma degli Enti locali sarà pubblicata e aperta al contributo di tutti i cittadini e soggetti coinvolti prima della discussione in Giunta – ha detto Cristiano Erriu, nel corso di un convegno sulle autonomie locali organizzato dalla Cgil, “Autonomie locali. La sfida della partecipazione dei lavoratori alla Riforma. Valorizzare il lavoro pubblico e garantire i diritti ai cittadini” -. Le buone riforme non s’impongono dall’alto, ma si costruiscono attraverso la condivisione di idee: la soluzione normativa non è alla portata di mano di nessuno, specie in un momento storico così difficile e nel caso di una riforma, come quella degli Enti locali, che andrà non solo a ridisegnare tutta la geografia interna della Sardegna, ma che coinvolgerà tutto il sistema delle politiche di Welfare e metterà i Comuni nelle condizioni di potersi e doversi gestire in maniera autonoma. Ancora, stravolgerà e dovrà riorganizzare le competenze di tutti gli enti riformati, in ogni campo, cito a titolo d’esempio l’energia, i rifiuti, e la sanità.»
Hanno partecipato all’iniziativa il segretario regionale della FP-CGIL, Nino Cois, il segretario regionale CGIL Michele Carrus, il presidente dell’ANCI Sardegna Piersandro Scano, il presidente della Commissione Statuto del Consiglio regionale, Francesco Agus, il consigliere regionale, già presidente dell’UPS Roberto Deriu e la segretaria nazionale della FP CGIL, Rossana Dettori.
L’assessore Erriu ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nella scrittura delle norme di una riforma così articolata e ha rassicurato, prendendo un impegno formale che «le riforme che non sono frutto di una paziente concertazione con tutti gli attori coinvolti, non hanno gambe solide per stare in piedi e garantire un assetto di lunga durata. La concertazione con il sindacato e il dialogo sociale sono elementi fondamentali e fondanti dai quali partire, a questo aggiungeremo il contributo che potranno dare i cittadini al testo prima che questo venga approvato. Il processo di riorganizzazione degli enti deve essere governato con intelligenza ma anche con rapidità».
Sui tempi di lavoro al processo di riforma, Cristiano Erriu mette un accento importante. «Spero che il Consiglio regionale, destra e sinistra, senza distinzione, lavorino in maniera costruttiva e celere perché dilatare ulteriormente i tempi non servirebbe a nessuno: rinviare nella ricerca di i tempi nella ricerca di soluzioni normative sempre diverse non è rispettoso nei confronti dei cittadini e degli stessi lavoratori».
Riguardo la sburocratizzazione dei processi e la loro massima semplificazione, infine, Cristiano Erriu ha detto che «è necessario focalizzare con precisione quale sia il ruolo che i Comuni devono avere, e anche ammettere consapevolmente che da soli non possano fare tutto, ecco perché l’Unione dei comuni sarà un nucleo di governo dei piccoli territori importantissimo, penso per esempio ai fondi europei. Sotto il profilo istituzionale e amministrativo il ruolo dei sindaci sarà molto più enfatizzato e importante».