19 November, 2024
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Francesco Pigliaru rassicura tutti sugli investimenti della Qatar Foundation. «Non c’è alcuna riunione a Palazzo Chigi cui la Qatar Foundation debba partecipare nei prossimi giorni – ha detto il governatore, replicando alle ricorrenti voci delle ultime ore -. Tanto meno risulta che gli investitori abbiano cambiato idea rispetto alla determinazione mostrata nell’incontro del 3 settembre scorso a Palazzo Chigi, nel quale hanno confermato come strategico il loro investimento in Sardegna».

«Come succede per tutti gli investimenti stranieri significativi, ovunque e in Italia in particolare, si tratta di un procedimento complesso che va seguito con estrema attenzione – ha aggiunto il presidente Pigliaru – e così si è comportata la Regione, che come tutti sanno, ha fatto in poche settimane molto più di quello che era stato fatto negli anni precedenti e che continua ad impegnarsi, insieme al Governo, per favorire il buon esito di questa importante operazione.»

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Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pietro Cocco, esprime ottimismo per il protocollo d’intesa sottoscritto tra Governo, Regione e Glencore sul rilancio di Alcoa, pur con la consapevolezza che il risultato auspicato è ancora da raggiungere.

«Il problema – spiega Pietro Cocco – è sempre quello di trovare una soluzione strutturale alla questione energetica a prezzi competitivi per il rilancio del sistema produttivo del martoriato Sulcis e della filiera dell’alluminio di Portovesme, cosa alla quale la giunta regionale sta lavorando con impegno e determinazione. Questo risultato si è ottenuto grazie alla lotta dei lavoratori, dei sindacati e degli amministratori locali del territorio, da sempre uniti nella battaglia e nella speranza, con la consapevolezza che non bisogna abbassare comunque la guardia e occorra continuare a lottare per raggiungere l’obiettivo.»

«Un particolare apprezzamento – conclude il capogruppo del Pd in Consiglio regionale – al lavoro condotto dal presidente Pigliaru che con costanza e reiterate trattative tra le parti cerca di superare gli ostacoli che si frappongono alla non semplice soluzione definitiva della vertenza.»

Cardellino copia

L’Associazione Ornitologica Isola di Sant’Antioco, con il sostegno dell F.O.I (Federazione Ornicoltori Italiani) e con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, ha organizzato la prima Mostra Ornitologica Nazionale che si svolgerà dal 12 al 16 novembre.

La Mostra dei piccoli volatili sarà ospitata presso la Grande Miniera di Serbariu con ingresso gratuito.

Programma dell’evento:

Mercoledì 12 – allestimento esposizione degli uccellini

Venerdì 14 – la giuria esprimerà il proprio giudizio sui volatili in gara

Sabato 15 – apertura al pubblico, dalle 9.00 alle 19.00

Domenica 16 – apertura al pubblico, dalle 9.00 alle 19.00 – ore 15.00 Premiazione

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Finalmente una buona notizia per quanti da diversi mesi si battono per impedire la realizzazione di ricerche petrolifere nel mare della Sardegna.
L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, ha ufficializzato ier la decisione presa qualche giorno fa a Roma, annunciando che «si è conclusa con esito negativo la fase istruttoria della Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA), del ministero dell’Ambiente, sul progetto di prospezione geofisica nel Mar di Sardegna, presentato dalla società texana Schlumberger, per la ricerca di idrocarburi». 
L’area oggetto dell’istanza di permesso di prospezione è localizzata nel Mar di Sardegna, all’interno della zona marina “E”, e ricopre una superficie di 20.922 chilometri quadrati. Il lato più vicino alla costa è quello occidentale, che dista oltre 24 miglia nautiche dalla Sardegna (24,3 miglia da Capo dell’Argentiera) e circa 33 miglia nautiche da Alghero.
La Commissione VIA, nella seduta del 7 novembre, ha espresso una compatibilità ambientale negativa sul progetto, basandosi sul principio di precauzione e sulla sensibilità dell’area, limitrofa al Santuario dei Cetacei Pelagos e interamente interclusa nella Zona di protezione ecologica delimitata con il DPR 27 ottobre 2011 n. 209, come evidenziato dalla Regione Sardegna nel suo parere negativo. Per giungere alla formulazione della scorsa settimana, la Commissione VIA ha tenuto conto, oltre che del parere fortemente negativo espresso dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente, anche delle numerose altre osservazioni pervenute.
«Come assessorato dell’Ambiente – ha dichiarato l’assessore dell’Ambiente – esprimiamo la più viva e convinta soddisfazione per il risultato dell’istruttoria che porterà all’emissione del parere negativo VIA da parte del ministero dell’Ambiente. Una soddisfazione che viene dal contributo fornito dalla Regione Sardegna e dai tanti rappresentanti nei territori che si sono opposti all’iniziativa. Con questo impegno a più voci, si è riusciti a evitare che si potessero determinare situazioni di grave rischio e pericolo per l’ambiente marino limitrofo alle nostre coste.»

 

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Con la firma del Memorandum tra la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Autonoma della Sardegna e la multinazionale svizzera Glencore, sugli impegni condivisi perché la stessa Glencore possa avviare la trattativa per l’acquisizione dell’impianto ex Alcoa di Portovesme, rinasce la speranza per i lavoratori ex Alcoa, per i colleghi delle imprese d’appalto e per l’economia dell’intero territorio.

Il cammino verso il riavvio degli impianti e della produzione è ancora lungo, ma il passo compiuto ieri, come hanno riconosciuto tutte le parti in causa, è assai importante.

La conferma arriva dal comunicato della RSU Alcoa, che riportiamo integralmente.

«Oggi, dopo 6 lunghissimi mesi, esattamente 190 giorni di sacrificio, al Presidio finalmente è arrivata una buona notizia, la firma del Memorandum (Garanzie energetiche e strutturali)… questo fa sì che Glencore possa iniziare con Alcoa il passaggio per l’acquisizione dello smelter.

Noi ci abbiamo sempre Creduto non abbandonando mai la voglia di Lottare, senza mai abbandonare la Barca come chi si fa il bello con il sacrificio di tutti noi non condividendo la lotta e il Presidio e senza fare mai nulla per la riapertura. Ma per chi è sempre rimasto a guardare, puntando il dito, oggi è un perdente, perché il memorandum è la dimostrazione che noi ci abbiamo messo la faccia e il nostro sacrificio, perché credevamo in quello che stavamo facendo e i risultati si vedono. Tutto ciò che si dirà è noia, tanto qualcuno vorrà cercarsi notorietà e far credere di avere avuto voce in capitolo. Ma a questo punto stendiamo un velo pietoso su chi sa solo criticare e gli consigliamo di sparire in silenzio se ancora vuole conservare un po di dignità.

Oggi possiamo dire di essere fieri e felici di essere arrivati a questa meta,ma ancora ci vorrà qualche sacrificio per mettere definitivamente la parola fine sulla compravendita dello stabilimento.

Vogliamo ringraziare tutti quei colleghi che sino ad oggi hanno tralasciato la propria famiglia per dare la disponibilità alla lotta nel presidio, dimenticando il mare, le feste e tutti quei giorni e momenti che poteva dedicare alla vita personale, GRAZIE AMICI E COLLEGHI.
Vogliamo ringraziare tutti i colleghi che non hanno avuto la possibilità di partecipare assiduamente ma che ci hanno sostenuto moralmente.Grazie colleghi!!! E volevamo ringraziare anche i colleghi che non sono mai venuti e ci hanno denigrato, insultato e strumentalizzato. Grazie, perché questi ultimi ci hanno dato più coraggio e caparbietà nell’andare avanti nella NOSTRA LOTTA per riconquistare il NOSTRO posto di lavoro… Duri e Testardi… Grazie… Noi non abbiamo mai abbandonato la Barca…, siamo rimasti a remare e saldare le tantissime crepe della nave che ogni giorno si aprivano per non farla affondare.

Cari Colleghi, siamo quasi arrivati in porto per la manutenzione Generale per poter riniziare la navigazione tranquilli e sereni per almeno 10 anni… Sono stati 6 mesi lunghi, sofferti ma anche molto utili perché sono nate Grandi Amicizie,nonostante diversità di carattere, pensiero e bandiera, ma siamo stati una Grande Famiglia.

Cari colleghi Non è ancora Finita e ci aspettano ancora dei giorni durissimi,e per questo,per l’ennesima volta vogliamo ricordare che serve l’aiuto di tutti… L’UNIONE FA’ LA FORZA… Non MOLLIAMO… Noi ci abbiamo sempre creduto e continueremo a crederci… Forza Colleghi, siamo quasi all’arrivo (anche se qualcuno ancora non ci crede e ha abbandonato la nave)… Noi stiamo vincendo… altri nonostante tutto usufruiranno dei risultati ottenuti dalla lotta dei propri colleghi… e ne siamo felici… ma moralmente hanno già perso! Piedi ben saldi a terra e la Lotta continua…
La RSU Alcoa
Fim-Fiom-Uilm-Cub
(Cara, Baire, Ghilleri Usai, Gai-Tocco-Loi)»

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Riparte domani mattina, a partire dalle 10.00, in Consiglio regionale, l’esame della proposta di legge 71/A (Cocco e più) contenente “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”. Il Consiglio, già approvati i primi cinque articoli, riprenderà la discussione dall’articolo 6 che prevede l’istituzione degli ospedali di comunità e si concluderà con quello dell’articolo 7 che contiene le norme finali. Una volta licenziata definitivamente la legge, il confronto proseguirà su uno dei temi più caldi, l’accorpamento delle aziende sanitarie locali. Da indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, pare che l’accordo finale possa essere trovato sulla creazione di 6 aziende, ipotesi che salverebbe la Asl di Carbonia che verrebbe rafforzata dall’accorpamento del Guspinese.

All’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per domani mattina, c’è anche il disegno di legge n. 72 della Giunta regionale contenente “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione” (nel caso in cui ottenga il via libera dalle commissioni competenti).

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Sono in programma alcune audizioni, questo pomeriggio, in Terza, Quarta e Quinta commissione del Consiglio regionale.

Alle 16.00 la commissione Bilancio, presieduta da Franco Sabatini, sentirà l’assessore alla programmazione sul programma regionale di sviluppo 2014-2019.

L’organismo consiliare esaminerà anche il DL 135 “Approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2013” e darà anche il parere finanziario sul DL 72 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”.

Sempre alle 16.00, la commissione Ambiente presieduta da Antonio Solinas, sentirà in audizione il Direttore generale dell’Agenzia del Distretto idrografico della Sardegna sulle “Norme di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo”. Seguirà l’audizione dell’assessore regionale all’Urbanistica sul DL 130 “Norme per il miglioramento de patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e sulla proroga del Piano casa”.

Alle 17.00, la commissione Attività produttive presieduta da Luigi Lotto, sentirà in audizione le segreterie regionali Filctem Cgil, Flai Cisl e Uiltec Uil sul progetto di riassetto della rete elettrica della Sardegna. La commissione dovrà esprimere anche il parere sulle parti di competenza del Programma regionale di sviluppo 2014-2019 e dovrà esaminare il Testo Unificato “Multifunzionalità in agricoltura”.   

Altroconsumo solleva dubbi di legittimità sulle procedure adottate da Abbanoa sul deposito cauzionale.

«Abbanoa – scrive in una nota Francesco Mattana, rappresentante di Altroconsumo per la Regione Sardegna – richiamando una delibera dell’autorità AEEG del 28 febbraio 2013, n. 86/2013/R/IDR. (Pubblicata sul sito dell’Autorità il 1° marzo 2013)ove si disciplina il deposito cauzionale invia a tutti gli utenti una richiesta di pagamento evidenziando che il tutto sarebbe stato imposto sempre da questa delibera dell’autorità,ma in realtà cosi non è anche perché imporre è una cosa disciplinare un’altra.

«Le motivazioni addottate da Abbanoa – spiega Mattana – sono paradossali: secondo loro il deposito cauzionale sarebbe stato applicato nell’interesse degli utenti ed in particolare di quelli che pagano correttamente le bollette. In realtà, poiché Abbanoa agisce in regime di monopolio assoluto , non pare possibile vivere senza avere il servizio idrico,Inoltre l’entità e le modalità di applicazione del deposito cauzionale fanno sorgere anche forti dubbi sulla legittimità della procedura adottata. Dubbi che giriamo alla stessa Autorità e al vaglio dei nostri legali e giuristi.»

«A nostro avviso oggi non può essere onere degli utenti dimostrare di aver pagato a suo tempo il deposito cauzionale, riguardando, ciò, solo i rapporti tra Abbanoa ed i predecessori. Al di là dell’entità delle somme da riscuotere, deve esserci una scelta di carattere politico sull’opportunità di porre le somme in riscossione in questo momento storico, decisione che non può essere lasciata ad Abbanoa». Società che «deve impegnarsi a mostrare tutti gli atti in suo possesso alle associazioni dei consumatori, per dimostrare anche le attività espletate prima di mettere in riscossione le somme oggi contestate. Pertanto, si Ddiffida Abbanoa a “non procedere alla riscossione” di importi che dovrebbe avere incamerato anni fa, all’atto del passaggio delle consegne con i vecchi gestori”( Comuni). Agli utenti che in questi giorni ci chiedono come fare per avere certezze ed in attesa che la stessa autorità si pronunci ricordiamo che gli stessi possono contestare, la bolletta del servizio idrico integrato contenente il deposito cauzionale inviando ad Abbanoa  una lettera di reclamo(anche scaricabile dal sito) e attivando la commissione di conciliazione In caso di mancata risposta o risposta ritenuta non esaustiva da parte dell’utente.

Inoltre i nostri dubbi di legittimità sorgono confrontando la delibera dell’autorità e la specifica azione di servizio del gestore idrico che non ha una carta dei servizi revisionata secondo le normative richieste nella stessa delibera,insieme al problema passaggio utenze avvenute tempo fa ed in particolare:

il deposito cauzionale è una sorta di “mensilità anticipata” che viene richiesta ALL’INIZIO DEL RAPPORTO COMMERCIALE che si instaura tra i cittadini e il gestore del servizio idrico. Questa cauzione dovrebbe essere versata QUANDO IL CONTATORE VIENE ALLACCIATO, e deve essere interamente restituito quando il rapporto commerciale cessa;

tutti i cittadini HANNO GIA’ VERSATO LA QUOTA DEL DEPOSITO CAUZIONALE all’atto dell’allaccio del proprio contatore, e nulla deve essere più pagato; qualsiasi altra richiesta di deposito cauzionale DEVE ESSERE RITENUTA ILLEGITTIMA;

Abbanoa sostiene che questo adeguamento tariffario sarebbe imposto dall’autorità nazionale per “l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico” (AEEGSI) dell’Acqua, MA NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO. L’Autorità concede la possibilità dell’adeguamento tariffario, e non può imporre alcuna forzatura ai gestori dei servizi idrici;

l’aumento del costo del deposito cauzionale E’ STATO APPLICATO ARBITRARIAMENTE, senza alcuna consultazione preventiva con le associazioni dei consumatori aderenti al tavolo permanente e soprattutto dove è la delibera dell’ATO che ne sponsorizza la regolare richiesta?»

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I Riformatori sardi avranno un incontro pubblico con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, questo pomeriggio, alle 18.00, nella sala del Search (sotterranei del comune di Cagliari), con ingresso nel Largo Carlo Felice, una sorta di question time col capo dell’esecutivo regionale sui temi più importanti dell’attualità politica ed economica regionale, da Cagliari parte lo sviluppo per la Sardegna.

L’Associazione “Cittadinanzattiva Sardegna Onlus” e il Tribunale per i diritti del malato hanno presentato il progetto “Bonus a Sapersi”, realizzato e finanziato integralmente dall’Associazione, che intende promuovere nuove adesioni al “Bonus Elettrico”, promosso per alleviare il disagio economico dei cittadini. Ne dà comunicazione l’assessorato delle Politiche sociali del comune di Carbonia.

Il Bonus elettrico è uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica introdotto dal Governo, e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie, in condizioni di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il Bonus è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.

Possono richiederlo le famiglie a basso reddito (ISEE non superiore a 7.500 euro), le famiglie numerose (più di 3 figli e ISEE non superiore a 20.000 euro) e i malati gravi che usano apparecchiature elettriche salvavita.

Il Bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

A supporto dell’iniziativa è stato attivato presso Associazione “Cittadinanzattiva Sardegna Onlus” lo Sportello Energia: diritti a viva voce, che offre assistenza gratuita a tutti i cittadini che hanno bisogno di informazioni o sostegno per problemi nel settore dell’energia elettrica.

Per informazioni:

Sportello per il Consumatore – Autorità per l’Energia Elettrica e il gas

Telefono: 800166654

Sportello Energia: diritti a viva voce

Cittadinanzattiva Sardegna ONLUS

Via Ariosto 24

09129 Cagliari

Orari di apertura: lunedì e martedì, dalle 14.30 alle 18.30 e venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

Tel. 070 4522861 – 070 486118

Cell. 370128172 – (whatsApp e Indoona)

Fax: 070 482526

E-mail: progettoenergiacagliari@gmail.com

www.autorita.energia.it

www.sviluppoeconomico.gov.it

www.bonusenergia.anci.it

www.cagliari.cittadinanzattiva.it