18 July, 2024
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Edoardo Tocco copia

Il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, auspica che si possa evitare la ritirata degli investitori della Qatar Fondazione dal progetto del complesso sanitario d’eccellenza dell’ex San Raffaele. «L’esodo degli investimenti – esordisce Edoardo Tocco – sarebbe un ulteriore duro colpo per l’economia isolana, con la politica che si mostrerebbe ancora una volta incapace ad attrarre delle risorse finanziarie per la rinascita della Sardegna». I boatos che riecheggiano dal Qatar darebbero quasi per certo il dirottamento dei fondi verso l’Inghilterra. Perplessità e dubbi che si intrecciano a speranze e attese. «E’ quasi scontato che si chiedano tempi rapidi e certi alla politica, per mettere nero su bianco l’intesa per il decollo di una struttura all’avanguardia – prosegue Tocco – La scadenza di venerdì è un ulteriore banco di prova per scongiurare l’esodo di nuovi investitori dalla nostra Isola. Occorre avere il coraggio di aprire le porte agli imprenditori internazionali che puntano sullo sviluppo della Sardegna, portando capitali utili per la nostra economia in forte crisi. E’ per questo necessario garantire, attraverso questi investimenti, lavoro ai sardi. E’ lo stesso ragionamento che si dovrebbe utilizzare per Meridiana. Ecco perché è necessario chiudere l’accordo». Un progetto che si tradurrebbe in servizi avanzati nel campo sanitario ed eccellenze a livello internazionale, ma non solo. Ospedale Mater Olbia come una piattaforma iniziale. «Durante la scorsa legislatura sono state messe le basi – aggiunge il consigliere regionale di Forza Italia – per dare vita all’ospedale di Olbia, un vero e proprio polo che avrebbe posto la Sardegna all’avanguardia. Poi la maggioranza di centrosinistra e lo stesso premier Renzi hanno speso parole importanti per la partenza della struttura. La speranza è che questo possa avvenire e possa essere il prologo di nuovi investimenti della Qatar Foundation su tutta la Sardegna». Nel corso delle trattative si era infatti parlato della Gallura come preludio ad altri progetti per lo sviluppo economico dell’Isola. «Se il programma dovesse fallire, ci troveremmo di fronte – conclude Tocco – all’ennesima rovina per la Sardegna, con un grosso danno all’immagine e alla perdita di finanziamenti importanti per la ripresa dell’economia».

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«La firma di oggi del protocollo d’intesa è un fatto sicuramente positivo – commenta Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Un primo passo di un nuovo cammino per la produzione di alluminio un Sardegna. E’ chiaro che la firma di oggi non risolve l’intera vertenza ma segna un punto di svolta importante. Sull’intera vicenda ci dovrà continuare a essere la massima attenzione delle istituzioni regionali e nazionali.»

RSU Alcoa

«La firma, siglata in data odierna a Palazzo Chigi del MoU, da considerarsi un notevole passo in avanti, ma c’è da prendere atto, che solo al completamento della Due Diligence, con esito esaustivo da parte di Glencore, si potrà mettere la parola fine ad una vertenza complessa, che da anni non trova soluzioni.»
Lo ha detto questa sera Stefano Lai, rappresentante sindacale dell’Unione Generale del Lavoro Metalmeccanici.
«Con la firma del Memorandum Understanding, sono state date importanti risposte su energia (ENEL e Terna), infrastrutture e investimenti (Invitalia). La data del 31 dicembre, pone la necessita’ di dover accelerare l’avvio al più presto del negoziato tra le due multinazionali, Glencore e Alcoa. Auspichiamo, adesso, una rapida convocazione da parte del MiSE, perché le preoccupazioni che corrono sul filo delle indiscrezioni, che riportano di problematiche legate ai numeri degli organici ipotizzati da Glencore (richiesta posta come condizione per la conclusione positiva della trattativa), se fossero vere – conclude Stefano Lai – sarebbero davvero una beffa per gli attuali 442 dipendenti Alcoa e i tanti lavoratori dell’indotto, che da tempo si augurano il rientro in fabbrica.»

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha espresso grande soddisfazione per la firma del Protocollo d’Intesa concernente le condizioni fondamentali perché Glencore avvii un confronto con Alcoa circa la possibile acquisizione e riattivazione dello smelter di produzione di alluminio primario di Portovesme.
«Da questo momento, pur consapevoli che vi sono ancora passi decisivi da compiere, possiamo finalmente dire che si riaccendono le speranze per la ripresa economica del territorio. Nel manifestare gratitudine al Governo e alla Regione per quanto sin ora fatto – ha concluso Giuseppe Casti – un ringraziamento particolare lo rivolgo ai lavoratori e ai sindacati che non si sono mai arresi e che hanno dato un contributo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.»

Lo ha detto oggi l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu durante l’incontro con i rappresentanti del mondo dell’edilizia e la presentazione delle osservazioni di imprenditori e sindacati al disegno di legge 103 sull’edilizia e sull’urbanistica, che si discuterà domani pomeriggio in IV commissione, dando il via a quello che sarà l’iter di approvazione anche nell’Aula di via Roma. A tale proposito l’assessore Erriu ha invitato i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio regionale alla massima responsabilità. «Il mio auspicio è che i rappresentanti del centrodestra dimostrino di tenere al bene comune in Aula e non cerchino di rallentare i lavori – ha concluso l’assessore Erriu – il senso di responsabilità non va solo dichiarato in questo momento di grande necessità, ma esercitato».

 

Attendati alcoa 1

 

E’ stato firmato nel tardo pomeriggio, il Memorandum tra la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Autonoma della Sardegna e la multinazionale svizzera Glencore, sugli impegni condivisi perché la stessa Glencore possa avviare la trattativa per l’acquisizione dell’impianto ex Alcoa di Portovesme.

Il Governo era rappresentato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio, dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, dal vice ministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, la Regione dal presidente Francesco Pigliaru, e Glencore International AG, dall’Amministratore Delegato Ivan Glasenberg, in data odierna.

Il Governo e la RAS perseguono l’obiettivo della ripresa della produzione nello smelter di Portovesme, cessata per decisione della proprietà Alcoa. Tale obiettivo è perseguito sulla base degli accordi fra Governo, RAS, Enti locali, Parti sociali e Alcoa che prevedono anche l’impegno di Alcoa a favorire, in assoluta buona fede, il riutilizzo produttivo dell’Impianto.

Il Governo e la RAS hanno pertanto invitato tutti gli operatori potenzialmente interessati a verificare le condizioni per rilevare l’impianto, prospettando a tutti identiche condizioni di contesto.
In questa prospettiva, il Governo e la RAS, come fatto anche con altri operatori, hanno invitato Glencore, proprietaria nella stessa area di Portovesme di altro impianto di produzione di metalli non ferrosi, a discutere quali condizioni fondamentali debbano sussistere per considerare la possibilità di riavviare l’impianto. Glencore è pronta a proseguire attraverso ulteriori approfondimenti in questa opportunità.
Il Protocollo rappresenta lo stato attuale, alla data della sottoscrizione, delle discussioni avviate da Governo, RAS e Glencore. Pertanto, il suo contenuto non costituisce in alcun modo vincolo contrattuale per nessuna delle Parti né potrà costituire fonte di affidamento per terzi.
Il confronto fra Governo, Regione e Glencore, si è sviluppato prevalentemente: sulle condizioni economiche di fornitura dell’energia; sulle possibilità di sostenere con risorse pubbliche gli investimenti necessari; sul miglioramento delle condizioni di contesto infrastrutturale.
L’Intesa conseguita fra Governo, RAS e Glencore, sul complesso dei suddetti punti, è basata su soluzioni di mercato e sul rispetto delle regole della concorrenza dell’UE e della Repubblica.

L’esito dell’operazione è tuttavia subordinato al completamento da parte di Glencore di una esaustiva due diligence in relazione all’impianto e alle condizioni della sostenibilità della gestione delle attività sul lungo termine.
Il Governo e la RAS faranno tutto quanto in loro potere per facilitare il buon esito dell’operazione.

«Finalmente si garantiscono le condizioni affinché un soggetto industriale (che non era stato preso in considerazione due anni fa) – ha commentato Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – possa interessarsi seriamente per la possibile ripresa produttiva dello smelter e, per noi, della ripresa di tutta la filiera industriale ed energetica, che può garantire ancora innovazione, sviluppo economico e lavoro. La strada è ancora lunga ed è merito dei lavoratori che non si sono arresi e con i quali, l’intero territorio e tutta la nostra organizzazione non mollerà mai!»

«La straordinaria partecipazione al voto catalano dimostra che la strada per l’autodeterminazione dei popoli è tracciata e certifica che niente e nessuno può arrestare o sospendere la via democratica all’indipendenza.»

Lo ha dichiarato oggi Giacomo Sanna, presidente regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Dopo l’esempio della Scozia, l’insegnamento catalano dà maggiore forza e più credibilità alla battaglia indipendentista in atto in tutte le nazioni senza Stato dell’Europa. Da Barcellona arriva, infatti, un segnale forte di libertà, di unità, di volontà, di determinazione e passione che ora i sardi, primi fra tutti quelli che militano nelle forze nazionalitarie – ha concluso Giacomo Sanna -, devono tradurre in atti politici conseguenti e in azioni concrete, per affermare il diritto a decidere del nostro futuro con la promozione del referendum sardo per l’indipendenza.»

Giacomo Sanna 2

L’assessorato regionale del Lavoro e l’Agenzia regionale per il Lavoro, in collaborazione con i Centri Servizi per il Lavoro della Provincia del Medio Campidano e l’INPS promuovono una giornata informativa dedicata Programma Garanzia Giovani in Sardegna. L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 novembre, alle 10.00, nella sala dell’ex Monte Granatico di Sanluri. L’obiettivo è illustrare le opportunità di inserimento nel mondo dell’occupazione, della formazione e della mobilità transanzionale che il programma europeo offre ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni.

L’Agenzia Laore ha pubblicato l’avviso per la presentazione di manifestazioni d’interesse con cui intende selezionare esperti di diverse tematiche per la realizzazione di incontri di informazione previsti nell’ambito del progetto “Programmazione, gestione e controllo dell’attività di un’impresa agricola” nel periodo compreso fra gennaio e maggio 2015.
Gli incontri, rivolti agli imprenditori agricoli, con preferenza a coloro che hanno beneficiato della misura 112 del Psr, saranno programmati nelle province di Sassari, Nuoro e Cagliari (2ª edizione).
I candidati, oltre che proporsi in una delle tematiche quali economia aziendale, organizzazione aziendale, lavoro e previdenza in agricoltura, dovranno possedere i seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea;
– laurea magistrale oppure laurea del vecchio ordinamento universitario attinente alle tematiche in cui si presenta la candidatura;
– abilitazione all’esercizio della professione di dottore commercialista e revisore dei conti per la tematica 1) e abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro per la tematica 3);
– comprovata e documentabile esperienza lavorativa e didattica a favore di imprese agricole in ciascuna tematica in cui si presenta la candidatura.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 25 novembre 2014.

«Abbanoa ritiri immediatamente le richieste di pagamento dei depositi cauzionali inviate ai cittadini nei giorni scorsi. Richieste illegittime sui contratti in essere proprio in base alle delibere dell’Autorità per l’Energia e il Gas cui la società di gestione del servizio idrico in Sardegna fa riferimento per giustificare il nuovo balzello: la n° 86/2013R/IDR e la n° 643/2013/R/IDR. Si tratta a tutti gli effetti di un sopruso ingiustificato: una modifica unilaterale di contratto illegittima in virtù dell’attuale disciplina, e irrazionale in base all’Anticipo sui consumi che ogni utente ha versato al momento della sottoscrizione del contratto con Abbanoa.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«La società regionale – aggiunge Locci -, così zelante nel rispetto delle delibere che le consentono di fare cassa (perché di questo si tratta), mostri la stessa diligenza assicurando la piena attuazione della normativa che le impone fatturazioni conformi (ma quando si dice Abbanoa si pensa a fatturazioni irregolari responsabili di cifre esorbitanti nelle bollette), rapporti cordiali e certi con gli utenti (la costante chiusura degli uffici periferici e gli slacci ingiustificati delle utenze vanno in tutt’altra direzione), una corretta ed equa gestione del servizio. La società regionale non pensi, insomma, che il titolo di monopolista del servizio idrico le consenta di fare il bello e il cattivo tempo.»

«Appare poi un insulto la possibilità di eludere il pagamento nell’ipotesi in cui il cittadino acconsenta all’addebito RID sul proprio conto delle future bollette dell’acqua, considerato che la stessa Abbanoa spesso commette errori macroscopici, recapitando fatture da migliaia di euro. Accettarle a scatola chiusa consentendo l’addebito sul proprio conto corrente sarebbe una follia. Come è folle richiedere un nuovo balzello – conclude Ignazio Locci – quando anziché essere vicino agli utenti e alle loro esigenze, si è un ente dalla struttura farraginosa ed elefantiaca.»