6 November, 2024
HomeIstruzioneIgeaPrima notte in miniera per le lavoratrici dell’Igea che stamane hanno occupato la galleria VIllamarina di Monteponi. Vertice in Regione martedì 2 dicembre.

Prima notte in miniera per le lavoratrici dell’Igea che stamane hanno occupato la galleria VIllamarina di Monteponi. Vertice in Regione martedì 2 dicembre.

Prima notte in miniera per le lavoratrici dell’Igea che stamane hanno occupato la galleria VIllamarina di Monteponi, per denunciare il mancato rispetto degli accordi raggiunti per il pagamento degli stipendi arretrati e l’avvio dei progetti di bonifica che dovrebbero rilanciare l’attività della società che cura il mantenimento, la manutenzione e la messa in sicurezza mineraria e gestisce siti di elevato interesse turistico dal punto di vista archeoindustriale, valorizzando in maniera sostenibile, il patrimonio immobiliare di sua proprietà e custodisce un prezioso patrimonio documentale storico minerario.

L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, intanto, ha convocato un incontro per martedì prossimo, 2 dicembre. «La Regione, dall’insediamento della Giunta Pigliaru, è impegnata con tenacia e coraggio a disegnare un nuovo futuro per le lavoratrici e i lavoratori di Igea. Questo è il nostro obiettivo – sottolinea l’assessore Piras – trasformare Igea in una società con costi e ricavi in equilibrio. Qualche mese fa l’azienda era morta a seguito di una mancata gestione che negli anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad azzerare il capitale sociale. Questa Giunta, che ha ereditato quella situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa: tenere in vita l’azienda e ridarle un ruolo.» 

«La Regione – si legge in una nota – si è impegnata a garantire risorse adeguate nel bilancio 2015 che consentano di sostenere la procedura concordataria e la futura riorganizzazione societaria. Per raggiungere l’obiettivo, il nuovo commissario liquidatore, Michele Caria, che sarà presto pienamente operativo, elaborerà un piano concordatario che porti l’azienda a un equilibrio finanziario. Il piano dovrà consentire a Igea di svolgere l’attività prevista: in primo luogo, la messa in sicurezza delle miniere e, progressivamente, anche le attività di bonifica. Il risanamento di Igea, come condiviso con i sindacati, passa anche attraverso il percorso d’incentivo all’esodo che dovrà concludersi entro il 2014. Intanto andrà avanti l’analisi organizzativa per migliorare l’assetto complessivo della società con il coinvolgimento di nuovi tecnici e manager e il ricorso a percorsi di formazione e riqualificazione dei dipendenti. Assessorato e azienda stanno nel frattempo accelerando le procedure che rendano possibile il pagamento di lavori già effettuati per permettere a Igea di corrispondere le retribuzioni. L’assessorato dell’Industria, infine, ascolta con attenzione la protesta delle lavoratrici che occupano la miniera di Monteponi ma condanna con decisione ogni ricorso all’uso della violenza.»

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