Si è insediato il nuovo commissario straordinario dell’Ente Foreste, Giuseppe Pulina.
Si è insediato il nuovo commissario straordinario dell’Ente Foreste, Giuseppe Pulina. Lo scorso 4 novembre, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha presentato al personale dell’Ente Foreste il neo commissario, nominato dalla Giunta il 28 ottobre 2014, che proprio nell’occasione ha ricevuto le consegne dal presidente uscente, Delfo Poddighe.
La nomina del commissario si è resa necessaria al fine di garantire continuità amministrativa a seguito della decadenza del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Foreste della Sardegna e nelle more di approvazione della legge di riordino. Durante l’incontro sono state illustrate le principali linee di indirizzo che caratterizzeranno il rilancio dell’Ente:
– modernizzazione e attualizzazione dei compiti istituzionali, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione e sviluppo delle politiche forestali; a tal fine l’attività istituzionale dell’Ente, oltre alla gestione delle risorse forestali, dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche ambientali di tutela del territorio (parchi e gestione della biodiversità, cambiamenti climatici, difesa dai rischi ambientali, turismo, ricerca scientifica);
– individuazione delle azioni per consentire una migliore valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale assegnato e dei beni prodotti, affinché sia possibile intervenire con processi incentrati sulla qualità e la valorizzazione delle risorse naturali al fine di permetterne la fruizione;
– valorizzazione dell’esigenza di promuovere l’adeguamento tecnologico e l’innovazione delle struttura;
– ridefinizione e ottimizzazione dei compiti istituzionali dell’Ente, al fine di razionalizzare la gestione delle competenze, attualmente eccessivamente frammentate, che talvolta si sovrappongono a competenze analoghe assegnate a differenti rami dell’Amministrazione regionale determinando inutili sovrapposizioni e diseconomie;
– razionalizzare gli obiettivi in funzione delle attività: a tal fine è necessario rivisitare la struttura organizzativa dell’Ente, ormai superata, legata essenzialmente alla gestione dei cantieri forestali e verificare, anche attraverso l’analisi comparata con altre realtà regionali, l’opportunità di attuare un differente modello organizzativo.
– modernizzazione e attualizzazione dei compiti istituzionali, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione e sviluppo delle politiche forestali; a tal fine l’attività istituzionale dell’Ente, oltre alla gestione delle risorse forestali, dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche ambientali di tutela del territorio (parchi e gestione della biodiversità, cambiamenti climatici, difesa dai rischi ambientali, turismo, ricerca scientifica);
– individuazione delle azioni per consentire una migliore valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale assegnato e dei beni prodotti, affinché sia possibile intervenire con processi incentrati sulla qualità e la valorizzazione delle risorse naturali al fine di permetterne la fruizione;
– valorizzazione dell’esigenza di promuovere l’adeguamento tecnologico e l’innovazione delle struttura;
– ridefinizione e ottimizzazione dei compiti istituzionali dell’Ente, al fine di razionalizzare la gestione delle competenze, attualmente eccessivamente frammentate, che talvolta si sovrappongono a competenze analoghe assegnate a differenti rami dell’Amministrazione regionale determinando inutili sovrapposizioni e diseconomie;
– razionalizzare gli obiettivi in funzione delle attività: a tal fine è necessario rivisitare la struttura organizzativa dell’Ente, ormai superata, legata essenzialmente alla gestione dei cantieri forestali e verificare, anche attraverso l’analisi comparata con altre realtà regionali, l’opportunità di attuare un differente modello organizzativo.
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