Elisabetta Falchi: «Convocheremo già la settimana prossima il tavolo per la pesca».
L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha partecipato ieri all’assemblea generale dei pescatori sardi che si è tenuta alla fiera di Cagliari. Centinaia di persone, rappresentanti di cooperative e delle associazioni di categoria di tutte le marinerie della Sardegna hanno partecipato all’iniziativa con numerosi interventi, descrivendo la forte contrazione che attraversa il mondo della pesca regionale.
«In questi mesi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – ho incontrato e ascoltato chi rappresenta le vostre esigenze, raccogliendo proposte e suggerimenti. I problemi non si risolvono tuttavia invitando i politici ad andare a casa come ha detto qualcuno in sala. Io stessa non sono politica, poiché vengo dal mondo produttivo agricolo, e capisco bene quali sono le difficoltà che bisogna affrontare quotidianamente. Per troppi anni la pesca e l’agricoltura sono stati considerati dei settori non trainanti per l’economia della nostra regione. Adesso però c’è un atteggiamento diverso che riguarda tutto l’agroalimentare che dalla pesca va all’agricoltura passando per l’allevamento e la pastorizia.
Nei rapporti con Bruxelles l’assessore ha fatto il punto sulle norme europee: «Le regole e i paletti all’interno dei quali ci si può muovere non sono scritti dalla Regione, ma dall’Unione europea e, a volte, vengono incontro alle esigenze dei pescatori del Mare del nord piuttosto che alle nostre. Quello che possiamo fare è prendere tali regolamenti comunitari e adattarli alle produzioni locali, rimodellarli tenendo conto delle nostre peculiarità come è stato fatto in passato da Spagna o Francia. A livello ministeriale, per l’appunto, stiamo lavorando al FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e già dal mese di giugno abbiamo iniziato a discutere in Conferenza Stato Regioni i possibili provvedimenti per migliorare la competitività delle imprese, sostenendo ad esempio gli interventi per ammodernare le barche».
«Convocheremo già la settimana prossima il tavolo per la pesca – ha detto l’assessore – un tavolo più ristretto rispetto all’assemblea di oggi, dove i vari attori del settore possano lavorare da subito. Al contempo inizieremo a riorganizzare l’assessorato potenziando gli uffici che seguono la pesca.»
Sul tema del tonno, già da giugno gli uffici di via Pessagno hanno scritto al ministero affinché le quote venissero incrementate per la Sardegna: «Sia per le tonnare fisse sia per le barche che la nostra isola non possiede. La nota agli uffici romani è stata comunque reiterata più volte. A oggi – ha continuato Falchi – la quota tonno per l’Italia è stata aumentata dall’Ue. Adesso stiamo facendo in modo, anche attraverso i deputati e senatori sardi, che una quota parte di questo incremento ricada anche sulle imprese dell’isola».
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