Il Cagliari riparte con Gianfranco Zola.
Archiviata “Zemanlandia”, un sogno estivo tramontato con l’arrivo dell’inverno, il Cagliari ha deciso di ripartire con Gianfranco Zola al timone. Una scelta ragionata quella della società guidata dal presidente Tommaso Giulini, che ha sicuramente un fondamento tecnico ma, al tempo stesso, porta con sé connotati d’amore verso un campione che ha fatto grande il calcio sardo in Italia e in Europa ed ha dedicato al Cagliari e alla Sardegna l’ultima parte di una carriera assolutamente straordinaria.
Da tecnico Gianfranco Zola non ha avuto fino ad oggi grandi fortune, alla guida di due squadre inglesi, West Ham e Watford, e della Under 16 azzurra. Il Cagliari e Cagliari rappresentano una grande quanto rischiosa scommessa che potrebbe lanciarlo nel gotha dei tecnici italiani ed europei, così come frenarne lo slancio verso una carriera quanto più possibile vicina a quella straordinaria vissuta da calciatore, prima in Italia, Nuorese, Torres, Napoli, Parma; poi in Inghilterra, con il Chelsea, squadra con la quale ha accumulato 229 presenze e 59 reti, per chiudere la carriera nel Cagliari (74 presenze e 22 reti).
A Cagliari il tecnico di Oliena trova una squadra in evidente difficoltà che necessita di una scossa per rimettersi in carreggiata e puntare al campionato tranquillo che era nei programmi societari di inizio stagione. L’organico necessita di alcuni ritocchi, soprattutto in difesa (un difensore e un centrale) e in attacco (manca un vice Sau). I tifosi hanno accolto positivamente il suo arrivo ma non hanno mancato di presentare le loro rimostranze alla società per l’esonero di Zednek Zeman, un tecnico che ha spesso diviso tra suoi estimatori convinti e suoi detrattori altrettanto convinti. Ora, per voltare realmente pagina, occorrono alcuni risultati positivi, perché diversamente gli oppositori alla “cacciata” di Zeman ritroverebbero vigore e la strada verso la salvezza diverrebbe sempre più in salita.
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