La Regione partecipa alla 19esima edizione dell’Artigiano in Fiera, in programma a Rho FieraMilano sino a lunedì 8 dicembre.
«La kermesse è un vero e proprio fenomeno sociale e culturale – spiega l’assessore Francesco Morandi – un “viaggio” nell’artigianato e nella cultura del mondo. Per le nostre micro, piccole e medie aziende rappresenta un’occasione fondamentale di promo-commercializzazione delle loro produzioni, ma è anche un modo di “raccontare”, attraverso la loro arte manifatturiera e la loro creatività, la storia e le tradizioni identitarie delle comunità sarde. Si assiste, in scala ridotta, a parte di ciò che si vedrà nell’esposizione universale dell’Expo a partire da maggio». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi: «La Sardegna ha l’opportunità di valorizzare ulteriormente il suo patrimonio tradizionale e agroalimentare, fattori strettamente legati al territorio, che esprimono l’identità di un intero popolo. Compito delle Istituzioni è supportare le aziende dell’agroalimentare e dell’artigianato, due settori che interpretano perfettamente il legame fra tradizione e innovazione: attuano un ‘ripensamento’ del prodotto rispetto alle esigenze dei consumatori, esaltando, nel contempo, l’unicità del territorio di provenienza».
“L’Artigiano in fiera” è un evento unico, che mette in vetrina le capacità dell’uomo di costruire con le proprie mani. È il più grande “villaggio” mondiale di settore, momento di incontro per conoscere le tradizioni e le culture del lavoro di tutto il mondo, in un’atmosfera di festa e condivisione. Un luogo dove il visitatore può entrare in contatto diretto con il mondo degli artigiani. L’edizione 2013 aveva messo in mostra i prodotti di quasi 3000 artigiani, provenienti da oltre 100 Paesi, per un pubblico di circa 3 milioni di visitatori nell’arco dei 10 giorni di fiera. La rassegna del 2014, dedicata al talento e alla creatività dovrebbe confermare il numero di visite nei 3 mila stand espositivi (su una superficie di 150mila metri quadrati), dove si alternano 150mila prodotti provenienti da 113 Paesi.
Lo stand Sardegna, con uno spazio dedicato a dimostrazioni dal vivo degli artigiani, ospiterà 30 aziende dell’agroalimentare e 21 artigianali. Per quanto riguarda la provenienza 12 sono del Sassarese, 11 del Cagliaritano, 10 sono del Nuorese e 10 dell’Oristanese, 3 del Medio Campidano, 2 sulcitane, 2 ogliastrine, e una gallurese. Quelle artigiane sono specializzate nella lavorazione di metalli preziosi e corallo, del legno o sughero, coltelleria, tessitura e ricamo, ceramica, lavorazione di cuoio e pelle, ferro battuto e vetro. Mentre quelle agroalimentari spaziano dal settore lattiero-caseario (5 aziende) a quello oleario e dei sott’oli (2), dalla produzione di miele, confetture e conserve (3) a quella di pane e pasta (4), dall’ortofrutta (2) alle spezie ed erbe aromatiche (2), dalla produzione di dolci tipici e torrone (4) al settore vitivinicolo, dei liquori e delle birre artigianali (5), sino a quelli ittico (3). Anche quest’anno sarà attiva una piattaforma di e-commerce a cui le aziende partecipanti sono obbligate a iscriversi: un’ulteriore opportunità di commercializzazione che consentirà di vendere i prodotti anche dopo la chiusura della rassegna.
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