La VI commissione ha dato il via libera all’introduzione del reddito Isee con tetto massimo a 35mila euro per poter partecipare all’assegnazione degli assegni di merito.
La VI commissione ha dato il via libera all’introduzione del reddito Isee con tetto massimo a 35mila euro per poter partecipare all’assegnazione degli assegni di merito. La decisione è arrivata a conclusione dell’audizione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che ha illustrato nel dettaglio la deliberazione dello scorso 2 dicembre che stabilisce criteri e modalità di attuazione degli interventi relativi agli assegni di merito. «La decisione di affiancare ai meriti scolastici anche il requisito del reddito per essere ammessi ai benefici di legge – ha dichiarato, Gavino Manca – è giustificata principalmente dalla sensibile riduzione delle risorse a disposizione, infatti, si è passati dai circa 12 milioni di euro di stanziamenti dello scorso anno agli attuali tre milioni di euro».
La posizione espressa dal presidente, che ha fatto sintesi delle diverse dichiarazioni in proposito rese dai consiglieri appartenenti sia ai gruppi di maggioranza che dell’opposizione, è in linea anche con quanto dichiarato in proposito dall’assessore Claudia Firino: «Gli assegni di merito sono destinati a chi vanta un ottimo curriculum studiorium ma in un contesto di riduzione delle risorse, di crisi e dinanzi al drastico calo delle iscrizioni nelle università dell’Isola, ho ritenuto opportuno introdurre un limite al reddito per l’ammissibilità della domande». Restano invariati i criteri riguardanti la votazione del titolo di studio: (85/100) per i diplomati nell’anno scolastico 2012/2013 e iscritti nell’anno accademico 2013/2014 alla prima annualità di un corso di laurea o di laurea magistrale in una delle Università italiane; e la richiesta di votazione non inferiore a 100/110 per gli iscritti nell’anno accademico 2012/2013 alla prima annualità di un corso di laurea magistrale con titolo di diploma di laurea triennale.
In sede di formazione delle graduatorie degli studenti beneficiari dell’assegno regionale, in caso di parità di punteggio, saranno presi in considerazione: la votazione media, lo status di studente “fuori sede” o “in sede” e il minor reddito.
L’assegno di merito ha inoltre spiegato l’assessore Firino è cumulabile con i finanziamenti per la partecipazione ai programmi comunitari (Socrates ed Erasmus) ed è integrabile con il contributo “fitto casa” (legge regionale n. 2/2007). La somma massima concedibile per studente è di 2.800 euro per gli studenti in sede e di 6.000 euro per quelli fuori sede.
Per quanto attiene alla possibilità di estendere anche agli studenti delle facoltà umanistiche l’attribuzione degli assegni di merito, l’assessore Firino si è detta disponibile a valutare positivamente l’invito della commissione per una modifica della legge regionale n. 3 del 5 marzo 2008 laddove stabilisce che siano riservati solo ai giovani studenti iscritti in corsi di laurea in area scientifica.
La Seconda commissione ha inoltre dato parere favorevole alla deliberazione n. 48/30 del 2 dicembre 2014 che ha previsto uno stanziamento straordinario di 1.485.636,81 euro per il diritto alla studio ai sensi della legge regionale n. 31/1984, per l’anno scolastico 2014-2015.
I fondi sono destinati ai Comuni che, a seguito dei provvedimenti di soppressione di classe e scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, hanno dovuto provvedere ad organizzare il servizio di trasporto pubblico degli alunni residenti presso le sedi scolastiche ubicate in altri Comuni.
Nella medesima deliberazione della Giunta, ulteriori 14.363 euro sono stati destinati in favore dei Comuni che, per errori materiali, non hanno potuto usufruire delle risorse nazionali del “Welfare dello studente”, concernente l’incremento dei servizi per favorire l’accesso e la frequenza dei corsi scolastici agli studenti con disabilità ai sensi della legge n. 104 del 5 febbraio 1992.
Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha invece rinviato il parere alla deliberazione 48/24 del 2 dicembre 2014 sul piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016. «Serve una valutazione approfondita sui contenuti e le linee guida – ha dichiarato Manca – e il tema sarà oggetto di confronto anche all’interno dei singoli gruppi consiliari e delle forze della maggioranza.»
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