Natale al presidio di Portovesme per i lavoratori ex Alcoa.
E’ stato un Natale diverso per i lavoratori ex Alcoa che da mesi vivono nel presidio allestito all’ingresso dello stabilimento per rivendicare la cessione dello stabilimento ed il rientro nel ciclo produttivo. Si sono ritrovati in tanti, per il cenone del 24 e per il pranzo e la cena del 25 dicembre. Un Natale con pochi sorrisi, vista l’estenuante attesa per uno sbocco positivo della vertenza che qualche settimana fa sembra aver avuto la svolta tanto attesa che, a breve, potrebbe rivelarsi decisiva, con l’interessamento della multinazionale Glencore a subentrare ad Alcoa nella produzione di alluminio in Sardegna.
Ieri sera al presidio, al fianco dei lavoratori, c’era tra gli altri Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro, che sta seguendo da vicino la trattativa avviata tra Alcoa e Glencore e che ha manifestato ancora una volta un moderato ottimismo, derivante dal fatto che l’interessamento di Glencore è reale e forte, così come è forte la determinazione di Governo nazionale e Giunta regionale a raggiungere l’obiettivo.
Il nodo principale da sciogliere era è resta quello dei costi energetici, sul quale le parti in causa hanno assunto impegni precisi, come ha sottolineato alcune settimane fa, durante la sua visita in Sardegna, il sottosegretario della presidenza del Consiglio dei ministro Graziano Delrio. Dopo l’incontro preliminare avvenuto il 10 dicembre negli Stati Uniti tra Alcoa e Glencore, il prossimo incontro è previsto nella prima metà di gennaio 2015 presso la sede di Glencore in Svizzera. In discussione ci sono anche le questioni relative alle bonifiche ambientali da entrambi i gruppi.
Sui volti dei lavoratori ieri sera si leggevano i segni della stanchezza e la preoccupazione sui tempi di soluzione della vertenza ma l’ostinazione con la quale tengono alta la mobilitazione nel presidio, conferma ancora una volta che credono in una soluzione positiva e in un futuro dello stabilimento di Portovesme.
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