Stamattina si è tenuto un incontro, al ministero dello Sviluppo economico, tra le organizzazioni sindacali, la Regione Sardegna e il vice ministro Claudio De Vincenti per fare il punto sulla cessione dello smelter di produzione alluminio ex Alcoa: «Abbiamo appreso che la trattativa tra le 2 aziende prosegue positivamente, pur restando ancora irrisolte alcune criticità fondamentali (ambientali e burocratiche) per la riuscita dell’operazione. Le parti si rincontreranno presto a Ginevra, presumibilmente nella seconda settimana di Gennaio 2015», hanno detto Massimo Cara, Romeo Ghilleri e Nicola Baire, delegati RSU della FSM-CISL.
«Prosegue il negoziato tra Alcoa e Glencore dopo l’incontro positivo, ma da considerarsi ancora preliminare avvenuto il 10 dicembre negli Stati Uniti tra i due gruppi industriali – ha commentato Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl -. Il prossimo incontro avverrà nella prima metà di gennaio 2015 presso la sede di Glencore in Svizzera. Sullo sfondo del negoziato sono state poste le questioni relative alle bonifiche ambientali da entrambi i gruppi affinché vi siano distinzioni di oneri e responsabilità tra impresa subentrante e quella uscente, così come previsto dal 252bis del Codice ambientale. Abbiamo infine richiesto che i lavoratori dello smelter ex-Alcoa licenziati nella seconda metà di dicembre siano considerati come bacino prioritario per ricollocamento relativo all’eventuale riavvio dello stabilimento e di nuove iniziative industriali nell’area.»
«Abbiamo registrato dei primi passi avanti, ma non abbiamo ancora nessuna certezza sul riavvio del sito di Alcoa, nonostante l’impegno del Governo – hanno dichiarato Maria Antonietta Vicario e Stefano Lai, rispettivamente segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici e segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici Carbonia Iglesias -, al termine della riunione è stato sottoscritto un verbale di incontro nel quale il ministero ha confermato l’impegno del Governo e della Regione Sardegna per la salvaguardia dei lavoratori di Alcoa in mobilità, in una prospettiva di reindustrializzazione del sito o di altre attività e progetti contemplate nel Piano Sulcis. E’ inoltre previsto l’impegno, sempre da parte della Regione, a programmare specifici corsi di formazione per il reimpiego dei lavoratori dell’indotto.»
«Ad oggi, però, la discussione tra Alcoa e Glencore – concludono Vicario e Lai – è ancora in una fase interlocutoria, senza notizie certe sull’eventuale acquisizione e reindustrializzazione dell’impianto oppure sulla ricollocazione dei lavoratori. Bisognerà aspettare il prossimo incontro tra le due società, previsto per i primi di gennaio. Inoltre, resta ancora da risolvere la problematica, evidenziata da entrambe le società, sulla responsabilità delle bonifiche necessarie, aldilà della conferma da parte di Alcoa degli impegni già presi con il ministero dell’Ambiente e su cui si attendono ulteriori dettagli relativi alla discussione con il Consorzio Industriale per la bonifica delle falde acquifere.»
Nella giornata odierna il ministero ha aggiornato le organizzazioni sindacali anche sullo stato della vertenza Eurallumina e dell’investimento industriale sul Biofuel: «Per quanto riguarda il Biofuel, il ministero ci ha informato che si stanno ultimando tutti gli aspetti burocratici, tecnici e fiscali e a breve dovrebbero iniziare i lavori di costruzione dello stabilimento per la produzione di bioetanolo che rappresenterà un’opportunità lavorativa per centinaia di lavoratori», dichiara Rino Barca, segretario regionale Fsm-Cisl.
«Il vice ministro De Vincenti su precisa richiesta delle organizzazioni sindacali, ha riferito che nel programma interno al memorandum, non si parla assolutamente di esuberi o altre questioni organizzative, così come paventato da altre organizzazioni sindacali nei giorni scorsi. E in tal senso abbiamo chiesto alla Regione e al Governo un accordo di salvaguardia e reintegro, in caso di cessione dello stabilimento, per i 436 dipendenti licenziati alla data del 22 dicembre 2014», conclude Rino Barca.
Per quanto riguarda i lavoratori degli appalti e in corso un confronto serrato col Governo e la Regione Sardegna per la tutela e l’inserimento degli stessi nei corsi di formazione e riqualificazione professionale tesi alla ricollocazione nei nuovi investimenti industriali e nella preservazione e tutela degli organici in un’ottica di riavvio dello stabilimento di alluminio di Portovesme.