Studenti, docenti e tutor hanno incontrato al molo sabaudo di Cagliari i velisti impegnati negli allenamenti per l’America’s Cup 2017.
Il fascino e il rigore di un luogo riservato. Le attività quotidiane di uno staff tra i primi al mondo. L’innovazione tecnologica, le macchine e le idee che proiettano nel futuro la vela d’autore. Luna Rossa, questo e di più. Da qui la visita e la “lezione” in esclusiva al quartier generale per un gruppo di studenti e laureandi in Scienze delle attività motorie e sportive dell’ateneo di Cagliari. Ieri, mercoledì 3 dicembre, in oltre due ore di tour guidato dagli uomini di Prada (ottanta tra ingegneri, tecnici, marinai, meccanici, skipper, avvocati e addetti stampa), la scoperta di un universo speciale. Al molo Sabaudo il gruppo guidato da Andrea Loviselli – presidente del corso di laurea e promotore dell’iniziativa – ha assistito anche alla messa a secco dei due sofisticati AC45, reduci da un allenamento nelle acque del golfo durato cinque ore. a seguire, la scoperta di officine, uffici tecnici, legali e stampa, hangar imbarcazioni e veleria, mensa, palestra, bar e hospitality. Una visita descritta nei dettagli dagli uomini di Luna Rossa.
«Il corso fa capo alla facoltà di medicina e ha anche il compito di ampliare l’offerta formativa con tirocini di avvio al lavoro nell’ambito delle attività sportive. Vista la potenziale recettività della Sardegna per gli sport acquatici – spiega il professor Loviselli – abbiamo pensato di promuovere la disciplina della vela». Un assist che ha incontrato l’attenzione degli studenti. «Siamo grati per la sensibilità e la disponibilità riservataci dai preparatori sportivi del team di Luna Rossa. I ragazzi hanno appreso quali siano le tecniche di allenamento più evolute per questo sport. Parliamo di metodiche che non sono ancora completamente codificate in protocolli internazionali acquisibili in testi di studio, ma derivano da esperienze maturate sul campo di regata e solo in parte mutuate da altri sport», aggiunge il presidente del corso di laurea.
La visita ha permesso di constatare un assioma: «L’attività motoria della vela è assolutamente sui generis per tipologia. frequenza e intensità visto che una giornata di brezza può rapidamente trasformarsi in una terribile burrasca. Eventi – aggiunge Andrea Loviselli – che richiedono muscoli e mente ben allenata per sforzi e concentrazione estremi. L’attività in regata non è programmabile a tavolino e costituisce un’eccezione anche nell’ambito degli sport di squadra». In breve, un tour proficuo utile per apprendere aspetti inediti, comportamenti e indicazioni sul corretto sviluppo degli argomenti trattati in aula e laboratorio. «La visita ha permesso il contatto diretto con un gruppo di altissimo livello internazionale. Ma credo – conclude il professor Loviselli – sia da rimarcare anche l’aspetto emotivo: da un team d’élite quale è quello allestito da Prada, si ricevono motivazioni indispensabili non solo per entrare a contatto con il mondo della vela, ma anche per recepire quali siano le immense potenzialità della terra in cui viviamo».
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