Verrà inaugurata domenica la mostra “Miniere e minatori a Santadi”.
Il comune di Santadi, in collaborazione con lo Speleo Club Santadese e lo Speleo Club Nuxis, ha organizzato la mostra “Miniere e minatori a Santadi”, che sarà inaugurata a Santadi, nei locali del Museo etnografico “Sa Domu antiga”, alle ore 16.00 di domenica 7 dicembre, in occasione della manifestazione “Pane e Olio in Frantoio 2014”.
La mostra, allestita con la collaborazione della Cooperativa Sémata, ente gestore del Sistema museale di Santadi, intende celebrare un momento poco approfondito della vita della comunità santadese, quale quello delle ricadute sociali ed economiche che l’epopea mineraria sarda ebbe sulla popolazione di Santadi. Attraverso una ricerca sulle attività minerarie che hanno interessato il territorio di Santadi, si avrà modo di approfondire alcuni aspetti della vita quotidiana degli abitanti interessati da questa attività, gli influssi sul paesaggio, le ricadute economiche e il cambiamento degli stili di vita.
Lo spunto per l’allestimento della mostra è stato offerto dal recente deposito, presso il museo etnografico, di una camera da letto risalente ai primi anni ’40 del Novecento, acquistata presso la falegnameria che costruì la maggior parte degli arredi acquistata dai minatori della Grande Miniera di Serbariu per le loro case. La camera da letto, tra le poche superstiti attualmente documentati, testimonia il passaggio da stili di vita prettamente rurali ad abitudini più cittadine e legate alla contemporaneità che ha caratterizzato il Basso Sulcis, e quindi anche Santadi, nel primo scorcio del secolo scorso. La generosità della famiglia Armas ha quindi reso possibile la fruizione, per il pubblico, di un bene che, oltre al notevole pregio estetico, possiede un valore storico di indubbio interesse.
All’inaugurazione parteciperà, oltre agli organizzatori della mostra, la poetessa santadese Daniela Atzeni, che offrirà un’anteprima di alcune sue opere, accompagnata eccezionalmente dal violinista Giordano Casu, insieme al quale eseguirà alcuni brani della tradizione musicale sarda.
La mostra si inserisce negli eventi che promuovono la valorizzazione del Cammino minerario di Santa Barbara, curato dall’Associazione Pozzo Sella, nel cui circuito è inserito anche il sito archeologico santadese di Pani Loriga.
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