22 July, 2024
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Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, ha partecipato alla riunione della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni, svoltasi ieri a Roma. Le regioni hanno espresso un importante parere sul DL 133/2014, il cosiddetto “Sblocca Italia”. La Conferenza ha recepito tutte le osservazioni e gli emendamenti che l’assessore Spano aveva già proposto sulle materie di rilevanza ambientale chiedendo l’abrogazione dell’intero articolo 35, relativo alla creazione della rete degli impianti di recupero di energia, e dell’articolo 38, riguardante le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi. Su tutti questi temi, infatti, il governo intende sottrarre alle regioni il diritto di decisione autonoma.

Nel corso della Conferenza, l’assessore ha inoltre affermato che la Regione Sardegna è interessata a partecipare al Gruppo di Lavoro per la definizione dei costi standard dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale; mentre rispetto al documento sulla “Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici”, nell’evidenziare la rilevanza dell’argomento per le ricadute che gli eventi climatici determinano sull’intero territorio nazionale, l’assessore Spano ha chiesto che sul documento venisse fatto un approfondimento in sede politica e che pertanto si rimandasse la discussione dell’argomento a una seduta successiva per dar modo alle regioni di esaminarlo attentamente, anche in vista dell’adozione di decisioni politiche adeguate in termini di adattamento e di mitigazione del rischio per il territorio italiano.

In apertura dei lavori la Conferenza ha espresso il proprio parere sulla nuova proposta di legge di stabilità 2015, che il Governo sta predisponendo e rispetto alla quale tutte le regioni hanno assunto unanimemente una posizione critica per le pesanti ripercussioni che l’ulteriore taglio di risorse in essa previsto comporterebbe sui già ridotti bilanci regionali.

Attacco centrale di Luca Genna copia

Scatta domani sera il nuovo campionato di B1 di volley maschile, alle 19.00, al Palasport di Sant’Antioco, con VBA/Olimpia-Emma Villas Chiusi; domenica pomeriggio, alle 15.30, è in programma Lupi Santa Croce-Volley Iglesias.

Il girone A nel quale sono inserite le tre squadre sarde (la terza è il Cagliari Volley che esordirà sabato sera, alle 21.00, sul campo del Volley Parella Torino), comprende dodici squadre, di Sardegna, Piemonte, Lombardia e Toscana.

Le altre tre partite della prima giornata sono Benassi Alba Cuneo – Sant’Anna Tomcar Torino (sabato sera, alle 21.00), Pallavolo Saronno Varese – Caloni Agnelli Bergamo (sabato sera, alle 21.00) e Bruno Rent Mondovì Cuneo – Volley Segrate 1978 Milano (sabato sera, alle 21.00).

C’è grande interesse per vedere all’opera le due squadre sulcitane, profondamente rinnovate. Le prime novità vengono dalle panchine, con gli arrivi dell’italo-argentino Adrian Pablo Pasquali a Sant’Antioco e dell’antiochense Mario Basciu a Iglesias. Anche i roster sono quasi interamente nuovi.

Consiglio regionale 38 copia

I lavori del Consiglio regionale, questo pomeriggio si sono aperti sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau e poi del vicepresidente Eugenio Lai. L’Aula ha proseguito il voto sugli emendamenti all’articolo 1 del disegno di legge all’assestamento alla manovra. 

Molti emendamenti sono stati ritirati, durante la seduta, dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, che ha detto che gli emendamenti erano stati presentati anche per mettere in evidenza la debolezza di questo assestamento. «Per dare un ulteriore segnale di apertura –  ha detto – abbiamo deciso di ritirare gli emendamenti dal 1.088 al 900.»

Molti gli emendamenti ritirati anche dai Riformatori sardi. «Per accelerare i tempi – ha detto Michele Cossa – ritiriamo la maggior parte dei nostri emendamenti. E’ urgente affrontare subito, dopo l’approvazione di questo assestamento, la questione del conflitto Stato-Regione che inevitabilmente si apre dopo le dichiarazioni di questo pomeriggio di Matteo Renzi. I tagli nei confronti delle Regioni annunciate su twitter dal Premier hanno, infatti, suscitato un’immediata reazione da parte dei consiglieri regionali.» Sull’argomento sono intervenuti Cappellacci (Forza Italia Sardegna), Cossa (Riformatori Sardi), Alessandra Zedda (Forza Italia Sardegna), Attilio Dedoni (Riformatori Sardi), Oscar Cherchi (Forza Italia Sardegna), Paolo Truzzu (Sardegna), Giuseppe Fasolino (Forza Italia Sardegna), Marco Tedde (Forza Italia Sardegna), Luigi Crisponi (Riformatori sardi). Christian Solinas (Psd’az) ha chiesto che alla fine della seduta il Consiglio si esprima con un ordine del giorno unitario per rafforzare l’azione che la Giunta regionale deve intraprendere per contrastare immediatamente l’azione del governo Renzi. I consiglieri Modesto Fenu (Sardegna) e Pietro Cocco (Pd) hanno condiviso la  proposta di Christian  Solinas.

 L’Aula ha poi approvato l’emendamento 9 su cui c’era il parere favorevole della commissione. Questo emendamento  consente di non definanziare le opere pubbliche programmate negli esercizi precedenti per i mancati pareri, autorizzazioni o nulla osta di competenza delle amministrazioni locali, a condizione che la procedura di gara venga indetta entro il 31 dicembre 2014 e il contratto d’appalto sia stipulato entro i sei mesi successivi.

Approvato anche l’emendamento 2. Questo emendamento  porta da 160.000 e 320.000 euro la dotazione finanziaria per il funzionamento e l’organizzazione delle sezioni sarde dell’Unione italiana ciechi.

Approvato anche il testo dell’articolo 1 (presenti 53, sì 31, no 22).

Per dichiarazione di voto sul testo dell’articolo 1 sono intervenuti: Alessandra Zedda (Forza Italia Sardegna) e Attilio Dedoni (Riformatori sardi). Approvato anche l’emendamento 5 che abroga le disposizioni della legge regionale n. 1 del 2009 che prevedevano l’esenzione Irap per le associazioni di promozione sociale.

Approvato anche l’emendamento 6 che introduce un comma aggiuntivo che autorizza la Regione a rinunciare al recupero del credito d’imposta indebitamente utilizzato dalle piccole imprese quando l’importo non sia superiore ai 500 euro (le spese legali e gli oneri di legge supererebbero di gran lunga l’importo delle somme eventualmente recuperate).

L’emendamento 7 è stato momentaneamente sospeso per permettere alla minoranza di esaminare l’emendamento all’emendamento n. 1.212 presentato dalla Giunta.

Sull’emendamento 1, che consente alla Regione di stipulare convenzioni con l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari anche in carenza del documento di programmazione previsto dalla legge regionale, è stato richiesto il voto segreto. L’emendamento 1 è stato bocciato (presenti 55, si 26 no 28)

Sull’emendamento la commissione aveva dato parere favorevole.

Ampio il dibattito sull’emendamento 137 (abolizione del Consiglio regionale dell’Economia e del lavoro). Numerosi gli interventi della minoranza che è compatta e vuole approvare  l’emendamento presentato dalla consigliera Alessandra Zedda. Pietro Cocco (Pd) ha però detto che l’abolizione del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro  non è una prova muscolare. «Siamo a favore della sua abolizione – ha detto – ma non lo faremo con un emendamento ma nell’ambito di una riforma generale.» Dopo numerosi interventi Pietro Pittalis (Forza Italia Sardegna)  ha preannunciato la presentazione di un ordine del giorno che prevede che il Consiglio non proceda alla nomina dei nuovi rappresentanti del Consiglio regionale dell’Economia e del lavoro. Con questa premessa ha ritirato l’emendamento.

Due emendamenti orali aggiuntivi all’art. 1 sono stati proposti dai consiglieri Pier Mario Manca (partito dei Sardi) e Emilio Usula (capogruppo di Soberania e Indipendentzia). Il primo proponeva di utilizzare le risorse a disposizione dell’Agenzia Argea per avviare la campagna cerealicola, il secondo, invece, chiedeva di impiegare gli stessi fondi per contrastare la peste suina e sostenere le imprese agricole. Su entrambi la Giunta, per bocca dell’assessore al bilancio Raffaele Paci, ha dato parere favorevole. Gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità.

L’Aula ha poi approvato due emendamenti della Giunta regionale, il n. 8 che precisa meglio le disposizioni del comma 20 dell’art. 1 sulle opere pubbliche da rifinanziare e il n. 11 con il quale vengono stanziati due milioni di euro a favore dei Consorzi Fidi per l’artigianato e il commercio. Via libera anche agli emendamenti n. 13 (Pietro Cocco e più), che stanzia un contributo straordinario di 100.000 euro a favore della Biblioteca Satta di Nuoro e n. 17 (Tendas e più), che prevede il trasferimento ai comuni dei canoni riscossi dalla Regione per le concessioni rilasciate alle strutture termali. Bocciati invece gli emendamenti n. 106 e n. 160, presentati dalla minoranza, con i quali si proponeva di incrementare i fondi per le Scuole civiche di musica di 500mila euro per il 2014.

Parere positivo, in seguito, per gli emendamenti n.1164 (Gruppo Psd’az), con il quale si recupera la somma di 100.000 euro a favore dell’Archivio storico diocesano di Cagliari, n. 10 (Giunta regionale)  che:  a) definanzia ope legis le opere pubbliche affidate agli enti locali per le quali, alla data di entrate in vigore della presente legge, non siano state assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti (aggiudicazione dei lavori); b) rifinanzia interventi su opere pubbliche precedentemente definanziate a condizione che gli enti presentino apposita richiesta entro il 30 marzo 2015 e pubblichino i bandi di gara entro 30 giorni dalla data dell’autorizzazione regionale; n. 1.211 (Christian Solinas e più) con il quale si incrementano di duecentomila euro i fondi per il ripristino delle opere distrutte o danneggiate dall’esondazione del Rio San Gerolamo di Capoterra.

Via libera inoltre al n. 1.212 (emendamento all’emendamento n.7 presentato dalla Giunta Regionale) con il quale si finanziano le attività di supporto ai comuni per l’adeguamento dei Puc al PPR e al PAI (250mila euro la spesa prevista).

L’Aula ha poi approvato all’unanimità un emendamento di sintesi, concordato da maggioranza e opposizione, con il quale si scongiura il blocco dei servizi delle province sarde e si salvaguardano gli equilibri di bilancio degli enti intermedi. Cinque milioni di euro saranno destinati prioritariamente alle società in house e alle partecipate per i servizi relativi al funzionamento degli edifici scolastici, alle manutenzioni stradali, agli interventi di sicurezza ambientale, alla lotta agli insetti e alla prevenzione danni e malattie. Voto favorevole, infine, all’emendamento orale all’emendamento n. 32 (presentato da maggioranza e opposizione) con il quale si autorizza l’esodo volontario, attraverso incentivi, del personale con qualifica non dirigenziale dei Consorzi Industriali, escluso il Consorzio industriale di Nuoro.

Il presidente del Consiglio ha comunicato all’Aula che è stato presentato un ordine del giorno, sottoscritto da maggioranza e opposizione, che impegna il presidente della Regione a intraprendere tutte le azioni necessarie a salvaguardare le entrate riconosciute alla Regione per evitare che la cosiddetta legge di stabilità del governo Renzi arrechi danni irreversibili all’economia dell’Isola.

Il presidente ha dato la parola alla Giunta. Positivo l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci: «Accogliamo quest’ordine del giorno perché le preoccupazioni sono anche nostre: questi ulteriori accantonamenti creano problemi al bilancio ed è importante far sentire la voce del Consiglio unita». Il rappresentate dell’esecutivo ha anche dato la notizia che «al comma 5 dell’articolo 38 della legge di stabilità è stato risolto il problema delle riserve erariali dal 2015 in poi. Ossia il nostro slogan “i soldi dei sardi restano in Sardegna” è stato accettato dal governo». E ha aggiunto che sono stati fatti salvi due principi: «Il rispetto dei cittadini sardi e della nostra autonomia». «Abbiamo vinto un’importante battaglia – ha concluso l’assessore -. Un successo di tutto il Consiglio e di tutta la Sardegna». Paci ha garantito che l’azione della Giunta non si fermerà qui e che continuerà la battaglia per salvaguardare i diritti della Sardegna e di tutti i cittadini. Il presidente Ganau ha messo il testo in votazione ed è stato approvato all’unanimità.

I lavori del Consiglio regionale sono stati chiusi, riprenderanno domani mattina alle 10.00. All’ordine del giorno l’esame dell’articolo 2 del DL 111/A “Assestamento alla manovra finanziaria”. 

Maria Grazia Piras A copia

Si conoscerà tra un mese il destino della Keller e dei lavoratori dello stabilimento di Villacidro, azienda specializzata nella costruzione e ristrutturazione di vagoni e materiale rotabile. Il commissario straordinario, l’avvocato Nicola Maione, nominato lo scorso 5 agosto, ha depositato in tribunale a Cagliari la relazione contenente la descrizione particolareggiata delle cause dello stato d’insolvenza della società e la valutazione motivata circa l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria. I giudici hanno adesso trenta giorni di tempo per decidere. Nella relazione del commissario si fa riferimento, tra l’altro, al Piano regionale dei trasporti (strumento che potrebbe alimentare un nuovo mercato della Keller) e al possibile riavvio della fabbrica grazie a due importanti commesse che garantirebbero così la ripresa produttiva. 
«Attendiamo fiduciosi l’esito di questa vicenda, nel pieno rispetto dell’autonomia decisionale del tribunale – afferma l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras –. Con il commissario Maione abbiamo sempre condiviso l’urgenza di riavviare al più presto l’attività della Keller, azienda fondamentale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nel Medio Campidano». «La Regione – sottolinea l’assessore dell’Industria – è a fianco dell’azienda e dei lavoratori. Lo abbiamo detto più volte: siamo in campo per valutare tutti gli strumenti, anche di natura finanziaria, che accompagnino la ripresa produttiva della fabbrica.»
Nelle scorse settimane il commissario aveva chiesto e ottenuto il “congelamento” dei licenziamenti per gli oltre 280 dipendenti Keller.

Maladroxia

La Sardegna si conferma tra le mete turistiche più competitive del Mediterraneo, con un appeal crescente sui mercati internazionali e un forte richiamo di visitatori provenienti dalle regioni italiane. E’ questo il quadro della stagione turistica nell’Isola che emerge dalle rilevazioni del Sired (Sistema di raccolta ed elaborazione dati dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio) su arrivi e presenze nell’Isola nei primi otto mesi del 2014, presentati oggi in conferenza stampa dall’assessore Francesco Morandi. 
Da gennaio ad agosto sono stati registrati 1.704.657 arrivi (contro 1.671.341 dello stesso periodo dell’anno passato: +2 per cento) con una permanenza media di 5,14 giorni, da cui risultano 8.755.133 presenze nelle strutture ricettive sarde (contro 8.482.422 dello stesso intervallo temporale del 2013): circa 270 mila in più che valgono oltre 3 punti percentuali in attivo. Si tratta di un riscontro decisamente positivo in controtendenza col dato nazionale, con un’estate (soprattutto agosto) da record, che ha riversato i suoi effetti confortanti anche a settembre e in quest’inizio di ottobre. La proiezione tendenziale per settembre registra, infatti, un +3,8 per cento di arrivi e un +2,2 per cento di presenze rispetto allo stesso mese 2013 (analisi effettuata su un campione medio di 553 strutture che hanno trasmesso i dati direttamente dal web). Il dato dei primi 13 giorni di ottobre, calcolato su un campione di 290 strutture che hanno già trasmesso le rilevazioni on-line, segna addirittura un +18 per cento di arrivi e un +7 di presenze. 
Su più di 8 milioni e mezzo di presenze nei primi 8 mesi, 4.958.711 sono di turisti provenienti dalla Penisola, con un aumento del 3 per cento rispetto al 2013. Tra i visitatori italiani, che rappresentano il 57,1 per cento degli arrivi e il 58,4 per cento delle presenze totali, a fare la voce grossa sono i lombardi, che con oltre un milione e 300 mila presenze (in aumento del 6,5% rispetto all’anno scorso) rappresentano il primo mercato di riferimento per la Sardegna. Seguono i sardi stessi (807.611 presenze), Lazio (587 mila) e Piemonte (420 mila con una crescita del 5 per cento). 
Gli arrivi dall’estero sono stati 749.474, con una permanenza media di 5 giorni, per un totale di 3.796.422 presenze: la crescita è del 3,5 per cento. Tra gli stranieri la Germania si conferma mercato di riferimento principale (e secondo assoluto) per l’Isola con 878.880 (+4 per cento); segue la Francia, seppure in calo rispetto al boom degli ultimi due anni, con 660.851 presenze; poi Svizzera (circa 400 mila, quasi 10 per cento in più rispetto all’anno scorso) e Regno Unito (281 mila con crescita del 4,5 per cento); tra i paesi europei, infine, da segnalare la ripresa esponenziale di arrivi (+20 per cento) e presenze (addirittura +34 per cento) di turisti spagnoli (oltre duecento mila le presenze) e la continua ascesa dei russi (188.532 presenze con un +6,4 per cento). Oltre Oceano spiccano i dati degli australiani, 15 mila presenze in crescita del 20 per cento, e degli statunitensi, 40 mila presenze (+5,8 per cento). 
«L’estate appena conclusa, e più in generale l’intera stagione, finalmente “allungata’ da marzo a novembre – ha spiegato Morandi durante la conferenza stampa – mostrano chiari segnali di ripresa, grazie all’importante lavoro degli operatori del settore che, credendo nella qualità del prodotto Sardegna, sono riusciti a infondere dinamicità all’offerta e a intercettare l’interesse dei turisti, sia nazionali sia internazionali. Il riscontro è un importante segno positivo medio consolidato nei primi otto mesi dell’anno e un dato tendenziale incoraggiante sino al mese in corso, secondo il campione rappresentativo elaborato dal Sired. Risorsa fondamentale dalle grandi potenzialità che ci consentirà di pubblicare una reportistica periodica utile ad analizzare attraverso i dati le tendenze del mercato con la finalità di implementare le attività di promozione.»
«Il successo – sottolinea l’assessore del Turismo – deriva dall’aver ricreato un sistema di relazioni che ha favorito l’abbassamento dei prezzi, l’accessibilità al territorio e la penetrazione sul mercato del prodotto turistico, con una forte ed efficace sinergia tra assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e operatori. Ora è il momento di andare oltre i dati positivi migliorando, per esempio, sui tematismi e sulle motivazioni al viaggio, sui servizi, sulle misure di accompagnamento alle imprese riguardanti il lavoro e investendo sui mercati internazionali, sfruttando anche le potenzialità e gli effetti dell’Expò: dopo un periodo difficile si percepisce una sensazione di fiducia che aiuta a ripartire.»

Giacomo Meloni, componente della presidenza regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, esprime soddisfazione per l’annuncio del vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, di riconfermare per i prossimi tre anni gli incentivi per le ristrutturazioni nelle attuali proporzioni del 50 per cento per le ristrutturazioni e del 65 per cento per l’efficientamento energetico.

Sono circa 100mila i contribuenti sardi coinvolti. Detrazioni per 49 milioni di euro pari al 3,3% del valore aggiunto dell’edilizia regionale. E’ questo l’impatto straordinario che gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico hanno assunto in Sardegna solo nel 2012 (in base ai dati sulle detrazioni IRPEF 2013).

«L’efficientamento energetico del nostro Paese e in Sardegna – sottolinea Meloni – insieme al recupero e all’ammodernamento del patrimonio edilizio, sono due fra gli strumenti più importanti in grado di contribuire al riavvio della domanda interna, allo sviluppo, all’occupazione, con effetti positivi sul fronte delle entrate.»

Confartigianato Imprese Sardegna ricorda come nel 2012 (ultimi dati disponibili, rielaborazione Ufficio Studi di Confartigianato su statistiche MEF e ISTAT su detrazioni IRPEF 2013-anno di imposta 2012) siano stati 97.571 i sardi ad aver usufruito delle detrazioni per recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico, generando per il settore un valore aggiunto del 3,3% e per i contribuenti un risparmio di 49 milioni di euro.

Nel particolare sono stati 77.559 i contribuenti sardi (il 7,2% dei residenti) che nel 2012 hanno portato in detrazione circa 34 milioni di euro per il recupero del patrimonio edilizio, contribuendo così a generare un valore aggiunto del 2,3%.

Per gli interventi sul risparmio energetico, sempre nel 2012, sono stati 20.012 i contribuenti sardi (l’1,8% dei residenti) che hanno richiesto sgravi per 14 milioni di euro, incidendo per l’1% sul valore aggiunto del settore.

Porto Flavia

La Rete nazionale dei cammini, a cui aderisce da tanti anni l’Associazione Pozzo Sella, oltre al consueto e tradizionale evento annuale della Giornata nazionale dei cammini che si è svolto il 4 maggio 2014, quest’anno ha organizzato un’altra importante iniziativa denominata Ondadicammini per festeggiare il ventennale del riconoscimento della Via Francigena fra gli Itinerari Culturali europei.

Nell’ambito di Ondadicammini numerose associazioni aderenti alla Rete stanno concludendo numerosi trekking-pellegrinaggi che da tante regioni italiane dovrebbero giungere a Roma dove il 24 e 25 ottobre prossimo ci si troverà tutti insieme per l’assemblea annuale della Rete nazionale dei cammini che quest’anno sarà dedicata all’importante ricorrenza della Via Francigena.

La manifestazione di Roma si terrà presso la Sala convegni “Gianfranco imperatori” nella prestigiosa sede dell’Associazione Civita, in Piazza Venezia, 11 (5° piano) con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dei Beni e le attività culturali, Dario Franceschini.

Nel corso della manifestazione le associazioni aderenti alla Rete avranno l’opportunità di presentare con brevi documentari, promo e immagini l’attività svolta nel corso del 2014 nell’ambito della Giornata nazionale dei cammini e dall’iniziativa Ondadicammini.

L’Associazione Pozze Sella ha aderito alle due manifestazioni con un’escursione lungo il Cammino minerario di Santa Barbara (da Pani Loriga a Su Benatzu in comune di Santadi) alla quale hanno partecipato oltre 200 persone e con la percorrenza del Cammino minerario di Santa Barbara durante la quale lo staff tecnico dell’associazione (circa 30 volontari e 16 giovani tecnici) ha effettuato il rilievo digitale dei quasi 400 chilometri lungo i quali si sviluppa l’intero itinerario.

Per documentare le due iniziative la nostra associazione ha prodotto un breve documentario di 7’ e 13” (Sul cammino minerario di Santa Barbara), un poema con immagini di 4’ e 43”(Versi e immagini per il Cammino minerario di Santa Barbara) e un promo di 2’ e 43”(Ascolta i tuoi passi) che verranno proiettati nel corso della manifestazione di Roma del 24 ottobre prossimo.

Il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento sui lavoratori in utilizzo: un  milione di euro saranno destinati al sostegno al reddito e alla copertura degli oneri contributivi dei lavoratori in utilizzo presso gli enti territoriali o eventuali organismi privati percettori di ammortizzatori sociali. «Si tratta di lavoratori riqualificati e collocati in strutture pubbliche – ha sottolineato Michele Cossa – che altrimenti si sarebbero trovati senza alcun reddito tra qualche settimana.»

Modesto Fenu copia

Modesto Fenu, capogruppo di Movimento Zona Franca Sardegna, non condivide la proposta di trasloco della struttura di Elmas verso il complesso a due passi dalla Carlo Felice. Tante le perplessità.

«Tutto ci saremmo attesi, fuorché il trasferimento del Centro di prima accoglienza per gli immigrati a Monastir. I progetti dell’amministrazione comunale per la Scuola di formazione della Polizia penitenziaria erano ben altri: da un campus universitario per lo scambio interculturale e l’integrazione tra i popoli del Mediterraneo e dell’Europa, sino alla possibilità di un centro di formazione ed addestramento interforze. Spazi dedicati alla formazione professionale per i disoccupati locali e quelli di provenienza extracomunitaria. Non un comunissimo Cpa, senza alcuna prospettiva, che mortifica la dignità dell’uomo e crea innumerevoli problemi. Da quello dell’accettazione da parte delle comunità locali a fenomeni legati alla microcriminalità e, soprattutto, considerato che ci troviamo di fronte non ad una semplice migrazione, ma a un esodo incontrollato di proporzioni bibliche, il pericolo per la sicurezza.»

«I dubbi che derivano anche dal diffondersi dell’epidemia di ebola – continua Fenu -, in quest’ottica, gravissimi sono i problemi legati alla sicurezza dei sardi. Ancor più è indispensabile mantenere a presidio del territorio gli agenti di polizia penitenziaria. Pertanto chiediamo un incontro urgente con il presidente Pigliaru, l’assessore regionale competente e il Ministro per discutere del problema in questione. E ci appelliamo al senso di razionalità sinora dimostrato dal Prefetto.»

«E’ davvero duro da digerire il disegno del ministro della Giustizia, è un oltraggio – rimarca Fenu – alle realtà locali che gravitano attorno alla statale 131, da Monastir sino a Sestu, Ussana e San Sperate, che non sono state interpellate dal Ministero della Giustizia in merito al trasloco del complesso che ora si trova a Elmas. Di più. E’ l’ennesima conferma di una scelta calata dall’alto senza il coinvolgimento della Regione e degli altri enti locali. Un ulteriore segnale che lo Stato sta schiacciando l’autonomia della Sardegna.»