22 July, 2024
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L’attore Francesco Pannofino, protagonista del film Patria, di Felice Farina, trasmesso sabato sera nell’ambito della quarta serata del 7° Mediterraneo Film Festival, noto soprattutto per essere il doppiatore ufficiale di George Clooney e per aver prestato la propria voce a grandissimi attori quali Kurt Russel, Antonio Banderas, Denzel Washington, Jean Claude Van Damme e Mickey Rourke, ha fatto visita ai lavoratori ex Alcoa che ormai da cinque mesi e mezzo presidiano lo stabilimento di Portovesme per sollecitare Governo e Regione a creare le condizioni per la vendita dello stesso e la ripresa dell’attività produttiva.

L’attore ha seguito con grande attenzione la testimonianza dei lavoratori che lo hanno aggiornato sullo stato delle trattative che dovrebbero essere prossime ad un punto di svolta, mostrando una grande sensibilità ai problemi del lavoro.

Le fotografie allegate sono di Gianfranco Nurra.

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«Accorciare i tempi di attesa e migliorare le prestazioni delle Commissioni Invalidi Civili in Sardegna grazie a una costante e proficua collaborazione fra Asl e Inps, per snellire le procedure riducendo la burocrazia a favore dei cittadini più bisognosi.» Sono gli obiettivi fissati in un incontro fra l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il Direttore Generale della Sanità Giuseppe Sechi, e il Direttore regionale INPS per la Sardegna, Maurizio Emanuele Pizzicaroli. Nel corso dell’incontro, sono state analizzate dettagliatamente le principali criticità relative ai procedimenti di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità in Sardegna e sono state delineate le strategie per razionalizzare e migliorare l’efficienza e la qualità di un servizio che incide su una fascia particolarmente debole della popolazione. Si è concordato di avviare un percorso per incrociare le procedure informatiche e i dati fra Regione e Inps e definire apposite linee guida, con specifiche indicazioni che la Regione fornirà alle Asl della Sardegna sul funzionamento delle Commissioni Invalidi Civili. Gli obiettivi sono: ottimizzare le attività, ridurre i tempi di attesa, e favorire un’omogenea applicazione della metodologia medico legale. Il percorso di collaborazione fra Asl e INPS sarà costantemente monitorato per verificarne l’efficacia. 

E’ un giudizio agrodolce quello che Confartigianato Imprese Sardegna da al Programma Regionale di Sviluppo, presentato dall’Assessore Regionale alla Programmazione, Raffaele Paci.

«E’ un Piano voluminoso, con tanti spunti interessanti, ambizioso per certi versi e le sei strategie sulle quali ruota sono condivisibili – afferma Confartigianato Imprese Sardegna – anche perché si punta sulle competenze della persona e sulla competitività dell’impresa. Interessanti alcune parti che vedono un’attenzione per le piccole imprese, come i voucher per l’innovazione, o gli interventi sull’internazionalizzazione in riferimento all’agroalimentare.»

Confartigianato, «seppure, come ha evidenziato l’assessore Paci nella sua presentazione, l’approccio del Programma non sia per singolo settore (ad esclusione dell’agricoltura)» evidenzia una non chiara visione strategica per un mondo, quello delle imprese artigiane, che oggi è in prima linea su tutti i territori della nostra regione per resistere alla crisi.

«Nei meandri delle schede allegate al Programma – precisa Confartigianato Sardegna – gli unici riferimenti riguardano l’artigianato artistico che viene visto sempre come corollario del turismo. Sull’artigianato artistico, peraltro, non si fa cenno al marchio Isola e ai relativi disciplinari di qualità che sono già pronti da tempo ma non ancora operativi.»

E ancora: «Nel Prs non vengono prese in considerazione le peculiarità dell’impresa artigiana come modalità di esercizio di qualsiasi mestiere che, al di là di un inesistente romanticismo nostalgico, partono dalla consapevolezza che svolgere una attività in forma “artigiana” non è quasi mai una scelta individuale ma frutto delle oggettive e soggettive modalità  con cui si esercita l’attività, che in molti casi implica il coinvolgimento delle stesse famiglie.«

Per questo, alla luce di quanto analizzato, l’associazione artigiana chiederà che nel principale documento strategico che la Regione è chiamata ad elaborare nei suoi 5 anni di legislatura, si dia dignità al ruolo dell’impresa artigiana che, si ricorda, ha particolari ed espresse tutele normative, a cominciare dall’art. 45 della Costituzione.

«Probabilmente sarà utile un momento di confronto sui temi dell’artigianato – sottolineano Confartigianato – se l’Amministrazione regionale organizzerà, come pare, una conferenza regionale del settore alla quale sarebbe importante partecipassero tutti gli esponenti dell’esecutivo regionale.»

Confartigianato chiude la sua analisi con una osservazione sulla proposta, contenuta nel Prs, attraverso la quale la Regione si impegna a diffondere in modalità open tutte le informazioni e i dati utili a valutare le politiche regionali: «Se, come Confartigianato ha chiesto da tempo, anche attraverso il progetto, “Rating Sardegna”, l’Amministrazione renderà fruibili e valutabili tutti i documenti e gli atti, le imprese saranno in grado di valutare in maniera oggettiva l’impatto delle politiche sulla propria attività e sulle priorità di sviluppo definite da tempo».

«Mentre la politica è distratta lo Stato si riprende Buoncammino. Lo fa con pretesti futili ma con destrezza: in un colpo solo toglie alla città uno degli edifici più ricchi di potenzialità di generare economia e chiude una struttura importante per la Sardegna come la scuola di polizia penitenziaria di Monastir». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, in merito al possibile trasferimento a Buoncammino del carcere minorile di Quartucciu.

«Uno scandalo che non può restare sotto silenzio. Eppure lascia allibiti – prosegue Michele Cossa – il silenzio del sindaco di Cagliari Massimo Zedda: davanti a questo vero e proprio atto di arroganza del Governo, è il caso di farsi sentire e valere in tutte le sedi. Anche con la Regione di Francesco Pigliaru, che si sta facendo soffiare da sotto il naso tutti i gioielli della Sardegna.»

«Regione e Comune – prosegue Cossa – hanno decine di immobili che si possono utilizzare come CPA/CARA: manca la buona volontà del Governo di confrontarsi con le istituzioni sarde. Le quali, dal canto loro, incredibilmente non hanno nulla da dire. L’unica cosa che sanno fare è inchinarsi e piegare la schiena, sudditi del Governo nazionale.»

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Pallone

La Monteponi di Vittorio Corsini batte il San Vito (1 a 0) e, dopo quattro giornate, si conferma al secondo posto in classifica alle spalle del Siliqua di Titti Podda (a punteggio pieno con l’eclatante 5 a 2 rifilato all’Arbus) nel girone A del campionato di Promozione regionale, insieme al Sant’Elena che ha superato di misura la Frassinetti Elmas con il punteggio di 3 a 2. Alle spalle del terzetto di testa, c’e’ il Girasole, impostosi per 2 a 1 sul Serramanna.
E” finito in parità, con un pirotecnico 3 a 3, il derby tra Atletico Narcao e Carbonia. Per la squadra di casa si tratta del primo punto stagionale, dopo tre sconfitte consecutive iniziali, per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, viceversa, e’ il quarto pareggio.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, impresa del Real Villanovatulo sul campo della capolista Villacidrese, 3 a 2, e aggancio al vertice per il Senorbi’, passato con un netto 4 a 2 sul campo del Seui Arcueri. Con il punto strappato nel derby di Gonnesa (2 a 2 ), il Sant’Antioco e’ ora al quinto posto, a 2 punti dalla vetta, mentre il Tratalias ha travolto (3 a 0) e scavalcato in classifica il Carloforte.
Sconfitta di misura sia per la Fermassenti (1 a 0 con l’Halley, ad Assemini) sia per l’Iglesias (3 a 2 con la Libertas Barumini). E’ stata una giornata ricca di goal – 37 – oltre 4,6 di media a partita.

Flo, al secolo Floriana Cangiano, con “Olor a lluna“, in catalano, ha vinto la settima edizione del Premio Andrea Parodi, la cui serata conclusiva si è svolta ieri all’Auditorium comunale di Cagliari, in Piazza Dettori, pieno in ogni ordine di posti. E’ stata una serata di grande festa, nel ricordo di un grandissimo indimenticabile artista, presentata, come le prime due, da Gianmaurizio Foderaro, giornalista di RadioRai, e da Ottavio Nieddu.

Napoletana, Flo è stata anche premiata per la musica e l’arrangiamento. I siciliani Tamuna si sono aggiudicati il premio della critica e quello per la miglior interpretazione, il veneto Leo Miglioranza quello per il testo. Due riconoscimenti peculiari del Parodi, quello dei bambini e quello dei concorrenti, sono andati rispettivamente a Serena Finatti e ex aequo a Amemanera, Serena Finatti e Flo. Alessio Bondì si è invece aggiudicato la Targa SIAE e il Premio “Tre giorni in studio” (con Marty Jane Robertson, Michele Palmas e Antonio Ferraro).

Il Premio Andrea Parodi è organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi, sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Provincia di Sassari. La manifestazione è realizzata in stretta collaborazione con Rockhaus Blustudio e SCS di Ottavio Nieddu e grazie al patrocinio e al contributo del Comune di Cagliari, dei partecipanti aderenti e degli sponsor. Si avvale inoltre del patrocinio della SIAE, i media partner sono Videolina, Sardegna 1, Roxy Bar Tv, Radiolina, Radio Popolare, Unica Radio.

Dieci i finalisti del concorso, tutti di alto livello, a conferma della sua continua crescita qualitativa: Amemanera (con il brano brano Sensa la luna, piemontese), Alessio Bondì (Rimmilu ru’ voti, siciliano), Flo (Olor a lluna, catalano), Lou di Franco (Bentu, sardo), Serena Finatti (Bes di Diu, friulano), Leo Miglioranza (Ndemo xente, veneto), Tamuna (Ciuscia, siciliano), Tramas (Scida!, sardo), Elisabetta Usai & Ergot Project (Le miel de vie, sardo-francese), Lino Volpe (So’ stat’ io, napoletano). I concorrenti si sono esibiti davanti a una giuria tecnica, composta da addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori; e a una giuria critica, composta interamente da giornalisti, italiani e stranieri.

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Un ulteriore premio è la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2015 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” di Cagliari, di Folkest del Friuli e del Negro Festival di Pertosa (SA), che sono partner della manifestazione, insieme a Premio Bianca d’Aponte e Federazione degli Autori.

Oltre al premio principale ne sono stati attribuiti altri, andati ai diversi finalisti, dall’ottimo gruppo siciliano Tamuna che ha trascinato all’entusiasmo il pubblico dell’Auditorium, al veneto Leo Miglioranza, dal piemontese Amamanera al siciliano Alessio Bondì e alla friulana Serena Finatti.

Dopo l’esibizione dei dieci finalisti, è stato assegnato il Premio Albo d’oro 2014 al Cuncordu ‘e su Rosariu (coro della Confraternita del Rosario) di Santu Lussurgiu, un quadro di Mariano Chelo, consegnato, come il premio alla vincitrice del Premio, da Valentina Casalena, moglie di Andrea Parodi, in entrambi i casi visibilmente emozionata. Tutti gli ospiti, così come tutti i concorrenti, nelle prime due serate hanno interpretato anche un brano di Andrea Parodi.

La manifestazione si è tenuta in prossimità dell’8° anniversario della scomparsa di Andrea Parodi (17 ottobre 2006), un grande artista passato dal pop d’autore con i Tazenda, a un percorso solistico di grande valore e rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Il Museo multimediale a lui dedicato è aperto a Villanova Monteleone (SS) tutti i giorni tranne il lunedì, a Sa Domo Manna.

Gli ospiti, come sempre, erano di altissimo livello, a partire dalla cantante libanese Abeer Nehme, una delle protagoniste della world music contemporanea, una sorta di diva nel mondo arabo, anche come attrice, che ha interpretato diversi brani, tra i quali la straordinaria “No potho reposare” che ha contribuito a far conoscere ed apprezzare Andrea Parodi in tutto il mondo. Dal Piemonte è arrivato il giovanissimo Duo Bottasso, composto dai fratelli Nicolò al violino e Simone all’organetto, che in un brano hanno accompagnato la stessa Abeer Nehme.

La serata finale è stata conclusa da una jam session, sollecitata dai due presentatori, nella quale quasi tutti i concorrenti, Abeer Nehme, il Duo Bottasso ed Elena Ledda, hanno intrerpretato la splendida Sienda, canzone d’amore portata al successo da Andrea Parodi, e dall’esibizione della vincitrice Flo, con un brano di Andrea Parodi.

 

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Foto dal post di Mauro Pili II di facebook

Foto dal post di Mauro Pili II di facebook - 2

Mauro Pili 06 copia

Nuova denuncia del deputato Mauro Pili (Unidos) sul suo profilo facebook Mauro Pili II: «In gran segreto a Teulada si costruisce la pista per i droni. Sono stati avviati nelle ultime ore i lavori per costruire la mega pista. Nessuna autorizzazione e silenzio assoluto sulle procedure». «Sperimentateli nelle colline toscane di Renzi e compagnia», aggiunge Mauro Pili, che ha annunciato un’interrogazione urgente alla Camera e ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto (che pubblichiamo) di enormi cumuli di inerti dentro la base militare di Teulada e lo schema grafico del progetto che si sta realizzando..

«A bombardare Teulada – ha scritto Mauro Pili sul suo profilo Facebook – non saranno più solo i carri armati, le navi e gli elicotteri. Tra non molto nel poligono decolleranno i droni militari. Aerei sperimentali sofisticatissimi, senza pilota, capaci di guerre aeree efferate senza l’ausilio di piloti ma tutto attraverso lo schermo di un video game. Il ministero della Difesa mostra l’arroganza di chi non ha più nessun argine e non solo non chiude le basi militari ma raddoppia senza pudore. In queste ore dentro il poligono di Teulada è iniziata la costruzione di un vero e proprio aeroporto per il decollo dei droni militari di ultima generazione. Decine di camion da 72 ore scaricano dentro la base migliaia di metri cubi di sterile, accumulati in prossimità dell’area individuata per realizzare una rampa per il decollo e l’atterraggio dei velivoli senza pilota, i droni. Vere e proprie montagne di sterili, non si conosce la provenienza, sono ormai dentro la base e da qualche ora è iniziata la movimentazione del materiale che dovrà servire per realizzare la struttura portante della rampa. La quantità così rilevante di materiale lascia comprendere che i vertici militari abbiano optato per l’utilizzo dell’area di atterraggio degli elicotteri per realizzare una grande rampa di lancio, cioè un sistema cosiddetto “a catapulta” per questi velivoli ormai sempre più utilizzati per le attività militari. Una pista con oltre un ettaro di nuova superficie destinata a base operativa per i droni. Si tratta di un progetto senza alcuna autorizzazione edilizia, urbanistica, paesaggistica, di sicurezza e soprattutto in totale dispregio di quanto sta avvenendo in Sardegna sulle basi militari. Un ministero della Difesa che considera la Regione un suppellettile da ignorare sotto ogni punto di vista. Sia il Ministro della Difesa che i vertici militari hanno detto più volte che avrebbero voluto trattare una nuova intesa. Tutto falso e comunque smentito dai fatti. E’ di una gravità inaudita che nonostante la mancata firma dell’accordo la Difesa decisa di realizzare a Teulada una struttura invasiva non solo l’impatto sull’area ma anche e soprattutto per il tipo di velivolo che si intende sperimentare proprio in Sardegna. Per quale motivo non lo sperimentano nelle colline toscane? O nella val padana? E’ evidente che si vuole ancora una volta pensare alla Sardegna in termini di terra di nessuno dove poter fare di tutto e di più senza alcun tipo di controllo. Tutto questo deve essere impedito.»

«Accettare ulteriori pesantissimi aggravi nel territorio di Teulada – ha aggiunto Mauro Pili – significa mortificare ulteriormente quel territorio ignorando la grande mobilitazione dei sardi e il parere del CoMiPa che aveva più volte negato l’autorizzazione a nuovi insediamenti militari. Un uso sempre più indiscriminato del territorio a questo punto alla mercè anche di mezzi senza ausilio di uomini. Non è dato sapersi quali saranno le nazioni che utilizzeranno quella rampa ma sono diverse quelle che hanno messo a punto i micidiali droni a partire dal prototipo top-secret del drone inglese da guerra senza pilota “Taranis”, che ha recentemente completato la seconda serie di prove di volo in una località segreta. Un progetto anglo-francese noto come Future Combat Air System(FCAS) che potrebbe essere destinato a sperimentazioni in ambito Nato con l’obiettivo di sviluppare un nuovo drone da combattimento. Il drone ha dimostrato la sua capacità di rullare autonomamente verso la pista per il decollo, decollare e volare sino alla zona di destinazione, individuare un bersaglio e ritornare alla base. Tutto questo sulla testa dei sardi e della Sardegna senza che nessuno dica niente e con una regione inesistente che lascia fare il Ministero della Difesa.Una regione succube e incapace di qualsiasi reazione.»

Cristiano Erriu

La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, il “Disegno di legge. Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” con il quale viene cancellato il Piano paesaggistico approvato dalla Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci al termine della scorsa legislatura. La materia urbanistica torna così ad essere regolamentata dal Piano Paesaggistico approvato dalla Giunta Soru.

Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Francesco Pigliaru ha sottolineato come questa delibera vada nella direzione della tutela dell’ambiente dando spazio, nello stesso tempo, al lavoro dell’edilizia. «La nostra scelta è quella di mettere insieme la qualità paesaggistica – ha detto il Presidente Pigliaru – elemento fondamentale per vivere bene, e incentivi per l’edilizia e un lavoro di riqualificazione con la creazione di posti di lavoro di qualità”.

La legge urbanistica modifica e supera il vecchio Piano Casa. Il nuovo quadro normativo garantisce maggiore certezza e semplificazione nel governo del territorio. «Il ddl – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – è un primo passo verso un reale rinnovamento del quadro normativo in materia urbanistico-edilizia e ha tre principali obiettivi». 

L’obiettivo è il riordino normativo e porre un freno alle iniziative straordinarie o contingenti. Inoltre, contrastare il consumo del suolo non compromesso, salvaguardare i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivare la “buona edilizia” grazie ad agevolazioni e riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente. 
Sarà possibile riqualificare e ridurre il fabbisogno energetico degli edifici attraverso premialità con incremento di volumi per la riqualificazione dei servizi turistici, ma non l’aumento dei posti letto: gli ampliamenti volumetrici saranno consentiti solo al miglioramento dell’offerta turistica. 

«Ci sarà il riordino – ha precisato l’assessore Erriu – delle principali norme regionali: utilizzo ottimale e controllato del suolo. Sarà applicata la direttiva per le zone agricole ed eliminate le norme del piano casa per seminterrati e pilotis a fini abitativi, ancora, eleminate norme intruse che derogano a norme contenute nel Ppr, zone rurali e lottizzazioni, insieme alle nuove disposizioni sul golf (LR 19/2011).»

Contestualmente e sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, è stato revocato il Pps del precedente governo regionale guidato dal Presidente Ugo Cappellacci, con la revoca della delibera 45/2 dell’ottobre 2013. «Con questa delibera di adozione – dice l’assessore Erriu – alla quale poi seguì la delibera di approvazione del Pps del 14 febbraio 2014 (delibera 6/18), erano stati ridotti i livelli di tutela rispetto alle norme del Ppr del 2006». La Giunta Pigliaru dunque, con la delibera 10/20 del 28 marzo 2014, aveva già annullato la delibera di approvazione 6/18 della Giunta Cappellacci. 

«Abbiamo deciso di revocare anche la delibera 45/2 d’adozione perché le scelte di questa giunta sul grado di tutela da riconoscere ai centri matrice, alla fascia costiera e agli altri beni è ben più forte di quello della precedente giunta perché vogliamo completare il percorso avviato con il MIBACT». Con la revoca del Pps 2013 si torna alle norme di attuazione del 2006 integrate con l’aggiornamento del repertorio condiviso con il MIBACT. Con la revoca perdono inoltre efficacia il repertorio delle grotte e caverne, alberi monumetali e beni paesaggistici e contesti identitari, ma il repertorio 2014 distingue beni paesaggistici, architettonici, archeologici e identitari. «Vengono eliminati i duplicati e gli impropri e vengono inseriti – prosegue Erriu- a titolo di conoscenza i beni rilevanti in sede di copianificazione da parte dei comuni che hanno adeguato il Puc al Ppr».

Contro il provvedimento adottato dall’Esecutivo, annunciato come primo provvedimento dopo il suo insediamento, insorgono le opposizioni di centrodestra.

«La decisione di tornare al Ppr di Soru – attacca Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – è la certificazione che questa maggioranza ha intenzione di affossare definitivamente la Sardegna.»

«Il Ppr di Soru – aggiunge Michele Cossa – ha creato danni inenarrabili alla Sardegna, ha bloccato l’economia, ci ha fatto precipitare nella crisi più nera ben prima della altre regioni italiane. E l’atteggiamento ideologico e pretestuoso sul piano casa della Giunta ne è la dimostrazione: anziché avere un paracadute e approvare una leggina che lo proroga in attesa delle nuove norme, preferiscono i tempi lunghi di un disegno di legge che difficilmente sarà approvato entro la scadenza dell’attuale piano casa, cioè entro novembre. In Consiglio regionale faremo una grande battaglia perché il piano casa sia prorogato. Se la maggioranza non lo permetterà avranno sulla coscienza migliaia di artigiani e operai e piccoli imprenditori che da un giorno all’altro si troveranno disoccupati, senza nemmeno diritto ad ammortizzatori sociali.»

Anche Edoardo Tocco (Forza Italia) ha parole dure per il disegno di legge in materia urbanistica approvato ieri dalla giunta Pigliaru.

«L’abolizione della possibilità di aumentare le volumetrie dei sottotetti, che ha prodotto un indotto non indifferente, è una pecca davvero grave. La chiusura all’utilizzo abitativo dei piani pilotis è una scelta davvero incomprensibile. Altroché nuovo piano casa». Edoardo Tocco critica anche l’eliminazione della legge sul golf. «Una decisione che certifica la miopia politica dell’esecutivo. Si tratta di un progetto che di fatto porterà ad ingessare il comparto edificatorio, con rigidi vincoli sulla possibilità di nuove costruzioni o ampliamenti di caseggiati già esistenti. Si rischia così di bloccare, ancora una volta – conclude Edoardo Tocco – una voce importante dell’economia isolana, mettendo in ginocchio diverse aziende del settore che si sono sinora dimostrate il vero motore trainante del sistema produttivo sardo·»

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A San Giovanni Suergiu, il nuovo anno di attività ACLi comincia da dove si era interrotto lo scorso giugno e cioè con una serie di incontri tematici inseriti nel percorso dedicato alla genitorialità. “Essere genitori che mestiere difficile” e “Adolescenza tra crisi e risorse”, sono stati i primi due; i prossimi saranno “Ascoltarsi in famiglia: riflessione sulla comunicazione in famiglia”, in programma il 25 ottobre; “Il conflitto come strumento di crescita”, 15 novembre; “Aiutare la crescita: un genitore che ha fiducia in se”, 29 novembre; e, infine, “Promuovere l’autostima”, 12 dicembre. Si tratta di temi di fondamentale importanza e attuali nella nostra società che presentati e sviscerati da tre esperte psicologhe-psicoterapeute: Ilenia Trullu, Karol Pagini e Silvia Caria di “Krisalide: studio integrato di psicologia e psicoterapia”; insieme a loro, tutti i partecipanti cercheranno di capire ed affrontare questi problemi, cercando di arrivare a possibili soluzione.

Alla fine del percorso, è previsto un incontro “particolare”, dedicato al rapporto col cibo: “Alimentazione : cosa c’è oltre il cibo”. Il 25 settembre, alle ore 17.30, nella sede delle ACLI, in vico Cavour 2, a San Giovanni Suergiu, si svolgerà un incontro incentrato sui problemi legati allo stress e all’ansia: “Stress e ansia cosa sono e come si manifestano”.

Questa serie di incontri sono stati organizzati con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu e della Parrocchia di San Giovanni Battista di San Giovanni Suergiu.

Il 31 ottobre scadono le iscrizioni per la partecipazione alla sesta edizione del concorso fotografico “Obiettivo su San Giovanni Suergiu”, quest’anno incentrato su un unicomtema: “Le feste. Feste popolari, religiose e sagre”.

Sempre nel mese di ottobre, è previsto anche il laboratorio di cucina tipica “Coxinendi a s’antiga“, organizzato in collaborazione con l’agriturismo “Agrifoglio” di San Giovanni Suergiu, «per riappropriarci delle nostre tradizioni culinarie sulcitane».
Per le informazioni riguardanti le varie attività, è possibile contattare il 3339477729.