29 November, 2024
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E’ in programma oggi, la seconda giornata del “7° Mediterraneo Film Festival”. Alle ore 21.00, al Cineteatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia, ospiterà il film “Perfidia”, di Bonifacio Angius, seguito dall’incontro con il regista Bonifacio Angius e con gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas.

Dalle ore 16.00, presso la Sala Congressi del Lù Hotel, in via Costituente, a Carbonia, si terrà la proiezione delle pellicole partecipanti alla V Edizione del Concorso Cinema/Lavoro/Migrazione.

Il “Mediterraneo Film Festival”, in programmazione sino al 12 ottobre a Carbonia, è organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il comune di Carbonia e la regione Sardegna.

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La sua rielezione è maturata venerdì 3/10/2014, nel corso dell’assemblea degli iscritti, convocata per il rinnovo delle cariche locali e per eleggere i rappresentanti all’assemblea provinciale. Con Antonio Fanni, sono stati eletti come componenti del direttivo: Valentina Cucca, Antonio G. Sini, Claudia Secchi, Maurizio Locci, Efisio Locci, Francesca Dongu, Andrea Uccheddu, Marco Andrea Sulas, Franco Matteu,  Antioco Cabras, Gianfranco Perra, Gianni Desogus.

Per l’assemblea provinciale, in sostegno al candidato Daniele Reginali, sono stati eletti 6 delegati: Valentina Cuccu, Francesca Dongu, Claudia Secchi, Antonio Fanni, Gianfranco Perra, Andrea Uccheddu.

Il nuovo direttivo, al termine del dibattito, al quale hanno partecipato il segretario uscente, il deputato Emanuele Cani e il candidato segretario, Daniele Reginali, è stato assunto preso l’impegno di continuare il dialogo, iniziato già dal direttivo uscente, con tutta la minoranza, le associazioni e i partiti non rappresentati in consiglio ma che sono, comunque, in contrasto con l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, per proporre alla cittadinanza un’alternativa seria, capace e affidabile per guidare il paese dalla prossima tornata elettorale.

Il Circolo ha espresso un giudizio fortemente negativo sull’operato della Giunta e in primis del sindaco, Federico Palmas, «dimostratosi non all’altezza rispetto al ruolo ricoperto, portando il paese, già in forte crisi socio-economica, allo sbando totale».

La Giunta regionale ha deciso di promuovere un progetto sperimentale della durata di un anno, rivolto agli operatori degli Enti locali, per il rafforzamento delle competenze amministrative in materia di delega della tutela del paesaggio. Per questa prima fase, sono coinvolti tutti i comuni della provincia di Oristano. A seguire, saranno quelli di Sassari e, se il progetto avrà successo, sarà esteso a tutti i comuni della Sardegna.L’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, ha incontrato questo pomeriggio sindaci e tecnici di quasi tutti i comuni dell’Oristanese. «Grazie a questo progetto sperimentale – ha commentato Cristiano Erriu – si prosegue con l’azione di semplificazione dei procedimenti amministrativi e la stretta collaborazione tra gli enti locali, sempre con il preciso obiettivo di dare risposte certe ai cittadini e in tempi rapidi». L’azione di supporto è stata pensata come un percorso di formazione destinata a chi materialmente si occupa del rilascio di titoli paesaggistici: autorizzazioni, condoni, accertamenti e compatibilità.

«Il progetto – ha concluso l’assessore Erriu – prevede una serie di attività: si punta al trasferimento di conoscenze da parte della Regione agli enti delegati, che in questo modo diventano sempre più autonomi nella gestione dei processi del proprio territorio; la predisposizione di modulistica omogenea in tutta l’isola per semplificare il rapporto tra uffici e cittadini e, ancora, l’attività di affiancamento degli enti.» Durante questa fase ci saranno momenti seminariali accompagnanti da sessioni di studio.

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Le misure per contrastare il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica in Sardegna attraverso l’impegno congiunto di #ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Regione, sono state esaminate nel corso di un incontro svoltosi questa mattina, a Roma, tra l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino ed il ministro Stefania Giannini.«Abbiamo posto le basi per un Protocollo d’intesa attraverso cui condividere una serie di azioni cofinanziate dal Ministero, raccordando strumenti e priorità dell’azione statale e regionale – ha detto Claudia Firjno al termine dell’incontro -. Ho trovato un interlocutore attento e consapevole dei problemi dei sistema dell’istruzione nell’isola.»

L’assessore punta ad un accordo dalla durata dai tre ai cinque anni, capace di prevedere azioni strutturali con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno della dispersione. Tra le proposte sui contenuti, che saranno oggetto di prossime valutazioni, il rafforzamento delle competenze trasversali oltre a quelle curricolari, l’integrazione, l’attenzione al disagio sociale e comportamentale. Nell’attesa che si concretizzi il proposito confermato dal Ministro di risolvere alla radice il problema, l’assessore Claudia Firino ha precisato, inoltre, che il personale che verrà coinvolto nei progetti di lotta alla dispersione sarà attinto dalle liste dei precari. 

Il Protocollo riguarderà anche la condivisione dei dati del Ministero per compiere analisi più precise e puntuali sulla popolazione studentesca e sull’edilizia scolastica. Su quest’ultimo punto, si è discusso anche per coordinare i finanziamenti e gli interventi regionali e statali in modo da evitare sovrapposizioni e coordinare le azioni, non solo per la manutenzione, ma anche per la realizzazione di nuove scuole. 
L’assessore della Pubblica Istruzione, infine, ha fatto presente la necessità di garantire standard minimi agli studenti legati al diritto allo studio: servizi, trasporto, assistenza, borse studio ed alloggi.

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«La Sardegna è in grado di fare fronte a un eventuale caso di sospetta infezione del virus dell’ebola». Lo ha detto oggi l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che invita comunque alla cautela: «Non facciamo inutile allarmismo nei confronti della popolazione. La situazione in Sardegna è sotto controllo». La Regione, infatti, già dal mese di agosto, quando è stata dichiarata l’emergenza internazionale, ha provveduto ad allertare i responsabili dei centri delle malattie infettive di Cagliari e Sassari.

«Abbiamo subito dettato le linee di lavoro – ha precisato l’assessore Arru – e attivato tutte le misure preventive, pratiche e operative, compresi corsi di sensibilizzazione al trattamento della materia, testando la reattività di risposta che reputo molto buona. In Sardegna abbiamo tutte le competenze e siamo accreditati per ricevere e distinguere un eventuale soggetto portatore del virus dell’ebola, e fare così fronte al problema».

A preoccupare maggiormente l’assessore Arru è un’altra criticità sanitaria: «Nell’Isola, più dell’ebola – conclude – mi spaventa l’aumento di infezioni come l’Aids, la sifilide e la tubercolosi».

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L’assessore del Lavoro Virginia Mura ha illustrato oggi le potenzialità e lo stato di attuazione del Programma nel corso di un incontro organizzato a Cagliari, nella sede di Confindustria Sarda, dall’AIDDA, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda. 

«Il programma “Garanzia Giovani” – ha detto l’assessore Mura – è un’occasione importante per i giovani in cerca di lavoro e rappresenta una grande opportunità anche per le imprese.»

La raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sull’istituzione di “Una Garanzia per i Giovani” ha tracciato un percorso chiaro. «Su quelle premesse – ha aggiunto Virginia Mura – stiamo costruendo e implementando il modello Garanzia Giovani in Sardegna per il quale abbiamo messo in campo 54 milioni di euro».

Venerdì verrà pubblicato il bando per il tirocinio, mentre sono una sessantina le agenzie, su oltre 110 accreditate, che hanno inoltrato la domanda per partecipare all’Avviso pubblico per il catalogo unico dell’offerta formativa legato a “Garanzia Giovani”. Sono quasi 13 mila, invece, le persone tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritte al programma. Poco meno della metà hanno già eseguito i colloqui di primo livello e stanno per essere indirizzati verso i percorsi personalizzati.

«La Giunta – ha concluso l’assessore Mura – anche sulla scorta del successo che analoghe misure hanno avuto in altre realtà europee, intende raggiungere l’obiettivo dichiarato di mettere al centro dell’azione istituzionale i giovani e la lotta alla disoccupazione e alla dispersione scolastica.»

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, questa mattina al #Teatro Massimo di Cagliari, nel corso dell’incontro “Le autorità di Audit incontrano la Commissione europea e l’Igrue“, ha ribadito il concetto che servono fondi strutturali per cambiamenti strutturali. 

Il presidente della regione, di ritorno da Bruxelles, ha riferito di aver ottenuto, insieme all’assessore della Programmazione Raffaele Paci, massima flessibilità dalla Commissione per destinare fondi non spesi della precedente programmazione per coprire le maggiori criticità della Sardegna.

«Stiamo lavorando con Bruxelles perché quei soldi non vengano persi e possano essere utilizzati per il bene di tutti i sardi entro il 2015», ha detto Francesco Pigliaru. Il presidente ha fatto poi riferimento all’esigenza di ridurre i divari esistenti attraverso lo strumento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Punto di partenza, per consentire le scelte politiche più opportune, una buona qualità istituzionale e l’utilizzo di adeguati strumenti di valutazione sugli effetti delle politiche e dei processi. Spendere non basta, bisogna migliorare la situazione economica, creare occupazione e benessere. La Regione sta pertanto facendo fronte ai problemi fin qui ereditati riformando in primo luogo la macchina amministrativa: «Abbiamo ereditato una struttura verticale che frammenta le responsabilità ed è un ostacolo nella gestione dei processi», ha sottolineato il presidente Pigliaru, spiegando come la riforma attuata da questa Giunta vada nella direzione di una struttura di tipo orizzontale. «A differenza della precedente, la programmazione 2014-2020 è sotto la nostra responsabilità – ha concluso -. Dobbiamo fare le cose giuste, non disperdere in mille rivoli, ma concentrare per integrare. Si può davvero crescere solo se si investe parallelamente sulle infrastrutture e sulle persone». 

Sugli stessi temi, in apertura dell’incontro, è intervenuto anche l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, specificando che: «Senza il controllo della qualità dei processi diventa problematica l’efficienza e, in prospettiva, l’efficacia dei fondi. Per questo portiamo avanti una visione unitaria tra i diversi fondi europei e nazionali, irrobustiamo la responsabilità dei dirigenti e inseriamo, nel piano di rafforzamento amministrativo, elementi di coordinamento». 

 

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Si è parlato di turismo attivo questa sera, nei locali dell’ex ESMAS di San Giovanni Suergiu, in un incontro dibattito sulle iniziative dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici per la costituzione di una rete integrata di piste ciclabili e percorsi escursionistici, ai quali sono stati invitati gli operatori del #turismo attivo, imprese e privati cittadini che si occupano di cicloturismo, ippovie, escursionismo e turismo sportivo.

Hanno partecipato diversi operatori del settore, che hanno offerto i dati del turismo attivo nel Sulcis, mettendo in evidenza criticità e punti di forza. E’ stata anche l’occasione per ribadire alcune posizioni del #Partito dei Sardi sulle questioni che riguardano il territorio, partendo dall’emergenza occupazionale e dalla necessità di un deciso cambiamento di governance che rilanci il Sulcis e crei nuove prospettive di sviluppo e lavoro per i cittadini, oltre che sulle attività del Partito in Giunta e in Consiglio regionale.

Dopo la presentazione di Luca Sarriu, coordinatore provinciale del Partito dei Sardi, Sabrina Sabiu ha svolto una dettagliata relazione storica sul territorio e sulle potenzialità dello stesso nel campo del turismo attivo. Sono seguiti diversi interventi, tra i quali quello di Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias, che ha sollecitato l’approvazione di una norma per la regolamentazione della pesca sportiva nei laghi, potenzialmente molto importante per un turismo di nicchia in grado di produrre reddito; Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella e della Consulta delle associazioni del #Parco Geominerario, che si è soffermato sulle opportunità offerte dall’escursionismo e sul progetto del #Cammino di Santa Barbara; Marco Orrù, responsabile dell’associazione Kite Sardegna, che ha sottolineato la necessità di creare le condizioni per favorire la scelta del Sulcis da parte degli appassionati di questa disciplina, per lo svolgimento della stessa, creando opportunità per i giorni in cui le condizioni meteorologiche, per la mancanza di vento, non consentono le uscite in mare.

Hanno concluso il dibattito, gli interventi del consigliere regionale Augusto Cherchi e del coordinatore regionale del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda.

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