30 November, 2024
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Anna Maria Busia 81 copia

Anna Maria Busia (Centro Democratico), ha espresso perplessità questa mattina, in commissione Bilancio, sul parere finanziario dato alla proposta di legge 71 Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”.

«Ho deciso di astenermi in sede di votazione – ha affermato Anna Maria Busia – in quanto ho perplessità sulla copertura finanziaria, in particolare, per la nuova Agenzia per l’emergenza, in quando tale copertura comporterebbe tagli alle spese correnti della Sanità regionale, quindi alle Aziende universitarie e alle Asl.». 

Pietro Cocco 4 copia

«Il parere finanziario favorevole alla proposta di legge per la riforma del sistema sanitario regionale, arrivato oggi dalla #commissione Bilancio, è un grande passo avanti nel percorso che garantirà un servizio sanitario migliore a tutti i sardi.» Lo dice il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pietro Cocco. «Il via libera di oggi è una cosa assolutamente positiva perché stiamo arrivando alle fasi conclusive dell’approvazione della legge di riforma sanitaria, che ritornerà in commissione per il voto finale la prossima settimana per poi arrivare in Aula. Il nostro obiettivo – aggiunge Cocco – è di farla diventare legge al più presto. C’è bisogno di accelerare per ridurre i costi eccessivi e ripristinare al più presto i servizi tagliati ai cittadini: e noi lo faremo anche grazie alle proposte contenute nella legge, dalla centrale unica di acquisto all’azienda unica di 118 fino al riordino della rete ospedaliera.»

La Regione Sardegna è un modello di riferimento in tema di acquisti ecocompatibili. I risultati ottenuti col Piano regionale degli acquisti pubblici ecologici e i programmi che la Giunta regionale prevede per consolidare e rilanciare ulteriormente le politiche di sostenibilità ambientale sono stati menzionati quali buone pratiche da tenere ad esempio nel corso del #Forum Compraverde, importante appuntamento nazionale tenutosi a Roma l’1 e il 2 ottobre.
«Questo riscontro, conseguito grazie al coinvolgimento e all’impegno fattivo di tutte le amministrazioni provinciali, degli enti parco e di oltre la metà dei comuni della Sardegna – afferma l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano – ci sprona a creare sempre più nuove occasioni di sistema per una qualificazione ambientale dei prodotti e dei servizi, puntando sull’innovazione e su una sostenibilità ambientale, economica e sociale che porti alla creazione di nuovi posti di lavoro green. Teniamo ben presente che la nuova programmazione comunitaria 2014-2020 prevede la promozione di azioni specifiche finalizzate all’innovazione delle imprese verso prodotti sostenibili ambientalmente.»
Gli acquisti pubblici ecologici sono un efficace strumento di politica ambientale ed economica: attraverso gli appalti di beni e servizi a ridotto impatto ambientale, infatti, si contribuisce a modificare il modo di consumare e dunque di produrre, determinando un minore consumo di risorse ambientali e orientando le scelte a favore di prodotti green.
L’amministrazione regionale, grazie alla forte collaborazione tra l’assessorato della difesa dell’ambiente (servizio #SAVI) e l’assessorato degli Enti locali (servizio Provveditorato) ha dato il buon esempio acquistando beni a basso impatto ambientale quali strumentazioni informatiche, carta e cancelleria, veicoli oltre ai servizi di fornitura dell’energia e delle pulizie.
Il lavoro di accompagnamento tecnico realizzato a vantaggio delle stazioni appaltanti di comuni, province, enti regionali ed enti parco insieme alla forte determinazione di portare avanti una strategia regionale unitaria, hanno fatto sì che la Sardegna si sia distinta per le buone pratiche attuate.
Ottimi i risultati conseguiti dai comuni nell’ambito del premio nazionale #Compraverde: Ardauli è stato premiato per la “miglior politica di acquisti verdi”; Uta ha ricevuto una menzione speciale per il “miglior bando verde”; Sassari e Uta hanno ricevuto una menzione speciale per la mensa sostenibile. Il comune di #Berchidda, infine, ha ricevuto per il secondo anno consecutivo il Premio “miglior evento sostenibile” per la manifestazione Time in Jazz.

Claudia Firino 5 copiaScuola G. Marconi 2 copia

Entro ottobre la Giunta regionale approverà le linee guida per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Sono questi i tempi previsti dall’assessore della Pubblica istruzione e Cultura, Claudia Firino, a margine dell’incontro inter-istituzionale tenutosi ieri ad Oristano, insieme ai rappresentanti delle Province, per presentare la bozza delle linee guida. 

«Stamane è stata illustrata ai rappresentanti delle Province la bozza delle linee guida del dimensionamento – ha spiegato l’assessore Firino – e sono state messe in evidenza le criticità e le esigenze emerse dal territorio”. 

All’interno delle linee guida presentate, uno dei punti principali di discussione al tavolo è stato il tema delle pluriclassi. «L’obiettivo – ha precisato l’esponente della Giunta Pigliaru – è diminuirne sensibilmente il numero, oggi sono 177. Questo intento ha trovato il favore di tutte le parti, Regione e Province». 

L’assessore Firino ha sottolineato, inoltre, il fatto che il processo di adozione del piano sia iniziato in tempi utili, rispetto al ritardo dello scorso anno, e questo consentirà di lavorare con tranquillità. «L’anticipo con cui abbiamo inziato questo processo ci porterà a fare un piano di dimensionamento condiviso e con la giusta attenzione su tutte le diverse situazioni che caratterizzano la rete scolastica regionale. Vogliamo che i ragazzi abbiano la migliore offerta didattica possibile. Non resta che fare un ultimo passaggio con le Province – ha concluso l’assessore della Pubblica istruzione e Cultura – e poi le linee potranno essere portate in Giunta entro la fine del mese. Il clima di cooperazione che si è creato tra Regione e Province fa ben sperare per il futuro della scuola.»

Aeroporto Elmas 1 copia

«Il mondo va verso il low cost e noi siamo interessati, e molto, a sostenerne un rapido e forte sviluppo. Il low cost è un vantaggio enorme per chi come noi vive su un’isola, ne siamo ben consapevoli.» Lo ha detto ieri Francesco Pigliaru, presidente della Giunta regionale.

«Significa portare qui moltissimi turisti e nello stesso tempo permettere ai sardi di poter viaggiare verso un gran numero di destinazioni – ha aggiunto Pigliaru -. Le regole dell’Unione Europea sono cambiate solo qualche mese fa; nostro compito è trovare il modo, nel rispetto delle norme, perché il ruolo del low cost non sia in alcun modo ridimensionato, ma al contrario potenziato. Stiamo lavorando a pieno ritmo su questo e lo stiamo facendo nell’ottica di apertura e di pari opportunità per tutti che è propria di questa Giunta su tutti i fronti. L’assessore Deiana – ha concluso Pigliaru – ha la nostra piena fiducia e tutte le carte in regola per seguire questo percorso.»

Morandi - Maninchedda 1 copia
Lo #Sblocca Cantieri di Abbanoa abbatte di 300 giorni – da 900 a 600 – la durata dell’iter burocratico che porta all’apertura di un cantiere, consentendo così di accelerare la realizzazione delle opere con una fortissima ricaduta economica per l’intera isola. Acquedotti, reti idriche e fognarie, depuratori e potabilizzatori: sono 538 gli appalti interessati dal Progetto, con un investimento complessivo di 800 milioni di euro. Le risorse finanziarie sono già a disposizione: provengono da finanziamenti europei “Por”, fondi ministeriali “Cipe” e fondi regionali. Saranno interessati 179 cantieri in corso (306,26 milioni di euro), 51 lavori già appaltati ma da accantierare (204,13 milioni), 37 interventi in fase di progettazione (145,13 milioni) e 272 opere con progettazione da avviare (148,68 milioni di euro).«Ci siamo agganciati alle indicazioni dello Sblocca Italia e siamo rapidamente riusciti ad approvare in Giunta la delibera che semplifica le procedure e abbatte i tempi dei cantieri – spiega l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. L’analisi di quanto accaduto nei decenni passati ci porta a concepire una soluzione articolata e improntata a una puntuale programmazione, una forte responsabilizzazione di Abbanoa nell’attuazione degli interventi e una decisa responsabilizzazione dei soggetti che devono rilasciare le diverse autorizzazioni». La Regione costituirà un’Unità di Missione per verificare che tutto proceda nei tempi definiti.

Oggi ogni singolo intervento registra tempi lunghissimi di approvazione nei tre livelli di progettazione: preliminare, definitivo ed esecutivo. Sono stati necessari innumerevoli pareri, nulla osta e autorizzazioni da parte da un’infinità di soggetti pubblici: Comuni, Province, Genio civile, Tutela del Paesaggio, Unità tecnica regionale, Distretto idrografico, Soprintendenze, ex Autorità d’Ambito, Consorzi di Bonifica, Anas. Successivamente, anche la più piccola variante in corso d’opera ha l’obbligo di essere sottoposta nuovamente ad approvazione da parte dell’ex Autorità d’Ambito. Sono innumerevoli le difficoltà nell’ottenere decreti di autorizzazione all’accesso in aree private persino per procedere ad attività preliminari di progettazione: rilievi, sondaggi, verifiche archeologiche. Quando si passa dalla progettazione all’appalto, si sommano ritardi nelle verifiche dei requisiti delle imprese partecipanti ai bandi di gara. Arrivati all’aggiudicazione di appalto, sono sempre più frequenti i contenziosi sull’esito delle gare. Un esempio su tutti è il caso dell’impianto di depurazione di “Su Tuvu” a Nuoro: ideato nel ’91, è stato collaudato nel 2012.

La Regione istituirà Unità di Missione per ridurre i termini assegnati alle strutture dipendenti direttamente o indirettamente dall’Amministrazione regionale. Saranno eliminate le incongruenze tra normative regionali e nazionali modificando le funzioni che impropriamente sono ora assegnate all’ex Autorità d’Ambito. Anche le procedure espropriative saranno razionalizzate affidandole direttamente all’autorità che realizza l’opera.

#Abbanoa si assumerà direttamente la responsabilità di tutta la procedura di programmazione, progettazione, approvazione, appalto, realizzazione e collaudo delle opere pubbliche attinenti il Servizio idrico integrato. Saranno razionalizzate le spese relative agli appalti con le Gestioni per commessa e implementate sensibilmente le dotazioni tecnologiche e il sistema di diffusione delle informazioni grazie alla georeferenziazione delle reti e degli impianti e alla condivisione delle esperienze maturate nel Sistema informativo territoriale.

«Abbiamo raccolto la sfida che ci ha lanciato la Regione – commenta l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti -. Il Gestore unico è pronto a fare la sua parte con la consapevolezza che la partita si vince facendo gioco di squadra. Con lo “Sblocca Cantieri” Abbanoa mette in campo una grossa opportunità per l’economia dell’Isola. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa delle infrastrutture con reti che disperdono più della metà dell’acqua immessa. La Sardegna non può permetterselo: avendo poche fonti d’approvvigionamento alternative, quasi il 90 per cento dell’acqua potabile viene prodotta attingendo da bacini di superficie. E’ un record nazionale.»

 

Lanciarsi nel vuoto con un paracadute da un elicottero a quasi 87 anni! E’ la straordinaria emozione vissuta il 21 settembre scorso da Ginoli Rinaldo, ex ottico di Carbonia da anni in pensione, appassionato di volo e di paracadutismo.

«Coltivavo da anni il desiderio di lanciarmi con il paracadute – racconta Ginoli Rinaldo – e, grazie a Skydive Sardegna, un’associazione sportiva che opera a Serdiana, sono riuscito a soddisfarlo. E l’emozione è stata tanto grande che, a breve, forse già entro i prossimi 15 giorni, condizioni meteorologiche permettendo, la ripeterò.»

«E’ un’esperienza veramente straordinaria – aggiunge Ginoli Rinaldo – che consiglio a tutti, indipendentemente dall’età. Una volta lasciato l’elicottero, a quota 4.000 metri, sospesi nel vuoto, imbragato in tandem con un istruttore, alla velocità di 200 km/h per 1 minuto in caduta libera, quando si apre il paracadute, ti sembra di essere il padrone del mondo. E’ una gioia che dura cinque minuti, assolutamente impagabile.».

Una volta arrivato al suolo, Ginoli Rinaldo è stato accolto con entusiasmo dai giovani che frequentano il centro di Serdiana, che ha salutato con un “arrivederci a presto”.

Rientrato a casa, a Carbonia, si è sottoposto ad una visita medica che ha confermato le sue eccellenti condizioni fisiche, con una pressione arteriosa di 70/130.

«Il medico mi ha detto che, se me la sentivo, ho fatto bene a fare questa esperienza. Credo che nella vita sia sempre importante fare ciò che ti rende vivo e felice, a maggior ragione ad un’età non più giovane come la mia. Per ragioni economiche, puoi fare tante rinunce, ma ritengo non si debba rinunciare ad un’esperienza simile che, con una modica spesa – conclude Ginoli Rinaldo -, ti ripaga con una grandissima gioia.»

Skydive Sardegna è un’associazione sportiva senza fini di lucro, affiliata M.S.P. Italia, nata nel 2002, per diffondere la pratica del paracadutismo in Sardegna. Oggi è l’unica associazione in attività in Sardegna, costituita interamente da paracadutisti sardi.

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ConferenzaZonaFrancaCarbonia_4Ottobre2014 copiaMovimento partite Iva 1

Sabato 4 ottobre, alle 18.00, nella sala convegni del Lù Hotel, a Carbonia, si svolgerà una conferenza dibattito sul tema: “Zona Franca Integrale al consumo, ragioni storiche, giuridiche ed economiche per operare in regime Iva non imponibile”.

Sono previsti gli interventi Maria Rosaria Randaccio (ex Intendente di finanza) e Giulio Simbula (imprenditore).

La Sardegna è avvolta da una gravissima crisi che ha investito tutti. Imprese e lavoratori stanno soffrendo insieme dinamiche economiche che travolgono migliaia di famiglie. Un quarto delle famiglie sarde (24,8%) vive al di sotto della soglia di povertà relativa. Questa situazione – sostengono i promotori della conferenza – impone l’urgenza di adottare efficaci provvedimenti orientati a invertire il declino e promuovere una reale crescita economica o quantomeno a conseguire condizioni di riequilibrio attraverso la cosiddetta “discrimine positiva”, ovvero l’adozione di uno strumento di politica economica qual è l’istituto della Zona franca integrale. Già i Padri Fondatori dello Statuto Speciale della Regione Sardegna hanno considerato, fin dal 1948, la necessità di istituire in Sardegna la #Zona Franca Integrale, unico strumento che grazie all’autonomia fiscale su Iva, Accise e Dazi Doganali, è capace di colmare il naturale gap economico insulare con una politica di sviluppo tesa ad accrescere il potere d’acquisto, pertanto sostenere la domanda, le produzioni e il commercio, consentendo anche di attrarre nuovi capitali, tecnologie e nuove competenze imprenditoriali, con il chiaro effetto sulla disoccupazione, che ha raggiunto in Sardegna il primato del19,5% (Italia 13,6%). Con questa iniziativa la dottoressa Randaccio vuole richiamare l’attenzione sull’attuale contesto giuridico, delineando il perimetro di attuazione per operare in regime Iva non imponibile nella #Zona Franca della Sardegna; isola ultraperiferica, a scarsa densità demografica, gravata da sovra costi del trasporto e a rischio di coesione sociale per i problemi legati alla dilagante disoccupazione.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato positivamente il voto finale del Consiglio dopo il dibattito sulla trattativa con il Governo per la vertenza entrate. 

«Il sostegno pieno da parte del Consiglio regionale, che ha votato all’unanimità l’ordine del giorno sulla vertenza entrate, è motivo di grande soddisfazione: ci conferma nella nostra posizione e ci rafforza nel confronto con lo Stato.»

«Il tema entrate e quello delle riserve erariali – ha proseguito il presidente Pigliaru – sono fronti importantissimi. L’interlocuzione con il ministero dell’Economia e delle Finanze, fondata su principi di logica responsabile, è stata già avviata; abbiamo trovato ascolto e, di fatto, aperto una trattativa che confidiamo porti ad un esitopositivo.»