18 July, 2024
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Primo passo della Giunta verso l’istituzione dell’Organismo che valuterà i risultati dei dirigenti regionali. L’esecutivo guidsto da Francesco Pigliaru, a 20 giorni dall’approvazione della legge che prevede la valutazione annuale delle prestazioni, ha approvato su proposta dell’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, le linee guida per la costituzione dell’Organismo unico di valutazione e misurazione dei risultati dei dirigenti di vertice e del Comitato dei Garanti del sistema Regione. L’Organismo unico, indipendente ed esterno, sarà formato da tre componenti in carica per tre anni che riceveranno un compenso di 15mila euro all’anno e il cui incarico potrà essere rinnovato per un solo altro mandato. «I componenti dell’Organismo saranno dotati di requisiti di elevata professionalità ed esperienza, maturati nel campo del management e dei sistemi di valutazione del personale, con particolare riferimento al settore pubblico – ha detto l’assessore Demuro -. La Regione sta rispettando in pieno i tempi, i requisiti e i criteri, peraltro molto severi, già individuati dalla normativa statale per garantire la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, compreso il rispetto dell’equilibrio di genere».

L’Assessorato dovrà ora predisporre un apposito avviso di selezione che preveda la nomina di una Commissione tecnica con il compito di formare l’elenco dei candidati in possesso dei requisiti professionali richiesti: da quell’elenco, l’assessore Demuro individuerà i nomi dei tre possibili componenti dell’Organismo da proporre poi alla Giunta che dovrà approvarli dopo l’acquisizione del parere della Autorità nazionale anticorruzione (Anac). L’esecutivo ha poi deciso di dare mandato all’assessore degli Affari Generali di attivare le procedure necessarie per la costituzione del Comitato dei Garanti, organo di riesame – su eventuale richiesta dell’interessato – della valutazione individuale delle prestazioni dirigenziali, composto da un rappresentante eletto dai dirigenti del sistema Regione e da due esperti della materia, uno interno è uno esterno all’Amministrazione regionale: l’incarico anche in questo caso ha durata triennale ma non prevede compenso.

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Nuovo passo in avanti per la soluzione della vicenda che riguarda i lavoratori Igea, dopo la legge approvata dal consiglio regionale, lo scorso 4 dicembre, sugli interventi finanziari a favore dei dipendenti di società partecipate al 100% dalla Regione, e l’approvazione della delibera di Giunta del 9 dicembre che autorizza la Sfirs ad anticipare la dotazione di un fondo straordinario per un importo massimo di 3 milioni di euro. Oggi l’esecutivo, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha dato il via libera a una delibera che definisce i criteri.
La delibera imprime un’accelerazione al percorso per il pagamento di 8 mensilità dei 257 lavoratori della società che ha il compito di gestire la messa in sicurezza delle miniere. Ora dovrà essere attivata la procedura che consente l’accesso al fondo da parte dei dipendenti Igea che ne facciano esplicita richiesta. Le istanze di pagamento dovranno essere presentate entro venti giorni. Sarà Igea a comunicare a tutti i dipendenti la possibilità di accedere al Fondo e le relative modalità operative. La delibera, già trasmessa alla società, sarà anche pubblicata sul sito www.regione.sardegna.it. Sempre oggi, infine, l’esecutivo ha deliberato sull’incentivo all’esodo per i lavoratori. L’intervento riguarda 104 dipendenti e una spesa di 3 milioni e 545 mila euro. La delibera dà mandato al liquidatore Igea di provvedere, entro il 31 dicembre di quest’anno, a sottoscrivere un accordo congiunto con le organizzazioni sindacali aziendali per l’applicazione delle modalità e degli importi previsti.

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Gavino Manca

«La Sardegna olimpica è una sfida da vincere. La candidatura diffusa per i giochi del 2020, che coinvolge non solo Roma ma anche altre realtà del Paese, ad incominciare dalla Sardegna, da Firenze e Napoli, è infatti, una straordinaria opportunità che grazie all’iniziativa del governo Renzi, dobbiamo dimostrare di saper cogliere e valorizzare a pieno in chiave sportiva, turistica, culturale e sociale.» Lo ha detto oggi il consigliere regionale Gavino Manca (PD), commentando l’annuncio della candidatura dell’Italia per l’organizzazione delle Olimpiadi del 2024.
«Lo affermo
– ha aggiunto Manca – pensando, non soltanto ai campi di gara e alle infrastrutture sportive, ma soprattutto in riferimento ai valori profondi che caratterizzano il nostro popolo e che possono essere ricompresi tra gli universali valori del cosiddetto “spirito olimpico”. Lealtà, solidarietà, spirito di sacrificio, orgoglio, ospitalità  e amicizia sono i valori in cui i sardi da sempre si riconoscono e che hanno nella nostra terra e nella nostra gente il migliore dei testimonial possibili. Fare della Sardegna una vetrina di bellezze, un terreno di incontro e di scambi tra culture, una terra di pace e di sport è il successo da realizzare insieme con tutti i sardi».

Maria Grazia Piras A copia

«La proroga del regime di essenzialità per il sistema energetico sardo è strategica per il governo regionale; per ora l’abbiamo ottenuta fino ad aprile 2015 ma il nostro obiettivo è estenderla a tutto l’anno e definire con il Governo nazionale i termini della questione energetica.»
Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di una audizione davanti alla quinta commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto.

«Il regime di essenzialità – ha aggiunto l’assessore – ha permesso finora alle aziende del settore di operare con minori costi e realizzare utili importanti, assicurando nello stesso tempo una certa stabilità del sistema regionale.»
«Tuttavia – ha avvertito l’assessore Piras – i tre principali poli energetici della Sardegna presentano significative criticità: dalla centrale E.On di Fiumesanto (Porto Torres) formalmente in vendita ed in procinto di andare fuori norma nel 2016, ad Ottana Energia colpita dalla crisi europea che ha investito di conseguenza Ottana polimeri, al sito Enel del Sulcis, che ha una sua debolezza strutturale.»
«Per queste ragioni – ha detto ancora l’esponente della Giunta – poter contare sul regime di essenzialità significa da un lato tutelare le centrali sarde da pericolosi processi di dismissione e, dall’altro, rilanciare la questione energetica che rappresenta una parte importante della vertenza che la Regione ha aperto da tempo con lo Stato.»
«Una vertenza che – ha chiarito l’assessore Piras – inquadra la metanizzazione come elemento fondamentale di riequilibrio dello svantaggio competitivo della Sardegna; un progetto al quale stiamo lavorando con grande impegno e che non abbiamo affatto abbandonato con la fuoriuscita dal Galsi (ma solo per la parte algerina). Le opzioni sul tavolo sono sostanzialmente due: la realizzazione di un gasdotto Sardegna-Toscana che sarebbe la più conveniente per tutti gli utilizzatori finali (Industria e famiglie) o di un rigassificatore, certamente più oneroso sotto tutti gli aspetti.»
Per quanto riguarda i costi del gasdotto, secondo una stima attendibile, sarebbero di 1 miliardo e 200 milioni di euro, cifra che secondo l’assessore Piras, potrebbe essere coperta «dal concorso di più soggetti, dallo Stato ai privati, alla stessa Unione europea che potrebbe inserire il progetto nel programma di investimenti finalizzati alla crescita che sta per essere varato». La commissione, al termine di un breve dibattito nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Pietro Comandini e Cesare Moriconi del Pd e Gianluigi Rubiu dell’Udc, ha deciso di dedicare una seduta ad hoc ai problemi dell’energia, subito dopo la pausa festiva.

«Il finanziamento di poco più di 370mila euro per i centri antiviolenza è insufficiente, ma almeno la Giunta regionale cerca di mettere rimedio al pasticcio che aveva creato distribuendo i fondi quasi tutti nel nord Sardegna, lasciando a terra i centri del centro sud dell’Isola». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, che per primo aveva segnalato il problema con un’interpellanza urgente.
«Nel centro sud della Sardegna – prosegue Cossa – risiede la maggioranza della popolazione femminile e dunque concentrare i fondi nel nord dell’Isola era una scelta totalmente sbagliata. Adesso ci auguriamo che la Giunta trovi nuovi fondi per evitare che i centri antiviolenza chiudano i battenti. Se così non fosse, l’esecutivo si assumerebbe una grave responsabilità sociale.»

Risorse esigue per il pagamento della mobilità in deroga. L’Inps ga comunicato ai lavoratori interessati che il ministero del Lavoro ha stanziato ulteriori risorse finanziarie per gli ammortizzatori in deroga 2014 e sulla base delle indicazioni fornite dalla Regione Sardegna, potrà procedere con il pagamento della mobilità in deroga 2014, ricorrendo i requisiti di legge, solo fino ad un massimo di 60 giorni indennizzabili, collocabili non oltre il 31 agosto 2014 e comunque sino ad esaurimento dei fondi disponibili.
«Se hai ricevuto dalla RAS la determinazione di accoglimento della prestazione di mobilità – ha comunicato l’INPS ai lavoratori -, per consentirci di effettuare il pagamento, ti invitiamo a presentare, come di consueto, una domanda telematica di indennità di mobilità in deroga. Se invece la tua azienda ha ricevuto dalla RAS la determinazione di accoglimento della Cig in deroga potremo pagare 2 mesi solari interi non frazionabili per un massimo di 344 ore per ogni lavoratore sospeso o ad orario ridotto. In presenza di domande complete, stiamo procedendo con gli oltre 25.000 pagamenti in ordine strettamente cronologico di arrivo delle determinazioni.»

Si è insediata ieri l’Unione cittadina del Partito Democratico di Carbonia. In apertura di lavori, l’assemblea, su proposta della segretaria, Cinzia Grussu, ha eletto all’unanimità il nuovo presidente, Rita Vincis.

Nel corso del dibattito, l’assemblea ha discusso di coinvolgimento degli iscritti e dei cittadini elettori del Partito Democratico della città e delle frazioni sui temi valoriali del Partito e di questioni più operative come i ragionamenti sulla composizione del nuovo Bilancio di Previsione 2015; il tema dell’ambiente in relazione ad una filiera argomentativa e comunicativa che prende avvio dall’acquisto di beni di consumo dal packaging differenziabile fino alla bollettazione della Tari; il tema attualissimo del riordino degli Enti locali correlato alle necessità di una democrazia diffusa che accolga le esigenze dei cittadini residenti in un territorio comunale come il nostro, vasto e costellato di piccoli nuclei abitativi; i temi del lavoro in relazione alla ripresa economica delle aziende del territorio fino alle fattuali certezze politiche e amministrative di operare  per creare migliori e più agevoli condizioni per l’inserimento di attività economiche e produttive in città e nel territorio.

La commissione Salute e Politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), ha approvato all’unanimità tutti gli articoli del disegno di legge 149 (Disposizioni urgenti per l’eradicazione della peste suina africana). L’approvazione definitiva del testo è stata rinviata in attesa dei pareri delle commissioni competenti.

Prima della votazione l’assessore della Sanità, Luigi Arru, sentito in audizione, ha presentato ai commissari il testo ed ha evidenziato l’urgenza dell’approvazione di questa legge per le pressioni che arrivano dall’Ue e dal ministero della Salute. Il testo prevede punti importanti capaci di inviare un segnale positivo all’Europa sulle strategie che la Sardegna vuole adottare per eradicare la Pesta suina africana (Psa), ormai diventata endemica. Il Dl prevede la creazione dell’Unità di progetto, diretta da direttore generale della Presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che coordinerà i direttori generali degli assessorati della Salute, Agricoltura e Ambiente, e che si avvarrà della collaborazione di Josè M. Sanchez Vizcaino, docente di Sanità animale e direttore del laboratorio di riferimento dell’organizzazione mondiale di sanità animale (Oie) dell’Università di Madrid, e Alberto Laddomada, veterinario sardo, responsabile della sanità animale presso la Direzione Generale Sanco della Commissione Europea.

L’Unità di progetto metterà insieme e coordinerà tutte le professionalità presenti sul territorio, a tutti i livelli, per combattere la Peste suina, grazie anche all’esperienza del professor Vizcaino, già riuscito a eliminare la malattia in Spagna e Portogallo e oggi consulente del Cile.

Il responsabile dell’Unità avrà anche i poteri sostitutivi per agire in vece dei sindaci qualora entro 3 giorni non dovessero ottemperare alle direttive della stessa Unità.

Verrà inoltre avviata, ha spiegato l’assessore, un’importante campagna di comunicazione che raggiungerà direttamente i proprietari del bestiame. L’obiettivo è far passare il messaggio che agire uniti per eliminare la Psa vuol dire dare una nuova opportunità di crescita all’allevamento e all’economia della Sardegna e che mettersi in regola, evitando il pascolo brado, avrà dei vantaggi importanti per gli allevatori.

Soddisfatto il presidente della Commissione Perra per l’azione decisa e concreta messa in campo dalla Giunta regionale. «Stiamo andando nella giusta direzione – ha affermato Daniela Forma, Pd – apprezzo la determinazione della Giunta. Il testo prevede un coordinamento che non c’è mai stato tra i diversi assessorati e supporta in modo importante i sindaci e i servizi veterinari». 

Il consigliere regionale Edoardo Tocco è intervenuto nella riunione della commissione salute e politiche sociali, sulla situazione negli allevamenti isolani. «Negli ultimi tre anni – ha detto Tocco – il numero delle aziende suinicole professionali in Sardegna si è drasticamente ridotto e, recentemente, a causa del focolaio di peste suina africana scoperto a Villacidro nel Medio Campidano, territorio che fino ad oggi era riuscito a rimanere indenne dalla malattia, sono state messe in ginocchio le ultime aziende suinicole sarde, di piccole e grandi dimensioni, che in tale territorio erano riuscite a preservare l’ultimo baluardo di filiera suinicola regionale costituita da un insieme di circa 20 allevamenti, 5 macelli, 3 laboratori di sezionamento e 2 salumifici».

«Si è assistito all’assoluta mancanza di qualsiasi azione repressiva da parte del sistema di controllo ufficiale in Sardegna volta a contrastare la pratica dell’allevamento suino brado clandestino – osserva Tocco -. Occorre poi mettere in evidenza l’inadeguatezza della struttura regionale di prevenzione preposta all’elaborazione delle azioni di contrasto ed eradicazione della peste suina ed al coordinamento delle strutture di prevenzione periferiche».

«Se si vuole uscire da questa situazione di emergenza e ricreare le condizioni di sviluppo del comparto suinicolo regionale e della filiera agro-industriale ad essa connessa è necessario invertire la rotta di 180 gradi rispetto alle azioni fino ad oggi intraprese a livello regionale, a cominciare dalla immediata rottamazione dei principali soggetti responsabili di questi 35 anni di insuccessi e causa di grave danno per l’economia regionale – conclude Tocco -. E’ necessario costituire ex novo il Servizio di Prevenzione regionale con soggetti altamente qualificati nelle specifiche aree di competenza con autorità effettiva di coordinamento e controllo dell’attività di prevenzione periferica. Senza poi escludere un sistema di premialità per l’allevamento suinicolo sardo regolarmente accreditato e continuativamente indenne da peste suina, sia di piccole che di grandi dimensioni, al fine di salvaguardare le aziende esistenti e favorire la progressiva emersione e regolarizzazione delle aziende suinicole irregolari».

Anche per il 2014 La Cernita Teatro, offrirà il suo contributo artistico e organizzativo, in occasione dei festeggiamenti del compleanno di Carbonia.

Fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, la seconda edizione di “Teatro per la città” – Festival di teatro civile e della memoria, manterrà la formula collaudata in precedenti manifestazioni: direzione artistica Cinzia Crobu e Monica Porcedda, direzione organizzativa La Cernita Teatro, in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna e la banda musicale Vincenzo Bellini.

Dopo il grande successo ottenuto nel 2013, la manifestazione viene riproposta, sempre con ingresso gratuito, venerdì 19 dicembre, dalle 19.15 in poi, presso il Teatro di Bacu Abis, e sabato 20 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro Centrale di Carbonia.

La prima sera saranno messi in scena quattro corti teatrali inediti prodotti da La Cernita Teatro (a cura rispettivamente di Andrea Rosas, Alessandro Congeddu, Rosanna con Luciano Sulas e Monica Porcedda) per la sezione “Migranti ieri e oggi”: progetti  di ricerca che osservano le contraddizioni dell’era post- industriale e il  fenomeno dell’immigrazione di ieri e di oggi.

Aprirà la manifestazione la banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, che accompagnerà un momento teatrale riassuntivo dei primi cinque anni di attività della compagnia cittadina. A seguire un buffet per poi lasciare spazio alla compagnia “Antas Teatro”, con Giacomo Casti alla regia, Giulio Landis e Stefano Farris in scena, i quali saranno intervistati da Cinzia Crobu, a lavoro ultimato.

Durante la seconda serata il teatro di prosa andrà a mescolarsi con la musica d’autore e con i testi di numerosi cantautori italiani, sensibili al tema del lavoro e dell’emigrazione. Sul palcoscenico validi attori provenienti dalle fila del Teatro Stabile della Sardegna, de La Cernita Teatro e i Jokers, noto gruppo rock isolano, esecutore di cover rivisitate e interessanti lavori monografici. Brani in versione elettrica, parafrasi dei testi e incursioni teatrali a cura di Lucia Longu – per la regia di Monica Porcedda – e di Lia Careddu e Marco Spiga – per la regia di Rosalba Ziccheddu – saranno gli ingredienti della serata finale del festival, in una lezione concerto ideata e condotta da Cinzia Crobu.

La scelta di lavorare ad un Festival nasce per promuovere una cultura, non soltanto del Teatro, quanto dell’arte nel suo complesso, della comunicazione, dell’ambiente e della relazione, valorizzando gli spazi della città e delle periferie come luoghi di produzione di lavori inediti, di ricerca e sperimentazione; nasce  per offrire ospitalità ad artisti importanti a livello regionale, nazionale ed internazionale senza tralasciare l’urgenza di stimolare e incoraggiare le realtà locali e/o di recente formazione che hanno bisogno di avere di spazi fisici e occasioni per confrontarsi e crescere.

Banda Musicale V.BelliniAlessandro Congeddu Andrea Rosas Antas Teatro  Cinzia Crobu (1) Conclusione del Festival 2013, ringraziamenti, Photo Emiliano Cocco Gerardo Ferrara Giacomo Casti Jokers 1 Lia Careddu Lucia Longu manifestoteatroperlacittà 2014 Marco Spiga Monica Porcedda Rosanna e Luciano Sulas