1 September, 2024
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Il comune di Carbonia ha deciso di normare i criteri d’accesso e di erogazione dei contributi di sostegno al reddito alle famiglie in difficoltà. A tal fine, il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta dello scorso 24 luglio, un regolamento che disciplina gli interventi che trovano copertura finanziaria nelle risorse stanziate dalla Regione Sardegna nell’ambito del Programma regionale di contrasto alla povertà, integrate con risorse del proprio bilancio.

«L’obiettivo – hanno spiegato il sindaco Giuseppe Casti e il vicesindaco e assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu, nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina nella Sala Giunta del Palazzo comunale – è quello di inserire una misura così delicata e di forte impatto in un quadro normativo preciso, che consenta di rendere gli interventi maggiormente efficaci e rispondenti ai bisogni reali dei cittadini, e di programmare la spesa da affrontare in maniera puntuale e sostenibile per l’Amministrazione.»

Oggi sono 450 le famiglie che ricevono un sussidio economico dal comune di Carbonia, di importo variabile tra i 60 e i 150 euro, per una spesa totale che si aggira sui 43.000 euro mensili, circa 510.000 euro annui. Questa misura si aggiunge ai numerosi interventi sul lavoro e a tutte le altre misure di sostegno per il pagamento dei canoni di affitto, gli interventi sull’istruzione e leggi di settore, che alleviano le difficoltà economiche o di cura delle famiglie della città di Carbonia.

Gli interventi contenuti nel regolamento sono individuabili in:

• sussidi di natura ordinaria e straordinaria;

• contributi per far fronte all’abbattimento dei costi dei servizi essenziali;

• sussidi per lo svolgimento del servizio civico comunale mediante inserimenti lavorativi e formativi.

Vengono disciplinati anche i sussidi a favore di persone e nuclei familiari in carico al Servizio sociale nell’ambito di procedimenti di tutela e le spese funerarie.

Giuseppe Casti e Maria Marongiu hanno spiegato che obiettivo dell’Amministrazione è una verifica delle reali condizioni delle famiglie destinatarie degli interventi, peraltro già in corso su circa 150 famiglie, per ripartire più equamente le risorse disponibili, magari interrompendo l’erogazione a chi non ne ha bisogno e rafforzando gli interventi nei casi più critici. Gli interventi, peraltro, per la loro stesa natura, sono temporanei, della durata massima di un anno, e finalizzati ad un inserimento nel mondo del lavoro.

Come specificato dalle linee guida regionali, ai beneficiari potranno essere richiesti impegni quali:

– attività lavorativa realizzata prioritariamente attraverso l’inserimento in cooperative di tipo B o in attività che consentano una valorizzazione delle capacità individuali o delle competenze acquisite con appositi percorsi formativi finalizzati all’inclusione sociale;

– permanenza, o dove necessario il rientro, nel sistema scolastico e formativo dei diversi componenti il nucleo familiare;

– educazione alla cura della persona, all’assistenza sanitaria, al sostegno alle responsabilità familiari ed al recupero della morosità;

– miglioramento dell’integrazione socio-relazionale, anche attraverso l’inserimento in attività di aggregazione sociale e di volontariato.

La mancata sottoscrizione del progetto di aiuto o il mancato rispetto di uno o più clausole, comporta la decadenza dei benefici.

Il nuovo regolamento disciplina anche gli indicatori per le valutazione del bisogno:

1) situazione economica: valutazione della condizione economica complessiva del nucleo familiare, tenendo conto sia del valore ISEE, sia di ogni altra disponibilità economica, anche derivante da prestazioni di carattere occasionale;

2) situazione familiare (specificando la presenza o meno di entrambi i genitori con particolare riguardo alla partecipazione attiva di ciascun genitore alla cura, al mantenimento e all’educazione dei figli e la presenza o meno di conviventi con riguardo alle possibilità/difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro desumibili dall’età e dalle abilità professionali acquisite nel corso della vita lavorativa);

3) situazione personale del richiedente;

4) alloggio;

5) situazione sanitaria;

6) rete parentale di sostegno;

7) tenore di vita complessivo del nucleo rapportato alle condizioni economiche dello stesso e alla durata dello stato di disagio;

8) titolarità di interventi economici o di sostegno erogati dall’Amministrazione comunale o da alti enti pubblici.

Il regolamento stabilisce l’importo del sussidio mensile sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare:

Numero componenti 1 – Importo mensile 120 euro

Numero componenti 2 – Importo mensile 150 euro

Numero componenti 3 – Importo mensile 180 euro

Numero componenti 4 e + – Importo mensile 200 euro.

 

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Si terrà domenica 10 agosto, a Barbusi, a partire dalle ore 20.30, la XXII edizione della “Sagra del raviolo”. La manifestazione è organizzata dall’Associazione “Su Curruscioni”, in collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Carbonia – Assessorato allo Spettacolo ed Assessorato alle Attività Produttive, nell’ambito della più ampia rassegna “Estiamoinsieme 2014”.

La serata inizierà alle ore 20.30 con la distribuzione dei ravioli, accompagnati da formaggio, olive, salsiccia, pane, vino o acqua (costo 5 euro). Alle ore 21.30 inizierà l’intrattenimento musicale con zumba e balli di gruppo.

Al fine di garantire la buona riuscita della manifestazione e la sicurezza dei partecipanti, è stata emanata un’ordinanza che prevede, dalle ore venti fino all’una di notte, la chiusura al traffico ed il divieto di sosta in via Santa Maria delle Grazie, nel tratto compreso tra via Madre Teresa di Calcutta  e via San Simone.

Doppio appuntamento con il NurArcheoFestival – intrecci nei teatri di pietra edizione 2014, domenica 10 agosto, alle ore 21.00, al Tempio di #Antas di Fluminimaggiore andrà in scena “Interrogatorio a Maria” di Giovanni Testori; alle ore 19.00, nell’area archeologica di #Tamuli in collaborazione con la cooperativa Esedra lo spettacolo “Suono di pietra”.

Interrogatorio a Maria” è una coproduzione tra La Fabbrica Illuminata, Il Crogiuolo, la cooperativa Teatro Olata. Diretto da Marco Parodi, lo spettacolo vede in scena Maria Rita Atzeri de il Crogiuolo il coro, gli allievi de La Fabbrica Illuminata (Luca De Angelis, Anna Brotzu, Alessandro Licciardi, Alessandra Ruggeri)

Dino e Giorgio Pinna, Franco Siddi e Rosalba Arriu della cooperativa Teatro Olata,

Un coro, in un teatro spoglio e privo di uno spazio scenico definito, evoca Maria, la madre del Cristo. Alle domande prevedibili del “coro”, risponde la madre delle madri, donna fra le donne. Nel testo di Testori la parola diventa vera drammaturgia “sacra” che risuona come provocazione, chiama l’uomo e ne fa il testimone, il custode del suo destino.

L’attrice che interpreta Maria veste come le contadine, le donne di casa di una volta, le donne del popolo, e viene a comunicarci il suo dolore di madre ma anche la meraviglia di essere stata ingravidata da Dio. Il Coro, ansioso di conoscere il Mistero dei Misteri, ingenuo e incalzante nelle sue domande, chiede pubblicamente a Maria una salvezza che sia di tutti, e aiuti a comprendere uno dei più affascinanti enigmi della cristianità: Maria, vergine e madre, corpo sensuale che dona la vita e corpo spirituale che accoglie il figlio di Dio, si staglia luminosa, pudica e silenziosa sullo sfondo della vita di Cristo, icona di accettazione, amore e fede e nello stesso tempo simbolo eterno della femminilità e della maternità, simbolo di tutte le donne che in tutti i tempi amano, sperano, soffrono come lei fece.

Tutti i volti di Maria incarnano quindi i volti di ogni donna che decide di abbandonare la solitudine del sospetto, l’isolamento dell’estraneità e la paura dell’altro per dedicarsi alla condivisione, all’amicizia, alla comunione e all’accoglienza, in un inno alla generosità che è anche inno al recupero della femminilità intesa come fonte di vita e di apertura al mondo dello spirito.

“Suono di pietra” è una storica produzione del Crogiuolo, con la quale Mario Faticoni, rende omaggio ai poeti sardi, Francesco Masala, Benvenuto Lobina, Giovanni Dettori, Antonio Sini, Salvatore Satta, raccogliendo e mettendo insieme della loro produzione poetica, quella di impegno civile.

In scena, con Mario Faticoni, la fisarmonica di Andrea Puddu.

Lo spettacolo sarà preceduto da visite guidate a cura della cooperativa Esedra dalle ore 9.30 alle ore 18.00.

Questo appuntamento del NurArcheoFestival è inserito nella più ampia cornice “Tamuli … nella notte di San Lorenzo. Notte di Luna gigante”. In questa occasione si esibiranno anche i mamutzones di Samugheo, i tumarinos di Gavoi. L’osservazione giudata del cielo è affidata all’associazione astronomica nuorese.

ll consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha presentato un’interrogazione sui ritardi nella concessione di contributi regionali per il funzionamento delle Scuole Civiche di Musica.

Constatato che alcuni Comuni lamentano di non avere ancora ricevuto il contributo assegnato e, in particolare, il comune di Orosei, di essere ancora in attesa del saldo del 20% per l’anno scolastico 2012/2013, corrispondente a circa € 11.000, e di non avere ancora ottenuto l’anticipazione determinata per l’anno scolastico 2013/2014 e corrispondente a circa € 44.000; i ritardi nei trasferimenti delle suddette risorse finanziarie determinano importanti sofferenze alla Scuola Civica di Musica di Orosei, pregiudicandone fortemente il proseguo delle attività e la corresponsione delle spettanze agli operatori; considerato che la Scuola Civica di Musica di Orosei coinvolge nelle sue attività ben 8 comuni della Baronia, con un bacino demografico di riferimento superiore ai 20.000 abitanti, e rappresenta l’unica offerta formativa in materia musicale capace di mettere a disposizione degli utenti la possibilità di coltivare la propria passione musicale, differenziando l’offerta didattica in base ad età, aspirazioni e competenze possedute, il consigliere regionale del Partito Democratico chiede di interrogare l’assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere quali siano le cause che stanno ritardando il trasferimento delle somme già ripartite ed assegnate con la DGR n. 48/44 del 11 dicembre 2012 e la DGR n. 52/33 del 10 dicembre 2013 relative agli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 e, infine, quali provvedimenti intenda adottare per il superamento di tali ritardi.

La Seconda (Lavoro e Pubblica istruzione) e la Terza (finanze e Bilancio) commissione, presiedute dagli onn. Gavino Manca e Franco Sabatini (Pd) hanno approvato, al termine di una seduta congiunta, il Piano straordinario di edilizia scolastica #Iscol@ che prevede una serie di “interventi di messa in sicurezza e manutenzione programmata degli edifici scolastici”. Ai lavori hanno partecipato l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino ed il direttore generale dell’assessorato Elisabetta Schirru.

La seconda Commissione riprenderà i suoi lavori questa mattina alle 10.00 con l’esame del disegno di legge della Giunta sul personale Csi/Cesil – Centri servizi per il lavoro e l’impiego. La Terza è stata riconvocata a domicilio.

Sono tre gli appuntamenti dell’Estate Iglesiente in programma nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 agosto.
Giovedì 7 agosto, alle 19.30, in Piazza Pichi, e’ in programma un nuovo incontro del progetto di promozione della lettura “Il Libro che mi piace” a cura dell’Associazione La Mandragola.

Sempre giovedì 7 agosto è in programma al Castello Salvaterra il “Banchetto Medioevale” organizzato dal Gruppo Medioevale Ghibellina e dal Quartiere Fontana all’interno dell’Estate Medioevale organizzata dalla Società dei Quartieri Medioevali. Animazione a cura degli sbandieratori e musici del Quartiere Fontana. Appuntamento alle ore 20.00. Prosegue tutte le sere fino all’11 agosto la seconda edizione di “N2WEEK” nel Piazzale della Palestra di Via Toti.

Venerdì 8 agosto, infine,
appuntamento con una nuova serata di Notteggiando, dalle ore 21.00, per le vie del Centro Storico.

La sesta Commissione (Sanità, politiche sociali), presieduta dall’on. Fabrizio Anedda (Misto-Sinistra sarda – in sostituzione del presidente Raimondo Perra), ha completato la discussione generale sulla PL n. 71 – Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale – ed ha deliberato il passaggio agli articoli.

Nella stessa seduta, all’unanimità, è stato espresso parere favorevole con raccomandazioni alla P/10 relativa ai fondi della legge regionale 8/2007 – Contributi per l’organizzazione ed il funzionamento dei Centri antiviolenza e della Case di accoglienza. Le risorse provengono dal fondo nazionale per le politiche sociali per un 1.490.000 euro e da fondi regionali per 500.000 euro.

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«È un primo passo ma la Regione si impegnerà con determinazione per agevolare il ritorno alla produzione della Keller e salvaguardare i posti di lavoro»: Maria Grazia Piras, assessore regionale dell’Industria, e Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, commentano con fiducia la sentenza che ha scongiurato il fallimento dell’azienda e aperto il capitolo dell’amministrazione straordinaria. 
«È una vicenda che abbiamo seguito dal primo giorno – ha commentato la titolare dell’Industria – e sembrava una partita persa quando la New Sardinian Railways si era tirata indietro: la fine della Keller era praticamente decretata dalla messa in liquidazione e dal licenziamento dei lavoratori». Invece, «la Regione ha aperto una trattativa serrata con il Ministero dello sviluppo economico e per prima ha ventilato la possibilità di chiedere la procedura di amministrazione straordinaria, in virtù anche dell’interessamento di alcune società nei confronti dell’azienda». «Adesso si può aprire un altro capitolo: la vita dell’azienda continua e avremo il tempo per sondare l’attendibilità delle proposte di acquisto in campo – l’assessore Piras -. «Se queste offerte si dimostreranno valide, la giunta non farà mancare il suo appoggio per agevolare la ripartenza della produzione». 
«La decisione del tribunale di Cagliari va nella direzione che auspicavamo – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Si tratta di un primo passo, attendiamo novità soprattutto sul futuro dei lavoratori». «La #Keller – aggiunge l’assessore del Lavoro – è una realtà produttiva che può stare sul mercato: lavoreremo perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile». La Regione auspica ora che «l’impegno del governo prosegua anche in questa nuova fase: il principale cliente della #Keller è #Trenitalia – conclude Maria Grazia Piras – contiamo che il governo apra ora un’interlocuzione con Trenitalia, affinché l’azienda possa tornare sul mercato e le maestranze possano tornare al lavoro». 
La Regione, infine, sottolinea l’impegno del Mise, della Regione Sicilia (dove si trova l’altro stabilimento aziendale) e delle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e territoriali, per l’attività svolta in questo periodo a sostegno della vicenda.

Francesco Agus

Audizione dei sindacati, in commissione “Autonomia”, questa mattina, sulla proposta di riforma della macchina amministrativa regionale presentata dalla Giunta. Per oltre due ore, i rappresentanti dei dipendenti regionali hanno presentato osservazioni e proposte di modifica al DL n.72 della Giunta “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. 

Diverse le valutazioni: positive, con qualche richiesta di integrazione e approfondimento, quelle di Cgil, Cisl e Uil; caute, quelle di Sdirs; critiche quelle di Sadirs, Saf, Fendres e Fedro.

Per Antonio Cois (Cgil), «la riforma inizia a porre dei paletti per arrivare ad un quadro d’insieme del sistema regione». Giudizio positivo anche sull’affidamento di maggiori responsabilità alla dirigenza: «In questo modo – ha detto Cois – si spera di smuovere finalmente la grande macchina regionale che finora non ha funzionato a pieni giri». 

Davide Paderi (Cisl) ha rimarcato l’importanza del provvedimento che, finalmente, si pone l’obiettivo del superamento della legge 31/98, norma ormai vecchia e inadeguata. «E un pezzettino di riforma – ha sottolineato Paderi – ma va nella direzione giusta». Per il rappresentante della Cisl, occorre però prevedere un ruolo più partecipativo dei sindacati nella riorganizzazione dei servizi degli assessorati. Paderi ha inoltre auspicato la riduzione del numero delle direzioni generali e la costituzione di un fondo per la razionalizzazione, l’innovazione  l’efficientamento della macchina amministrativa.

Giampaolo Spanu (Uil), dopo aver lamentato il mancato coinvolgimento dei sindacati da parte della Giunta, ha espresso apprezzamento per i contenuti del Dl 72: «C’è finalmente la volontà di intervenire toccando interessi chi finora non sono mai stati messi in discussione. Sono adesso necessari alcuni correttivi per razionalizzare il sistema. L’obiettivo deve essere quello di una Regione efficiente, per questo occorre eliminare sovrapposizioni e doppioni». Dalla Uil, infine, è arrivata la proposta di modifica dell’art. 2 che affida ai direttori generali la decisione di istituire, modificare o sopprimere i servizi degli assessorati. «Questa competenza – ha detto Spanu – deve essere lasciata in capo alla politica».  

Scelta invece condivisa da Cristina Malavasi (Sdirs): «Bene l’affidamento delle decisioni organizzative ai dirigenti – ha detto – bisogna adesso valorizzare il personale interno che dovrà sostituire i dirigenti». Positivo anche il giudizio sul rafforzamento della mobilità interna ma, secondo lo Sdirs, «c’è bisogno di un riordino complessivo degli assessorati e delle loro competenze per evitare anche casi come quello di “Sardegna Promozione”. Solo così può essere garantita maggiore efficienza dei servizi e, allo stesso tempo minori costi per le casse pubbliche. Urgente da questo punto di vista una modifica della legge n. 1 del 1977».

Fortemente critica la posizione di Luciano Melis (Sadirs): «Quello varato dalla Giunta è provvedimento tampone, carente in molti punti – ha detto Melis – non ci sono grandi novità, serve un testo più incisivo».

Marcello Cucca (Saf) ha lamentato l’assenza di riferimenti nel disegno di legge alla situazione del Corpo Forestale. «Manca una proposta di riorganizzazione – ha detto Cucca – eppure il Corpo Forestale necessità di un intervento urgente. L’età media è troppo alta (il 70% dei rangers ha oltre 54 anni), servono forze fresche per garantire servizi più efficienti nei territori». Dal Saf, infine, la richiesta alla Regione di una legge che chiarisca, una volta per tutte, il confine delle competenze tra Corpo Forestale dello Stato e Corpo Forestale della Regione.

Giudizio negativo anche da parte di Ignazio Masala (Fendres): «Eravamo fiduciosi, la proposta di modifica della legge 31 è invece poco incisiva, la Regione rimane sostanzialmente invariata».

Antonello Troffa (Fedro) ha infine lamentato la mancanza di concertazione: «La Giunta non ci ha coinvolto, il Dl è nato male, manca un progetto complessivo per uniformare il sistema regionale. In questi anni abbiamo assistito alla proliferazione di enti e agenzie. Emblematico il caso di Sardegna Promozione». 

Al termine dell’audizione, è intervenuto il consigliere del Pd Roberto Deriu, che ha rivolto alcune domande ai sindacati sulla necessità di garantire i servizi degli uffici periferici e sulla necessità di iniziare un percorso per rendere più omogeneo il sistema. «Impensabile proporre oggi, viste le poche risorse a disposizione, un contratto unico per tutti i dipendenti pubblici: sarebbe finanziariamente insostenibile. Utile, invece, cominciare a pensare per il futuro alla figura del Funzionario pubblico sardo da utilizzare in tutte le articolazioni della macchina amministrativa regionale».

Il presidente della Commissione, Francesco Agus, dopo aver ringraziato i sindacati, ha annunciato che il disegno di legge sarà esaminato dalla Commissione tra la fine di agosto ed i primi giorni di settembre. «Il testo ha necessità di modifiche – ha detto Agus – a partire dalla norma per la copertura finanziaria. Ciò che emerge è la necessità di intervenire su una macchina ormai fuori controllo. Rigidità e inefficienze hanno fornito un alibi per la crescita incontrollata della stessa. Il male sta alla radice,  in passato – ha aggiunto il presidente facendo riferimento al caso Sardegna Promozione – sono state create scatole e scatolette che non hanno risolto i problemi e hanno invece dato vita a gestioni “quantomeno discutibili”. Con questa legge, alla quale saranno apportate le necessarie integrazioni, si comincia ad intervenire per rendere meno rigido l’apparato regionale e – ha concluso Agus – renderlo più efficiente e vicino ai cittadini».