28 July, 2024
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L’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato la graduatoria delle richieste ammesse dell’avviso relativo ai finanziamenti destinati ai nidi e micronidi privati per la realizzazione di progetti altamente innovativi in ambito educativo e per l’incremento dei posti disponibili. 
L’assessorato, inoltre, ha reso disponibile l’elenco delle richieste non ammesse. 
L’intervento si inserisce nel piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ed è rivolto, in particolare, alle strutture già esistenti e operanti in collaborazione con i comuni. 

Narcao balla con i “lupi”. I #Los Lobos, la leggendaria band ispano americana, incantano nella prima serata della XXIV edizione del #Narcao Blues Festival, la rassegna internazionale con la musica afroamericana ed i suoi migliori interpreti che, dal 23 al 26 luglio, si svolge a Narcao, sul palco allestito in Piazza Europa.

Prima della magistrale esibizione dei #Los Lobos a scaldare l’arena di Piazza Europa ci hanno pensato Joe Driscoll e Sekou Kouyate. I due musicisti, americano il primo, della Guinea il secondo, sono riusciti ad attirare l’attenzione e coinvolgere il folto pubblico presente grazie alla loro performance in cui si fondono hip hop, funk e soul, rock con afrobeat, reggae e splendidi groove africani dove la “kore”, l’arpa dell’Africa occidentale, qui in versione elettrificata, magnificamente suonata da Kouyate, ha regalato ipertrofici riff.

Ma le attese erano tutte per loro, i Los Lobos, i leggendari “lupi” del #Barrio Est di Los Angeles. E Louie Perez, chitarrista e voce di una band sulle scene da oltre quarant’anni, Steve Berlin (sax e tastiere), Conrad Lozano (basso), David Hidalgo (voce e chitarra) e Enrique “Bugs” Gonzalez (batteria) non hanno certo tradito le aspettative dei tanti fan giunti nel piccolo centro del Sulcis. E che, dopo aver assistito ad oltre un ora di rock latino, sono esplosi in un urlo di gioia sulle note di “La Bamba”, la colonna sonora dell’omonimo film che, narrando la breve vita di #Ricardo Valenzuela, alias Richie Valens, prima star del rock’n’roll latino e prematuramente scomparso in un incidente aereo, ha consacrato la carriera musicale dei “lupi”, tutt’ora in ascesa.

Questa sera (giovedì 24 luglio) il festival prosegue con il country blues di Mauro Ferrarese e Alessandra Cecala dei “Reverend and the Lady” e il supergruppo musicale dei “Playing for Change”, artisti di strada di varie etnie uniti dalla musica e da un progetto di pace e solidarietà verso i paesi del Terzo Mondo.

Domani (venerdì 25 luglio), invece, sarà la volta del “Mike Seeber Trio”, freschi vincitori del prestigioso “German Blues Challenge” e la “The Steepwater band” che, oltre al blues del Delta, ha assorbito qualsiasi genere musicale dalla psichedelia al Jazz al Rock’n’Roll degli anni ‘50.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’#Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della #Regione Autonoma della Sardegna assessorato alla Pubblica istruzione sport e Spettacoli ed assessorato al Turismo, della #Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e il patrocinio del #Comune di Narcao. E che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

Teatro della rassegna musicale è Piazza Europa, al centro del paese, ideale scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e collaudata formula dei due gruppi per serata.

Da non perdere l’appuntamento con il “DopoFestival” in località Santa Croce dove si potrà ascoltare blues di alta qualità con i “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e i “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones” per i loro 40 anni di attività.

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Svolta negativa nella lunga vertenza nazionale della #Keller, la società che ha uno stabilimento anche in Sardegna, a Villacidro.

«Non è stato possibile convincere il liquidatore guidiziario a prorogare per altri due mesi la cassa integrazione in deroga che scade il 5 agosto prossimo», ha annunciato ieri Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, presente all’incontro a Roma insieme all’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras.

Dal 6 agosto, dunque, i lavoratori della Keller potrebbero essere licenziati e messi in mobilità.

«Ma ci sono manifestazioni di interesse di imprenditori seri e noi le valuteremo per fare in modo che la ripresa dell’attività produttiva diventi una realtà», ha aggiunto Maria Grazia Piras.

«Puntiamo sul rilancio della produzione che impieghi tutti i dipendenti – ha concluso Virginia Mura – e non sugli ammortizzatori sociali, che pure sono importanti. Confidiamo che venga autorizzata dalla magistratura l’amministrazione straordinaria richiesta dai sindacati.»

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Il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione n. 2 della 2ª commissione sulla situazione dei lavoratori delle biblioteche. 

La risoluzione impegna il presidente della Regione e la Giunta:

– a subordinare il trasferimento delle risorse ordinarie agli enti locali per la costituzione, il funzionamento, l’incremento e la gestione delle biblioteche di enti locali oltre che al possesso dei requisiti biblioteconomici, anche a quello dei requisiti amministrativi tra i quali devono essere ricompresi:

a) l’applicazione e il rispetto del contratto CCNL per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero che tenga conto del livello di professionalità posseduto e dell’inquadramento giuridico del personale addetto alle biblioteche;

b) il rispetto, in sede di aggiudicazione dell’appalto del servizio, dell’articolo 82, comma 3 bis, del decreto legislativo n. 163 del 2006;
– a incrementare i finanziamenti a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari della Sardegna anche al fine di adeguare i trasferimenti relativi al personale al contratto di categoria;


– a emanare direttive rivolte agli enti locali al fine di uniformare l’applicazione dei modelli di contrattazione per il personale delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari da parte delle imprese operanti nel settore;

– ad assicurare una verifica e un adeguamento continuo degli standard relativi al personale, alle strutture e ai servizi offerti al pubblico nell’ottica di un miglioramento progressivo e coordinato;

– a garantire la vigilanza sul rispetto della normativa sugli appalti nell’intero comparto;

– a procedere in tempi brevi a una riorganizzazione complessiva e organica del sistema dei beni culturali in una prospettiva dinamica volta a puntare sulle strategie innovative nel settore della comunicazione e dell’informazione e con una rinnovata attenzione alla domanda culturale;

– a procedere a un monitoraggio dell’intero sistema bibliotecario della Sardegna volto in particolare ad accertare: l’entità del personale attualmente impiegato nei progetti finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, i relativi livelli di inquadramento, la quantità delle ore effettivamente lavorate, il costo reale annuale di ciascun lavoratore e il livello di servizi offerto.

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«In seguito alla richiesta di semenze sarde da parte della multinazionale olandese #Rijk Zwaan, i consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà e Irs hanno presentato un ordine del giorno, che è stato approvato ieri, per la difesa della biodiversità sarda.» Lo ha detto stamane Luca Pizzuto, consigliere regionale e coordinatore regionale di #Sinistra Ecologia Libertà.

Con quest’ordine del giorno la regione si impegna a mettere in atto tutti gli strumenti e le azioni possibili e necessarie a non fornire in futuro le semenze sarde a delle multinazionali, il cui obiettivo è brevettare il diritto intellettuale sui semi per mero scopo di lucro.

La regione si impegna, inoltre, ad attivare percorsi di tutela legale delle semenze e a costruire condizioni per la diffusione delle suddette anche attraverso l’agevolazione di attività sementiere e vivaistiche locali.

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Christian Solinas, capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, è intervenuto ieri sera sull’approvazione a maggioranza della risoluzione sulle riforme.

«Il percorso delle riforme parte col piede sbagliato – ha dichiarato Solinas –. La maggioranza si è arroccata nel chiuso del palazzo, pensando di poter affrontare in solitudine un percorso che i sardisti ritengono debba, invece, coinvolgere tutto il popolo sardo. Da tempo, infatti, abbiamo indicato nell’assemblea costituente lo strumento di partecipazione democratica di tutte le forze politiche, sociali e culturali dell’Isola.»

«Il centrosinistra, nominalmente sovranista e indipendentista, non vuole riconoscere il risultato delle ultime elezioni regionali: rappresenta, infatti, poco meno di 300mila sardi e solo grazie ai tecnicismi di una legge elettorale sbagliata, governa la maggioranza dei seggi dell’Aula, mentre altre forze con percentuali importanti sono escluse dal gioco democratico e dal confronto sulle riforme costituzionali. Vorremmo capire, inoltre, – ha concluso Solinas – se questa maggioranza ritiene di poter scegliere quali referendum attuare e quali disattendere: la volontà dei sardi, per noi sardisti, deve essere, infatti, rispettata tanto per gli enti inutili, quanto per l’assemblea costituente.»

Sala consiliare San Giovanni Suergiu 1

Il direttivo della sezione “Sandro Pertini” del Partito Socialista Italiano di San Giovanni Suergiu, convocato dalla segretaria Romina Amasio, ha deliberato, vista la grave crisi in cui versano i cittadini, aberrati da mille problemi e da una povertà crescente, di proporre all’Amministrazione comunale, con una petizione popolare, la non applicazione della #Tasi, facendo ricorso a quanto previsto dall’art. 676 della legge 147/2013 che recita “Il comune con deliberazione del Consiglio Comunale,  ai sensi dell’art. 52 del Decreto legislativo n. 446 del 1997, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento”.

Il gazebo del partito, per la raccolta delle firme, sarà a disposizione della comunità secondo il seguente calendario:

il 23.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, in piazza IV Novembre a San Giovanni Suergiu;

il 24.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Palmas;

il 28.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Matzaccara;

il 29.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Is Urigus;

Per la firma della petizione i cittadini devono presentare un documento di identità.

I lavoratori della Proservice di Cagliari, società in house della Provincia impegnata in diverse attività fra cui la disinfestazione antinsetti interamente finanziata dalla Regione sono in stato di agitazione a causa di una manovra di riduzione dei costi che, oltre al ridimensionamento del servizio, apre scenari di incertezza per le prospettive future della società.

Sulla situazione complessiva della Proservice, l’on. Eugenio Lai, consigliere regionale di Sel e vice presidente del Consiglio regionale, ha sollecitato l’intervento degli assessori dell’Ambiente e del Lavoro con una interrogazione in cui, in primo luogo, chiede chiarezza sui rapporti fra Regione e Provincia di Cagliari.

«Occorre sapere intanto se la Regione ha ridotto i finanziamenti erogati alla Provincia per lo svolgimento del servizio di disinfestazione e poi se tali finanziamenti hanno, come sarebbe logico, una destinazione vincolata.»

«Senza la necessaria chiarezza su questi due punti – osserva l’on. Lai – non si capisce perché l’Amministrazione provinciale di Cagliari abbia disposto la riduzione di orario dei lavoratori Proservice impegnati nella disinfestazione motivandola con la necessità di ridurre i costi di gestione».

«La vicenda della Proservice – ha concluso Lai – non può e non deve essere affrontata solo dal punto di vista contabile. Anche perché, nel delicato momento di transizione legato al riordino degli Enti intermedi sul territorio che vede la Regione impegnata nell’esame di una nuova legge, è necessario in primis dare certezze ai lavoratori che svolgono servizi essenziali per la comunità.»

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E’ iniziata alcuni minuti fa la seduta del Consiglio regionale. Al primo punto all’ordine del giorno le comunicazioni del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sull’accordo tra Governo e Regione in materia di #patto di stabilità, sul quale ieri i gruppi di opposizione avevano tenuto una conferenza stampa molto critica, nella quale hanno chiesto espressamente al presidente Pigliaru di riferire in Aula.

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L’esito dell’incontro svoltosi ieri al ministero dello Sviluppo economico che sembra aver aperto una prospettiva per la cessione dello stabilimento #Alcoa, alla multinazionale svizzera #Glencore, è giudicato positivamente dal deputato del Partito Democratico Emanuele Cani.

«Esprimo un giudizio positivo sull’incontro di oggi, cui ho partecipato assieme ai sindaci e ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori alla presenza della Regione Sardegna e del Governo – ha commentato il deputato di Carbonia -. A mio parere si è trattato di una riunione importante perché, come riferito dal viceministro De Vincenti, “il Governo e la Regione hanno confermato di aver preso contatto e avviato un confronto con un nuovo importante operatore internazionale interessato all’acquisizione dello smelter di Portovesme”. Non solo il ministro ha aggiunto che “Al riguardo è in corso un’approfondita istruttoria preliminare della disponibilità nel lungo termine di condizioni di approvvigionamento dell’energia elettrica in linea con lo specifico mercato nei principali paesi europei”. Non meno importante il punto in cui si spiega che “Governo e Regione hanno comunicato al gruppo industriale interessato che intendono sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione mettendo a disposizione anche lo strumento del Contratto di Sviluppo completando le infrastrutture in tempi certi”. Appare, invece, un po’ deludente la posizione di Alcoa che si è limitata a confermare di “restare disponibile a considerare una seria espressione di interesse all’acquisto dell’impianto di Portovesme da parte di un acquirente che offra ragionevoli garanzie di assicurarne la continuità operativa”. E che ha comunque dichiarato di interrompere al al 31 luglio 2014 i lavori di manutenzione dello stabilimento in quanto tutti i lavori previsti sarebbero stati eseguiti.»

«Ocorre vigilare costantemente sullo stato della vertenza – conclude Emanuele Cani – con l’unico obiettivo di riaprire lo stabilimento consentendo ai lavoratori di riprendere il loro impiego.»

«No ai facili entusiasmi e alle iniezioni di fiducia di cui gli operai della ex Alcoa non hanno il minimo bisogno – sottolinea da parte sua Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia –. I toni trionfalistici con cui il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha commentato l’incontro che si è tenuto ieri mattina al Mise per discutere della vertenza Alcoa, appaiono incauti e prematuri. C’è ben poco da festeggiare, insomma, di fronte al grave problema dell’approvvigionamento energetico e agli ammortizzatori sociali che non arrivano. Le tute blu sulcitane non hanno certo bisogno delle vacue parole con cui Pigliaru pretenderebbe di creare quello che definisce un “clima di fiducia”.»

«Prima di assegnarsi, da solo, il trenta e lode per avere instaurato una nuova trattativa con un operatore interessato all’acquisizione dell’impianto, la Glencore – aggiunge Ignazio Locci –, il presidente farebbe bene a creare le condizioni affinché lo stabilimento diventi nuovamente appetibile. E senza energia a prezzi vantaggiosi e infrastrutture adeguate non si va da nessuna parte. Del resto, di presunte trattative se ne sono viste svariate, ma di garanzie sull’energia nemmeno l’ombra. Inoltre, la Glencore vede all’orizzonte la scadenza della super interrompibilità che fino a oggi gli ha garantito costi energetici a prezzi accettabili. Forse gli operai dovrebbero farsi impressionare dal “Memorandum of Understanding” tra investitore e istituzioni necessario per passare alla manifestazione di interesse di cui parla Pigliaru, ma anche se l’altisonanza dell’inglese che si fonde con i latinismi può apparire affascinante, di fatto non si traduce in niente di concreto. Nulla, in sostanza, si può toccare con mano.»

«Il Governatore – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – si metta al lavoro e si presenti al prossimo appello. Ma stavolta lo faccia con qualcosa in mano.»