28 July, 2024
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Raimondo Perra

«Bisogna agire in tempi brevi perché la spesa sanitaria ha ormai raggiunto livelli inaccettabili». Lo ha affermato Raimondo Perra (Sv), presidente della Sesta commissione, durante l’audizione dell’assessore della Sanità per la proposta di legge 71 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale), primo firmatario Pietro Cocco, capogruppo del Pd.

Raimondo Perra ha spiegato ai colleghi che la proposta è aperta ai contributi dell’opposizione e delle parti sociali e che ha l’obiettivo di ridurre la spesa e non certo di aumentarla. Con questa legge, sottoscritta dallo stesso presidente Perra, la maggioranza sta cercando di intervenire in uno dei settori più difficili a livello nazionale. Per Raimondo Perra, infatti, non bisogna soltanto puntare a ridurre la spesa, ma anche a garantire i livelli assistenziali sul territorio e migliorare l’offerta dei servizi al cittadino. Con questa proposta di legge, infatti, si vogliono individuare alcuni punti fondamentali per arrivare al contenimento dei costi e alla riorganizzazione territoriale dei servizi. «E’ un progetto di legge che, con la collaborazione dell’opposizione e delle parti sociali, potrebbe portare importanti risultati per la Sanità sarda». I lavori della commissione proseguiranno nel pomeriggio, alle 17, con l’audizione della Federazione degli ordini dei medici della Sardegna.

Il presidente dell’associazione Caccia – Pesca – Ambiente, Marco Pisanu, ha diffuso una nota con la quale fa una precisazione in merito al comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Consiglio regionale lo scorso 16 luglio, sui lavori della V commissione consiliare.

«In un periodo di grandi tensioni per tutto ciò che ruota attorno all’attività venatoria, dove anche le Associazioni presenti nell’Isola hanno deciso di unire le forze per rivendicare ciò che ci spetta di diritto – scrive Marco Pisanu – pubblicare notizie inesatte come quella erroneamente riportata nella Vostra nota, rischia di creare ulteriori tensioni e malumori, con possibili reazioni inconsulte. Le dichiarazioni riportate a mio nome non corrispondono al vero, ad eccezione della frase in cui affermo che, parlando degli ATC, occorre tenere conto delle esperienze di altre realtà, degli errori e delle cose che non hanno funzionato. Ho infatti affermato che gli ATC si sono rivelati un fallimento in tutta Italia, e di questo non si può non tener conto. Pertanto ribadiamo che siamo contrari agli ATC.»

La frase «… siamo convinti che la caccia non sia un problema ma una risorsa della Sardegna, che fra l’altro può fare da traino ad un settore strategico per lo sviluppo dell’Isola come il turismo» – aggiunge Marco Pisanu – è stata pronunciata dal presidente dell’Arcicaccia Columbano. Spero che ci siano le registrazioni dell’incontro, altrimenti mi auguro che vi ricordiate che il mio intervento è succeduto al discorso fatto dal presidente di Arcicaccia. Tant’è vero che in replica alla sua dichiarazione (riconducibile agli ATC) ho risposto dicendo che i “turisti” possono servirsi delle oltre 90 Aziende Agri Turistico Venatorie presenti in Sardegna. Pensiero condiviso anche da FIDC, LASC e UCS.»

«Per una maggiore chiarezza e informazione, voglio precisare che nel mio intervento ho parlato dell’emergenza cinghiali, affermando che se siamo arrivati a questa situazione la responsabilità è di chi ha voluto creare Parchi e Oasi in maniera indiscriminata, senza mai coinvolgere i cacciatori. Ho anche detto che noi non siamo disposti ad arginare questa emergenza senza una adeguata contropartita e che siamo disposti anche a sospendere la caccia al cinghiale. Colgo l’occasione per aggiungere che se non si prendono provvedimenti, a breve avremo anche l’emergenza per cervi, daini e mufloni. In conclusione del mio medesimo intervento all’interno del medesimo incontro – conclude Marco Pisanu – ho poi affermato che una giornata di caccia in Sardegna muove denaro per circa 1.000.000 di euro, pertanto non si può trascurare un settore così importante.»

Pietro Cocco 1 copia

«Il risultato ottenuto dal presidente Pigliaru e dalla sua Giunta, grazie all’accordo firmato a Roma in base al quale la Sardegna potrà spendere 1,4 miliardi in più nel suo bilancio, è fuori dalla portata di qualsivoglia polemica.»

Lo dice Pietro Cocco, capogruppo del PD in Consiglio regionale.

«Il tentativo del centro destra di intorbidire le acque politiche con polemiche strumentali e fine a se stesse, lascia il tempo che trova – aggiunge Cocco -. A parlare sono i fatti e di fronte alla concretezza dei risultati ottenuti dalla giunta Pigliaru, il centro destra può solo contrapporre una lunga serie di fallimenti che hanno registrato la sua gestione del governo della Regione. Gestione per la quale paghiamo oggi le conseguenze negative.»

«Il superamento del patto di stabilità – conclude Pietro Cocco – consentirà di poter spendere al meglio le proprie risorse, evitando gli sprechi del passato e  permetterà di rimettere in campo politiche di rilancio e di sostegno alle attività produttive per creare le migliori condizioni per una ripresa economica stabile e duratura e nuove opportunità occupazionali. Questo modo di governare, segna con tutta evidenza un cambiamento rispetto al metodo impostato dal centro destra intriso di slogan e promesse vane.»

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha convocato un incontro con la popolazione dedicato al “sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti a Carbonia – problematiche TARI”, per andare incontro alle numerose richieste formulate dai cittadini, anche in occasione della manifestazione del 17 luglio.

 L’assemblea si terrà lunedì 28 luglio 2014, alle ore 17.30, presso il Salone Velio Spano, in via della Vittoria.

Ospedale Civile di Cagliari

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sentito oggi in audizione dalla Sesta commissione, presieduta da Raimondo Perra (Sv), ha espresso  parere favorevole sulla proposta di legge 71 “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”.

Qualche perplessità è stata, invece, espressa dai rappresentanti sindacali della funzione pubblica e dei medici. L’assessore ha rilevato, in particolare, l’importanza della proposta vista la necessità di ridisegnare la Sanità in Sardegna, riducendo le spese, ma anche offrendo ai cittadini direttamente sul territorio risposte che oggi vengono date soltanto in ospedale, attraverso l’aggregazione di medici di base e di medici di comunità, con le Case della salute e gli ospedali di comunità.

 La proposta di legge, primo firmatario Pietro Cocco, capogruppo del Pd, infatti, parte dalla necessità di razionalizzare la spesa riservando una particolare attenzione ai servizi sanitari nei territori e ai livelli assistenziali. Il testo, composto da sette articoli, prevede l’istituzione della centrale regionale di committenza, l’istituzione dell’Azienda sanitaria di emergenza e urgenza (Areu), il funzionamento dei distretti socio-sanitari, della conferenza territoriale socio sanitaria, consulte generali e locali di cittadinanza, le case della salute e gli ospedali di comunità.

Le maggiori perplessità da parte dei sindacati sono state espresse sul fatto che le misure comprese nel testo, tutte condivisibili in linea di principio, non vengano inserite in un piano complessivo di riorganizzazione del Sistema sanitario regionale e della riforma degli enti locali. In questo modo, secondo i sindacati e l’opposizione, rischia di essere un intervento slegato da un’ottica complessiva, con un aggravio per le casse della Regione e con la possibilità di creare strutture “doppione”. Le parti sociali hanno puntato, in particolare, sulla Centrale regionale di committenza perché non venga inserita all’interno dell’Agenzia regionale della Sanità, in quanto quest’ultima dovrebbe avere invece il ruolo di controllore, e sul fatto che per l’emergenza e urgenza non è necessario creare un’altra Azienda sanitaria, ma basterebbe istituire un dipartimento che coordini le due centrali del 118.

L’opposizione, in particolare il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, e il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha rilevato che è importante fare una riforma complessiva perché, portando avanti soltanto questa legge, si creerebbe un costo per la Regione di circa 90 milioni di euro. Il proponente della legge, Pietro Cocco, capogruppo del Pd, ha spiegato ai colleghi che la proposta è aperta e che ha l’obiettivo di ridurre la spesa e non di aumentarla. Massima disponibilità ad accogliere i suggerimenti dell’opposizione e delle parti sociali, ma, ha ribadito, che è necessario agire in tempi brevi. D’accordo anche il presidente della commissione, Raimondo Perra, il quale ha sottolineato la necessità di intervenire con urgenza «perché non c’è più tempo da perdere», evidenziando che questo è soltanto il primo punto da cui partire per  riorganizzare la sanità sarda: «La spesa ha ormai raggiunto livelli  inaccettabili – ha affermato – bisogna agire sugli acquisti e sulla razionalizzazione dei servizi».

Locandina

Si svolgerà nelle giornate del 26 e 27 luglio, a Sant’Antioco, l’evento “Al di qua del ponte” organizzato dalle associazioni Il Calderone e Agorà.

Giunto alla sua seconda edizione,dopo l’ottimo riscontro di critica e pubblico ricevuto l’anno precedente, “Al di qua del ponte” mira a diventare una ricorrenza fissa nell’estate antiochense! Lo scopo dell’evento è quello di favorire l’integrazione e la fratellanza tra le minoranze etniche presenti sul territorio del Sulcis attraverso la condivisione di musica, buon cibo e attività ludiche per i più piccoli.

Il 26 luglio sarà dedicato al dibattito-conferenza “Sardi, meticci e migranti”, a seguire la premiazione del concorso fotografico indetto per avvicinare il pubblico ai temi della multietnicità e dell’Intercultura dal titolo “Al di qua dell’obiettivo”. Quindi, proiezione del documentario “L’Orchestra di via Padova” a cura del Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria e degustazione enogastronomica a cura di “Epulae”.

Il 27 luglio divertimento per i più piccoli con “Di tutti i colori!”, percorso ludico con giochi tradizionali da tutto il mondo a cura dell’associazione “La Salvia animazioni”, quindi apertura stand espositivi di prodotti e manufatti enogastronomici locali. La serata prosegue con la degustazione dei piatti tipici, sapientemente preparati dalle comunità ospiti che saranno presenti con i propri stand per offrire a tutti un assaggio di terre lontane, grazie anche alle esibizioni di canti e balli tipici che verranno curate sempre dai rappresentanti delle comunità.

Conclude la serata “Stanotte!”, concerto spettacolo de “L’ Orchestra di Via Padova” che, con le sue suggestive contaminazioni musicali dallo spiccato valore multietnico, suggella una serata ricca d’eventi.

Il Canadair in azione a Carbonia

«Assistiamo quasi impotenti alla devastazione della nostra Isola, con gli incendi che puntualmente mettono in ginocchio le aziende agricole e mandano in rovina un patrimonio naturalistico inestimabile.»

E’ il prologo dell’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che avanza l’ipotesi della richiesta dello stato di calamità naturale.

«Solo nel corso degli ultimi giorni – aggiunge l’esponente del partito centrista – numerosi roghi hanno mandato in fumo numerosi ettari di vegetazione, provocando danni ingenti alle aziende rurali. Si pensi, ad esempio, alle lingue di fuoco che si sono spinte tra Cortoghiana, alle porte di Carbonia, Teulada e Santadi con centinaia di ettari bosco in cenere, con la chiusura del traffico nella bretella per Perdaxius. Un dramma sociale unico nel suo genere, che ha provocato alla distruzione di un patrimonio agricolo di grande rilevanza per il Sulcis. Altri gravi danni si sono registrati tra Guspini e Pabillonis, con le fiamme che hanno aggredito persino delle case rurali creando momenti di tensione tra i residenti. Senza dimenticare gli incendi a Capoterra, sul viale Marconi a due passi dal Poetto, nei territori di Mandas e Marrubiu.»

Da qui l’appello di Gianluigi Rubiu: «La piaga degli incendi ha assunto negli ultimi anni delle proporzioni tali da mettere a serio rischio l’immagine della Sardegna, come l’Isola delle vacanze, un approdo turistico dallo scenario mozzafiato incontaminato, visto che i turisti (che più volte fanno da comparse a questo “spettacolo” spettrale) vanno in fuga da altre parti per non incorrere in pericoli più grossi. A pagare il conto più salato di questo fenomeno sono, dunque, gli albergatori sparsi in tutti gli angoli della Sardegna – si legge nel documento – Sono altresì inammissibili i ritardi registrati, in alcuni di questi casi, nelle operazioni di intervento per lo spegnimento delle fiamme da parte del sistema regionale. Per questo diventa necessario sollecitare il Governo per un potenziamento dei mezzi per fronteggiare l’emergenza dei roghi estivi e restituire ai Comuni un ruolo di primo piano per la prevenzione degli incendi».

blocco q

La Neurologia del #Policlinico cambia casa e si trasferisce nel modernissimo Blocco Q.

«Con il trasferimento presso il nuovissimo #Blocco Q – spiega Francesco Marrosu, direttore della #Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – chiudiamo un periodo storico che è cominciato oltre 90 anni fa, e ne apriamo uno tutto nuovo, importantissimo per la cura e la ricerca.»

Francesco Marrosu ricorda i tempi duri della #Neurologia al San Giovanni «con strutture fatiscenti, sbarre alle finestre, muffa sui muri, ampio bestiario di blatte e roditori. Col successivo trasferimento al Policlinico la dimensione nosocomiale ha assunto un aspetto migliore ma il salto di qualità vero lo facciamo ora con un reparto moderno e accreditato a livello europee e internazionale».

«,Più che un punto d’arrivo – prosegue Marrosu – rappresenta «una svolta storica e un debito pagato alla collettività. Con il trasferimento anche degli ambulatori e la possibilità di ammodernare apparecchiature decisamente vecchie con nuove tecnologie digitali (EEG, polisonnografia ecc) dobbiamo dare atto all’amministrazione Universitaria e Ospedaliera dell’Azienda di aver contribuito a un evento epocale nella medicina accademica cagliaritana».

Scuola di via Mazzini copia

«Le modalità con cui il governo nazionale ha ripartito i contributi per l’edilizia scolastica sono poco chiare e non tengono conto delle effettive esigenze dei comuni della Sardegna».

Lo sostengono otto consiglieri regionali del Partito Democratico che questa mattina hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino.

Il documento, firmato da Mario Tendas, Alessandro Collu, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Gavino Manca, Cesare Moriconi, Rossella Pinna e Antonio Solinas, contesta le procedure adottate dall’esecutivo Renzi nella ripartizione dei fondi. “Il piano del Governo, pubblicato il 5 luglio scorso, prevede la realizzazione di nuovi edifici scolastici in realtà dove ci sono pochissimi studenti – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Mario Tendas – in altre casi, invece, non si è tenuto conto delle richieste presentate dalle amministrazioni comunali e dalle stesse istituzioni scolastiche”. Per il Pd si rende dunque urgente avviare un’immediata interlocuzione con il Governo nazionale per capire quali criteri abbiano determinato queste scelte.

«Il piano del Consiglio dei ministri ha creato malumori e confusioni – prosegue Tendas – per questo occorre adesso stabilire criteri oggettivi, chiari e precisi, per una ripartizione equilibrata delle risorse recentemente stanziate dalla Giunta regionale per l’edilizia scolastica. Con questa interrogazione chiediamo che vengano evitate sovrapposizioni e che gli interventi vengano pianificati attraverso un bando pubblico, previa concertazione con le amministrazioni comunali e con il mondo della scuola.»

Nell’interrogazione, infine, i consiglieri del Pd, chiedono alla Giunta di stabilire un canale preferenziale per i comuni colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso. «I danni causati dagli eventi calamitosi in questi centri sono ingenti – conclude Tendas – è giusto che la Regione risolva prima di tutto queste emergenze.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

I consiglieri dei gruppi di opposizione hanno abbandonato i lavori della commissione consiliare Sanità, questa mattina, in aperta polemica con il presidente Raimondo Perra, durante le audizioni per il progetto di legge 71 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale).
I consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, dopo che il presidente della commissione non ha consentito al capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, di rivolgere alcune domande ai rappresentanti sindacali, sentiti in audizione sul testo di legge. I lavori, a quel punto, sono stati sospesi.