29 July, 2024
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Tore Cherchi 34 copia
Si è tenuto ieri mattina nella sede della Regione, un incontro tra Regione, Invitalia Spa ed il gruppo di 16 proponenti ed imprenditori selezionato dal bando internazionale di idee Call for Proposal per lo sviluppo del Sulcis, per avviare la fase di realizzazione del progetto. La Giunta regionale esaminerà oggi la proposta di delibera contenente gli atti di indirizzo per l’attuazione degli esiti del bando. La delibera ripartisce complessivi 55,7 milioni di euro sui singoli settori di intervento individuati dalle idee ed offrirà l’opportunità di realizzare i progetti attraverso procedure di evidenza pubblica. Per gli investimenti sopra i venti milioni di euro è già disponibile lo strumento del Contratto di sviluppo gestito da Invitalia, per le iniziative di media e piccola dimensione si procederà con i bandi.
La Regione ed Invitalia, l’agenzia nazionale governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, attiveranno inoltre una unità di assistenza tecnica per il decollo delle idee nel Sulcis Iglesiente che avrà sede verosimilmente al Consorzio Ausi di Monteponi. Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai proponenti vincitori del bando e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee.
Il coordinatore dell’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha illustrato un’agenda di lavoro che ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al processo iniziato con la raccolta di idee individuando risultati concreti da raggiungere in breve tempo e superando almeno in parte i ritardi accumulati. Nella discussione che ne è scaturita, sono intervenuti diversi proponenti e si è aperto un confronto sulla fase di accompagnamento alla progettazione che, come già successo per il bando internazionale, sarà un percorso gestito in collaborazione con Invitalia. Call for Proposal aveva portato alla raccolta delle 158 idee orientate, per esempio, alla valorizzazione turistica del territorio del Sulcis, alla riconversione energetica sostenibile ma pure alla ricerca e alta formazione o ai servizi culturali e sociali. Tra questi proponenti l’agenzia Invitalia aveva selezionato i 6 vincitori e i 10 meritevoli di menzione presenti stamattina alla riunione.

Morandi - Maninchedda 1 copia

L’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, ha accolto con soddisfazione la decisione della Procura della Repubblica del tribunale di Cagliari di rinunciare al ricorso per il fallimento di Abbanoa. 
«E’ un risultato importante – ha commentato Paolo Maninchedda – frutto soprattutto del lavoro svolto dalla Regione in questi quattro mesi.»
«L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – è stato raggiunto grazie alla capitalizzazione della società portato a termine dalla Regione, al miglioramento della gestione, a un aumento degli introiti e alla rateizzazione del debito. Non meno importante è stato il ruolo dei sindacati che hanno garantito pieno sostegno all’azione di risanamento portata avanti dalla Regione.»
«Ora – ha concluso Paolo Maninchedda – si potranno liberare risorse finanziarie decisive per il miglioramento del servizio idrico e lo sviluppo della società.»

Portopaglietto 6 agosto 2013 Cucinando sul mare

E’ in programma questa sera, a partire dalle 18.30, sul lungomare Cristoforo Colombo di Portoscuso, la serata conclusiva di “#Cucinando sul mare – La cucina portoscusese incontra il mondo”, progetto per la promozione della formazione professionale culinaria e la valorizzazione della tradizione e della cucina locale che si avvale della presenza dello chef di fama internazionale #Antonino Cannavacciuolo, in arrivo direttamente da “#Cucine da incubo”. Il progetto è stato realizzato dalla società cooperativa sociale “Stella dei Mari” con la collaborazione del comune di Portoscuso ed il sostegno finanziario di Alcoa Foundation.

Il #1° Meeting Gastronomico vedrà protagonisti 10 ristoranti locali e verrà trasmesso in diretta streaming su www.comune.portoscuso.ci.it ; avrà una giuria di grande prestigio, presieduta da Antonino Cannavacciuolo e composta dagli chef Achille Pinna, Luigi Pomata, Roberto Petza e Stefano Deidda, ed una giuria popolare composta dal pubblico con libera degustazione.

Il programma della serata prevede un’introduzione sulle antiche tradizioni locali legate alla pesca del tonno e alla sua cucina; l’esibizione dei bambini della scuola media che canteranno l’Inno di Portoscuso; la proiezione del video del progetto “Cucinando sul mare”; l’esibizione della scuola studio danze sportive Omar & Sonia; l’esibizione degli allievi di canto moderno, vocal coach Nadia Fois; uno spettacolo musicale della band “Non Soul Funky”; uno spettacolo pirotecnico e vari stand espositivi artigianali, birrifici e cantine sociali.

Verrà presentato, inoltre, il libro “Cucinando sul mare – Assaggi di Portoscuso”.

Il progetto nasce dalla convinzione che, vista la situazione industriale ormai compromessa, sia il momento di trovare nuovi sviluppi occupazionali proponendo la possibilità a giovani e meno giovani, di imparare una nuova professione, cercando attraverso piccoli passi, di rilanciare l’economia locale con appunto nuovi sviluppi occupazionali e rilanciare il nome del paese di Portoscuso, con un’iniziativa legata ai prodotti culinari locali.

La società cooperativa sociale Stella dei mari ha come finalità, tra le altre, lo studio e la realizzazione di eventi o manifestazioni ludico-ricreative con appunto, fini sociali.

La sfida consiste nel cercar di “trasformare” Portoscuso da una zona dominata da comparti industriali a località turistica, con particolare attenzione alla valorizzazione della cultura gastronomica locale e regionale.

Lo scopo principale è stato quello di coinvolgere i giovani locali e gli operatori commerciali del settore della ristorazione, in un progetto culinario che culminerà nella manifestazione pubblica di questa sera.

Obiettivo ancor più ambizioso, cercare una “reazione collettiva” al difficile periodo socio-economico che stiamo attraversando in tutti i settori commerciali e di conseguenza occupazionali.

Il fulcro di tutto il progetto è la formazione professionale. Il percorso si è sviluppato attraverso dei corsi, passando dalla creazione di un libro di cucina della città di Portoscuso, sino alla realizzazione di una ricetta condivisa dai vari ristoratori locali per arrivare a depositare un marchio (brand) che identifichi Portoscuso per i suoi prodotti culinari. I corsi sono stati seguiti da insegnanti del settore turistico alberghiero e da chef regionali e nazionali.

L’obiettivo è quindi quello di costruire una “cultura del turismo”, al fine di migliorare la zona con un marchio (brand) specifico del settore, considerato come un mix di cibi, tradizioni, stili di vita, attraverso corsi di cucina per giovani che vogliano conoscere ed imparare un nuovo mestiere, coadiuvati da ristoratori già presenti nel nostro Paese.

Attraverso questa formazione, sia gli operatori sia gli studenti hanno avuto occasione di crescere professionalmente e di arricchire la cultura culinaria di Portoscuso, in modo tale da poter accogliere i turisti con la massima competenza e professionalità.

 

Joe Driscoll e Sekou Kouyate

Le alture che dominano Narcao, i vigneti e le campagne illuminate dalle fioca luce della luna piena. Per la XXIV edizione della rassegna internazionale, il “#Narcao Blues Festival” si riprende il suo palcoscenico tradizionale: quelle notti di fine luglio, calde e mai come nessun’altra adatte alla “#Musica del diavolo”. E così, con il nuovo logo che racconta quell’indissolubile legame tra il Sud degli Stati Uniti, terra d’origine del blues, e la Sardegna, da domani, mercoledì 23 luglio, a sabato 26 luglio, Narcao, tranquillo centro del Sulcis, si prepara ad ospitare il tradizionale appuntamento con la musica afroamericana e i suoi migliori interpreti.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione Sport e Spettacoli e Assessorato al Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna, della Caras e dell’Associazione Carta Giovani e del patrocinio del comune di Narcao.

Un festival che anche quest’anno, a causa dei dubbi sui fondi a disposizione e sui ritardi nell’erogazione di quelli relativi alla scorsa edizione, parte all’insegna dell’incertezza. «Quest’anno la preoccupazione è doppia perché, non solo non abbiamo, ad oggi, ancora notizie dei contributi per l’attività di quest’anno, ma siamo ancora in attesa del contributo dell’assessorato regionale al Turismo per l’attività svolta nel 2013 e del restante venti per cento sul contributo, sempre relativo al 2013, dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Spettacolo. Con queste premesse – sottolinea Gianni Melis, direttore artistico del festival blues – sono certo che si potrà ben comprendere quanto sia stato difficile allestire il cartellone.»

Una serie di difficoltà che però non hanno scalfito la volontà dei soci dell’associazione culturale #Progetto Evoluzione nell’allestimento di un programma degno della fama della tradizionale kermesse musicale, punto di riferimento internazionale per il genere afroamericano. «Ancora una volta, grazie solo alla passione, all’affetto e al rispetto che i ragazzi dell’associazione nutrono per il “nostro” meraviglioso pubblico, siamo riusciti, assumendocene il rischio in prima persona, ad allestire un cartellone di altissimo livello, degno della fama e della serietà che il #Narcao Blues si è guadagnato e ha consolidato nel corso degli anni. Per questo – sottolinea Melis – posso garantire sin d’ora che il pubblico non resterà deluso ma appagato e soddisfatto dell’ottimo blues suonato e cantato dalle band di altissimo livello presenti».

Un programma dove spiccano, in prima assoluta nazionale, mercoledì 23 luglio, il concerto dei Los Lobos, la leggendaria band ispano americana diventata famosa con La Bamba, la colonna sonora dell’omonimo film che raccontava la breve vita di Ricardo Valenzuela, meglio noto come Richie Valens, prima rock star d’origine latina scomparso prematuramente in un incidente aereo. E l’esibizione, giovedì 24, dei Playing for Change, il supergruppo musicale formato da artisti di strada di varie etnie e in cui la musica si fonde con il costante impegno sociale della band nei più disparati e difficili angoli del mondo.

Un piccolo assaggio per un appuntamento imperdibile che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, sarà Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena sarà così scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non mancheranno di animare la comunità di Narcao e, in particolare, di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues.

Da non perdere poi, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica dei “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e l’esibizione dei “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones”, in occasione dei loro 40 anni di attività.

Questo il programma completo.

Mercoledì 23 luglio 2014

• JOE DRISCOLL & SEKOU KOUYATE

• LOS LOBOS

Giovedì 24 luglio 2014

• REVEREND AND THE LADY

• PLAYING FOR CHANGE

Venerdì 25 luglio 2014

• MIKE SEEBER TRIO

• THE STEEPWATER BAND

Sabato 26 luglio 2014

• MARCO PANDOLFI TRIO

• LATVIAN BLUES BAND

Dopo Festival in località Santa Croce Narcao

23 e 25 luglio THE BLUES QUEEN

24 e 26 luglio MILESTONES

Informazioni e prenotazioni:

Associazione Culturale Progetto Evoluzione

Via Carbonia 11, Narcao

tel. 0781 875071

infoblues@narcaoblues.it

Biglietti:

singola serata 23 luglio intero 15,00 euro

singola serata 24/25/26 luglio intero 12,00 euro ridotto 10,00 euro

abbonamento 4 serate 30,00 euro.

Mike Seeber Trio Milestones The Blues Queen The Steepwater Band Los Lobos Marco Pandoldi Trio Latvian Blues Band Playing for change Reverend & The Lady

Michele Cossa

«Altro che #patto di stabilità, siamo allo strozzinaggio bello e buono: la Giunta Pigliaru ha firmato un accordo capestro che, se applicato, danneggerà solo e soltanto la Sardegna. A guadagnarci sarà come sempre lo Stato.»

E’ questo il primo commento del coordinatore regionale dei #Riformatori sardi, Michele Cossa, all’annuncio fatto dal governatore Francesco Pigliaru.

«Non capiamo l’esultanza del presidente della Regione – dice ancora Michele Cossa -, nella situazione attuale con l’accordo siglato da Pigliaru, la Sardegna dovrà raggiungere un pareggio di bilancio spendendo soltanto ciò che incassa: cosa più che giusta se lo Stato ci desse quanto ci spetta in base all’articolo 8 dello Statuto. Invece, lo Stato non dà alla Regione i soldi dei sardi, come le accise che colpevolmente la Giunta non vuole, e pretende che noi copriamo le spese senza sforare.»

«Per di più – aggiunge il coordinatore dei Riformatori sardi – per il 2014 lo Stato ci consente di spendere 364 milioni in più invece degli oltre 800 richiesti, dunque meno della metà: una misera mancia per ottenere la non belligeranza della Sardegna».

«A subirne le conseguenze – conclude Michele Cossa – saranno i sardi. Per i Comuni sarà un salasso senza precedenti, per non  parlare dei fondi e dei contributi che la Regione eroga a privati ed imprese per tentare di tamponare una crisi devastante. Si sta ripetendo il clamoroso errore che fece Soru nel 2006: la Regione caricò allora sulle sue spalle sanità, continuità territoriale e trasporto pubblico locale ma in cambio non ricevette nulla.»

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, la firma dell’accordo per il #Patto di stabilità 2015, controfirmato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
«Questa mattina a Roma – ha detto Pigliaru – abbiamo firmato un accordo di fondamentale importanza per la Sardegna, che potrà finalmente utilizzare tutte le proprie entrate per finanziare le politiche di sviluppo e dare risposte ai gravi problemi della disoccupazione.»
L’accordo sottoscritto oggi – che formalizza l’intesa politica raggiunta lo scorso 29 maggio a #Palazzo Chigi – prevede che la Regione, a partire dal 1 gennaio 2015, non sia più soggetta al vincolo del patto di stabilità ma possa spendere tutte le proprie entrate impegnandosi a garantire il pareggio di bilancio.
«Dopo quattro mesi di governo – ha sottolineato il presidente Pigliaru – abbiamo ottenuto l’adozione della regola del pareggio di bilancio, che definisce finalmente un quadro di buon senso attribuendo piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse e incentivandoci a utilizzarle con la massima attenzione. Con questo risultato la giunta regionale ha dimostrato di essere credibile, di operare in una logica di leale collaborazione con lo Stato e, all’interno di una ritrovata unità di intenti, è stato possibile un accordo che ha rafforzato la nostra sovranità e la nostra responsabilità.»
«La Sardegna contribuirà, come tutte le altre regioni e comuni – ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci – al risanamento finanziario e alla riduzione del debito pubblico dell’Italia attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre finanziarie vigenti ma non subiamo ulteriori vincoli.»
«L’accordo odierno prevede il riconoscimento alla Sardegna di spazi finanziari aggiuntivi per il 2014 pari a 364 milioni, 44 dei quali destinati a coprire il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato passato sotto la responsabilità regionale. È stato chiuso, inoltre, il contenzioso per il 2013 con il riconoscimento da parte dello Stato del rispetto del patto da parte della Regione, che aveva deliberato di portare fuori dallo stesso i 500 milioni del fondo unico per gli Enti Locali. Un contenzioso – ha concluso Raffaele Paci – che abbiamo risolto senza sanzioni per l’Isola.»

Oggi il ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, e i rappresentanti di regioni, province, comuni, imprese, ordini professionali, banche e Cassa depositi e prestiti s.p.a. hanno sottoscritto un Protocollo che specifica gli impegni che ciascuna parte assume per garantire il tempestivo pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni. Un’operazione – si legge nella nota del ministero dell’Economia e delle finanze – per la cui riuscita è necessario il concorso responsabile di tutti i soggetti coinvolti.

Il Governo, sin dall’inizio del suo mandato, ha posto al centro dell’agenda politica l’obiettivo di assicurare il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, a partire dal completo smaltimento di quelli pregressi, che era già stato avviato dal precedente esecutivo. Il decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha, tra l’altro:

  1. stanziato ulteriori risorse pari a 9,3 miliardi di euro per alimentare lo strumento di pagamento mediante anticipazione di liquidità agli enti, portando lo stanziamento complessivo nel biennio 2013-2014 a 56,8 miliardi di euro;
  2. rivisto e potenziato lo strumento della cessione del credito certificato assistito da garanzia dello Stato per il pagamento immediato di tutti i debiti di parte corrente.

Il ministro dell’economia e delle finanze, in linea con gli indirizzi generali del #presidente del Consiglio dei Ministri, ha poi attivato presso il Gabinetto una task force dedicata al tema presieduta dal Capo di gabinetto, Roberto Garofoli, e, a meno di un mese dall’entrata in vigore della legge di conversione del suddetto decreto-legge, gli atti di attuazione previsti sono in larga parte già definiti e perfezionati.

Il protocollo di impegni “#Pagamento debiti PA”, è stato sottoscritto insieme ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, UPI, ANCI, Confindustria, Confapi, Confimi Impresa, ANCE, ANIEM, Confagricoltura, associazioni riunite nell’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop), associazioni riunite in R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato Imprese, Confcommercio – Imprese per l’Italia e Confesercenti), Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Unioncamere, ABI e Cassa depositi e prestiti s.p.a.

L’ABI, coinvolgendo i singoli istituti bancari, si è impegnata a favorire il più agevole processo di cessione del credito assistito da garanzia dello Stato e a sensibilizzare il sistema bancario a mettere a disposizione delle imprese adeguate risorse finalizzate a tale scopo. Cassa depositi e prestiti, infine, ha dato la propria disponibilità ad adottare celermente la convenzione quadro con l’ABI per la cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e assistiti da garanzia dello Stato. Il Mef e l’ABI hanno già sottoscritto il 17 luglio scorso la convenzione quadro per la cessione pro-soluto dei crediti certificati e assistiti dalla garanzia dello Stato.

In un secondo comunicato stampa, il ministero sottolinea che nel biennio 2013 – 2014 i decreti legge 35/2013 e 102/2013 e, infine, la Legge di Stabilità per il 2014, hanno stanziato complessivamente 47,5 miliardi di euro per smaltire i debiti arretrati delle pubbliche amministrazioni. Del totale delle risorse stanziate, il 91% è già stato ripartito tra le amministrazioni debitrici (43,2 miliardi), il 63% è stato materialmente erogato  alle amministrazioni che ne hanno fatto richiesta (30,1 miliardi), e più della metà è stato effettivamente pagato ai creditori: 26,1 miliardi pari al 55% delle risorse stanziate e all’87% delle risorse erogate.

Inoltre è cominciata la fase di attuazione del recente decreto legge 66/2014, che assegna 9,3 miliardi di risorse aggiuntive.

aggiuntive sono state così distribuite: 3,8 miliardi alle Regioni e alle Province Autonome, 5 miliardi agli enti locali, 0,55 miliardi ai ministeri.

Dei relativi provvedimenti amministrativi di attuazione è stato già emanato il decreto per la concessione delle anticipazioni di liquidità agli enti locali per il pagamento dei debiti nei confronti delle proprie partecipate, per un importo di 2 miliardi. È  invece in corso di emanazione il decreto per la ripartizione di ulteriori 6 miliardi.

Grazie alle misure del Governo attuate in queste settimane, dai prossimi giorni sarà disponibile la garanzia dello Stato sui crediti commerciali di parte corrente delle imprese maturati al 31 dicembre 2013, certificati dagli enti debitori, che siano oggetto di cessione alle banche e agli altri intermediari finanziari autorizzati. Grazie alla garanzia dello Stato, il costo massimo della cessione del credito è stabilito in base a una convenzione con l’Associazione Bancaria Italiana nella percentuale dell’1,9%, largamente inferiore al prezzo di mercato praticato secondo le prassi commerciali correnti. Tale quota si riduce all’1,60% per l’importo eccedente i 50.000 euro di ammontare della cessione.
Sono assistiti dalla garanzia,  i crediti già certificati alla data del 24 aprile 2014,  ovvero certificati a seguito di istanza presentata dai creditori attraverso la piattaforma elettronica accessibile all’indirizzo http://certificazionecrediti.mef.gov.it/

Le imprese che vantano crediti commerciali nei confronti della Pubblica amministrazione e allo stesso tempo hanno debiti tributari possono compensare le due voci. I debiti di carattere tributario che possono essere compensati con crediti sono di due tipi: somme iscritte a ruolo; somme risultanti da accertamento tributario. I crediti oggetto della compensazione devono essere non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001 e certificati.
Nello specifico, i debiti per somme iscritte a ruolo su cartelle esattoriali e altri atti, devono essere stati notificati entro il 30.09.2013 e devono riguardare: tributi erariali, regionali e locali, contributi assistenziali e previdenziali, premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, entrate spettanti all’amministrazione che ha rilasciato la certificazione del credito. La certificazione del credito viene presentata agli agenti della riscossione competenti (#Equitalia o Riscossione Sicilia) che a loro volta segnalano l’avvenuta compensazione nella piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti.
In sede di conversione del D.L. 145/2013 (Destinazione Italia) è stato previsto per il 2014 un ampliamento della compensazione le cui modalità saranno definite con decreto interministeriale  MEF/MISE, in corso di predisposizione.
Per quanto riguarda i debiti da accertamento tributario, essi devono derivare da istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso tributario (accertamento con adesione, conciliazione giudiziale, definizione agevolata, ecc.). I crediti (non prescritti, certi, liquidi ed esigibili e certificati) oggetto della compensazione sono quelli maturati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001. La compensazione viene effettuata tramite F24 telematico.

Il comunicato stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze specifica inoltre che il Governo è impegnato a smaltire integralmente il debito accumulato negli anni passati entro la fine del 2014,  a impedire che si formino nuovi stock di debito e in generale, a fare in modo che le pubbliche amministrazioni paghino i creditori nei tempi stabiliti dalla direttiva europea. In questa ultima direzione vanno sia le nuove funzionalità implementate sulla Piattaforma per la certificazione elettronica dei crediti (che consentiranno di monitorare l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali), sia l’obbligatorietà del registro delle fatture per quegli enti che ancora non erano tenuti a questo adempimento, sia le verifiche sul rispetto dei termini di pagamento imposti dalla direttiva europea.
Negli anni passati si sono accumulati debiti per un importo consistente, stimato nel Documento di Economia e Finanza (DEF) dello scorso aprile in circa 60 miliardi di euro. La formazione di questi debiti è dovuta a motivazioni differenti a seconda delle diverse tipologie di enti. In alcuni casi si sono verificati anche comportamenti scorretti da parte delle amministrazioni che hanno portato ad accumulare debiti fuori bilancio. Altro aspetto rilevante riguarda i debiti delle società partecipate non evidenti nel bilancio delle amministrazioni partecipanti.
A partire dall’esercizio 2015, poi, entrerà pienamente in vigore la riforma della contabilità degli enti territoriali, in attuazione del D. lgs. 118/2011, che:

  • consentirà  la chiara identificazione e registrazione contabile dei debiti e crediti esigibili
  • renderà possibile trarre direttamente dai bilanci degli enti informazioni significative anche sulla situazione debitoria, con particolare riferimento all’entità dei debiti commerciali
  • adotterà la contabilità economico-patrimoniale a decorrere dal 1° gennaio 2016.

Dal 1° gennaio 2012, la riforma è stata oggetto di una sperimentazione da parte di circa un centinaio di enti cui, nel 2014, si sono aggiunti ulteriori 300 enti. La sperimentazione favorirà una rapida diffusione delle competenze e dei requisiti necessari ad una corretta adozione delle nuove modalità di gestione della contabilità e di formazione del bilancio in vista dell’entrata in vigore  il 1° gennaio 2015.
Il medesimo decreto legislativo 118/2011, che si applica dal 2012 per gli enti del Servizio sanitario nazionale, contiene disposizioni idonee ad evitare per il futuro comportamenti gestionali e contabili che possono determinare, pur in presenza di equilibrio economico, uno squilibrio di cassa.
Con l’introduzione della fattura elettronica, operativa dal 6 giugno scorso per tutte le amministrazioni centrali, e da marzo del prossimo anno anche per tutte le altre amministrazioni pubbliche, lo Stato potrà tenere sotto controllo i flussi di fatture in ingresso e di pagamenti in uscita, così da individuare casi di ritardi e intervenire prontamente, garantendo la piena attuazione della direttiva europea sui pagamenti.

Il #ministero dell’Economia e delle Finanze ha attivato un monitoraggio regolare dell’avanzamento dell’intera procedura che coinvolge in particolare il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, al fine di garantire tanto una corretta allocazione delle risorse finanziarie quanto il rispetto degli impegni degli enti debitori a impiegare queste risorse per saldare rapidamente i debiti scaduti.

Il decreto 35/2013 “sblocca debiti”, il successivo decreto legge 102/2013 e la #Legge di Stabilità 2014 hanno attivato un ventaglio di strumenti finanziari che ha consentito la messa a disposizione di liquidità per 27,2 miliardi nel 2013 e 20,3 miliardi nel 2014 da destinare al pagamento di debiti risultati certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012. Queste risorse finanziarie sono state incrementate dal decreto legge 66/2014, fino ad arrivare all’importo complessivo di ca. 57 miliardi.

Gli strumenti finanziari includono: anticipazioni di cassa agli enti locali sulla base di una convenzione tra #Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e il Tesoro, finanziamento del Tesoro alle Regioni e alle province autonome, esclusioni dal patto di stabilità interno, deroga dal patto di stabilità interno delle spese effettuate per il cofinanziamento di interventi programmati con i fondi strutturali dell’UE, l’incremento dei rimborsi fiscali. Ciascuna di queste linee di azione comporta accordi tra le parti per il corretto impiego delle risorse e per la rendicontazione dei pagamenti.

Il cammino Snta Barbara (2)

Il prossimo 6 agosto, nell’ambito dei festeggiamenti per la 56ª edizione della sagra di Santa Barbara, organizzata a Bacu Abis dal Comitato Santa Barbara e dalla Parrocchia Santa Barbara, verrà presentato a Bacu Abis, in Piazza Cheisa, il progetto turistico religioso “Il cammino di Santa Barbara”, curato dall’associazione Pozzo Sella, Racconti di Miniera, monologo sulla vita di un minatore, raccontata dall’attore Cesare Bocci. Al termine è previsto un concerto quartetto d’archi Villa di Chiesa, curato dall’Ente Concerti Città di Iglesias.

Nel corso della serata è prevista una degustazione di vini della Cantina Sociale di Santadi, “Calici e Archi”.

I festeggiamenti per Santa Barbara sono patrocinati dalla Gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, dal comune di Carbonia e dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Il programma prevede diversi appuntamenti civili e religiosi. Il 7 agosto, alle 20.00, Sagra dei malloreddus e della carne di pecora e, alle 22.00, spettacolo di cabaret “Teresa Garau Show”; l’8 agosto, alle 22.00, spettacolo comico musicale “Giggi Show”, con il ventroloquist Daniele Contu; il 9 agosto, alle 22.00, spettacolo di musica etnica “Nois in pare”, con Carla De Nule, Massimo Pitzalis e Laura Spanu; conclusione il 10 agosto con balli in piazza e spettacolo pirotecnico della ditta F.lli Piano di Dolianova.

Tra i festeggiamenti religiosi segnaliamo, venerdì 8 agosto, alle 19.00, la processione votiva di Santa Barbara, dalla chiesa Santa Barbara il simulacro verrà portato a spalle dai minatori verso Pozzo Castoldi e commemorazione in onore dei minatori deceduti in miniera; e, infine, domenica 10 agosto, alle 19.00, processione per le vie del paese, con il gruppo folk Città di Iglesias, carro con i buoi accompagnati da launeddas ed organetti.

Claudio De VIncenti 10 copia

Mercoledì 23 luglio è in programma un nuovo vertice al #ministero dello Sviluppo economico, sulla vertenza #Alcoa. La delegazione ministeriale guidata dal viceministro Claudio De Vincenti incontrerà le parti per fare il punto sulla trattativa di cessione dello stabilimento e, presumibilmente, nell’occasione si saprà se la trattativa con #Klesch che ultimamente sembra aver perso quota, è ancora in piedi e se quella con #Glencore ha fatto dei progressi rispetto all’ultimo incontro.

Una delegazione di lavoratori partirà per Roma domani eseguirà l’andamento dell’incontro davanti al ministero dello Sviluppo economico. Il clima alla vigilia è un misto tra la preoccupazione derivante dai tempi lunghi della vertenza, e la speranza in una svolta che possa portare nel breve e medio termine alla cessione dello stabilimento ad una nuova proprietà e quindi all’avvio del processo di riavvio degli impianti e di rilancio produttivo.

Attendati Alcoa 1 copia