29 July, 2024
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La Cernita Teatro Tenore Lanaitho

Dopo “Il lavoro mobilita” che racconta la vicenda dei licenziamenti in massa che hanno portato allo sciopero dei 72 giorni, indetto il 7 ottobre 1948, #La Cernita Teatro presenta il suo secondo lavoro teatrale incentrato sulla storia mineraria del Sulcis Iglesiente.

Il progetto coinvolgerà il comune di Oliena, assessorato della Cultura, dove la Cernita Teatro incontrerà il tenore #Lanaitho per una residenza artistica (17-18-19 luglio) finalizzata ad un connubio tra il Teatro e l’antico canto a Tenore.

Il lavoro viene rappresentato, come primo studio a Cortoghiana il 7 settembre del 2012, in collaborazione con la dott.ssa Maria Nola Pireddu e le Acli di Cortoghiana, per ricordare il tragico incidente del 21 agosto del 1952 alla miniera di Cortoghiana Nuova che causò la morte di Agostino Fronteddu di Dorgali, Giovanni Luvarà di Reggio Calabria e Giuseppe Secchi di Oliena.

Nel dopoguerra molti giovani insieme alle loro famiglie, provenienti da diverse regioni d’Italia e da molte zone della Sardegna, arrivarono a Carbonia attratte dallo sviluppo industriale minerario, alla ricerca di un lavoro e di una nuova vita. Lasciarono affetti, luoghi cari, abitudini e tradizioni custodite per generazioni, un lavoro conquistato con dura fatica, per raggiungere un futuro ricco di speranza ma pur sempre incerto.

La vicende narrate nello spettacolo sono incentrate sull’emigrazione della famiglia Secchi che lasciò Oliena nel 1948 per trasferirsi a Cortoghiana dove Giuseppe, il capofamiglia, era stato assunto dalla #Società Anonima Mineraria Carbonifera Sarda, due anni prima nel 1946.

Il racconto parte dal 21 agosto del 1946, il giorno della nota #Festa di San Lussorio ad Oliena, poco prima che Giuseppe lasci la famiglia per raggiungere Cortoghiana e si conclude tragicamente, come uno strano scherzo del destino, esattamente 6 anni dopo: il 21 agosto del 1952.

La #Cernita Teatro nasce a Carbonia nel 2009, e fonda al Teatro di Bacu Abis, un piccolo teatro di periferia, un laboratorio permanente per un Teatro Sociale. La Cernita nasce per aprirsi ad un territorio, il Sulcis, a rischio di emarginazione e disagio psico-sociale dovuto ad un alto tasso di disoccupazione giovanile. Fin dall’inizio, realizza un ‘intensa attività con progetti itineranti e interurbani per una Pedagogia del Teatro di narrazione, Teatro per l’infanzia e Teatro Ragazzi, Teatro per la memoria contro il disagio sociale. Nascono così i laboratori permanenti a Bacu Abis e a Sant’Anna Arresi destinati ai bambini, ai giovani e agli adulti,  Spazi di Frontiera (IV edizione nel 2014) come rassegna di Teatro Sociale e di Comunità, Sant’Anna Arresi Teatro Festival (III nel 2014) e Festival Teatro per la Città (nato nel 2013) come spazi di incontro e confronto tra professionisti del Teatro, del Sociale, scrittori, musicisti, poeti e la comunità.

Il #Tenore Lanaitho nasce a Oliena nel 2003, a settembre del 2013 compie il suo decennale trascorso tra numerose esibizioni sia in terra isolana sia all’estero tra cui si possono ricordare tra le più importanti, quelle a Stoccarda presso il circolo dei sardi e a Bonn presso la casa natale di Beethoven.

Sabato 19 luglio, ore 21.00

Oliena Piazza Mercato

La Cernita Teatro & Il Tenore Lanaitho

Di Monica Porcedda

Con Lucia Longu, Mariella Mannai, Monica Porcedda, Luciano Sulas e Rosanna Sulas

Poesie in Limba di Luciano e Rosanna Sulas.

La poesia “Emmigrare” è di Marc Porcu.

&

Il tenore Lanaitho

Voce: Pietro Fenu.

Mezza voce: Giuseppe Massaiu.

Contra: Sandro Cadinu.

Basso: Luca Cabras.

Collaborazione alla regia: Gloria Uccheddu.

Regia: Monica Porcedda.

L’#assessorato regionale del Lavoro ha aggiornato l’elenco dei soggetti accreditati per lo svolgimento dei servizi per il lavoro. 
Con l’accreditamento, la Regione riconosce l’idoneità a partecipare attivamente al sistema regionale dei servizi pubblici per il lavoro, erogando sul territorio regionale e/o provinciale tali servizi, anche mediante l’utilizzo di risorse pubbliche, e operando in modo integrato con le attività istituzionalmente svolte dalle Amministrazioni provinciali tramite i centri dei servizi per il lavoro. 

Fabrizio Barca 11 copia
È arrivata questa mattina a Cagliari la delegazione interministeriale guidata dall’ex @ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, oggi dirigente generale del ministero dell’Economia e Finanze, che in una due giorni di incontri farà il punto sulla “Strategia nazionale per le aree interne” nella programmazione 2014-2020. Un viaggio che interessa tutte le regioni d’Italia e che fra oggi è domani farà tappa in Sardegna nei territori dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla e della Comunità montana del Gennargentu – Mandrolisai: le due aree prototipo individuate per il progetto nella regione. Dopo un monitoraggio e una valutazione finale, l’unico finanziamento pilota per la Sardegna per lo Sviluppo economico nelle aree rurali sarà destinato a uno di questi soggetti e sarà operativo da gennaio 2015.
Il progetto prevede un investimento di 3milioni e 800mila euro finalizzato a “combattere lo spopolamento e a creare una migliore qualità della vita” con la creazione di sviluppo e occupazione. Nel piano di intervento, sono state definite aree interne quelle “significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione”.
La strategia del progetto si articola su due linee: precondizione dello sviluppo e progetti di sviluppo locale. I primi si articolano sulla disponibilità nel territorio di un’adeguata offerta di beni/servizi di base: sanitari, istruzione e formazione professionale, mobilità. Mentre i secondi individuano gli ambiti dove devono ricadere i progetti: tutela attiva del territorio/sostenibilità ambientale; valorizzazione del capitale naturale/culturale e del turismo; valorizzazione dei sistemi agroalimentari; attivazione di filiere delle energie rinnovabili; saper fare e artigianato.
Ad Ales (Or), nella sede dell’Unione dei comuni dell’Alta Marmilla si è tenuto questo pomeriggio il primo incontro, il confronto fra la delegazione guidata dall’ex ministro e gli attori locali: amministratori e liberi professionisti. Il territorio si estende su 35mila ettari, comprende 20 comuni, 10.279 abitanti e circa il 30% della popolazione in età anziana. Sono 8 i paesi che rischiano di scomparire entro il 2070, mentre in 9 comuni non sono più presenti le scuole.
«Gli iscritti – ha spiegato la dirigente dell’istituto comprensivo dei comuni dell’Unione, Annalisa Frau – sono 508 suddivisi in13 sedi scolastiche dislocate in 11 comuni».
La vocazione economica del territorio è legata soprattutto al settore agricolo.
Ha espresso soddisfazione per il confronto Sabrina Lucarelli, del dipartimento Politiche per lo sviluppo, che a margine della sessione dedicata alla mobilità ha detto: «Da febbraio a oggi abbiamo visitato 27 territori e qui abbiamo trovato un’area matura, con sindaci lucidi e con relatori che hanno fatto un’analisi accurata della situazione».
«Ci avete fatto sentire la gravità di questo territorio senza retorica – ha spiegato Barca – la Regione ha fatto un lavoro significativo sulla definizione delle aree interne, superiore a quello che abbiamo realizzato noi». Fra le criticità emerse nell’incontro, l’ex ministro ha ricordato che sono troppo poche 87 imprese ogni 1.000 abitanti e che 3 studenti ogni 100 abitanti stanno esageratamente al di sotto della media delle zone interne nazionali. Positivo invece il fatto che si siano accorpate numerose scuole e che si siano creati i servizi di collegamento. «In passato la discontinuità, il ritardo e la rigidità delle regole hanno reso poco efficaci gli investimenti – ha aggiunto Barca – oggi bisogna fare rete nel territorio e rete con le altre aree interne per contare nel tavolo decisionale della politica». 
Questa mattina si erano già tenuti una serie di incontri in Regione a Cagliari fra Barca, l’assessore della Programmazione e bilancio, Raffaele Paci, l’assessore della Cultura, Claudia Firino, e il capo di gabinetto della presidenza, Filippo Spanu. Una tavola rotonda allargata ai tecnici ministeriali, ai colleghi regionali e ai direttori generali degli assessorati ha poi chiuso la mattinata in viale Trento.
Il prossimo appuntamento è per domani mattina, alle ore 10.00, a Teti (Nu).

 

Stazione ferroviaria di CagliariMassimo Deiana 5 copia

E’ arrivato oggi in #Sardegna il primo degli otto treni superveloci acquistati dalla Regione per collegare il Nord al Sud dell’Isola. Lo ha annunciato l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, al termine della sua audizione in 4ª commissione, nel corso della quale ha parlato della convenzione con #Tirrenia.

«La Regione sarda porterà avanti tutte le azioni politiche e legali contro la convenzione firmata nel 2012 dallo Stato e dalla Compagnia Italiana di Navigazione sui trasporti marittimi. Allo stesso tempo occorrerà adoperarsi per ottenere un miglioramento dei servizi e garantire il diritto alla mobilità dei sardi», ha detto Massimo Deiana.

Al parlamentino, presieduto da Antonio Solinas, l’assessore Deiana ha illustrato i passaggi che hanno portato allo scontro Stato-Regione ed al successivo pronunciamento della #Corte Costituzionale che ha riconosciuto alla Sardegna il diritto di esprimere un parere vincolante, attraverso specifiche intese, sulla convenzione per il trasporto marittimo.

«Oggi abbiamo due strade – ha detto Deiana -: opporci ad una modifica della convenzione e ottenere dalla CIN il rispetto rigido di tutte le prescrizioni o provare a negoziare migliori condizioni per i sardi.»

Il bilancio della Cin segna un pesante buco di bilancio di 28 milioni di euro per il 2013. Una situazione finanziaria che la #Compagnia Italiana di Navigazione pensa di risanare attraverso l’aumento delle tariffe e il taglio, o la riduzione, di alcuni servizi. L’altra via è rappresentata da un incremento dei finanziamenti statali, attualmente fermi a 72 milioni di euro all’anno. Deiana, dopo aver ribadito il giudizio fortemente negativo sulla convenzione firmata da Stato e Tirrenia («convenzione da riscrivere di sana pianta»), ha manifestato alla Commissione l’esigenza di trovare una via d’uscita che consenta ai sardi di viaggiare meglio e a prezzi più bassi. «Il rischio – ha detto Deiana – è che tenendo in piedi l’attuale regime la compagnia marittima alzi ancora i prezzi, soprattutto nel settore merci, con un ulteriore aggravio dei costi di trasporto da e per la Sardegna».

La Giunta regionale sarebbe orientata, dimque, a negoziare, a determinate e precise condizioni, un accordo con la Cin. La Compagnia Italiana di Navigazione propone una riduzione delle corse sulla Cagliari-Civitavecchia nel periodo ottobre-aprile con un collegamento tri-settimanale, operazione che consentirebbe un risparmio di circa 7 milioni di euro. In cambio verrebbero applicate tariffe scontate del 50% ai residenti e tenuto invariato l’attuale sconto sulle merci.

La proposta è al momento insufficiente. La Regione chiede di più:

a) tariffe scontate per i residenti anche nelle tratte escluse dalla convenzione;

b) estensione delle agevolazioni anche ai “nativi”;

c) corse straordinarie in casi particolari (trasferte per eventi sportivi, religiosi o culturali, manifestazioni sindacali etc.);

d) obbligo ad assumere personale sardo. Altra condizione, il trasferimento della sede legale della Cin in Sardegna, passaggio che assicurerebbe all’Isola un gettito fiscale di circa 27 milioni di euro all’anno.

«Un eventuale accordo – ha chiarito Deiana – avrebbe però la durata di una sola stagione. Una sorta di sperimentazione provvisoria per capire se, da un’eventuale ristrutturazione dei servizi, possano arrivare vantaggi concreti per i sardi».

Sulla questione sono intervenuti tutti i commissari di maggioranza ed opposizione. Da tutti sono arrivati giudizi negativi alla convenzione del 2012 firmata dallo Stato con la CIN e richieste di chiarimenti sul confronto in atto con il ministero dei Trasporti.

Deiana ha ribadito la posizione della Regione decisa a far rispettare la sentenza della Corte costituzionale e a denunciare l’inadeguatezza dell’attuale sistema che regola i trasporti marittimi. «Serve però un passo in avanti. Una modifica temporanea e sperimentale della convenzione potrebbe portare benefici tangibili a tutti i sardi».

Il presidente della commissione, Antonio Solinas, dopo aver espresso una forte critica sul percorso che portò nel 2012 alla firma della convenzione Stato-CIN, ha auspicato un’azione forte della Giunta per garantire servizi migliori ai sardi e soprattutto prezzi accessibili per i viaggi in nave. E’ stato positivo il giudizio dell’intera commissione sulla richiesta di trasferimento della sede legale della Compagnia di navigazione in Sardegna e sulla proposta di estendere le tariffe agevolate anche agli emigrati.

«L’organismo consiliare – ha annunciato Solinas – si riunirà la prossima settimana per votare una risoluzione da sottoporre all’esame dell’Aula».

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

Il coordinamento cittadino di Carbonia dei #Riformatori sardi, presieduto dal nuovo coordinatore cittadino Mario Di Biase, ha diffuso una nota di dura critica all’operato della Giunta Casti e della maggioranza che la sostiene, al termine di una riunione che ha visto la partecipazione dei consiglieri comunali Roberto Gibillini e Giuseppe Meletti.

«Constatate la litigiosità e le divisioni della maggioranza, che appare unita, viceversa, quando si tratta di perpetuare se stessa – scrive Mario Di Biase -, ci preme evidenziare alcuni punti che hanno suscitato, e continuano a suscitare forti perplessità non solo nel nostro coordinamento ma anche, e soprattutto, tra i cittadini:

1) E’ manifesta la forte chiusura verso le istanze dell’opposizione come è accaduto, per esempio, con la bocciatura di diversi emendamenti al bilancio;

2) Si è riscontrata una scarsa volontà di ritoccare o rivedere il sistema dei costi, con una visione di ampio respiro che interessi le voci di spesa, dalle più piccole alle più significative;

3) Si denota il persistere dello stato di abbandono delle frazioni, che appaiono ridotte a dormitori, con pochi lavori iniziati e mai ultimati e di cui non si avverte la certezza di fine lavori.

4) Appare insufficiente il ruolo di guida dell’Amministrazione nella politica di marketing e promozione turistica della città;

5) Si rileva, infine, la mancanza di una strategia complessiva per il resto della consiliatura, con azioni ed idee che vadano al di là della gestione dell’ordinario.»

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I consiglieri regionali dell’UDC Gigi Rubiu e Giorgio Oppi denunciano il silenzio sotto il quale sta passando il decreto ministeriale di soppressione delle #carceri di Iglesias e Macomer. In un comunicato stampa, in particolare, i due consiglieri regionali di Iglesias sottolineano come «a fronte dell’annoso sovraffollamento delle carceri italiane (65 mila detenuti per una capienza inferiore alle 50 mila unità), invece di potenziare il sistema carcerario, lo si riduca».

«Nel caso specifico di #Iglesias poi, si tratterebbe di chiudere una struttura abbastanza  recente e di causare un possibile danno erariale. Iglesias ospita inoltre detenuti dal complicatissimo reinserimento sociale, in particolare con condanne per reati sessuali (sex offender) e per gestirli, gli stessi agenti di #Politica penitenziaria hanno seguito corsi specifici proprio per questa tipologia di reato. A questo va ad aggiungersi il danno socio-economico, valutando tutto l’indotto che sviluppa la presenza del carcere nella città. Non ultimo sorge il problema dei disagi familiari: con la chiusura del carcere iglesiente i centosette detenuti verrebbero trasferiti a centinaia di  chilometri di distanza con conseguente aggravio della già penosa trasferta che familiari ed amici degli stessi detenuti, devono fare settimanalmente.»

«Il nostro appello – concludono Rubiu ed Oppi – va al presidente Pigliaru, al quale presenteremo un’interpellanza urgente e ai deputati sardi affinché si adoperino presso il Governo Renzi per scongiurare questa scelta.»

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Una delegazione dei ministeri guidata dal direttore generale del ministero dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Barca, sarà oggi e domani, 17 e 18 luglio 2014, ad Ales (OR) e Teti (NU) per un sopralluogo tecnico e una serie di incontri sul territorio. 
Saranno due giorni in Sardegna per individuare il territorio pilota da includere nella “Strategia nazionale per le aree interne”.
Stamattina, prima del trasferimento sul territorio, Fabrizio Barca e i delegati ministeriali, hanno incontrato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, quello della Pubblica istruzione, Claudia Firino, e i direttori generali della Presidenza, degli assessorati e i dirigenti del Centro regionale di Programmazione. Nel corso dell’incontro con Paci e Firino, al direttore generale del Ministero è stato presentato il #progetto Iscol@, col quale la Giunta sta compiendo un intervento strutturale nel campo dell’istruzione sia per rendere agibili ed accoglienti gli edifici scolastici sia per combattere la dispersione scolastica, tra le più alte in Italia. Per gli esponenti della Giunta Pigliaru, Iscol@ è inteso anche come una risorsa per il rilancio dell’economia, soprattutto nelle aree più deboli come quelle dell’interno dell’Isola.
«La scuola può essere una spia molto precisa dell’innovatività e della creatività di un territorio – ha commentato Barca -, apprezzo molto l’idea di mettere insieme l’intervento sulla scuola e lo sviluppo territoriale, soprattutto perché punta a creare un dialogo molto forte coi sindaci.»
Per l’assessore Claudia Firino, «l’esigenza è quella di aprire un confronto ampio col governo centrale per intervenire in modo efficace dove ci sono i problemi veri della scuola in Sardegna», mentre per l’assessore Paci «il rapporto con i Comuni è fondamentale, soprattutto per mettere finalmente in atto interventi concreti per le aree interne: questa sperimentazione del Ministero è un primo passo». 
Nella due giorni, la “missione di campo” del Ministero seguirà un fitto programma di incontri su sviluppo locale, mobilità, scuola e salute con le due aree candidate, individuate nell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla e nella Comunità montana del Gennargentu Mandrolisai. La Strategia nazionale, relativa alla Programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali e di investimento europei, prevede azioni in due ambiti specifici: pre condizioni per lo sviluppo territoriale e promozione di progetti di sviluppo locale. L’obiettivo è quello di restituire attrattività ai territori con il finanziamento e la realizzazione di migliori servizi sanitari, formativi e nella mobilità. La seconda linea invece è relativa ai “progetti di sviluppo locale”: tutela attiva del territorio, valorizzazione del capitale naturale/culturale anche in chiave turistica, valorizzazione dei sistemi agroalimentari, attivazione di filiere nelle energie rinnovabili, rilancio dell’artigianato sui mercati. Nell’area prescelta, il programma sperimentale diventerà operativo dal gennaio 2015.

 

Cristiano Erriu  11 copia

Lunedì 21 luglio 2014, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, si terrà un incontro dibattito sul tema “Il Piano paesaggistico regionale – Il Piano urbanistico di Carbonia”, con la partecipazione dell’assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu.

Il dibattito sarà introdotto dall’assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia, Mauro Esu e dall’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu.

Sono invitate a partecipare tutte le persone interessate e, in particolare, i consiglieri comunali di Carbonia ed i sindaci del territorio.

Al fine di sollecitare proposte e spunti critici per la discussione, assumeranno particolare importanza gli interventi dei tecnici della città di Carbonia che, quotidianamente, si confrontano con le norme paesaggistiche e urbanistiche.

Concluderà i lavori il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.