29 July, 2024
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Si è svolta ieri, 15 luglio, nell’aula consiliare del comune di Calasetta la conferenza stampa di presentazione della III edizione del Festival Culturale “LiberEvento”. Presenti il vice sindaco e assessore alla cultura Remigio Scopelliti, il neo consigliere delegato al turismo Sergio Porseo, il direttore artistico Claudio Moica e Fabio Furia, direttore artistico degli eventi musicali.

«Nonostante tutti i tagli effettuati nel settore cultura – ha detto Remigio Scopelliti – il comune di Calasetta scommette per il terzo anno consecutivo sulla kermesse letteraria, regalando ai turisti e agli abitanti del territorio un calendario di tutto rispetto

Si parte il 18 luglio, alle ore 22,00, alla Torre Sabauda, con la scrittrice Maria Giovanna Atzeni ed il suo libro “Un cielo pieno di stelle” che dà avvio alle due date di “Aspettando LiberEvento”. Si prosegue il 25 luglio alle 22,00 con Claudio Moica che propone il reading tratto dal suo ultimo libro “Spargimi di te” accompagnato dalla voce di Natascia Capurro e dal chitarrista Giuseppe Corda; a seguire alle 23,00 il cortometraggio di Federico Cozzucoli e Matteo Campulla “Martyrium vers. Gold”, candidato all’#Erice Film Festival. Un breve assaggio di quello che sarà il vero e proprio festival 2014 che sarà inaugurato il 7 agosto, alle ore 22,00, con la scrittrice Eleonora Carta, sulcitana ma residente a Milano, che presenterà il suo primo libro “La consistenza dell’acqua”, prodotto dalla Newton Compton editori in 20.000 copie, modera l’incontro Carlo Floris.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e, quindi, alle 23,00 si esibirà, con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”. Il giorno successivo sarà la volta del giornalista Cesare Corda che proporrà la sua ultima fatica letteraria “Benvenuto Mr Parkinson” tratto dalle personali vicende sanitarie dell’autore, a Luca Sarriu il compito di scavare affondo sulla delicata tematica; alle 23,00 si cambia registro con l’attore Simeone Latini che interpreterà “Se una notte d’inverno un viaggiatore…” di Italo Calvino accompagnato alla chitarra da Michele Sarti.

Chiude la terza edizione del Festival Culturale il tanto atteso Massimo Bisotti, rivelazione dell’anno con il suo libro “Il quadro mai dipinto” edito da Mondadori in 30.000 copie e sarà la giornalista Serena Cirina che dovrà stuzzicare l’autore con domande desiderate soprattutto dal pubblico femminile. Saranno le note musicali ispirate all’est Europa e ai Balcani del gruppo musicale Rakìja che saluteranno questa edizione.

«Sono onorato – ha detto Claudio Moica – per la conferma ricevuta dall’amministrazione comunale nel dirigere artisticamente il Festival che nasce da una mia idea condivisa con Fabio Furia e l’assessorato alla cultura. E’ una delle poche realtà comunali in cui esiste una vera e propria sinergia tra gli organizzatori e il comune – prosegue il direttore artistico – per perseguire l’unico obiettivo che è quello di dare al pubblico momenti di approfondimento culturale ma anche di relax.»

Non solo libri, quindi, ma una vera e propria rassegna di spettacolo che pone al centro l’amore per la lettura, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla “cultura del libro” favorendo, nel contempo, la promozione del territorio, anche a fini turistici. Il libro, come nella precedente edizione, sarà il motore propulsore dell’evento, cuore del festival, tra poesia, narrativa, musica, teatro e cinema, un nucleo attorno al quale ruoteranno le numerose attività culturali collaterali, che, come dichiarato da Claudio Moica, sapranno dare nuovo respiro alle parole. Una nuova edizione in cui, ancora, LiberEvento si proporrà quale itinerario culturale dalle mille sfumature, adatto a tutti e per tutti i gusti, in grado di offrire un ampio ventaglio di scelte, per turisti e residenti, che come di consueto, potranno godere dei luoghi che gli sono propri, offrendo al territorio una pregiata programmazione artistica nella magica cornice della Torre Sabauda, emblema storico di Calasetta.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, LiberEvento si propone come momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli.

Il festival letterario si potrà seguire anche attraverso il sito web www.liberevento.it e la sua pagina Facebook.

Luigi Lotto

Questa mattina la #commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd), ha sentito in audizione i rappresentanti delle associazioni venatorie della Sardegna, sia nell’ambito dell’iter della nuova legge sulla biodiversità che per quanto riguarda la normativa di settore, la legge 23/98.

Tutte le associazioni, sia pure con accenti diversi, hanno sottolineato la necessità di un quadro normativo completamente nuovo che superi l’esperienza, a loro giudizio negativa, della legge 23, e valorizzi il ruolo dei cacciatori come soggetti che presidiano e difendono il territorio.

Il presidente dell’Unione cacciatori Sardegna Bonifacio Cuccu ha lamentato, in particolare, la scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti della categoria. «Non siamo ascoltati, ma non si può fare una legge sulla caccia senza i cacciatori. Chiediamo solo regole precise e criteri trasparenti sulle scelte; possiamo fare molto di più per il territorio e vogliamo dare il nostro contributo, anche nella prevenzione contro gli incendi.»

Per il presidente di Federcaccia Franco Sciarra la categoria ha buone ragioni per essere insoddisfatta. «La legge 23 è rimasta sostanzialmente inapplicata e sono passati vent’anni ed ora bisogna assolutamente intervenire perché, senza un piano faunistico e senza la definizione degli ambiti non si può parlare di caccia, argomento sul quale da sempre abbiamo molto da dire e da proporre.»

Alessandro Lisini, presidente della Libera associazione sarda caccia, ha messo l’accento «sulle tante forzature che hanno cercato di rattoppare, volta per volta, una legge sbagliata e inapplicabile come la 23, e sui ritardi nella predisposizione di una nuova normativa di cui vorremmo conoscere l’impianto generale per poi dare il nostro contributo su temi specifici».

Secondo Marco Efisio Pisanu, di Caccia pesca e ambiente, «per fare una buona legge, e c’è n’è molto bisogno in Sardegna, occorre anche tenere conto delle esperienze di altre realtà, degli errori e delle cose che hanno funzionato. Noi vogliamo scriverla assieme alla Regione, siamo convinti che la caccia non sia un problema ma una risorsa della Sardegna, che fra l’altro può fare da traino ad un settore strategico per lo sviluppo dell’Isola come il turismo».

Il presidente della commissione, Luigi Lotto, dopo aver ringraziato le associazioni venatorie per il loro contributo, ha assicurato l’attenzione della commissione sul problema della caccia, «che verrà affrontato subito dopo la pausa estiva con tutti gli approfondimenti che la complessità della questione richiede e l’ascolto di tutte le parti interessate».

Franco Sabatini 2 copia

«La recente approvazione in #Consiglio regionale degli indirizzi sulla programmazione unitaria 2014-2020 è soltanto il primo passo per procedere con una corretta progettazione e con la spesa degli oltre 5 miliardi di euro di risorse comunitarie che competono alla Sardegna per il prossimo settennio».

Lo ha detto Franco Sabatini, presidente della Terza commissione, che ha sottolineato l’unitarietà del Consiglio regionale e la piena collaborazione con la Giunta, nel percorso conclusosi con l’approvazione della risoluzione sugli indirizzi di programmazione ed ha ribadito la necessità di una vera e propria “svolta” per quanto attiene la capacità di spesa della Regione sarda.

«E’ necessario intervenire – ha detto il consigliere del Partito democratico – sulle procedure e sulla struttura amministrativa e gestionale per scongiurare gli errori del passato e  garantire che le risorse europee siano “realmente” spese».

«Infatti – spiega Sabatini – nel precedente settennio, la spesa “reale” di alcuni fondi è stata ben al di sotto delle aspettative».

Il presidente della Terza commissione ha citato il caso dei #fondi Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale): 624 milioni di euro di spesa certificata al 31 ottobre 2013 ma soltanto 139 milioni sono stati rendicontati con progetti coerenti.

«Per non perdere le risorse comunitarie, 242 milioni di euro sono stati destinati ad un fondo di garanzia per le imprese; altri 30 milioni al fondo per la reindustrializzazione delle aree di crisi,  70 milioni al fondo Jessica. Cioè 343 milioni di euro sono stati impiegati con strumenti di ingegneria finanziaria per non perdere i fondi comunitari.»

«L’operazione – dichiara Sabatini – ha salvato la Regione dal rischio di rispedire a Bruxelles milioni di euro ma certifica che solo 139 milioni  sono stati “realmente” spesi sul Por Fesr 2007-2013 e il tutto vuol dire che, nel quinquennio della gestione del programma (2009-2013), la capacità di spesa annuale della Regione è stata pari a 27 milioni di euro, ai quali vanno sottratti i circa 13 milioni annui di cofinanziamento e si arriva così alla spesa di 14 milioni di euro di risorse comunitarie effettivamente spese per ciascuna annualità della passata legislatura. Sono queste le situazioni da evitare e occorre riaffermare con nettezza che ciò che si programma per il prossimo settennio deve avere come requisito fondamentale quello dell’alto indice di fattibilità.»

«Allo stesso modo di come – ha concluso Franco Sabatini – occorre dare seguito agli impegni assunti per garantire alla Regione strumenti adeguati per misurare l’efficacia della spesa ed offrire così ai sardi e alle competenti autorità una corretta e realistica valutazione dei risultati ottenuti attraverso i programmi, i progetti e le azioni finanziate con i fondi europei.»

Giovanni Pau copia

Torna lo spettacolo dell’atletica leggera al campo polivalente di Via Balilla, a Carbonia, sabato 19 luglio 2014, a partire dalle ore 16.00, con il XV Meeting di atletica leggera Città di Carbonia – #Memorial Mirko Masala. I numerosi atleti iscritti gareggeranno presso la pista di atletica, intitolata al maestro Pinuccio Dettori, nella zona degli impianti sportivi di via Balilla (ingresso anche da via Roma).

La manifestazione, giunta alla sua quindicesima edizione, è organizzata dall’assessorato allo Sport del comune di Carbonia e dalle società ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia e ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia.

Alla manifestazione, indetta a livello regionale dalla #Fidal Sardegna (Federazione Italiana di Atletica leggera), parteciperanno, oltre ai circa 140 atleti delle due società organizzatrici, anche numerose società di atletica provenienti da tutta la Sardegna.

Le gare sono aperte a tutte le categorie, dagli esordienti (5 anni) ai Master (per atleti più avanti con gli anni) e prevedono quasi tutte le specialità dell’atletica leggera, dalle gare di velocità (50/100/200 metri), alle gare di resistenza (3.000 metri), sino al salto in alto, salto in lungo, salto con l’asta, lancio del giavellotto e del peso, per fare alcuni esempi.

Il Meeting sarà soprattutto un’ottima vetrina per le categorie giovanili (15-20 anni), che avranno occasione di farsi notare all’interno di una manifestazione promossa a livello nazionale.

«Siamo contenti di essere riusciti, anche per il 2014, ad organizzare questa importante manifestazione, dedicata ad uno sport in costante crescita in città – ha detto Fabio Desogus, assessore dello Sport del comune di Carbonia -. Sono tanti, infatti, gli sportivi e gli appassionati di atletica, e in particolare della corsa, che, ogni giorno, si allenano per passione, per fare movimento e per tenersi in forma. Anche attraverso questo Meeting, che ha sempre ottenuto importanti risultati di pubblico e di partecipazione da parte degli atleti, cerchiamo di valorizzare questa disciplina sportiva che, grazie all’impegno di tante società, porta lustro a Carbonia. L’Amministrazione comunale ringrazia le società ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia e ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia per la preziosa collaborazione.»

Tra gli atleti più attesi c’è sicuramente Giovanni Pau, confermatosi la scorsa settimana campione italiano Master dei 100 e 200 piani.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 23 luglio, alle ore 16.00. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo convocata ieri pomeriggio dal presidente Gianfranco Ganau.

All’ordine del giorno il Dl n.62/A della Giunta regionale per la “proroga dei tempi per la conclusione e rendicontazione delle procedure a bando e a sportello 2009 per le provvidenze a favore dell’artigianato” e la discussione delle risoluzioni della Commissione Autonomia “sulle riforme istituzionali” e della Commissione Cultura “sulla situazione dei lavoratori delle biblioteche”. Giovedì 24 luglio alle 10.00 l’Aula esaminerà il Testo Unico in materia di agricoltura e le mozioni n. 49 (Arbau e più sull’inquadramento del personale Aras), n. 51 Busia e più sulla ventilata chiusura della sede della motorizzazione di Nuoro), n. 52 (Arbau e più sulla mancato trasferimento alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile), n. 54 (Floris e più sulla dismissione dei beni patrimoniali e demaniali della Regione). I lavori potrebbero proseguire nella mattinata di venerdì 25 luglio.

Emanuele Cani 79 copiaMinatori Igea

«La delibera approvata ieri dalla Giunta regionale per il rilancio dell’#Igea Spa, società in house della regione è un atto importante, con il quale auspico che si plachino le infondate critiche a chi sta cercando di risanare quanto danneggiato in questi anni.»

Lo ha detto Emanuele Cani, deputato e segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

«E’ bene fare alcune precisazioni e dare qualche chiarimento per una questione di correttezza ed onestà intellettuale – ha aggiunto il deputato di Carbonia -. Prima di tutto è necessario sottolineare che, negli ultimi tre mesi, le critiche più accese puntano il dito contro l’operato della nuova giunta regionale e provengono da chi negli anni passati non ha levato alcuna protesta di fronte ad un disastro annunciato. Disastro che è stato conseguenza di scelte e strategie sbagliate, fatte della precedente Giunta Cappellacci che ha avallato una gestione quinquennale della società completamente fallimentare, con conseguente esposizione di Igea per un debito di circa 20 milioni di euro al 2014, portando alla messa in liquidazione della società.»

«Ovviamente una riflessione troppo approfondita rischia di diventare sconveniente per chi oggi, e non nel passato, cerca nuovi colpevoli – ha sottolineato ancora Emanuele Cani -. Il PD ha garantito sin dal primo momento il sostegno ai lavoratori che giustamente rivendicano il pagamento degli stipendi dovuti, senza dimenticare le imprese che devono essere pagate per i lavori eseguiti e  di conseguenza tutti i lavoratori dell’indotto coinvolti. Secondo la posizione del PD, le bonifiche ambientali costituiscono la  precondizione essenziale per qualsiasi modello di sviluppo. Igea, con il suo  patrimonio professionale, culturale e tecnologico, deve davvero diventare il cuore e il motore di tale attività. Obiettivo raggiungibile attraverso una profonda riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse umane ed economiche della società. La nomina di un manager di altissimo livello, come scelto dalla Giunta, e l’approvazione dell’importante delibera di indirizzo – ha concluso il deputato del PD – dimostrano la chiara volontà della giunta regionale di credere in una Società che per la disastrosa gestione passata era ormai destinata al fallimento.»

Pier Sandro Scano A

Il sindaco di Villamar, Piersandro Scano, è il nuovo presidente di #Anci Sardegna. L’ex consigliere regionale del Partito democratico, è stato eletto pochi minuti fa dall’assemblea dei sindaci, riunita nella sala convegni dell’Hotel Holiday Inn, a Cagliari (172 i voti favorevoli alla sua candidatura, 5 le astensioni, su 177 votanti; i sindaci aventi diritto al voto erano 374). Subentra a Cristiano Erriu, dimessosi da sindaco di Santadi e da presidente di Anci Sardegna dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali (anche Erriu era espressione del Partito democratico).

THotel Cagliari copia
La sala congressi del #THotel, in via dei Giudicati 66, a Cagliari, ospiterà domani mattina, alle 9.00, un convegno sulla Carta delle unità delle terre e capacità d’uso dei suoli, organizzato dall’assessorato regionale degli Enti locali, finanze ed urbanistica con le agenzie regionali #Laore ed #Agris e con il contributo dell’#Università degli studi di Cagliari e di Sassari, ha organizzato un convegno per la presentazione dei risultati raggiunti in attuazione dell’Accordo di collaborazione per la predisposizione della cartografia delle unità delle terre e di capacità di uso dei suoli.

Il progetto ha avuto come finalità la realizzazione di nuovi strumenti metodologici e cartografici, per una migliore conoscenza e pianificazione del territorio che, mediante analisi dei dati storici, prospezioni e campionamenti, esame delle coperture vegetali prevalenti, del clima, della geologia e della morfologia, consentano di classificare il territorio secondo l’attitudine agricola e silvo-pastorale e di conseguenza pianificare gli usi più idonei e ottimali.

Gianmario Demuro 2 copia

La #Prima Commissione del Consiglio regionale vigilerà sulla proposta di riforma del #Titolo V della Costituzione all’esame del Parlamento per scongiurare il rischio di uno svuotamento dell’autonomia sarda. E’ quanto emerso dalla seduta del parlamentino presieduto da Francesco Agus che ha sentito in audizione l’assessore regionale agli Affari Generali, Gianmario Demuro. L’organismo consiliare avvierà nei prossimi giorni un confronto con i senatori e deputati sardi per concordare azioni comuni a difesa della specialità della Sardegna.

L’assessore Demuro ha illustrato alla Commissione l’esito delle ultime sedute della Conferenza Stato-Regioni che hanno portato alla stesura di un documento unitario da parte delle Regioni ad autonomia differenziata per la tutela della loro specialità. «L’autonomia è un valore costituzionalmente irrinunciabile – ha detto Demuro – un principio riconosciuto da tutti che non può essere messo in discussione». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi sottolineato l’importante risultato ottenuto grazie alla presentazione di alcuni emendamenti concordati in #Conferenza Stato-Regioni che hanno modificato il primo testo di riforma preso in esame dalla #Commissione Affari Costituzionali del Senato. «Nella prima formulazione le Regioni a Statuto speciale sparivano – ha affermato l’assessore – ora il rischio di una cancellazione della specialità è scongiurato, il risultato non è da buttar via».  Il compromesso raggiunto è un mantenimento della potestà legislativa esclusiva da parte delle Regioni in cambio di maggiori controlli statali sull’esercizio delle competenze in materia di finanza pubblica. «Le prerogative delle Regioni speciali hanno tutta la possibilità di essere mantenute e garantite – ha concluso Demuro – ma molto dipenderà dalla nostra capacità di stipulare le intese con lo Stato centrale. Adesso si aprirà una fase di negoziazione».

Alla seduta della commissione hanno partecipato tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. Dalla minoranza sono arrivate diverse sollecitazioni per un’azione più forte da parte dell’esecutivo nei confronti del Governo in difesa dell’autonomia. «La questione è di importanza vitale – ha detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – la Regione non può fare da semplice spettatrice». Il vicepresidente della Commissione Autonomia Stefano Tunis (Forza Italia) ha invitato tutte le forze politiche a dare un mandato pieno alla Giunta regionale per un “atto di rottura” nei confronti del Governo. Giorgio Oppi (Udc) ha invece invocato un azione comune di Consiglio, Giunta e parlamentari «per portare a casa il miglior risultato possibile», mentre Michele Cossa (Riformatori sardi) dopo aver sottolineato l’esiguità di margini di trattativa con il governo, ha chiesto «un’azione forte dell’esecutivo regionale per una modifica statutaria che consenta di attuare la riforma degli enti locali, e di risolvere una volta per tutta la questione delle province, cancellate da un referendum ma ancora operative». Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha ribadito la necessità che la questione venga affrontata al più presto dal Consiglio regionale con un’apposita seduta dedicata al tema delle riforme.

Proposte forti anche dalla maggioranza. Gavino Sale (Irs) ha chiesto una convocazione solenne del Consiglio regionale aperta a tutti i parlamentari sardi per individuare un percorso condiviso in difesa delle prerogative statutarie e per il varo «di una nuova Carta Costituzionale per il popolo sardo in cui siano presenti fattivi poteri di sovranità e autogoverno», mentre il consigliere del PD Roberto Deriu ha sottolineato l’importanza del mantenimento, nel testo di riforma in discussione al Senato, della protezione costituzionale del nostro Statuto. «Da questo occorre partire – ha detto Deriu – per riaffermare e ampliare la nostra specialità attraverso l’approvazione di una legge statutaria e una “cauta” revisione dello Statuto». Giudizio condiviso da Salvatore Demontis(PD): «Gli emendamenti alla proposta di riforma del Titolo V presentati dalla Lega (Calderoli) e dal PD (Finocchiaro) mettono in sicurezza la specialità – ha detto Demontis – temo però che non ci sarà un ampliamento dei poteri delle Regioni. L’autonomia può essere rafforzata attraverso la legge statutaria e la revisione dello Statuto. Occorre lavorare su questo terreno e procedere in tempi rapidi» Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, infine, ha rivendicato il ruolo centrale dell’Assemblea Sarda e si è detto favorevole a una convocazione solenne del Consiglio con i parlamentari sardi. «Sarebbe un atto simbolico – ha detto Cocco – per individuare un percorso condiviso». 

Al termine della discussione il presidente Francesco Agus ha annunciato che la commissione sentirà entro il mese di luglio tutti i parlamentari sardi. «E’ necessario vigilare perché il principio di specialità venga mantenuto in Costituzione – ha detto Agus . il testo licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato riserva un’attenzione particolare alle autonomie del Trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta, la Sardegna rischia di uscirne penalizzata. Di fronte a questo pericolo non  possiamo rimanere inermi». Della questione si occuperà la prossima settimana anche il Consiglio con l’esame della risoluzione sulle riforme votata all’unanimità dalla Commissione Autonomia.

La birra Made in Sardinia sfida quella continentale ed estera e cerca di allargare la sua produzione. In occasione della tradizionale Sagra delle pesche di San Sperate, si terrà (venerdì 18 luglio, alle ore 17.00) il “#Festival delle birre artigianali” dove 9 birrifici sardi, tra cui quello della cooperativa “Apistica Mediterranea” promotrice dell’Op “Terrantiga”, metteranno a confronto le proprie produzioni con quelle di due birrifici continentali e di alcune aziende estere. La produzione di birra artigianale nell’Isola raccoglie un consenso sempre maggiore, tanto che si contano una ventina di aziende. La birra sarda può rappresentare un prodotto identitario, di qualità che ha ampi spazi di mercato: il consumo medio italiano si attesta sui 30 litri circa pro-capite, i sardi ne bevono il doppio, 60 litri a testa.

Il Festival avrà come teatro la splendida cornice del “Giardino Megalitico” di San Sperate che ospita le sculture di Pinuccio Sciola e sarà un importante momento di incontro tra produttori e consumatori grazie anche al dibattito che sarà organizzato e a cui parteciperanno anche i tecnici delle agenzie regionali #Laore e d#Agris. La giornata sarà l’occasione per evidenziare come sia possibile una diversa valorizzazione della coltura dell’orzo, prodotto primario per la produzione della birra, e per valutare la possibilità di aggregazione dei birrifici sardi al fine di chiudere la filiera con la produzione dell’orzo, la successiva produzione di malto e infine la produzione di birra. Oggi il malto è importato dall’estero mentre un maltificio sardo potrebbe contribuire a ridurre i costi della materia prima. La chiusura della filiera, inoltre, consentirebbe di considerare la produzione di birra come “agricola”, con notevoli benefici fiscali. Esempio illuminante di cosa è possibile fare in tale direzione è rappresentato dal consorzio tra birrifici (Cobi), promosso da #Copagri Marche, che ha realizzato un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1.500 quintali di malto l’anno, ma vista l’espansione della domanda si è già posto l’obiettivo di arrivare a quota 12mila.