29 July, 2024
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Giunta regionale
La Giunta regionale nella sua ultima riunione, ha dato il via libera definitivo al progetto dell’ex ospedale San Raffaele di Olbia. L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Arru, una delibera con cui prende atto del parere unanime della commissione Sanità del consiglio regionale, del parere legale positivo richiesto agli uffici e dà il via libera alla firma dell’accordo di programma con la #Qatar Foundation Endowment e l’#Ospedale Bambin Gesù per la realizzazione di un ospedale di alta specializzazione e di un centro di ricerche sanitarie a Olbia. La Giunta aveva approvato la prima delibera il 26 giugno, con pochi giorni di ritardo rispetto al cronoprogramma fissato. Poi la stessa commissione consiliare Sanità in appena sette ore aveva dato il via libera unitariamente al progetto. Ora la delibera definitiva.
L’investimento complessivo della #Qatar Foundation Endowment sarà di circa un miliardo in dieci anni.

 

Sotacarbo 2

E’ in programma martedì 15 luglio 2014 nell’auditorium del #Centro Ricerche Sotacarbo, alla #Grande Miniera di Serbariu, la seconda edizione dell’#International Sulcis CCS Summer School. Gli interventi avranno inizio alle ore 9.00, con il messaggio di benvenuto del presidente Sotacarbo ing. Mario Porcu, seguito dai rappresentanti della Regione Autonoma Sardegna e dal dirigente Enea delegato italiano del Working Party Fossil Fuel IEA ing. Giuseppe Girardi.

Sono previsti gli interventi di Giorgio Cau/Daniele Cocco (Università di Cagliari), su “Sources of CO2 and energy balance”; Liliana Panei (Italian Ministry of Economic Development, Italy), su “CCS in the European and Italian policies”; Paolo Deiana (ENEA), su “The ENEA experience on CCS“; Enrico Maggio (Sotacarbo), su “The development of CCS technologies: the Sotacarbo experience”; e, infine, Gabriele Calì/Alessandro Orsini (Sotacarbo), su “Visit to the Sotacarbo pilot platform and laboratories”.

Dalla cura della talassemia agli abusi e le speculazioni commerciali. La terapia chelante ha allungato la vita a migliaia di talassemici. Attualmente, mercati e operatori avidi, abili nel giocare con le preoccupazioni dei malati, la propongono in maniera indiscriminata. Con, a seguire, rischi importanti per la salute. Da qui, l’allarme degli specialisti dell’ateneo di Cagliari. Con in prima fila, Guido Crisponi. Il professore e il suo staff, firmano una denuncia che è stata pubblicata su una delle riviste internazionali di Chimica più autorevoli, Coordination chemistry rewiew.

Titolare della cattedra di Chimica, il professor Crisponi ha operato con la professoressa Valeria Nurchi e le ricercatrici Joanna Lachowicz e Miriam Crespo Alonso (dipartimento Scienze chimiche e geologiche). Nel team anche la professoressa Maria Antonietta Zoroddu e il ricercatore Massimiliano Peana (dipartimento Chimica e Farmacia, Università di Sassari).

La ricerca degli specialisti punta a scardinare abusi e strumentalizzazioni di una terapia che in Sardegna è nota per il successo nel trattamento della beta-talassemia. Impiegata nell’ospedale Microcitemico dai professori Antonio Cao e Renzo Galanello, per “ripulire” il sangue dei pazienti dall’eccesso di ferro accumulato durante le periodiche trasfusione, la terapia aiuta l’organismo ad eliminare il surplus di metallo, specie ferro, che produce radicali liberi, con effetti dannosi. Ma oggi viene proposta su internet come soluzione di tutti i mali. Dalle patologie cardiovascolari ad autismo e malattie degenerative. Ma anche come trattamento antiaging, antiossidanti e antiradicali liberi. «I rischi sono gravissimi, anche mortali», dice il professore Crisponi.

L’équipe di Guido Crisponi segue da più di 30 anni le terapie chelanti. «Nel lavoro “Kill or cure”, usi impropri della terapia chelante – spiega lo scienziato – abbiamo voluto mettere in evidenza come, malgrado il numero estremamente limitato di indicazioni approvate per l’uso di agenti chelanti, la pubblicità per numerosissime diverse applicazioni sia facilmente reperibile sul Web. I termini terapia chelante e chelazione sono sempre più usati da personaggi che fanno i loro interessi approfittando di persone con tragici problemi di salute». Da qui, l’allarme. «Sull’autismo sfruttano il dolore dei genitori dei bambini. E anche per la sclerosi multipla, nonostante gli studi sul rapporto fra accumulo di metalli e malattie degenerative siano in una fase molto iniziale. Questi trattamenti non hanno alcuna base scientifica, ma sono proposti al pubblico in maniera così allettante che diventano difficili da contrastare». Il docente evidenzia anche che l’agenzia americana Fda (Food&drugs administration), diffida i medici dall’uso improprio del web. «Abbiamo l’obbligo morale e la responsabilità di avvisare i colleghi della comunità scientifica, fornendo informazioni dettagliate e precise sui possibili effetti tossici della terapia chelante».

Lo studio. Nel lavoroKill or Cure: usi impropri della terapia chelante” viene descritto come questa falsa terapia chelante si sia sviluppata storicamente, quali siano le conseguenze di un uso incontrollato della terapia chelante, al di fuori delle finalità cliniche per cui è necessaria. «Molto spesso, la professione medica – spiega il professor Crisponi – è messa alla prova da malintenzionati che approfittano di pazienti con mali incurabili. I trattamenti, molto lunghi e molto costosi, vengono in genere somministrati ambulatorialmente, ma sono anche pubblicizzati per un uso personale in casa«. I trattamenti sono spacciati per la cura di malattie cardiovascolari; la cura e la prevenzione dei sintomi dell’autismo; prevenzione e cura delle malattie neurodegenerative, e della sclerosi multipla; trattamento “antiaging”; trattamenti antiossidanti e anti radicali liberi.

Piazza Roma Carbonia 4 copia

I numerosi casi di bollette idriche anomale emersi negli ultimi mesi potranno essere verificati nel corso di un incontro programmato per lunedì prossimo negli uffici del comune di Carbonia, alla presenza del sindaco, Giuseppe Casti, e del responsabile di Abbanoa. Il sindaco invita tutti i cittadini che ritengono di essere destinatari di bollette non rispondenti ai reali consumi o che si trovano in condizioni di particolare indigenza, a prendere contatto con gli uffici comunali per poter vedere esaminati i loro casi individuali nell’incontro fissato per lunedì 14 luglio.

Conferenza stampa Comune di Carbonia - Caritas

Questa mattina, presso la Sala Giunta del comune di Carbonia, nel corso di una conferenza stampa è stato illustrato il Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione comunale e la #Caritas. Hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti, l’assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu, il responsabile della Caritas diocesana, Raffaele Callia ed il rappresentante del  Centro Unitario Distribuzione Viveri di Carbonia, Giovanni Busia.

Il Protocollo formalizza un rapporto di collaborazione consolidato tra i Servizi Sociali del Comune e le articolazioni operative della Caritas presenti in città (Centro di Ascolto “Madonna del Buon Consiglio” e Centro Unitario Distribuzione Viveri), al fine di promuovere e intensificare la cooperazione tra Amministrazione e privato sociale. Questo rapporto di collaborazione ha l’obiettivo di individuare azioni e interventi capaci di aiutare, in modo più efficace ed efficiente, le persone disagiate  o a rischio di esclusione sociale.

Cercare di superare la logica del “soddisfare la richiesta” per arrivare a quella “dell’individuazione del bisogno”, rappresenta indubbiamente un salto di qualità nell’accoglienza delle persone che chiedono sostegno, con un’attenzione particolare all’individuazione dei bisogni inespressi che determinano il disagio e che, quindi, necessitano di un intervento.

Gli strumenti, metodologici e pedagogici ma anche statistici e di analisi, che la Caritas ha sperimentato sul campo in tanti anni di attività, rappresentano una risorsa di cui l’Amministrazione comunale vuole avvalersi, mettendo a disposizione il suo bagaglio di conoscenze, esperienze e procedure.

Il Protocollo rappresenta un punto di partenza che consentirà, attraverso tavoli permanenti di confronto, di condividere obbiettivi e procedure comuni, al fine di elaborare una più ampia ed efficace progettazione personalizzata, finalizzata all’accompagnamento e alla promozione dell’individuo, e non soltanto alla sua assistenza.

In una situazione di crisi economica e di valori come quella presente, risposte efficaci possono arrivare soltanto da una reale collaborazione tra i soggetti che, a vario titolo e nel rispetto della specificità dei ruoli, sono accomunati dall’obiettivo di perseguire il bene della nostra Comunità.

Attualmente a Carbonia sono 180 i nuclei familiari che ricevono un sostegno dalla Caritas, numero che varia sulla base della temporanea migliorata condizione di alcune famiglie che hanno superato l’emergenza, magari con l’occupazione a tempo di uno dei genitori, in particolare nei cantieri attivati dal comune di Carbonia, ma tendenzialmente destinato, purtroppo, a crescere.

Il comune di Carbonia destina ben 9 milioni del bilancio ordinario al settore socio assistenziale e, nello specifico, ben 450.000 euro l’anno ai sussidi economici alle persone in difficoltà. Il sindaco, Giuseppe Casti, ha spiegato che,negli ultimi due mesi, sono giunte al comune di Carbonia una trentina di nuove richieste.

Nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha stanziato un nuovo piccolo contributo straordinario destinato alla Caritas per fare fronte alle crescenti esigenze.

La Caritas si avvale anche delle contribuzioni di volontari, centri commerciali e aziende artigiane che mettono a disposizione merci prossime alla scadenza gratuitamente ed altre a prezzi particolarmente contenuti.

Il Protocollo prevede i seguenti impegni per le due parti.

Per il #comune di Carbonia:

1) definire con il direttore della #Caritas diocesana di Iglesias, modalità e procedure comuni di collaborazione tra gli assistenti sociali comunali e gli operatori della Caritas;

2) condividere gli obiettivi e i supporti personalizzati, relativi alla prestazioni erogate a cittadini, seguiti anche dai Centri di ascolto e degli altri servizi territoriali promossi dalla Caritas diocesana, al fine di condividere una più a,pia ed efficace progettazione personalizzata, volta all’accompagnamento, alla promozione e non solo alla mera assistenza;

3) informare la Caritas diocesana delle decisioni e dei cambiamenti che si verificheranno nelle modalità e nei tempi di erogazione delle prestazioni ai cittadini che vivono condizioni di disagio o a rischio di esclusione sociale, nell’ottica della reciproca collaborazione e nel rispetto delle reciproche competenze;

4) tenere aggiornato il proprio sistema informativo confrontando i dati relativi agli obiettivi e ai supporti da destinate ai cittadini, con quello della #Caritas diocesana.

Per la Caritas diocesana:

1) partecipare alla definizione delle procedure comuni di collaborazione tra assistenti sociali comunali e i propri operatori;

2) condividere gli obiettivi e i supporti personalizzati, relativi alle prestazioni erogate a cittadini, seguiti anche dai Servizi Sociali, al fine di favorire comuni obiettivi ed approntare un’efficace progettazione personalizzata, volta all’accompagnamento, alla promozione umana e non solo alla mera assistenza;

3) informare il comune di Carbonia riguardo a proprie iniziative che abbiano un impatto sulla rete territoriale dei servizi in una logica di condivisione e collaborazione, nonché ottimizzazione della rete;

4) tenere aggiornato il proprio sistema informativo sociale, utilizzando le informazioni sul servizio prestato, con l’obiettivo di favorire una più efficace interazione tra le parti.

La mostra Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus fra tradizione e innovazione, pani pasquali del Sulcis Iglesiente, organizzata dall’11 al 21 aprile 2014 presso la lampisteria della Grande Miniera di Serbariu con la direzione scientifica della professoressa Paola Atzeni, è stata selezionata quale partecipante al concorso “ITALIVE.it il territorio dal vivo” curato direttamente dall’omonimo sito web con il partenariato di garanzia di #Coldiretti e #Codacons.

«Il concorso su base nazionale – spiega Mauro Villani, responsabile del CICC – recensisce in cinque differenti categorie, le manifestazioni organizzate durante l’anno in corso; la mostra  Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus fra tradizione e innovazione è stata inserita per la tipologia tra le Sagre e gli Eventi enogastronomici.»

I vincitori delle varie categorie sono designati dal gradimento del pubblico che può essere manifestato a sostegno della mostra utilizzando il seguente link:

http://italive.it/evento/7290/mostra-di-pani-pasquali

Pippias cun s.ou

Domani, giovedì 10 luglio 2014, verrà inaugurato il campo di calcio a 5 di #Is Gannaus, sito in via Bramante. Dopo i lavori di riqualificazione del campo con la sistemazione del manto in erba sintetica (per un importo di circa 60.000 euro), l’Amministrazione ha provveduto, attraverso un bando pubblico, all’esternalizzazione della struttura che sarà gestita dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Eracle.

La manifestazione inizierà alle ore 19.30 con un’esibizione di balli e a seguire, intorno alle ore 20.00, si terrà la partita inaugurale tra  l’Asd Eracle e l’Amministrazione comunale di Carbonia.

«Accogliamo con soddisfazione il nuovo avvio di una delle strutture sportive comunali – spiega Fabio Desogus, assessore dello Sport del comune di Carbonia -. L’evento di giovedì vuole essere il primo di una serie di inaugurazioni di impianti sportivi affidati alla gestione delle associazioni. Attraverso questo strumento l’Amministrazione vuole offrire ai cittadini la possibilità di usufruire di servizi sportivi di qualità e a coloro che sono interessati l’opportunità di gestire nel miglior modo possibile le strutture comunali.»

Si svolgerà nelle giornate del 26 e 27 Luglio “Al di qua del ponte”, manifestazione interculturale e multietnica a cura delle associazioni Il Calderone e Agorà, organizzata con il patrocinio del comune di Sant’Antioco ( assessorato alla Cultura ) e della Fondazione Banco di Sardegna, e con la collaborazione dell’associazione Collage – Migranti del Sulcis, del circolo ARCI – La Gabbianella Fortunata, del C.S.C., della Società Umanitaria di Carbonia e della Tavola Rotonda della Consulta dell’Immigrazione (le fotografie si riferiscono alla prima edizione).

Giunto alla sua seconda edizione, dopo l’ottimo riscontro di critica e pubblico ricevuto l’anno precedente, “Al di qua del ponte” mira a diventare una ricorrenza fissa nell’estate sulcitana, favorendo altresì l’integrazione e la solidarietà tra le minoranze etniche presenti sul territorio del Sulcis, attraverso la condivisione di musica, cibo, cinema ed attività ludiche per i più piccoli.

Il 26 luglio, dopo l’apertura della manifestazione ed i saluti dell’amministrazione comunale, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Sardi, meticci e migranti”, cui seguirà la premiazione del concorso fotografico dal titolo “Al di qua dell’obiettivo”, indetto per avvicinare il pubblico ai temi della multietnicità e dell’intercultura. Alle ore 21.00 proiezione del documentario “L’Orchestra di via Padova” di Giuseppe Baresi e, infine, degustazione enogastronomica a cura di “Epulae”.

Il 27 luglio il divertimento per i più piccoli sarà assicurato con “Di tutti i colori!”, percorso ludico-didattico con giochi tradizionali da tutto il mondo a cura dell’associazione “La Salvia animazioni”. A seguire, apertura stand espositivi di manufatti e prodotti enogastronomici locali. La serata proseguirà con la degustazione dei piatti tipici, sapientemente preparati dalle comunità ospiti (marocchina, rumena, sarda, rom, venezuelana, colombiana, senegalese, salvadoregna, bielorussa e ucraina) le quali saranno presenti con i propri stand per offrire a tutti un assaggio di terre lontane ed insieme esibizioni di canti e balli tradizionali. A chiudere la manifestazione sarà il piatto forte dell’intera manifestazione: “Stanotte!”, concerto della band “Orchestra di Via Padova” che, con le sue suggestive contaminazioni musicali dallo spiccato valore multietnico, suggella una serata già ricca d’eventi.

Un evento, dunque, all’insegna del divertimento, della cultura e della convivialità, dell’amicizia e della condivisione di saperi e sapori, il tutto servito all’interno della splendida cornice dell’Arena Fenicia.

La conferenza stampa di presentazione  si terrà in data 21 luglio, alle ore 11.00, presso l’aula consiliare del comune di Sant’Antioco.

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Consiglio regionale A copia

Il #Consiglio regionale si riunirà domani, 10 luglio, alle 17.00. All’ordine del giorno alcune mozioni. La prima all’esame dell’Assemblea sarà la n. 49 (Arbau e più) sulla necessità di procedere all’immediato inquadramento del personale Aras. A seguire la mozione n. 50 (Fenu e più) “sulla richiesta di aggiornamento dell’articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del febbraio 1948, Statuto autonomistico della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento”. La terza mozione all’esame dell’aula è la n. 41 (Pizzuto e più) sulla “difesa della biodiversità sarda”.

Venerdì mattina, alle 10.00, il Consiglio regionale esaminerà il documento 1/XV “Programmazione unitaria 2014 – 2020. Aggiornamento e definizione della strategia regionale”.

La Saras di notte.

La Saras di notte.

«Il report di #Goletta Verde sull’inquinamento della #Saras è allarmante. Ed è la conferma che il principio del chi inquina paga non è rispettato in Sardegna. Ecco perché rilanciamo la battaglia sulle accise che la Saras paga allo Stato ma che non restano in Sardegna. Un miliardo di euro che vanno in altre Regioni che non subiscono l’inquinamento della Saras ma che godono di denari che spettano alla Sardegna.»

La denuncia viene dai giovani #Riformatori sardi (con in testa Riccardo Cioni e Alessandro Aghedu, consiglieri comunali di Selargius, Germana Cocco assessore comunale di San Sperate, Umberto Deidda assessore di Mandas e Elena Secci di Cagliari ) che lanciano un appello a tutti i movimenti giovanili presenti in Sardegna – senza distinzione di colore politico – per una «battaglia che è nostra, dei giovani della Sardegna, con una grande manifestazione da fare subito davanti alla #Saras».

«Si tratta di una battaglia di civiltà e di un nostro diritto – spiegano Riccardo Cioni e Alessandro Aghedu – per questo chiediamo a tutti i gruppi e movimenti giovanili presenti in Sardegna di unirsi a noi. La battaglia sarà lunga e difficile ma non ci arrenderemo.»

«Del resto la Saras -, dice Umberto Deidda – è solo uno dei casi presenti in Sardegna. Chi inquina la nostra Isola deve lasciare qui qualcosa. Un principio, quello del chi inquina paga, che per anni è stato disatteso: in tanti hanno sfruttato la Sardegna per poi andarsene lasciando solo macerie. E’ ora di dire basta».

Ecco perché l’appello a tutti gruppi giovanili per, concludono Elena Secci e Germana Cocco, «una grande mobilitazione e manifestazione da fare subito davanti ai cancelli della Saras».