30 July, 2024
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L’ assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha reso disponibile il modulo per la richiesta dell’abilitazione degli utenti al portale Sian per la compilazione dei programmi annuali di produzione vegetale, zootecnica, d’acquacoltura, delle preparazioni e delle importazioni con metodo biologico. 
I programmi di produzione vegetale (Papv), zootecnica (Papvz) potranno essere presentati dal 1 fino al 30 settembre 2014 in modalità cartacea o avvalendosi delle funzionalità messe a disposizione sul Sian. Dal 1 ottobre 2014 potranno essere presentati solo in modalità informatizzata. 
I programmi annuali delle preparazioni (Pap), delle importazioni (Pai) e delle produzioni d’acquacoltura (Papa), relativamente all’annualità 2015 dovranno essere presentati entro il 31 gennaio 2015 solo avvalendosi delle funzionalità messe a disposizione nel Sian

Ombrelli a Iglesias.
Centinaia di ombrelli colorati fluttuanti sono appesi da qualche ora in Via Nuova. Gli ombrelli galleggiano nell’aria e sembrano danzare quando si alza un filo di vento. Per chi passa di sotto gli ombrelli, oltre al fresco ristoratore durante la calda estate, c’è un’altra sorpresa. Le ombre disegnano un curioso pattern geometrico ed irregolare ed il telo sottile degli ombrelli lascia passare la luce del sole, colorandola.
Un’installazione di arte pubblica nata grazie alla strettissima collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Iglesias, il Centro Commerciale Naturale “Centro Città” e l’Istituto di Istruzione Superiore “Giorgio Asproni”, il Liceo Scientifico ed il Liceo Artistico.

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha rivolto un grazie al prof. Massimo Lumini per la direzione artistica, al preside Ubaldo Scanu per il fattivo spirito collaborativo, al Direttivo ed al presidente di “Centro Città” Mauro Rocchi per aver creduto nell’idea, a Eurocity di Barbara Marras per la fornitura degli ombrelli e all’Impresa Vertical Sulcis per il posizionamento dell’installazione.

L’Assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha autorizzato il pagamento dei fondi da erogare in favore degli enti gestori degli ambiti Plus per il funzionamento degli uffici di piano e per la gestione associata dei servizi integrati alla persona. 
Il Plus è lo strumento utilizzato per la programmazione sociale e sociosanitaria dell’ambito distrettuale. Gli interventi per cui il piano prevede la realizzazione in forma associata da parte dei comuni dell’ambito sono programmati, gestiti, monitorati e valutati dagli uffici di piano. 

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il caso delle accise e taglio del costo della benzina, sollevato dai #Riformatori sardi, ora in carico alla #Corte Costituzionale, è vicino alla svolta: la Corte ha fissato l’udienza. Domani, sabato 5 luglio, alle 10.00, i Riformatori sardi terranno una conferenza stampa sotto il Palazzo del Consiglio regionale. Sarà presentata anche l’azione di mobilitazione – a Cagliari e a Roma – in vista della decisione della Consulta.

 

Matteo Prantner.

Matteo Prantner.

 
Anche quest’anno, dal 5 luglio al 24 agosto, l’Ufficio circondariale marittimo di Portoscuso terra’ aperti tutti gli uffici di maggior rilievo per l’utenza estiva tutti i giorni feriali fino alle 20.00 e festivi fino alle 19.00.
Dal normale orario di ricevimento del pubblico, attualmente previsto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, il giovedì dalle 15.00 alle 16.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 11.00, si passa, dunque, ad offrire servizi tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 29.00 e i festivi dalle 9.00 alle 19.00.
Presso la sede dell’Ufficio circondariale marittimo di Portoscuso, sarà attivato uno sportello dedicato all’utenza diportistica e balneare, avente bisogno di informazioni o risposte immediate anche in orari o giornate in cui gli uffici ordinariamente preposti sono chiusi, ove sarà possibile chiedere chiarimenti e informazioni al personale della Guardia Costiera e ritirare i moduli per svolgere le pratiche più comuni.
L’iniziativa che si affianca a quella del “bollino blu” per la nautica da diporto (contrassegno da applicare all’imbarcazione, che viene rilasciato ai diportisti in seguito ai controlli in mare con esito regolare da parte delle forze di polizia), consentirà concretamente di rispondere alle esigenze dell’utenza in un periodo dell’anno particolarmente intenso.
Per tutti i tipi di emergenza in mare e’ consigliabile e raccomandato chiamare il numero blu 15.30.

Una nota pubblicata dall’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale autorizza i comuni ad avviare dal 1 luglio, in relazione al fabbisogno finanziario comunicato nel 2014 rapportato al semestre luglio-dicembre, i piani personalizzati di sostegno a favore di persone con grave disabilità 2013, da attuarsi nel 2014.

Il fabbisogno è stato ricalcolato considerando il valore dei piani in essere al 31 dicembre 2013, e il valore dei piani come aggiornato dai comuni nel 2014. Sarà cura di ciascun Comune stabilire l’importo esatto da riconoscere ai singoli piani in base ai dati in loro possesso.

L’assessorato, inoltre, precisa per quanto riguarda i trasferimenti, che ha provveduto a liquidare a titolo di anticipazione per il 2014, il 50% di quanto trasferito nel 2013 per tutti i piani in essere al 31 dicembre 2013 e che il saldo 2014 potrà essere assegnato solo nel rispetto delle disposizioni attuative della legge finanziaria 2014 e al netto delle economie maturate alla data del 31 dicembre 2013.

L’assessorato, infine, ha reso disponibili gli importi del totale degli impegni 2013 su cui si è calcolato il 50% trasferito, gli importi aggiornati del fabbisogno scaturito dall’invio delle schede informatizzate, gli importi del fabbisogno ricalcolato, le economie dichiarate al 31 dicembre 2013, la differenza da riconoscere e gli importi relativi a maggiori trasferimenti già effettuati rispetto al fabbisogno e le economie dichiarate.

 

 

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Missione sarda della #XII commissione “Affari sociali” della Camera per conoscere i dettagli del progetto presentato dalla Qatar Foundation sull’ospedale San Raffaele di Olbia. Il parlamentino, presieduto dal deputato sardo Pierpaolo Vargiu, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il presidente della “Commissione Sanità” Raimondo Perra.

All’incontro hanno partecipato i componenti della Commissione Affari sociali Paola Binetti (PI), Roberto Capelli (CD), Massimo Baroni (M5S), Donata Lenzi (PD) e Settimo Nizzi (Forza Italia) oltre ai parlamentari sardi Silvio Lai (Pd), Emanuela Serra  (M5S), Siro Marroccu (Pd) e Marco Meloni (Pd).

Il presidente della Commissione parlamentare ha introdotto i lavori chiarendo i motivi della visita: «La vicenda San Raffaele – ha detto Vargiu – assume una valenza di carattere nazionale. Per la prima volta viene adottata una procedura straordinaria con il Governo disponibile a concedere delle deroghe per la programmazione sanitaria e l’allentamento dei vincoli di spesa. Un modello che potrebbe essere replicato in altre parti d’Italia».

Subito dopo. è intervenuto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che ha ringraziato la Commissione parlamentare per l’attenzione riservata alla vicenda ed espresso soddisfazione per i modi e i tempi con i quali si è mossa la politica sarda sul progetto #San Raffaele. «Grazie al lavoro della Giunta e agli impegni del Governo – ha detto Ganau – si apre l’iter per la realizzazione di un intervento che porterà nell’Isola investimenti straordinari e favorirà una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario fondata sull’integrazione e l’esaltazione delle eccellenze».

Ha quindi preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha subito rivendicato il ruolo autonomo della Regione nella interlocuzione con gli investitori della #Qatar Foundation.

«Il Governo – ha detto Pigliaru – è intervenuto su nostra richiesta. Noi abbiamo seguito un percorso molto semplice: garantire un investitore serio dal punto di vista della certezza giuridica e dei tempi. Per questo servivano precise rassicurazioni da parte del Governo sulle deroghe per la programmazione dei posti letto e l’incremento della spesa sanitaria oggi vincolati dalla spending review. In questa vicenda c’è un forte protagonismo locale che ha trovato il sostegno del livello centrale.»

Francesco Pigliaru ha poi chiarito le caratteristiche principali dell’operazione “San Raffaele”. «E’ un progetto che punta all’integrazione del sistema sanitario e allo sviluppo della ricerca – ha sottolineato Pigliaru – non ci sarà una sovrapposizione delle specialità. Il nuovo ospedale farà da complemento alle realtà già esistenti. Si punterà su quei settori che oggi generano la migrazione sanitaria. I sardi che oggi si curano altrove spendono circa 60 milioni di euro all’anno. Il nostro obiettivo è di abbattere la spesa del 50%. Allo stesso tempo con la creazione servizi di qualità puntiamo ad accogliere in Sardegna pazienti che arrivano da fuori».

«Questo progetto offre grandi opportunità anche per la ricerca – ha detto ancora il presidente -. La #Qatar Foundation ha accettato di riservare una quota di 10 milioni di euro alla Sardegna per programmi di studio ai quali potranno collaborare le Università sarde, il Crs4 e il Cnr. Ci auguriamo che questo ospedale faccia fare un salto internazionale alla ricerca, ci aspettiamo che l’investimento faccia da volano ad altre importanti iniziative».

L’assessore della Sanità Luigi Arru è entrato invece nei dettagli del progetto. «L’ospedale – ha  detto – svilupperà  un piano d’azione in due fasi: la prima, a partire dal 2015, prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti) con 50 posti per “solventi”.»

Arru ha poi fatto l’elenco delle specialità individuate. «Abbiamo puntato soprattutto sulla pediatria e la chirurgia pediatrica – ha detto l’assessore – non solo per il brand del Bambin Gesù (partner scientifico della Qatar Foundation)  ma soprattutto perché è il settore che genera più mobilità sanitaria passiva: tanti piccoli sardi vanno oggi a curarsi a Roma e al Gaslini di Genova. Per il resto, si è cercato di sviluppare le specialità carenti nel territorio come l’oncologia, la chirurgia, l’oculistica, l’ortopedia, la neurologia». L’assessore ha chiarito, infine, il finanziamento che la Regione metterà a disposizione: circa 56 milioni di euro all’anno.

Raimondo Perra presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale ha sottolineato la rapidità del lavoro svolto dal parlamentino da lui presieduto.«C’è stata grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. La politica ha capito che si trattava di un provvedimento importante per la Sardegna. Questo investimento potrà fare da stimolo a tutta la sanità sarda».

Chiusi gli interventi, il presidente e i componenti della Commissione parlamentare hanno rivolto alcune domande al presidente Pigliaru e all’assesore Arru in ordine alla effettiva concessione delle deroghe da parte del Governo, all’ammontare reale dell’investimento e ai costi di gestione della struttura.

Su questi punti, Pigliaru e Arru hanno ribadito le cifre fornite alla stampa nei giorni scorsi: l’investimento sarà di circa un miliardo di euro in 10 anni. Il costo fisso è di 163 milioni di euro, la stima di quello operativo è di 70 milioni. La ricerca avrà invece un budget di 10 milioni.

Sulle deroghe attese dal Governo, Francesco Pigliaru si è detto sicuro: «C’è l’impegno dell’esecutivo, quando arriverà la disposizione normativa, probabilmente entro luglio, potremo partire». Pigliaru ha precisato, infine, le ulteriori azioni pensate dalla Giunta: «Il San Raffaele – ha concluso il presidente della Regione – ci darà la possibilità di orientare la formazione professionale in Sardegna e di far tornare nell’Isola alcuni dei tanti studenti sardi che sono andati fuori a studiare grazie al Master and Back».

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Facilitare i processi di cambiamento della classe dirigente riavvicinando i cittadini, soprattutto i giovani, alla politica ed alle istituzioni. Sono gli obiettivi di una proposta di legge sottoscritta da 11 consiglieri regionali, di Irs-Sinistra sarda, Centro democratico, Partito dei sardi, Soberania e Indipendentzia, Sel e Misto, illustrati questa mattina in una conferenza stampa.

«La nostra è una proposta semplice – ha affermato fra l’altro l’on. Pier Mario Manca, del Partito dei sardi – che vuole spingere le istituzioni ad aprirsi al cambiamento, anche generazionale, dettando due nuove regole per il futuro: divieto di ricoprire incarichi nell’amministrazione regionale per chi ha superato i 65 anni e divieto di cumulo dei compensi percepiti con un eventuale vitalizio.»

«Non pensiamo di risolvere tutti i grandi problemi della Sardegna con questa proposta – ha concluso Manca «ma è un segnale importante che speriamo arrivi da tutto il Consiglio assegnando una corsia preferenziale al provvedimento perché sia convertito in legge al più presto possibile».

Per l’on. Roberto Desini, del Centro democratico, «è significativo che la proposta arrivi da 11 consiglieri alla prima esperienza, particolarmente sensibili ed attenti ai processi di cambiamento che attraversano la società sarda, dove esistono oggettivamente troppe diseguaglianze. Per noi cambiare vuole dire anche voltare pagina rispetto a certe regole non scritte che negli anni sono diventate consuetudine».

La proposta, ha osservato l’on. Gavino Sale a nome di Irs-Sinistra sarda, «è coerente con quella che abbiamo presentato la scorsa settimana per l’abolizione del Crel, vogliamo mettere mano ai privilegi e smetterla di privilegiare i privilegiati. La Sardegna ed il Consiglio regionale hanno bisogno di apporti nuovi per formare una nuova classe dirigente, meglio se composta da giovani, dotata di esperienze e conoscenze».

L’on. Paolo Zedda (Soberania e indipendentzia) ha invece messo l’accento sullo stretto legame fra istituzioni e società che la nuova legge può realizzare. «Norme simili a quelle contenute nella nostra proposta – ha spiegato – sono già patrimonio del mondo delle professioni e riteniamo che anche la pubblica amministrazione regionale debba orientarsi verso il cambiamento ed una maggiore efficienza. Come partiti minori ma fino ad un certo punto, continueremo su questa strada perché c’è ancora molto da fare».

«Non vogliamo rottamare ma rinnovare – ha esordito il capogruppo di Sel Daniele Cocco – ed anche fare presto. In conferenza dei capigruppo chiederò, in base all’art. 102 del regolamento, che alla nostra proposta sia assegnata una corsia preferenziale: a breve la Regione dovrà procedere ad una serie di nomine e per noi sarebbe giusto ed opportuno che lo facesse seguendo le nuove regole.»

Per l’on. Anna Maria Busia, del Centro democratico, «cambiamento significa non solo ricambio generazionale ma soprattutto ricambio di competenze e capacità, per migliorare il sistema della pubblica amministrazione regionale invertendo la tendenza consolidata alla conservazione: siamo convinti insomma che il Palazzo abbia bisogno di una bella rinfrescata».

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«Le Agenzie regionali? Giardini privati di vecchi cacicchi a disposizione di certa politica, non soggette a controlli di alcun tipo, per niente trasparenti e utili soltanto alla conservazione del potere. Il commissariamento e l’avvio della soppressione della Conservatoria delle coste devono assolutamente rappresentare il primo passo per una cancellazione totale delle Agenzie, costose e dai dubbi risultati.»

Lo sostiene Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Personalmente – aggiunge Locci – non mi sento di partecipare al coro di difesa dei dirigenti delle Agenzie commissariate (a tratti stucchevole piagnisteo), ma anzi credo sia necessario andare avanti nella svolta riformatrice, eliminando questi enti inulti e trasferendone le competenze agli assessorati regionali, affinché si evitino i doppioni e si impedisca al dirigente di turno di fare il bello e il cattivo tempo al riparo da qualsivoglia controllo. Nella tanto discussa vicenda della Conservatoria, ciò che lascia di stucco è l’atteggiamento di coloro che in questi giorni si sono sperticati in critiche nei confronti del commissariamento, mal celando un certo interesse verso la poltrona del direttore. Se il commissariamento dell’Agenzia regionale delle coste ha prodotto un danno, quello è aver sottratto il dottor Giorgio Cicalò e la sua indiscussa professionalità alla Protezione Civile.»

«La priorità adesso è dare ascolto ai cittadini che chiedono riforme, meno burocrazia, semplificazione e, soprattutto, che la riduzione dei costi della politica passi anche attraverso la soppressione delle Agenzie, l’accorpamento degli enti regionali e la revisione delle competenze. Bisogna smetterla – conclude Ignazio Locci – di essere ipocriti: è ora di dire basta alle rendite di posizione e ai carrierismi costruiti sui contributi dei sardi.»