30 July, 2024
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Si conclude questa sera, presso la saletta del Portico adiacente il #Teatro Centrale, la mostra personale di pittura dell’artista #Salvatore Filia. La mostra rientra nella più ampia rassegna “12×12″, organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini. La rassegna prevede l’allestimento di 12 mostre personali di altrettanti artisti cittadini.

Salvatore Filia, pittore autodidatta, dal 1973 (anno della sua prima esposizione) ad oggi, ha allestito cinque mostre personali di pittura oltre a diverse partecipazioni a mostre collettive ed estemporanee in tutta l’Isola.

«La passione per la pittura e il sogno come fonte di ispirazione: Sono questi i punti fondanti nel mio percorso artistico. E poi ci sono le linee. Nei miei quadri le linee occupano gli spazi, imprigionano i colori nelle loro diverse tonalità mentre l’accostamento fra loro crea percettività cromatiche diverse. Seguendo tale evoluzione compositiva, gli sguardi degli osservatori – pur nelle loro diverse sensibilità percettive – possono innescare una immediata, straordinaria complicità fra visione cromatica ed equilibrio estetico. Raccontare i sogni attraverso i colori è la fase finale di questo mio personale percorso pittorico.»

La mostra sarà visitabile sino al giorno 27 giugno 2014, dalle ore 19.00 alle ore 23.00, domenica inclusa.

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Teatro Centrale Carbonia copia

Domenica 29 giugno 2014, alle ore 21.00, il #Teatro Centrale di Piazza Roma ospiterà il quarto appuntamento della rassegna teatrale “Tutti in scena”, per la regia di Anna Pina Buttiglieri, con lo spettacolo “Il miracolo di Marcellino”, liberamente tratto dal musical di Marco Frisina e Paolo Galli. L’iniziativa, patrocinata dal comune di Carbonia, è alla sua quarta edizione.

Costo dei biglietti: Intero: primi posti – 7 euro; secondi posti – 5 euro. Ridotti fino ai 10 anni: primi posti – 5 euro; secondi posti – 3 euro.

L’associazione “Cittadinanzattiva Sardegna Onlus” e il Tribunale per i diritti del malato hanno presentato il progetto “Bonus a Sapersi”, realizzato e finanziato integralmente dall’associazione, che intende promuovere nuove adesioni al “Bonus Elettrico”, promosso per alleviare il disagio economico dei cittadini. Ne dà comunicazione l’assessorato alle Politiche sociali del comune di Carbonia.

Il “Bonus Elettrico” è uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica introdotto dal Governo, e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie, in condizioni di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il Bonus è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.

Possono richiederlo le famiglie a basso reddito (ISEE non superiore a 7.500 euro), le famiglie numerose (più di 3 figli e ISEE non superiore a 20.000 euro) e i malati gravi che usano apparecchiature elettriche salvavita.

Il Bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

A supporto dell’iniziativa è stato attivato presso Associazione “Cittadinanzattiva Sardegna Onlus”  lo Sportello Energia: diritti a viva voce, che offre assistenza gratuita a tutti i cittadini che hanno bisogno di informazioni o sostegno per problemi nel settore dell’energia elettrica.

Per informazioni:

Sportello per il Consumatore – Autorità per l’Energia Elettrica e il gas

Telefono: 800166654

Sportello Energia: diritti a viva voce

#Cittadinanzattiva Sardegna ONLUS

Via Ariosto 24

09129 Cagliari

Orari di apertura: lunedì e martedì, dalle 14.30 alle 18.30 e venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

Tel. 070 4522861 – 070 486118

Cell. 370128172 – (whatsApp e Indoona)

Fax: 070 482526

E-mail: progettoenergiacagliari@gmail.com

www.autorita.energia.it

www.sviluppoeconomico.gov.it

www.bonusenergia.anci.it

www.cagliari.cittadinanzattiva.it

Francesco Morandi 3 copia

È stato prorogato sino al 31 ottobre prossimo il termine di presentazione delle domande per i contributi in favore delle imprese artigiane previsti dalle leggi 949 del 1952 e 240 del 1981, negli ultimi anni due degli strumenti finanziari più efficaci e utili a rivitalizzare il settore. Si tratta di contributi, riservati alle imprese artigiane che hanno stipulato contratti con società di locazione finanziaria o di finanziamento con istituti di credito, destinati alla riduzione dei canoni periodici o delle rate bancarie per progetti d’investimento o acquisto scorte. Inoltre, nel casi previsti dalla legge 949/1952 le imprese hanno la possibilità di chiedere e ottenere dei contributi aggiuntivi in conto capitale finalizzati a stimolare gli investimenti. Il termine per la presentazione delle domande scadeva originariamente il 30 giugno. Ora gli artigiani interessati alle agevolazioni avranno a disposizione altri 4 mesi per presentare le loro richieste, tramite i soggetti autorizzati (banche, società di locazione finanziaria e associazioni artigiane), alla sede cagliaritana di Banca Artigiancassa, ente incaricato per la gestione dell’intervento.

«La proroga – spiega l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi – è frutto della concertazione tra Artigiancassa e gli assessorati regionali, dell’Artigianato e della Programmazione, concordi nel venire incontro alle richieste provenienti dal comparto artigiano: la decisione, insieme allo snellimento dell’iter procedurale, sono significativi esempi di come s’intende sostenere concretamente le imprese facilitando l’accesso al credito e stimolando la propensione agli investimenti, con la riduzione degli oneri connessi. Consideriamo – aggiunge l’assessore – le due leggi gli strumenti più utili e vantaggiosi di accesso al credito e un’eccellente opportunità di sviluppo e investimento, in un periodo di grave difficoltà per il settore.»

Gli ottimi riscontri delle due leggi regionali, oltre che nell’apprezzamento e nelle sollecitazioni degli artigiani, sono anche nei numeri: nel 2013 sono state validate circa 400 richieste di contributo.

Pierpaolo Vargiu 6 copia

Contro l’abbandono degli animali parte l’operazione #Sos4zampe, servizio regionale promosso dal gruppo Giovani dei #Riformatori sardi e dall’Associazione #Angeli a 4 zampe. L’iniziativa sarà presentata domani 28 giugno, alle ore 17 00, in piazza Giovanni XXIII a Cagliari. Nelle prossime settimane il servizio sarà esteso in altri centri della Sardegna.

Alla conferenza stampa saranno presenti anche il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, e il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu.

Teatro lirico di Cagliari copia

Il Consiglio regionale ha respinto (consiglieri presenti 40, votanti 39, favorevoli 19, contrari 20), la mozione n. 45 presentata dal consigliere regionale Alessandra Zedda (Forza Italia), sul #Teatro lirico di Cagliari.

«L’iniziativa – ha detto Alessandra Zedda in apertura del suo intervento – nasce da una volontà propositiva e ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione del Teatro ». Zedda ha proseguito ricordando che la Regione, unitamente al comune di Cagliari e al ministero dei beni Culturali, è socio della Fondazione Teatro Lirico che ha come obiettivo la promozione ai massimi livelli della cultura musicale.

«La Regione – ha spiegato Alessandra Zedda – ha sempre rispettato gli impegni erogando i finanziamenti alla Fondazione, altrettanto non si può dire per il Comune di Cagliari». Il consigliere di Forza Italia ha ricordato che l’amministrazione del capoluogo non ha ancora trasferito al Teatro il contributo obbligatorio del 2013 e l’acconto del 2014 nonostante abbia già approvato il bilancio di previsione. «In assenza di contributi – ha proseguito Alessandra Zedda – la Fondazione potrebbe essere costretta a chiedere un’anticipazione bancaria che potrebbe delineare un danno erariale». Alessandra Zedda ha poi rimarcato l’importanza del Teatro Lirico anche dal punto di vista occupazionale («in questa struttura lavorano centinaia di persone per le produzioni e gli allestimenti degli spettacoli, un’industria soft che deve essere valorizzata») e le polemiche relative al contratto di direttore artistico sottoscritto dal Cda della Fondazione con il nuovo sovrintendente Mauro Meli. «Le polemiche sollevate dal sindaco di Cagliari sono di natura ideologica e non tengono conto dei risultati raggiunti – ha detto Zedda – l’accordo è perfettamente in linea con le nuove disposizioni varate dal governo per i compensi dei manager pubblici e i numeri dicono che gli abbonamenti per la stagione in corso sono cresciuti del 38%».

Al termine del suo intervento, Zedda ha chiesto alla Giunta di riferire in Aula sulla situazione dell’Ente Lirico, di dare corso all’attuazione del Por Sardegna che a seguito della sentenza del Tar mette a disposizione del Teatro 2 milioni e 350mila euro e di completare l’erogazione del finanziamento destinato al risanamento dei debiti pregressi del Teatro, circa 4 milioni di euro.

Il consigliere della minoranza Edoardo Tocco ha ricordato il ruolo e la tradizione del Teatro Lirico di Cagliari ma ha dichiarato che è ancora più importante sottolineare le carenze. Da qui l’invito all’amministrazione regionale ad assicurare una strategia efficace per l’aspetto artistico e, soprattutto, per gli aspetti gestionali, «perché – ha dichiarato Tocco – il teatro è anche un’azienda». L’esponente di Fi del gruppo “Sardegna” ha poi polemicamente invitato l’assessore alla Cultura a verificare le recenti assunzioni al Teatro Lirico e ha ricordato la «cattiva immagine» procurata con il “caso” Crivellenti. Edoardo Tocco ha concluso con l’invito all’assessore Firino perché presti attenzione al Teatro di Cagliari e a tutti i teatri della Sardegna, ad incominciare dal Verdi di Sassari e dal teatro di Paulilatino.

Il consigliere del gruppo Sel, Francesco Agus, ha puntualizzato i recenti fatti accaduti al Teatro Lirico. In particolare ha indicato le date della nomina del sovrintendente Meli e gli importi devoluti per gli incarichi. Agus ha affermato che a Mauro Meli è stato riconosciuto un compenso di 120 mila euro\anno per ricoprire l’incarico di sovrintendente. Successivamente, nel mese di marzo, ha proseguito Agus, il sovrintendente ha avuto l’incarico dal Cda di direttore artistico con un compenso aggiuntivo di 60mila euro. «Il tutto – ha dichiarato Agus – con la contrarietà del presidente della Fondazione e nonostante fosse stata stipulato un contratto di consulenza con un altro soggetto per svolgere le medesime mansioni». L’esponente della maggioranza ha poi evidenziato come soltanto il 20 giugno scorso, il sovrintendete abbia firmato il contratto, con l’aggiunta dell’incarico da direttore artistico. Francesco Agus ha dunque sottolineato il generale scenario che caratterizza le attività artistiche e dello spettacolo e ha ricordato come i soli tagli statali alle fondazioni lirico sinfoniche sia stato di circa 10 milioni di euro. Agus è poi ritornato sui compensi del sovrintendente e ha affermato che «il dottor Meli percepisce un compenso di 111mila euro l’anno che significano – così ha dichiarato il consigliere di Sel – diecimila euro l’anno in più, rispetto ai compensi riservati al presidente della Regione Sardegna». Francesco Agus ha concluso ricordando che tutto il personale del Lirico ha avuto riduzioni negli stipendi e ha affermato che nei tre anni in cui al Teatro Lirico il sovrintendente era Crivellenti, i bilanci sono stati chiusi con un attivo.

Il consigliere del gruppo “Sardegna”, Paolo Truzzu, ha replicato al consigliere Agus ed ha ricordato che il tema all’ordine del giorno non è il sovrintendente del Lirico ma la situazione complessiva del Teatro di Cagliari. Il Lirico – a giudizio di Truzzu – rappresenta l’esempio di ciò che la politica non deve fare, cioè partecipare alle fasi gestionali della fondazione. «Le responsabilità di quanto accade al teatro – ha dichiarato l’esponente della minoranza – è chiara ed è in capo a chi tre anni fa ha scelto un sovrintendente al di fuori delle norme e delle logiche ma che continua a generare conflitti con il sovrintendente e il Cda dell’Ente, nonostante la sua linea sia stata sconfitta». A giudizio di Paolo Truzzu i litigi tra le istituzioni individuino chi certamente sarà sconfitto: i cittadini e gli operatori culturali e dello spettacolo. Il consigliere del gruppo “Sardegna” ha concluso con l’invito all’assessore Claudia Firino «perché esca dalle logiche di parte e affronti la situazione e il dibattito con il ruolo che gli compete in qualità di assessore regionale della Sardegna».

E’ quindi intervenuto il consigliere dei Rossomori Paolo Zedda che dopo aver ricordato le ultime vicende del Teatro Lirico ha sottolineato l’importanza della legge n. 112 del 2013 che ha come finalità il riordino e il risanamento finanziario delle Fondazioni lirico-sinfoniche. «La questione vera – ha sostenuto Zedda – è la spesa  fuori controllo. L’indirizzo del sindaco di Cagliari va nella giusta direzione: riportare dentro i binari la spendita di risorse pubbliche». L’esponente dei Rossomori ha poi parlato dell’attuale gestione del Teatro affidata al Sovraintendente Mauro Meli. «Occorre verificare come si stanno spendendo le risorse e se gli impegni finanziari in linea con le previsioni di bilancio». Zedda ha poi ricordato all’Aula che il prossimo 30 giugno scadranno i termini per la riscrittura dello Statuto della Fondazione. «La Regione – ha concluso – ha il dovere di verificare che i tempi vengano rispettati».
Da Paolo Zedda, infine, un auspicio: «Il teatro deve essere più aperto e puntare non solo agli spettacoli di musica lirica e sinfonica ma aprirsi anche al jazz, alla pop music e alla musica etnica».

Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha detto di aver notato nel dibattito la presenza «di ottimi suonatori ma anche di qualche pifferaio e, non sempre, di buona musica». Al di là delle cronache di questi mesi, Comandini ha invitato l’Aula a riflettere «su quello che è successo negli ultimi vent’anni in Italia, dove molte fondazioni avrebbero chiuso se non fosse intervenuto il governo nel 2013». I valori culturali espressi dalle fondazioni sono stati giustamente considerati più importanti dei buchi di bilancio ma in cambio, ha sottolineato il consigliere del Pd, «è stato tracciato un nuovo quadro di regole: gestione aziendale e manageriale, conti in ordine». Il problema non è nel nostro cortile di casa, ha aggiunto, «dato che, come prevede il  decreto valore cultura, il nuovo sovrintendente sarà nominato dal ministero così come il presidente del collegio dei revisori dei conti che sarà un magistrato della Corte dei conti, mentre entro il 2016 le fondazioni dovranno arrivare all’equilibrio strutturale di bilancio, altrimenti c’è il rischio di chiusura». «Un quadro – ha concluso Piero Comandini – che impone a tutti di guardare al futuro».

L’assessore della Cultura Claudia Firino, esprimendo il parere della Giunta, si è soffermata, dettagliatamente, sul quadro che regola l’attività delle fondazioni e sulle sue trasformazioni. «Fra l’altro – ha osservato – occorre approvare il nuovo statuto dell’ente, come hanno sollecitato i rappresentanti della stessa Regione, anche perchè  a novembre scadrà il mandato del consiglio di amministrazione». Per quanto riguarda i finanziamenti, l’assessore ha affermato che «nel 2014 si è operato con continuità liquidando complessivamente circa 4 milioni più della prima rata del prestito straordinario pari a circa 4 milioni, mentre la seconda non è stata erogata a causa dei vincoli patto stabilità». «L’intervento finanziario della Regione – ha detto inoltre l’assessore Firino – è stato possibile solo a fronte della presentazione di un piano di risanamento presentato ad agosto  in cui la fondazione si impegnava a ridurre le spese di gestione, operando attraverso una nuova progettualità per intercettare fondi Ue». «Alcune parti del piano sono state realizzate, altre ancora no – ha concluso l’assessore – ma la Giunta è intenzionata a esercitare fino in fondo il suo ruolo di controllo ed indirizzo».

Il consigliere Alessandra Zedda (FI) ha dichiarato che «fermarsi ad una rassegna della normativa vigente non risolve i problemi sollevati dalla mozione, a cominciare dal comportamento del sindaco di Cagliari che per noi resta censurabile». Nessuno vuole mettere in dubbio che fondazioni debbano essere gestite col massimo dell’efficienza e con la capacità di competere sul mercato, ha continuato Zedda, «ma i soci, regione Sardegna e comune di Cagliari, devono fare la loro parte». Dopo aver sollecitato chiarezza sull’utilizzo dei fondi europei, il vice capogruppo di FI ha auspicato il potenziamento dei progetti di rilancio che tutti, a cominciare dalle istituzioni, devono perseguire.

La mozione, come riportato in apertura, è stata respinta con 19 voti favorevoli e 20 contrari sui 39 consiglieri votanti (40 i presenti).

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Gli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, in collaborazione con il comune di Iglesias, hanno dato vita alla #Scuola civica d’arte contemporanea, la prima del suo genere in Italia.

La mission della scuola, non immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e, più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando, finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di resilienza, della donazione e del baratto.

Sia i corsi che gli incontri sono stati  progettati per permettere a chiunque  di poter conoscere e comprendere le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte contemporanea.

La Scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias sarà articolata in due azioni formative:

I corsi e percorsi d’arte contemporanea, riservati agli iscritti, sono programmati a cadenza e durata trimestrale e strutturati attraverso in una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni,  laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, nonchè da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale;

Gli incontri d’arte contemporanea sono una serie di conferenze e lezioni pubbliche mensili, aperte a tutti, tenute da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea. Nel primo periodo di attività saranno ospitati prevalentemente artisti e curatori sardi o che hanno  un particolare rapporto con la nostra Isola.

L’attività della scuola civica inizierà il 9 luglio, con una conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, a cui seguiranno nell’ordine quelle di Micaela Deiana, Giorgio Viganò  e Alessandro Biggio; l’11 luglio inizieranno i corsi, o meglio il corso introduttivo 1.0 demo, con  una serie di lezioni sui linguaggi e i codici specifici dell’arte contemporanea, sulla percezione visiva e sull’ antropologia del gusto, con un workshop a cura del collettivo  e la presenza di altri artisti che interverranno come ospiti: Alessandro Biggio, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Silvia Hell.

Le iscrizioni ai corsi, completamente gratuiti, sono accettate in ordine cronologico senza alcuna altra selezione e sono rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori, disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc.. Proprio questa composizione piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si terranno prevalentemente all’aperto e, comunque, in un luogo frequentato dalla popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza rigorosamente open source.

Non è richiesta nessuna preparazione specifica o un particolare curriculum di studi, è sufficiente aver compiuto il 18° anno di età e aver tanta voglia di mettersi in gioco. Per partecipare al corso 1.0 è sufficiente scaricare il modulo di iscrizione dal sito http://scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it/, compilare e inviare alla e-mail scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com; fa fede la firma da tastiera con i dati di un documento d’identità. Nel caso non sia possibile scaricarlo, si può richiederlo scrivendo a scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca, documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e di altre iniziative aperte a tutta la popolazione.

Sono inoltre previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.

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L’ospedale Oncologico di Cagliari sarebbe a rischio di chiusura per mancanza di infermieri. A denunciare il caso è Michele Cossa, consigliere regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente.

«A causa della mancanza del numero minimo di infermieri – attacca Cossa – il reparto di ematologia dell’Ospedale Oncologico Businco è a rischio di chiusura. Un fatto gravissimo di cui la Asl di Cagliari si deve assumere per intero la responsabilità. Stiamo parlando di un reparto dove vengono somministrate cure vitali per malati di leucemia che hanno diritto a essere accuditi e curati al meglio, vista la patologia di cui soffrono.»

Il coordinatore regionale dei Riformatori sardi fa appello all’assessore della Sanità, Luigi Arru, perché intervenga al più presto. «La situazione è grave – spiega ancora Cossa – anche perché l’Unità Operativa di Ematologia del Businco rappresenta un centro di eccellenza per le patologie oncologiche del sangue. Comprende al suo interno il reparto di chemioterapia, il centro trapianti “Wilma Deplano” di cellule staminali emopoietiche, il Day Hospital e ambulatorio, un laboratorio specialistico e la sezione emaferesi. Insomma, sarebbe da irresponsabili chiudere questa struttura per mancanza di personale, la Regione e la Asl di Cagliari devono intervenire immediatamente».

«Fino ad una decina d’anni fa – ricorda Cossa – la leucemia era quasi sempre mortale; era in particolare la malattia che faceva più vittime in età pediatrica. Ora non più: dalla leucemia si guarisce. Con le moderne terapie è possibile portare a guarigione un numero sempre più rilevante di pazienti: il 70% dei bambini affetti da leucemia linfatica e circa il 15% degli adulti. Per ottenere tali risultati è essenziale affiancare alla terapia antitumorale una efficace terapia di supporto; tra queste occupa un posto preminente quella trasfusionale. I pazienti necessitano infatti durante la fase aggressiva di continue trasfusioni con concentrati di globuli rossi, concentrati piastrinici e se pur molto raramente, concentrati di globuli bianchi.»

«La leucemia – spiega ancora Cossa – è una forma tumorale che colpisce il midollo osseo: improvvisamente il meccanismo di produzione dei globuli bianchi impazzisce, producendo una quantità abnorme di cellule atipiche e immature, che finiscono per soffocare globuli rossi e piastrine. Il progredire della malattia determina un’anemia sempre più grave, dovuta alla diminuzione dei globuli rossi, una notevole facilità alle emorragie dovuta alla scarsità delle piastrine ed una grande vulnerabilità alle infezioni a causa della incapacità dei globuli bianchi immaturi di aggredire gli agenti infettivi e della distruzione dei globuli bianchi normali.»

«Per questo motivo – conclude Cossa – non possiamo far mancare le cure, ai pazienti del reparto. E’ bene che chi ha la responsabilità si attivi immediatamente.»

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La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha approvato ieri sera la delibera sull’ospedale ex #San Raffaele di Olbia da sottoporre alla Commissione Sanità del Consiglio regionale. Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, l’esecutivo ha dato il via libera, con approvazione preliminare, all’ avvio delle procedure «per l’attivazione dell’ospedale e polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura». 
La delibera definisce i punti chiave degli accordi con Qatar Foundation Endowment e con l’ospedale Bambin Gesù di Roma, e indica i numeri di posti letto, le specialità sanitarie, gli investimenti. 
Per l’ospedale ex San Raffaele di Olbia, che sarà un polo di eccellenza anche sul fronte della ricerca, gli investimenti di QFE prevedono un fondo annuale destinato alla ricerca. 
Le aree di intervento sono in primo luogo quella pediatrica, comprensiva di chirurgia, e quella chirurgica, che riguarda oculistica, ortopedia, urologia, chirurgia oncologica, terapia intensiva e chirurgica, day surgery. Per l’area internistica: medicina internistica, cardiologia, neurologia, stroke unit. La chirurgia avanzata e sperimentale comprende cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia vascolare. In area riabilitazione si contano recupero e riabilitazione funzionale e neuro-riabilitazione. Ancora, saranno presenti emodinamica, radiologia interventistica, medicina nucleare e sperimentazioni dei modelli organizzativi e applicazione di standard sperimentali di personale per il settore riabilitativo. Molto importante, infine, il settore della medicina sportiva. 
«Portiamo questa proposta al Consiglio regionale presentando la Sardegna come luogo istituzionale in grado di dare un messaggio forte: Sardegna come luogo di attrazione per gli investitori stranieri – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru nella conferenza stampa che ha seguito l’approvazione della delibera -. Abbiamo lavorato per elaborare una proposta impostata sull’armonizzazione con la rete sanitaria regionale. Le deroghe concesse dal Governo, con cui c’è stata una collaborazione leale e costante, ci permettono di tenere i nuovi posti letto fuori dal computo che ne stabilisce la proporzione in base al numero degli abitanti. Va sottolineato inoltre che le specialità del nuovo ospedale – ha proseguito il presidente – coprono circa il 50% della mobilità passiva, ovvero i sardi che oggi vanno a curarsi nella penisola, e riguarda soprattutto l’area pediatrica.»

Francesco Pigliaru, infine, ha messo l’accento sull’importanza del fattore ricerca, che coinvolgerà le università sarde ed i centri di ricerca dell’isola.

«In fase di avvio – ha spiegato l’assessore della Sanità, Luigi Arru – si conteranno 178 posti letto complessivi, di cui 108 per acuti e 70 per post-acuti. A regime, con una previsione di 12 mesi, saranno 242 complessivi di cui 142 per acuti e 100 per post-acuti. Altri 50 posti saranno destinati a pazienti solventi. Questo progetto è una grande opportunità per la Sardegna e una risposta storica per la Gallura, che ha sempre avuto un numero di posti letto inferiore rispetto a quanto dovuto.»