30 July, 2024
Home2014 (Page 271)

Paolo Truzzu

«L’errata convinzione che non si mangia con la cultura può e deve essere ribaltata, soprattutto in Sardegna e soprattutto con il cinema, a cominciare dalla riorganizzazione della Sardegna Film Commission.»

Lo ha dichiarato l’on. Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi) presentando, in una conferenza stampa, un’interpellanza rivolta al presidente della Regione e all’assessore della Cultura con cui chiede di conoscere le idee ed i programmi del governo regionale su un settore che «ha potenzialità enormi ancora inespresse e può svolgere un ruolo molto importante nella promozione della Sardegna nel mondo e nello sviluppo del turismo».

Grandi opportunità che finora non sono state sfruttate, secondo Truzzu, «perché la Fondazione Film Commission ha operato in modo piuttosto autoreferenziale, senza un reale coinvolgimento degli operatori del settore, con poca trasparenza, senza la capacità di aprirsi all’esterno individuando partner e soci pubblici o privati (come pure prevede lo statuto) che avrebbero potuto portare non solo risorse fresche ma anche idee e progettualità nuove.»

In un momento come quello attuale in cui le risorse pubbliche sono poche ed occorre spenderle bene è necessario, a giudizio del consigliere di Fdi, «lavorare ed investire su settori che, come il cinema, possono assicurare ricadute significative anche nell’indotto, facendo crescere le professionalità presenti sul territorio regionale, creandone di nuove, favorendo la nascita di attività di servizio e di supporto a quella principale. Se, per esempio, girare un film in Sardegna presuppone la presenza di 30/40 persone che stanno sul territorio per un certo periodo, ben più ampio è il movimento che si può creare veicolando un messaggio legato ai luoghi ed alla cultura del posto in cui è stato girato, che sviluppa a sua volta un desidero di conoscenza capace di trasformarsi in un vero e proprio soggiorno in quelle località. Si tratta di un processo già studiato, che ha preso il nome di cineturismo».

In definitiva, ha concluso Truzzu, «l’obiettivo dell’interpellanza è fare chiarezza su una struttura della Regione che non ha funzionato come avrebbe dovuto e richiamare l’attenzione del governo regionale su una opportunità di crescita per la Sardegna che finora non ha trovato il giusto spazio nell’attività del governo regionale. Senza trascurare, inoltre, la grave crisi del settore delle sale cinematografiche in Sardegna, molte della quali stanno chiudendo per gli alti costi del processo di digitalizzazione, che invece dovrebbero essere sostenute anche con l‘utilizzo dei fondi europei».

Le dune di Teulada.

Esercitazioni militari copia

«In un mondo in cui tutto cambia e si trasforma, solo la dimensione delle servitù militari della Sardegna rimane immutata. Ora è tempo di cambiare. Sulle servitù militari e sui relativi territori i Sardi protestano da troppo tempo. Non firmeremo l’intesa.»

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto così il suo intervento, ieri mattina nell’aula magna della città militare della Cecchignola a Roma, alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari. La posizione della Sardegna portata dal presidente alla Conferenza, che si era riunita una sola volta, nel 1981, è la medesima votata nell’ordine del giorno di martedì dal Consiglio regionale: nel rispetto per il ruolo delle Forze armate, esprime la necessità di un riequilibrio e pone richieste chiare allo Stato. In attesa di risposte, il presidente Pigliaru non ha firmato l’Intesa, stipulata dal #ministero della Difesa con le Regioni Puglia e Friuli Venezia Giulia. 

«Con la Sardegna – ha chiarito il ministro della Difesa Roberta Pinotti – apriamo un tavolo bilaterale per arrivare insieme a un’intesa». Il ministro ha sottolineato che c’è bisogno di creare un nuovo rapporto tra la Difesa e il Paese e che è importante, nel rapporto con la Sardegna, comprendersi reciprocamente per andare verso obiettivi condivisi. In relazione alle richieste su costi-benefici, il ministro ha concordato sull’opportunità di capire come muoversi verso un riequilibrio. 

Alla giornata politica della Conferenza in cui è intervenuto il presidente Pigliaru, con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, erano presenti il sottosegretario Domenico Rossi, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ed il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che ha evidenziato come sia indispensabile mostrare la credibilità scientifica di ciò che viene fatto, per poi confrontarsi con le comunità. «La trasparenza e la cultura dell’ambiente – ha detto, sono le posizioni su cui aprire un dialogo». 

Nel suo intervento, che ha toccato molti punti, il presidente Pigliaru ha citato l’ex presidente Mario Melis che già nell’incontro del 1981 denunciò «la pesante sproporzione fra il peso delle servitù militari gravanti nell’isola e quello imposto alla gran parte delle altre regioni italiane e citò un ordine del giorno del 10 gennaio 1980 che impegnava il governo ad attuare “un piano di ridislocazione delle forze armate su territorio nazionale volto ad alleggerire le relative installazioni militari e servitù della Sardegna». 

«In tempi di spending review – ha detto Francesco Pigliaru – si tagliano costi ovunque, si riduce e si risparmia ma si fa una eccezione: la dimensione dei poligoni e delle servitù della Sardegna. Non sono qui per sentirmi dire che la posizione sui poligoni non è negoziabile, sono qui per ragionare e avviare una negoziazione. Sulle servitù militari lo Stato italiano si è posto con la logica minimalista e liquidatoria degli indennizzi forfettari. Il tema è giustizia, correttezza delle regole, certezza dei diritti, equa distribuzione dei doveri: la base stessa del patto costituzionale.» 

«Non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte – ha proseguito il Presidente della Regione – non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Quando non si tollera più una situazione grave e protratta in questo modo per decenni, il rischio è che si intacchi la fiducia nella leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali.» Pigliaru ha specificato che «riequilibrio è la parola chiave di questa conferenza», ed ha chiesto che lo Stato affronti le sue responsabilità dando inizio a un processo di dismissioni e bonifiche. «Le bonifiche sono una grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso e vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica.»

Francesco Pigliaru ha poi citato l’esempio di Porto Tramatzu – Sabbie Bianche in prossimità del poligono di Teulada (aree SIC per le quali esistono progetti di sviluppo in chiave di tutela ambientale) in cui è localizzato un vero e proprio stabilimento balneare militare, una sorta di benefit della Difesa e la Servitù di Guardia del Moro nell’Isola di Santo Stefano, nell’arcipelago della Maddalena, un deposito di munizioni all’interno di un Parco nazionale. 

«La ricchezza naturale e le limitazioni militari coincidono proprio laddove le stesse leggi dello Stato prevedono che si innalzi il livello di tutela. La Difesa colloca bombe dentro un Parco Nazionale e chiude le scuole: noi vogliamo più scuole e meno bombe», ha proseguito il governatore, citando il caso della progressiva riduzione delle attività della scuola per sottufficiali della Marina a La Maddalena. 

In conclusione, la proposta della Regione Sardegna, da valutare in un successivo tavolo negoziale, chiede trasparenza e l’abbandono della logica degli indennizzi forfettari. Sulla base di dati incontrovertibili, il presidente Pigliaru ha inoltre preteso: tutela ambientale e della salute, tempi certi per attivare i processi di riequilibrio, avvio di processi di riconversione delle attività tramite programmi di ricerca tecnologica, innovazione e sviluppo; un percorso condiviso per la valutazione dei costi da mancati sviluppi alternativi dei Comuni nei quali insistono i poligoni; la fluidificazione dei processi di dismissione e acquisizione al patrimonio regionale dei beni immobili demaniali non più necessari alla Difesa; l’immediata estensione del periodo di sospensione delle esercitazioni, che non dovranno più svolgersi dal primo giugno al 30 settembre; l’immediata esclusione degli indennizzi dal calcolo degli spazi finanziari definiti dal patto di stabilità interno e l’istituzione, presso i Poligoni, di Osservatori ambientali indipendenti.

Polverosi, ingialliti, illeggibili, divorati dalle tarme o, se va bene, dimenticati in qualche scatolone o magazzino.

Questo è, purtroppo, il destino di migliaia di libri sardi, immenso patrimonio culturale di molti Comuni della Sardegna, che prima li hanno finanziati e poi si sono scordati della loro esistenza.

Non tutte le biblioteche comunali, per fortuna, hanno dimenticato le loro opere negli archivi, ma per quelle che non vengono più sfogliate, ora c’è un progetto che le può salvare, andando a scovarle comune per comune, e applicando le nuove tecnologie alle pagine cartacee.

L’idea è venuta a Pierluigi Lai, titolare della #Logus Mondi Interattivi, azienda artigiana del digitale, un passato da ingegnere edile ed un presente da digital editor, che ha trovato nell’#Anci Sardegna un partner fondamentale per lo sviluppo del progetto.

Il programma, patrocinato dall’#Associazione dei Comuni della Sardegna e partito da poche settimane, recupererà i libri già pubblicati in formato cartaceo per andare a costituire un’enorme #Biblioteca Digitale dei Comuni della Sardegna, valorizzando così la cultura e la loro diffusione.

«Più o meno facciamo come gli archeologi che vanno alla scoperta degli antichi tesori – sorride Lai – seguendo le indicazioni del sindaco, o i ricordi di qualche funzionario o impiegato comunale, setacciando scaffali o immensi archivi.»

Studi antropologici e sociologici, libri di storia paesana o guide turistiche, trattati sui beni archeologici e culturali o libri di fiabe: non deve sfuggire nulla.

«Abbiamo in custodia e cura, pronto per essere digitalizzato con un “sistema dolce” – continua Lai – anche un libro del 1800: un patrimonio inestimabile, forse l’unica copia che è rimasta”. “In ogni caso stiamo già lavorando sul patrimonio librario di 6 comuni e, in 6 mesi, contiamo di digitalizzare e rendere fruibili i primi 100 libri. Non è un impegno leggero però riportare “in vita”, e rendere fruibili a tutto il mondo, veri e propri “pezzi” di storia, è una sensazione che non lascia indifferenti.»

Man mano che i libri vengono digitalizzati, cominceranno a rivivere e faranno parte di un sistema che li inserirà in oltre 40 librerie nazionali e internazionali, gratuite, come quelle comunali, o a pagamento (in tutti i casi meno di 5 euro), come Amazon o Apple Store.

«Questo significa che l’intero patrimonio bibliotecario sardo – conclude Lai – potrà essere consultato, per esempio, anche dagli emigrati in Argentina alla ricerca delle loro radici oppure dagli studiosi, che potranno approfondire ricerche su un determinato argomento oppure verranno messi a disposizione dai Comuni per la fruizione dei loro abitanti.»

Ignazio Locci 7 copia

Il consigliere regionale Ignazio Locci /FI) ha rivolto un appello alla Giunta Pigliaru, perché affronti l’emergenza dei lavoratori legge 47/79 della formazione professionale.

«La Regione Sardegna – scrive Locci in una nota – intervenga immediatamente per garantire continuità ai progetti di utilizzo dei lavoratori rientranti nella legge 47/79 che dal 30 giugno prossimo resteranno senza occupazione. Si tratta di soggetti provenienti dal mondo della formazione professionale che, contrariamente agli ex colleghi riconducibili alla legge 42/89, non hanno ottenuto un reinserimento compiuto nel mondo del lavoro. Per ora, infatti, risultano percettori di ammortizzatori sociali impiegati in utilizzo presso le amministrazioni pubbliche, tra Comuni, Enti regionali ed Agenzie.»

«I percorsi di utilizzo loro assegnati scadranno il 30/06/2014 – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – e in quella data saranno automaticamente licenziati. Eppure, la strada per garantire loro l’occupazione è stata individuata con la delibera 11/2 della Giunta regionale (emanata in data 31/03/2014) che ha confermato l’indirizzo interpretativo ed applicativo impartito dalla Giunta regionale con la delibera n. 55/11 del 31/12/2013 in merito alle disposizioni di cui all’art. 4 della legge regionale n. 10 del 29 aprile 2013.»

«L’annosa vicenda dei lavoratori della legge 47 merita maggiore attenzione e rende necessaria un’accelerata verso la soluzione definitiva del problema, evitando che di volta in volta tali soggetti aspettino la proroga dei progetti di utilizzo. Per queste ragioni – conclude Ignazio Locci -, ho presentato un’interpellanza con la quale chiedo al presidente della Regione e all’assessore regionale al Lavoro quali tempi occorrano per porre la parola fine alla questione e se la delibera n. 11/2 del 31/03/2014 succitata rappresenti l’ennesimo documento incapace di produrre effetti.» 

Piazza Roma - Il Portico copia

Domani 21 giugno alle ore 19.00 presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, verrà inaugurata la mostra personale di pittura dell’artista Salvatore Filia. La mostra rientra nella più ampia rassegna “12×12″,organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini. La rassegna prevede l’allestimento di 12 mostre personali di altrettanti artisti cittadini.

Salvatore Filia, pittore autodidatta, dal 1973 (anno della sua prima esposizione) ad oggi, ha allestito cinque mostre personali di pittura oltre a diverse partecipazioni a mostre collettive ed estemporanee in tutta l’Isola.

«La passione per la pittura e il sogno come fonte di ispirazione: Sono questi i punti fondanti nel mio percorso artistico. E poi ci sono le linee. Nei miei quadri le linee occupano gli spazi, imprigionano i colori nelle loro diverse tonalità mentre l’accostamento fra loro crea percettività cromatiche diverse. Seguendo tale evoluzione compositiva, gli sguardi degli osservatori – pur nelle loro diverse sensibilità percettive – possono innescare una immediata, straordinaria complicità fra visione cromatica ed equilibrio estetico. Raccontare i sogni attraverso i colori è la fase finale di questo mio personale percorso pittorico.»

La mostra sarà visitabile sino al giorno 27 giugno 2014, dalle ore 19.00 alle ore 23.00, domenica inclusa.

vernissage salvatore filia - invito_Pagina_2 vernissage salvatore filia - invito_Pagina_1

Pietro Cocco 1 copiaEsercitazioni militari copia

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ieri sera ha espresso la propria condivisione in merito alla mancata firma da parte del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, del protocollo d’intesa proposto dal ministero della Difesa sulle servitù militari in Sardegna ed ha detto di condividere la decisione del presidente di proseguire il confronto col ministero per la progressiva riduzione dell’attuale gravame militare attraverso assunzione di impegni precisi e certi.

«Le condizioni proposte dal Governo – ha concluso Pietro Cocco – appaiono aleatorie e distanti rispetto ai contenuti dell’ordine del giorno approvato due giorni fa in Consiglio regionale e, soprattutto, rispetto alle aspettative del popolo sardo.»

Sabato 21 giugno 2014, dalle ore 19.00 a mezzanotte, la libreria Lilith in via Satta 32, a Carbonia, ospiterà la seconda edizione della rassegna “Letti di Notte”, #Sotto il Cielo di Lilith.

L’iniziativa, patrocinata dal comune di Carbonia, è organizzata dalla libreria Lilith con il #Presidio del libro Libriamoci, in collaborazione con i circoli Arci (#La Gabbianella Fortunata e Baladi) e con l’#Accademia del gusto Epulae.

La prima parte della serata, dalle 19.00 alle 20.00, sarà dedicata alla lettura per bambini con “Leggere per giocare Giocare per Leggere”. Nella seconda parte della serata, dedicata agli adulti, l’evento prosegue con “Pagine di parole”, “Armonie di note”, “Danze esotiche”, “Curiosando Sfogliando Assaggiando” e “Accendiamo insieme la prima notte d’estate”.

Carbonia 855 copia

L’#Amministrazione comunale di Carbonia ha predisposto una “Campagna d’ascolto”, diretta ai cittadini e alle associazioni, finalizzata alla predisposizione del nuovo bando relativo al Servizio di raccolta e smaltimento RSU ed assimilati. Durante gli incontri il sindaco e la Giunta comunale discuteranno con i cittadini per individuare criticità e proposte migliorative da valutare nella stesura del bando.

Questo il calendario degli incontri:

mercoledì 25 giugno, alle ore 18.00 presso il salone Velio Spano in via della Vittoria;

giovedì 26 giugno, alle ore 18.00, presso il centro Polivalente di Piazza Primo Maggio;

venerdì 27 giugno, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Serbariu;

martedì 1 luglio, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Cortoghiana;

mercoledì 2 luglio, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis;

giovedì 3 luglio, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Is Gannaus.

Attraverso queste iniziative, l’Amministrazione intende, ancora una volta, proseguire nel dialogo e nel confronto continuo con i cittadini per dare risposte e cercare insieme soluzioni.

Attendati Alcoa 3 copia

La multinazionale #Klesch non convince ed il Governo ora cerca nuovi investitori per lo stabilimento #Alcoa di Portovesme. La notizia, nell’aria ormai da giorni e confermata ieri dal governatore Pigliaru nel corso della Conferenza nazionale sulle servitù militari, è stata ufficializzata oggi nel vertice svoltosi al #ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal viceministro Claudio De Vincenti, alla presenza del governatore Francesco Pigliaru, dell’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, del vice segretario generale della presidenza del Consiglio Raffaele Tiscar, delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL, e concluso con la firma di un verbale d’incontro che riportiamo integralmente:
«1) il confronto con i potenziali investitori ancora interessati allo smetter di Portovesme, necessita un’accelerazione. A questo riguardo, il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Sardegna sono in costante contatto con Alcoa e con le imprese interessate per sollecitare la presentazione dei piani industriali indispensabili per la conclusione del confronto. I ritardi che sono stati generati dai comportamenti poco trasparenti di chi ha manifestato interesse, non possono più essere accettati. Nei prossimi giorni vanno chiarite le posizioni e presentata la documentazione adeguata sia alle istituzioni, sia ad Alcoa. In ogni caso, saranno attivati confronti anche con altri potenziali interessati.
2) Il delicato momento in cui si trova la vicenda dell’Alcoa di Portovesme, richiede un impegno straordinario, una coesione di tutte le forze impegnate ed un’attenta e costante comunicazione. Per questi motivi, viene istituito un gruppo ristretto di lavoro incaricato di valutare in tempo reale ogni fatto rilevante per l’esito della vertenza, informando i sindacati, le istituzioni territoriali e tutte le persone interessate. Del gruppo di lavoro fanno parte rappresentanti della Presidenza del Consiglio, del Mise, del ministero del Lavoro, della presidenza della Regione Sardegna e delle segreterie nazionali di FIM FIOM UILM.
3) La tutela di tutti i lavoratori dell’indotto è impegno prioritario e per questo nei prossimi giorni, in accordo con il ministero del Lavoro, sarà individuata la modalità per garantire un ammortizzatore sociale fino a tutto il corrente anno per l’insieme dei lavoratori. La questione del pagamento delle spettanze arretrate dei laboratori in cassa integrazione, sarà affrontata in apposito incontro presso l’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna il prossimo 26 giugno 2014.»
La riunione del tavolo di confronto ministeriale è stata aggiornata al 7 luglio 2014.

Piras-Pigliaru 1 copia

Biblioteca del Mare

La Seconda commissione del Consiglio regionale ha approvato una risoluzione per far fronte alle criticità relative alla situazione dei lavoratori nel settore delle biblioteche. Il documento, considerato che, in sede di affidamento dei servizi bibliotecari, si sono verificati casi in cui il criterio di aggiudicazione al ribasso, ha inciso anche sul costo del personale, determinando l’applicazione di contratti meno remunerativi e ha fatto emergere inammissibili disparità di trattamento, impegna il presidente e la giunta regionale a porre in essere una serie di iniziative a tutela dei lavoratori e per la valorizzazione del sistema bibliotecario sardo.

In particolare, la risoluzione impegna l’esecutivo a trasferire agli Enti locali le risorse destinate al funzionamento e alla gestione delle biblioteche, solo se è dimostrata l’applicazione e il rispetto del contratto collettivo di lavoro per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero. Ulteriori impegni sono rivolti perché siano incrementati i finanziamenti a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari della Sardegna; perché siano emanate direttive per uniformare l’applicazione dei modelli di contrattazione per il personale impiegato; perché si proceda con il monitoraggio dell’intero sistema bibliotecario della Sardegna per accertare l’entità del personale attualmente impiegato nei progetti finanziati dalla Regione, nonché l’inquadramento e i relativi costi di ciascun lavoratore.

La Seconda commissione ha disposto, dunque, la trasmissione della risoluzione all’Assemblea perché, ai sensi dell’articolo 51, comma 1 del regolamento consiliare, sia portata in discussione in Aula.